Avevo promesso che ne avri parlato di nuovo, quando fossi
stata dell’umore adatto per scrivere qualcosa in proposito. No, non sono
ossessionata, ma sentire che non ne parla nessuno non è una buona ragione per
far finta di non vedere. Non è nemmeno particolare antipatia nei confronti
della Marussia/Virgin.
Lo ammetto, fin da quando entrarono in F1 team Lotus
(oggi Caterham), Hispania Racing (oggi HRT) e Virgin (oggi Marussia), non ho
mai avuto particolari simpatie per questo team. La HRT mi ha ispirata fin da
subito, ho passato un annetto buono a prendere per i fondelli in tono scherzoso
Karun Chandhok, Bruno Senna e Sakon Yamamoto, ma la realtà è che mi ispirano
simpatia tutti e tre (perfino Yammiiii sotto sotto), per un motivo o per l’altro.
La Caterham ad oggi mi sembra un team con obiettivi seri, insomma, tra i tre è
l’unico che mi sembra un “vero” team, più vicino alla Toro Rosso ormai che agli
altri due.
Non so perché, per la Virgin non ho mai provato lo
stesso. Dentro di me c’era una sorta di repulsione, forse perché mi dovevo
rivedere da qualche parte il logo della Virgin, ex sponsor della Brawn GP, team
per cui provo tuttora sentimenti contrastanti, per una serie di motivi diversi
tra loro, che non c’entrano un bel nulla con i diffusori e il titolo vinto.
La Marussia Virgin ha un budget ben più elevato della
HRT, ma non si direbbe. Ogni anno ruota intorno a Timo Glock e a un secondo
pilota anonimo che non sarà sulla griglia di partenza l’anno successivo, oltre
che a un test driver anonimo. Quest’anno il ruolo di tester anonima ce l’aveva
Maria De Villota, che martedì 3 luglio doveva effettuare il suo primo test al
volante di una Marussia.
Bene, fin qui niente di strano, se non fosse che tale
test si svolgeva su un circuito ricavato da un aeroporto, con tanto di velivoli
visibili in sottofondo nelle foto del luogo dell’incidente e con misure di
sicurezza da anni ’40. Per carità, non è solo colpa della Marussia, perché il
regolamento impone che non vi siano test su circuiti veri nel corso della
stagione, ma certo mettere un pilota relativamente inesperto a testare in un “circuito”
del genere mi pare una follia... e in questo non si possono cercare scusanti
nel regolamento.
La De Villota era appena scesa in pista e stava
rallentando per rientrare ai box. Poi la vettura ha avuto un’improvvisa
accelerazione. Suvvia, vogliamo davvero credere, come dicono alcuni, che ha
accelerato per sbaglio, perché è donna, figlia d’arte ed è arrivata in F1 solo
perché è piena di soldi? E poi magari ci facciamo anche un commento da fanboy,
del tipo che le donne dovrebbero stare lontane dalle corse automobilistiche,
fatta eccezione per Danica Patrick perché almeno è una gran bella donna? Già,
perché ieri leggevo proprio queste cagate, con l’ennesimo attacco alle donne
pilota, ai figli d’arte sempre bollati come incapaci (dov’erano questi fanboy
nel 1996 e 1997?)... Il fatto che una vettura in condizioni normali non
dovrebbe accelerare da sola, ma già martedì si vociferavano problemi tecnici,
non era minimamente preso in considerazione. E nemmeno il camion parcheggiato a
lato della pista. Già, perché dovrebbe essere un problema? Dopotutto è normale
che le vie di fuga inesistenti siano ostruite, il compito di un pilota durante
un test è schivare camion tipo slalom, solo che ovviamente chi come la De Villota
nelle categorie minori non ha dominato non può esserne in grado...
Ma fatemi il piacere! Che la Marussia non abbia affidato
la propria vettura a un pilota esperto o particolarmente competitivo è
evidente, ma altrettanto evidente è che le condizioni di sicurezza necessarie
NON C’ERANO ed è una follia negarlo. La Marussia ha permesso tutto ciò, con il
risultato che ha rovinato per sempre la vita della sua tester.
Non so come si possa fare dell’ironia su tutto questo,
invece di provare un immenso disappunto, ma evidentemente certi pseudo-tifosi
si fermano solo fino a lì. Anche questo mi mette disappunto, ma non a quei
livelli: mentre un giorno quei tifosi da bar forse matureranno, niente e
nessuno potrà mai restituire a Maria il suo occhio destro.
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