martedì 3 maggio 2016

Riflessioni del lunedì sera sul fatto che avrei dovuto vedere un certo gran premio molto tempo fa

Cronache random di gare del passato: GP di Monaco 1992 (ROBERTO MORENO IS THE BOSS! ROBERTO MORENO IS THE BOSS! ROBERTOHHHHH MORENOHHHH IS THE BOSSSSSSSSSSSSSSSSSS!)

Per terminare la serata in bellezza avevo intenzione di guardarmi un gran premio dei primi anni '90, in cui magari fossero saliti sul podio degli outsider o magari ci fossero state vittorie di piloti etichettabili come outsider. Poi ho dovuto guardare in faccia la realtà e rendermi conto di un grosso problema: tra il 1990 e il 1995 non ci sono stati gran premi vinti da outsider.
A quel punto ho deciso di fare qualcosa più nel mio stile e di andare a cercare un gran premio in cui fosse accaduto qualcosa di estremamente pittoresco, chi se ne frega se poi sul podio ci sono finiti sempre i soliti. E' stato lì che ho fatto la mia scelta e ho realizzato che c'era qualcosa di cui sentivo la mancanza: il Gran Premio di Monaco del 1992... A proposito, c'entrava qualcosa un duello per la vittoria tra Senna e Mansell o sbaglio? Va beh, non fa niente, quello che conta è che in questo gran premio è accaduto l'impossibile: il giorno delle pre-qualifiche, giorno in cui tra parentesi compivo quattro anni, l'Andrea Moda di Roberto Moreno ha superato le pre-qualifiche e nei giorni seguenti ha addirittura superato le qualifiche. #EpicWin.
Avere trovato la gara con telecronaca brasiliana è stato il segnale che mi ha fatto capire che, comunque fosse andata, avrei potuto sopportare di vedere un duello per la vittoria tra Senna e Mansell invece che tra gente tipo Lamy e Katayama (oh, giusto, Lamy non aveva ancora debuttato in Formula 1, quindi era impossibile vederlo competere per la vittoria, mentre Katayama era stato mandato a casa proprio da Moreno al giovedì), perché la telecronaca brasiliana un po' di considerazione per "Roberto Pupo Moreno" non poteva non averla... per esempio menzionarlo di tanto in tanto.
Peccato che anche le menzioni non siano state molte, per cause di forza maggiore: si è parlato di lui per dire che era ultimo e, in seguito, che si era ritirato (naturalmente non inquadrato). A proposito di brasiliani, in telecronaca è stato nominato anche "Rubinho Barrichello", per dire che stava disputando il campionato di Formula 3000 internazionale e che nel primo evento stagionale si era classificato........ secondo. No, non dietro a Schumacher, perché Schumacher quel giorno era a Monaco.

Visto che non possiamo farne a meno e che, al di là di Wendliger che parcheggiava e di una Jordan ritirata (era la vettura di Modena, si sarebbe scoperto dalla voce del telecronista) che veniva portata via dal braccio di una gru arrivato dall'alto, non stava succedendo molto altro, è opportuno parlare anche della top-6. Primo c'era Mansell, che stava fuggendo a gambe levate, secondo c'era Senna che si apprestava a sua volta ad allontanarsi dal trenino valenciano che aveva dietro, composto da Patrese, Alesi e Schumacher, mentre c'era Berger in sesta posizione. Fate mente locale e cercate di piazzarli sulle giuste vetture (purtroppo nessuno di loro guidava team pittoreschi, quindi non è fondamentale, per quanto mi riguarda siete liberissimi di immaginarvi Alesi su una Benetton e Schumacher su una Ferrari con quattro anni di anticipo).
Vogliamo parlare di Alesi e Schumacher? Sì, vogliamo parlarne, perché se fossero stati piloti delle zone basse della classifica quella che ho visto sarebbe stata una manovra estremamente pittoresca. Quella scena mi ha ricordato il duello epico tra Bianchi e Kobayashi al gran premio di Monaco del 2014, con la sola differenza che Alesi e Schumacher hanno ballato un po' di samba, ma hanno proseguito, a posizioni invariate. Poi va beh, più avanti Schumacher avrebbe avuto modo di superare Alesi in modo molto più agevole e sfortunatamente Alesi si sarebbe ritirato, ma sappiamo già che il 1992 era un mondiale falsato in quanto la Williams era la prima forza del mondiale (e soprattutto la Ferrari non era nemmeno la seconda e forse neanche la terza), quindi una Ferrari ritirata non è che renda il mondiale più falsato di quanto già non fosse.

Tra le varie cose più "backmarker style", abbiamo assistito a una Lotus che finiva a muro. La mia convinzione generale è che se Will Stevens fosse stato un pilota degli anni '90 avrebbe fatto la sua bella figura alla Lotus. Ogni volta che c'era una Lotus, veniva definita come "una Lotus", poco importa che la guidasse questo o quell'altro. Quello era il team dei Who's That Guy, anche se sì, poi quando si è ritirato Hakkinen invece l'hanno menzionato.
Ho visto anche una Footwork ritirarsi (anzi, no, credo di no, doveva essere Alboreto che andava in testacoda, ma che poi proseguiva), non ho visto Gugelmin ritirarsi ma l'ho visto andare in giro a piedi e i telecronisti hanno detto "quello è Gugelmin" (quello aveva anche un cognome in telecronaca, non come Fittipaldi che per tutto il tempo è stato solo e soltanto Christian) e si è ritirata anche la McLaren di Berger. In quel momento mi sono ricordata che il Gran Premio di Monaco del 1992 è stato disputato nel 1992 e non nel 1993. Fino a quel momento mi immaginavo Berger al volante di una Ferrari e stavo cercando disperatamente di capire dove fosse Michael Andretti.
Chi c'era al volante della seconda Ferrari? Mhm... direi qualcuno che conosceva tutti i segreti del tracciato e che nel corso del tempo purtroppo ha conosciuto anche le barriere del tracciato, rischiando di ribaltarsi al di sopra delle stesse. E dico "rischiando di" solo perché si è ritrovato di lato, ma non a testa in giù. Mi è dispiaciuto parecchio. Il Sommo Ivan (che all'epoca aveva ancora i capelli e non aveva la barba) era quinto in quel momento.

