venerdì 6 maggio 2016

Promossi e bocciati... anzi, rimandati (potete immaginare voi dove)

Sottotitolo: in effetti, da come l'ho posta, potreste avere immaginato un posto sbagliato, perché mi riferivo alla Toro Rosso...

Ci eravamo lasciati qualche sera fa e nel Commento al Gran Premio della Russia avevo annunciato che il Dottor Bernie Miller necessitava di essere formattato a causa del malfunzionamento di Windows 10. A proposito, lunedì sera, dopo avere guardato il gran premio di Monaco del 1992, me lo sono anche sognata, solo che nel mio sogno vinceva Mansell mentre Senna arrivava secondo. Terzo, in quel gran premio, arrivava l'uomo più chiacchierato della Formula 1 odierna... sì, insomma, uno dei vari ragazzini a cui sta iniziando adesso a spuntare la barba.
Immagino che possiate tranquillamente sospettare che l'uomo più chiacchierato della Formula 1, in questi giorni, sia nientemeno che Daniil Kvyat.

Mi ero illusa. "Porto il Dr Bernie dal tecnico, lo riporto a casa da un paio di giorni, poi torno in internet e, miracolo dei miracoli, la gente sarà troppo impegnata a parlare di gente tipo Marquez e Lorenzo per preoccuparsi di Kvyat".
INVECE NO... mi sbagliavo... e mi sbagliavo anche di grosso, perché ieri è andato in atto il più grosso colpo di mercato che potessi immaginare.

Per parlarne, direi che è il caso di fare un salto indietro e di ripartire da zero. Correva l'anno 2014. I piloti della Redbull erano Vettel, da molteplici anni, e Ricciardo, dall'inizio della stagione. Ad un tratto, quasi all'improvviso, fu annunciato che Kvyat avrebbe preso il posto di Vettel nel 2014. La cosa mi lasciò spiazzata. All'epoca tutto avrei pensato, tranne che Vettel passasse in Ferrari la stagione successiva. Così come non mi allettava Vettel in Ferrari, non mi allettava Kvyat in Redbull, perché ne era la diretta conseguenza.
Al giorno d'oggi la cosa non mi faceva né caldo né freddo. Non penso che Kvyat fosse inadeguato per stare in Redbull. Non penso che fosse un "nuovo Vettel", ma dopotutto non possiamo aspettarci a priori che tutti siano dei nuovi Vettel, in un campionato in cui ci sono anche tanti "nuovi Webber". Mi sembra che Kvyat non abbia particolarmente sfigurato. Ora, però, non è più in Redbull.

Non è chiara quale sia la ragione. In Redbull sono pronti a dichiarare che lo fanno per il suo bene, che l'avevano già deciso prima del gran premio della Russia e tante altre cose a cui nessuno ha creduto. Il problema è che nessuna di queste cose mi pare particolarmente credibile.
L'unico dato di fatto è che, a partire dal gran premio di Spagna, Max Verstappen sarà al volante della Redbull. Con Kvyat tutto sommato sono stati clementi: l'hanno rispedito al mittente, ovvero la Toro Rosso.
Tutto ciò mi suscita molte perplessità, e non per Verstappen o per Kvyat in sé. Il mio dubbio esistenziale è che sto iniziando a chiedermi fino a che punto la gestione piloti della Redbull si stia rivelando efficiente.
Ricciardo e Kvyat l'anno scorso hanno avuto risultati pressoché analoghi. Quest'anno Kvyat ha avuto risultati meno performanti del compagno di squadra in media, ma è stato l'unico a salire sul podio. Una grande disparità di risultati negli ultimi anni non si è vista.

La ragione di quanto accaduto è verosimilmente che la Redbull volesse accaparrarsi Verstappen prima che qualcun altro mettesse gli occhi su di lui.
Inspiegabilmente, però, invece di metterlo sotto contratto per il prossimo anno, hanno deciso di piazzarlo lì subito.

A questo punto, credo che godrò come una matta ogni volta in cui Kvyat arriverà davanti alle Redbull.
Ma soprattutto godrò come una matta se Verstappen, a fine 2016, lasciasse la Redbull per un altro team. Quello, dopotutto, sarebbe forse il modo più sicuro per essere ancora in Formula 1 almeno fino a quando sarà grande abbastanza per bere champagne sul podio al GP degli Stati Uniti...

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