Dopo una qualifica sotto la pioggia e ricca di colpi di scena, Alonso aveva conquistato la prima posizione, seguito da Webber a completare la seconda fila. Seguivano nelle file successive: Schumacher-Vettel, Massa-Raikkonen, Maldonado-Hamilton, Grosjean-Di Resta. Pic, che non si era qualificato, viene ammesso alla gara, partendo in ultima posizione dopo la sostituzione del cambio.
Alle 13,00 di domenica 8 luglio la pista è asciutta e non è prevista pioggia per tutta la durata dei 52 giri della gara.
Sono 23 le vetture che disputeranno la gara: Vitaly Petrov, per problemi sulla sua Caterham, non riuscirà a partire e non sarà nemmeno presente sulla griglia di partenza.
Tra i piloti della top-ten tutti partiranno con le gomme soft, eccetto Alonso e Hamilton che hanno scelto di effettuare il primo stint di gara sulle hard.
La cronaca e i
fatti salienti
VIA: Alonso ha un buono scatto e riesce a mantenere la
leadership, con Webber che senza troppa fatica contiene i piloti che gli stanno
dietro. Schumacher conserva la terza posizione, mentre Massa ne recupera una
sopravanzando Vettel. La partenza è comunque caotica e dopo una collisione con
Grosjean, Di Resta accusa una foratura e altri problemi, che gli consentono di
raggiungere i box, dove però non potrà fare a meno di ritirarsi.
Al termine del 1° giro dopo i primi cinque, invariati
rispetto a quanto già specificato, seguono Maldonado, Raikkonen, Hamilton,
Senna e Hulkenberg in top-ten, con quest’ultimo che però è pressato da Perez.
2° giro: Grosjean, che frattanto è finito fuori dai primi
dieci dopo la collisione iniziale con Di Resta, deve contenere l’attacco di
Kobayashi alle sue spalle. La cosa però non gli riesce e, dopo essere stato
sopravanzato dal giapponese della Sauber, si reca ai box per via dei danni
riportati durante la collisione con il pilota della Force India. Grosjean riparte
dopo avere effettuato il primo cambio gomme (passando naturalmente alle hard,
quelle che consentono uno stint più lungo) e si ritrova nelle retrovie, dove
inizierà la sua rimonta. Intanto Schumacher, Massa e Vettel sono in lotta tra
loro per la terza posizione, tutti molto vicini l’uno all’altro e lo resteranno
anche nei giri successivi.
Nel frattempo Perez sta continuando a recuperare terreno
e, dopo pochi giri di gara, ha già recuperato nove posizioni rispetto a quella
di partenza. Button invece è soltanto 13°.
8° giro: ora Massa è veramente molto vicino a Schumacher,
ma non è ancora in grado di superarlo. Deve inoltre guardarsi dall’attacco di
Vettel.
11° giro: Vettel rientra ai box per effettuare il primo
cambio gomme, montando chiaramente le hard. Intanto Massa supera Schumacher per
la terza posizione.
12° giro: mentre Perez era in lotta con Maldonado, tra i
due c’è un incidente, che costa a Perez il ritiro (si ferma a lato della pista)
e a Maldonado la posizione, infatti ha riportato danni alla vettura ed è
costretto a rientrare ai box, dai quali uscirà nelle retrovie, senza compiere
una rimonta esaltante nei quaranta giri che seguiranno.
13° giro: va ai box Schumacher, mentre un giro più tardi
rientreranno anche Massa e Raikkonen. Massa e Schumacher, che erano davanti a
Vettel prima della sosta, al loro rientro in pista saranno dietro.
15° giro: si ferma Webber, seguito un giro più tardi da
Alonso e Rosberg. Il leader della gara a questo punto, dopo il rientro dello
spagnolo, è Hamilton, unico pilota della top-ten che ancora non ha effettuato
la sua sosta. Tra i primi dieci, dopo l’inglese della McLaren, troviamo altri
nove piloti che si sono tutti quanti fermati: Alonso, Webber, Vettel, Massa,
Schumacher, Raikkonen, Grosjean (che, si ricorda, si era fermato al secondo
giro), Kobayashi e Hulkenberg.
