Il Gran Premio di Spagna si svolge sul Circuito de Catalunya nel weekend del 15 Maggio 2016 e costituisce la quinta prova del campionato.
Background: venerdì e sabato
Al venerdì nella prima sessione le Ferrari svettano in testa alla classifica, con Vettel in prima posizione. Lui e il compagno di squadra, però, hanno girato con gomme soft, mentre tutti gli altri hanno fatto registrare i tempi con gomme medium.
A parità di gomme è nuovamente la Mercedes a stare davanti a tutti ed è in particolare Rosberg a ottenere il miglior tempo davanti al compagno di squadra.
In qualifica le Mercedes si confermano le vetture più veloci, mentre le Ferrari faticano, stando anche dietro alle Redbull che si sono mostrate veloci fin dalla prima manche, soprattutto con Verstappen che però in Q3 viene battuto dal compagno di squadra. Ciò nonostante sembra essersi adattato bene alla Redbull dopo avere rimpiazzato Kvyat.
È notevole (in proporzione ai risultati ottenuti di solito) la qualifica della McLaren, che per la prima volta dall'avvento dei motori Honda nel 2015 porta una vettura in top-10.
Delude invece la Williams: seppure Bottas sia "almeno" settimo dietro a Mercedes, Redbull e Ferrari, Massa è stato escluso in Q1 dopo essere stato mandato in pista per il secondo tentativo in ritardo e avere preso bandiera a scacchi.
Griglia di partenza
1. Hamilton - Mercedes, 2. Rosberg - Mercedes
3. Ricciardo - Redbull, 4. Verstappen - Redbull
5. Raikkonen - Ferrari, 6. Vettel - Ferrari
7. Bottas - Williams, 8. Sainz - Toro Rosso
9. Perez - Force India, 10. Alonso - McLaren
11. Hulkenberg - Force India, 12. Button - McLaren
13. Kvyat - Toro Rosso, 14. Grosjean - Haas
15. Magnussen - Renault, 16. Gutierrez - Haas
17. Palmer - Renault, 18. Massa - Williams
19. Ericsson - Sauber, 20. Nasr - Sauber
21. Wehrlein - Manor, 22. Haryanto - Manor
Cronaca della gara
La gara parte alle ore 14.00 e sono 66 i giri previsti.
Rosberg ha un buono spunto alla partenza e si inserisce davanti a Rosberg, quest'ultimo tenta di riprendere la posizione e subito dopo è il caos: Hamilton perde il controllo della vettura, va in testacoda e lui e Rosberg vengono a contatto, ritirandosi entrambi alla prima curva.
Ricciardo nel frattempo prende la testa della gara davanti a Verstappen, Sainz, Vettel, Raikkonen, Bottas, Perez, Button, Alonso e Grosjean; questa è la top-10 dietro la safety car enrata in pista dopo l'incidente.
Si riparte al 6° giro e la terza posizione di Sainz dura fino al 10°: già all'8° era stato superato da Vettel, un giro più tardi ci ha provato anche Raikkonen, finendo per tagliare una chicane, ma al 10° completa la manovra. Sainz rientra ai box subito dopo per la prima sosta e non il solo a rientrare in breve, anche perché tutti (a parte Haryanto) sono partiti su gomme soft.
Tra i piloti di testa il primo a fermarsi è Ricciardo (12°), dopodiché Verstappen e Raikkonen e infine Vettel al 16°: posizioni invariate tra i primi quattro dopo la sosta, mentre Bottas è 5° davanti a Sainz.
Le posizioni davanti rimangono invariate, gli unici duelli avvengono nelle retrovie.
Al 22° giro si ritira Hulkenberg: ha problemi al motore e dal retrotreno della vettura escono fiamme.
Il colpo di scena avviene intorno a metà gara, quando sia Redbull sia Ferrari differenziano le strategie dei propri piloti: Ricciardo e Vettel si fermano al 29° e 30° giro, mentre proseguono Verstappen e Raikkonen, fermandosi rispettivamente al 35° e al 36° per montare gomme medium, con il probabile intento di fermarsi una volta in meno rispetto ai loro compagni di squadra.
Dopo la seconda sosta Verstappen è terzo con 11 secondi di distacco da Vettel, ma si ritrova in testa quando Vettel e Ricciardo si fermano, Vettel al 38° e Ricciardo al 43° per montare gomme medium con cui effettare lo stint finale.
Intanto al 47° giro si ferma Alonso: "no power, no power" è ciò che testualmente afferma via radio. Lui e il suo compagno di squadra erano stati a lungo in top-10. Button giungerà comunque in top-10, per l'esattezza in nona posizione, superando Gutierrez al penultimo giro.
Facendo un passo indietro, la fase conclusiva della gara è caratterizzata dal duello per la terza posizione, che si intensifica in particolare al 59° giro con Ricciardo che supera Vettel per poi essere sorpassato a sua volta. Ricciardo (poco dopo essere stato superato dal doppiato Kvyat su gomme soft nel finae di gara) subirà una foratura al penultimo giro, sarà costretto a un pit-stop ma manterrà comunque la quarta posizione.
Il duello per la leadership invece rimane sempre abbastanza stazionario, con Raikkonen in drs-zone per gran parte del tempo ma mai vicino abbastanza per tentare un attacco concreto.
Verstappen riesce quindi a conservare la prima posizione e diventa il più giovane vincitore di sempre. A rendere l'evento più pittoresco, Kvyat ha ottenuto il giro più veloce.
Duelli tra compagni di squadra:
> Gutierrez vs Grosjean, prima che Grosjean iniziasse ad andare per prati e precipitasse nelle retrovie (alla fine della gara si è ritirato);
> Nasr vs Ericsson, con tanto di Ericsson che sbraitava contro Nasr via radio.
TOP: Verstappen ha vinto la gara da outsider e senza che nessuno se lo aspettasse. È stato aiutato dal caso, ma da parte sua non ha mai fatto errori.
FLOP: dato che la mia impressione è che una volta che il fattaccio era già iniziato nessuno dei due piloti Mercedes avesse la possibilità di contenere i danni, propenderei per attribuire il titolo di flop a una certa vettura il cui pilota commentava "no power, no power".
Risultato della gara
Milly Sunshine(C) per F1GC.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
domenica 15 maggio 2016
Gran Premio di Spagna: resoconto full-weekend
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