Al momento del ritiro di Capelli eravamo già a oltre tre quarti di gara e mi stavo incessantemente chiedendo, dato che Mansell era stabilmente in testa con oltre mezzo minuto di vantaggio, quante canne si fossero fumati tutti quelli che nel corso degli anni hanno parlato del suo duello per la vittoria con Senna.
Tutto ha avuto una spiegazione nel corso del fantomatico 71° giro. Mentre la regia stava inquadrando Patrese che aveva Schumacher negli scarichi, ho percepito il vuoto cosmico, dato che poi l'inquadratura è andata su Senna che doppiava Gachot (ottima inquadratura, che mi ha ricordato del fatto che Gachot fosse in pista) e il telecronista ha detto testualmente che Senna era appena passato in testa. Ammetto che se al posto di Mansell ci fosse stato Aguri Suzuki mi sarei preoccupata maggiormente, ma lì per un attimo ho pensato che fosse il caso di denunciare la sua scomparsa. Invece no, Mansell non era scomparso, dato che lo si è visto poco dopo mentre doppiava Gachot, garantendogli un'altra inquadratura.
Alla fine mi è parso di capire che Mansell avesse forato e che fosse rientrato ai box per cambiare gomme, senza che la regia si preoccupasse minimamente di inquadrarlo... Dopotutto era solo il leader della gara, non certo il primo Suzuki che passava per la strada.
Ovviamente dato che le Ferrari si erano ritirate già da un bel po' di tempo e che l'accaduto era del tutto irrilevante per il loro destino, ciò non ha inciso sul fatto che la gara fosse falsata o meno: lo era già dal momento in cui era iniziata ed era stato evidente che le Ferrari non avessero chance di vittoria.
Alla fine mi trovo a concordare a metà con quelli che sostengono che in questo gran premio ci fu un bellissimo duello per la prima posizione e che in passato c'erano molti più sorpassi per la prima posizione. Se fosse stato un duello tra Suzuki e Comas l'avrei definito come "duello epico". Però, ecco, di sorpassi per la prima posizione non mi è parso di vederne. :-/
Oh, neanche per il terzo posto, in realtà. Anzi, pare che Schumacher abbia desistito e che si sia allontanato dagli scarichi di Patrese. Brundle è arrivato quinto, ma la cosa più importante, leggendo il risultato, è... OMG, LA SESTA POSIZIONE DI GACHOT!!!!111!!!1!!! *inchino*
La cosa più pittoresca, comunque, è stata il podio, dove Mansell sembrava sul punto di svenire e si sorreggeva a chiunque gli capitasse a tiro, però se ne stava lì a trolleggiare.

A mettere fine alla mia serata di revival motoristico è stata la lettura dei commenti al di sotto dell'ultimo video.
C'era uno che si lamentava che non guarda più la Formula 1 perché è noiosa e citava testualmente la data in cui per curiosità ha guardato un gran premio, deducendo che la Formula 1 attuale non è degna di essere guardata, perché non ci sono emozioni, non ci sono sorpassi e perché il mondiale lo vince chi ha la vettura più competitiva, diversamente da quanto avveniva a quell'epoca.
Ora, io capisco tutto (il fatto che ci sia scritto proprio "25/05/2014" e "gran premio di Monaco" non mi va molto giù, ma non fa niente), ma...
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...seriamente parlando, nel 1992 la Williams ha vinto 10 gran premi su 16, Mansell ne ha vinti 9 e ha vinto il titolo con il doppio dei punti dei suoi diretti inseguitori, in un mondiale in cui si è classificato secondo il suo compagno di squadra. Aggiungo che Mansell è arrivato secondo nelle altre tre gare che ha completato, che ha ottenuto 14 pole position su 16 e che Patrese ne ha ottenuta un'altra facendo sì che su 16 gran premi la Williams abbia ottenuto 15 pole position.
Ecco, il 1992 non è esattamente definibile come un mondiale combattuto, in cui anche chi non disponeva della miglior macchina potesse concretamente puntare al titolo.
Se poi vogliamo parlare della competizione interna tra compagni di squadra........ meglio non parlarne, perché se c'è gente che pensa che il titolo sia stato maggiormente combattuto nel 1992 piuttosto che nel 2014 non siamo messi molto bene.

In conclusione: sì, le gare di un tempo erano diverse, verosimilmente erano più belle, i piloti erano persone serie che non perdevano tempo a cazzeggiare su Instagram, non c'erano i pitstop obbligatori e le mescole Pirelli di oggi, c'era più competizione e c'erano Senna e Mansell (in realtà credo che la presenza di Senna e Mansell sia proprio ciò che ha determinato quel commento, fatto sotto al video del podio e non a quello della gara, peraltro), ma per cortesia, se vogliamo parlare di quanto i tempi passati fossero belli, almeno accertiamoci di non andarcene in giro a infestare il web scrivendo cose tipo "nel 1992 la macchina non contava e c'erano vari piloti in lotta per il titolo".

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Milly Sunshine