17° giro: nemmeno Button (13° dietro a Senna e Rosberg)
ha ancora effettuato la prima sosta, ma per lui iniziano le difficoltà sulle
gomme soft. Superato in sequenza da Vettel e Massa, con altri avversari che si
fanno sempre più vicini, Button opta per il rientro. Quando il suo compagno di
squadra Hamilton rientra ai box (21° giro), ne esce settimo, alle spalle di
Schumacher e Raikkonen.
24° giro: per Schumacher sembrano esservi problemi con le
gomme nel secondo stint. A questo punto viene superato agevolmente prima da
Raikkonen e poi da Hamilton, ritrovandosi settimo. Completano la top-ten
Kobayashi, Hulkenberg e Senna, con Button che è 11° e Rosberg 12° e sembra
avere anche lui problemi proprio come il compagno di squadra.
29° giro: si ferma di nuovo Hamilton (che nel secondo
stint era sulle soft) e ritorna in pista 12°, davanti a Grosjean che, con il
compagno di squadra Raikkonen, è uno dei due piloti più veloci presenti in
pista. Webber nel frattempo gira leggermente più veloce di Alonso e il loro gap
è attualmente di 5,6 secondi.
30° giro: Hamilton e Grosjean superano Rosberg. Hamilton
a quel punto ha Button ormai nel mirino, gli è in scia e lo supera al 31° giro.
Anche Grosjean supera Button, che rientra ai box.
31° giro: Vettel effettua la sua seconda sosta. Al 34°
effettua l’ultimo pit-stop anche Webber, mentre al 35° giro rientrano Raikkonen
e Schumacher (quest’ultimo prima del rientro era in lotta con Kobayashi).
Alonso e Massa nel frattempo sono in prima e seconda posizione in attesa della
loro ultima sosta, nella quale Alonso monterà le soft, mentre Massa, che aveva
effettuato il primo stint di gara sulle soft, potrà montare le hard. Massa
rientra quindi al 36° giro.
38° giro: Alonso rientra ai box. Webber stava rimontando (il
più veloce in pista dopo Raikkonen) e a quel punto la sosta non poteva più
essere rimandata, per non far scendere il margine sufficiente a rientrare in
pista davanti all’australiano. La cosa riesce e il divario tra i due è di poco
inferiore ai quattro secondi. Nel frattempo anche Kobayashi e Rosberg si
fermano ai box, con soste alquanto problematiche. Mentre Rosberg ha problemi
nel montaggio della gomma anteriore sinistra, Kobayashi arriva lungo investendo
alcuni meccanici, di cui soltanto uno resterà ferito, fortunatamente in modo
lieve.
Dopo che tutti i pit stop sono stati effettuati, la top
ten è: Alonso, Webber, Vettel, Massa, Raikkonen, Grosjean, Hamilton,
Schumacher, Hulkenberg, Senna. Alonso è il più veloce al momento, ma è anche l’unico
che gira su gomme soft, soggette a più rapido declino.
41° giro: ecco infatti che Alonso inizia a girare più
lentamente rispetto a Webber. Intanto, ai margini della top-ten, Hulkenberg e
Senna sono in lotta per la nona posizione, con Button alle spalle del
brasiliano della Williams, in 11^ posizione.
42° giro: Webber si porta a 3,5 secondi da Alonso, gap
che scenderà a 2,2 secondi due giri dopo. Al 45° giro il distacco sarà addirittura
di 1,3, per scendere a mezzo secondo al 46° giro. Un giro più tardi sarà un
margine di tre decimi a salvaguardare – per il momento – la leadership di
Alonso.
47° giro: Schumacher, che nei giri precedenti si era
avvicinato notevolmente a Hamilton fino ad arrivargli a tre decimi, lo supera
per la settima posizione.
48° giro: Webber attacca e supera Alonso, portandosi in
testa alla gara. Da lì in poi continuerà a girare più veloce di Alonso, che nel
frattempo dovrà guardarsi da Vettel, che è a quattro secondi.
50° giro: mentre la gara si avvia verso alla conclusione
le Lotus continuano ad essere le due vetture più veloci presenti in pista.
Raikkonen si sta avvicinando a Massa, ora è a 1,5 secondi. Un giro più tardi,
quando il gap era inferiore al secondo, Raikkonen ha però una piccola svista
che consentirà a Massa di riprendersi qualche decimo.
51° giro: è lotta accesa per la nona posizione tra
Hulkenberg e Senna. Il pilota della Williams attacca con decisione Hulkenberg,
ma il pilota della Force India non ci sta e tenta di riprendersi la posizione. Purtroppo
non solo non ci riesce, ma finisce anche con le ruote sull’erba, il che gli
costa altre due posizioni, a vantaggio di Button, che finalmente riesce quindi
a recuperare la 10^ posizione che gli garantirà un punto, e di Kobayashi.
52° giro: inizia l’ultima tornata, con le posizioni ormai
abbastanza definite, eccetto il quarto posto, per cui Massa e Raikkonen sono in
lotta, con il finlandese che nuovamente ha un distacco inferiore al secondo. Webber
taglia il traguardo, è la seconda volta che vince il gran premio di Gran
Bretagna. Segue Alonso, secondo, con Vettel terzo a completare il podio. Per Raikkonen
c’è poco da fare, è Massa a tagliare il traguardo al 4° posto, e deve
accontentarsi della 5^ posizione. Completano la zona punti Grosjean (6°),
Schumacher (7°), Hamilton (8°), Senna (9°) e Button (10°).
Il risultato
I top
I top del weekend sono sicuramente Ferrari e Redbull. In qualifica
non hanno avuto difficoltà a tenere dietro gli avversari (eccetto Schumacher
che si è infilato in terza posizione), mentre in gara hanno dimostrato di poter
contenere tranquillamente i piloti delle altre scuderie. Gli altri team, specie
in gara, sembravano lontani anni luce da Redbull e Ferrari, eccetto forse la
Lotus, che però continua a pagare la propria minore velocità in qualifica
(oltre che l’irruenza di Grosjean che continua ad avere seri problemi nell’uscire
dalle prime curve senza entrare in collisione con altri piloti).
Una menzione speciale va comunque a Webber, colui che
sorprende di più: in una stagione così variegata ottiene la sua seconda
vittoria stagionale e consolida il suo secondo posto in classifica recuperando
su Alonso. Per il momento sembra decisamente più in forma rispetto alla scorsa
stagione, quando su una Redbull di gran lunga superiore alle altre vetture gli
riuscì di vincere soltanto al gara finale e in classifica fu sopravanzato
ampiamente da Button.
I flop
Entrano di diritto in cima alla classifica dei flop
McLaren e Mercedes. Il team inglese, autore di una non ottima qualifica (con
Button escluso dalla Q2 – seppure a onore di cronaca va detto che, se non fosse
stato per le bandiere gialle uscite dopo il fuori pista di Glock, sarebbe
probabilmente riuscito a passare alla sessione successiva), è stato autore
anche di una pessima gara. Hamilton, su una strategia che di fatto non ha
pagato, non è arrivato oltre l’ottava posizione, mentre Button è riuscito a
salire in top-ten (dopo avere lottato invano con Force India e Williams – o meglio,
con la Force India e la Williams superstiti) soltanto per grazia ricevuta. Se hanno
intenzione di lottare per il titolo, le cose devono assolutamente cambiare.
La Mercedes non sembra essere così tanto da meno. Ha dimostrato
infatti di avere ancora numerosi problemi di gestione delle gomme, cosa che a
metà gara ha fatto perdere ai piloti numerose posizioni. Se non altro riesce a
trovare un buon passo sul finale con Schumacher, che riesce a recuperare una
posizione su Hamilton.
Nico Rosberg si aggiunge ai flop: ieri stava a fare la
ola applaudito dai tifosi durante l’interruzione e che ha fatto una pessima
qualifica alla fine dell’acquazzone, e oggi ha portato a termine una
prestazione più o meno agli stessi livelli. Subito alla partenza si è fatto
sopravanzare da Hulkenberg, Senna e Perez, ha passato tutta la gara nelle
retrovie e non si è neanche lontanamente avvicinato alla top-ten, perdendo
anche diverse posizioni rispetto a quella di partenza.
Pastor Maldonado: è inutile, quando è in lotta con un
altro pilota per una qualche posizione, sembra non essere assolutamente in
grado di evitare collisioni. Lo stesso si potrebbe dire di Grosjean in
partenza, ma vista la sua ottima rimonta, direi che non è il caso di inserirlo
tra i flop.
Milù Sunshine per F1GC
Milù Sunshine per F1GC
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