venerdì 30 marzo 2012

GP Malesia 2012: cronaca della gara

CRONACA
Prima della partenza (alle ore 10,00 secondo il fuso orario della Malesia) inizia a cadere la prima pioggia. Si parte comunque sulle intermedie, con Raikkonen retrocesso dalla 5^ alla 10^ posizione per la sostituzione del cambio e Kovalainen parte dal fondo della griglia a causa di una penalità per un’infrazione commessa nel precedente gran premio d’Australia. Problemi al via del giro di ricognizione per la HRT di De La Rosa, con le HRT che per la prima volta si sono qualificate per una gara in questa stagione.
1° giro: al via le due McLaren di Hamilton e Button hanno un buono spunto, con Grosjean che si infila tra Schumacher e Webber e va a prendersi la terza posizione. Proprio nelle fasi della partenza la pioggia si intensifica e immediatamente ci sono problemi tra Grosjean e Schumacher, i due arrivano al contatto e perdono parecchie posizioni, a vantaggio di Webber, Vettel e Alonso che entrano in top five. Seguono, a completare la top ten, Rosberg, Maldonado, Raikkonen, Kobayashi e Massa.
3° giro: Di Resta, Perez e Senna sono i primi a rientrare ai box, mentre tra i piloti della top ten è Massa il primo a montare le heavy rain, nel corso del quarto passaggio. In quei frangenti Grosjean si ritira, impantanato in mezzo alla ghiaia.
5° giro: anche gli altri piloti della top ten rientrano per sostituire le gomme e i due piloti della McLaren tornano in pista ancora da leader, con Hamilton sempre davanti a Button. In terza posizione si è piazzato nel frattempo Perez, risalito grazie alla sosta anticipata. Da segnalare che Vergne e Karthikeyan, ancora a zero soste, sono entrambi in top ten, con Karthikeyan al momento ottavo.
7° giro: viene esposta bandiera rossa, per poi essere ritirata. Entra in pista la safety car, mentre le condizioni in pista sono piuttosto problematiche e diversi piloti rischiano molto con vari fuori pista. Al momento sono in top ten Hamilton, Button, Perez, Webber, Alonso, Vettel, Vergne, Rosberg, Massa e Karthikeyan.
8° giro: dopo una tornata dietro la safety car, viene nuovamente esposta bandiera rossa; stavolta il diluvio porta all’interruzione della gara. Le vetture si fermano, posizionandosi nuovamente sulla griglia di partenza, in attesa del nuovo via.

Alle 17,00 viene annunciato che la gara ripartirà alle 17,15 dietro la safety car. Infatti alle 17,15 si riparte dietro la vettura di sicurezza, che resta in pista fino al 13° giro. A seguire De La Rosa viene penalizzato con un drive through, perché i suoi meccanici sono rimasti troppo a lungo sulla sua vettura sulla griglia di partenza.
14° giro: Button è il primo a rientrare ai box, mentre gli altri piloti della top ten rimangono in pista ancora un giro. Problemi per entrambe le McLaren: Button e Hamilton rientrano in pista dietro ad Alonso. Button, nel tentativo di sorpassare Karthikeyan, tampona l’indiano e rompe l’ala anteriore. Rientra ai box e torna in pista dopo avere anche cambiato le gomme. È nelle retrovie e nei giri a venire accuserà problemi con quel set di gomme.
15° giro: Alonso, Perez, Hamilton, Rosberg, Vettel, Raikkonen, Webber, Massa, Di Resta e Vergne in top ten.
23° giro: Mercedes in difficoltà, Rosberg viene superato da Vettel, un giro dopo da Raikkonen. Nel corso dei due giri successivi, anche Webber supera Rosberg, mentre Senna supera Schumacher.
25° giro: Button è ai box per un nuovo cambio gomme, rientra in pista nelle retrovie. Dopo due giri anche Rosberg rientra ai box.
28 giro: errore di Massa, che viene superato da Di Resta. Anche Vergne si avvicina e, nonostante il tentativo di difendersi da parte del brasiliano, riesce a completare il sorpasso. Anche Senna si avvicina notevolmente a Massa, che in quel momento rientra ai box per il cambio gomme. Intanto siamo a metà gara e Button è 19esimo.
34° giro: Massa, che dopo il pitstop  è precipitato nelle retrovie, è in 16esima posizione finché non viene superato da Button. Perez sta rimontando su Alonso.
39° giro: Ricciardo è il primo pilota a montare le slick. Un giro dopo rientrano Massa, Button e la maggior parte dei piloti di testa rientrano per sostituire le gomme. Problemi sia per Hamilton che per Massa al pit stop.
41° giro: rientra Perez, unico dei piloti di testa a non essere rientrato il giro precedente. Si tratta di un errore da parte della Sauber e al 42esimo giro il messicano è a sette secondi dallo spagnolo, mentre prima dello stop era risalito fino a un secondo e mezzo.
43° giro: Alonso in difficoltà, seppure in testa alla gara: gira più lento delle Redbull.
44° giro: Perez ha circa cinque secondi di distacco da Alonso, e gira più veloce rispetto al ferrarista.
45° giro: il messicano è a 3 secondi e 9 decimi. Tra lui e Alonso c’è Karthikeyan, che Perez supera nel corso del giro. Il giro successivo Perez recupera però sette decimi. Nel corso dei due giri successivi recupera un altro secondo e al 47° giro è a meno di due secondi dal leader della gara.
47° giro: difficoltà per Kobayashi, che si ferma ai box mentre era 16esimo. Per lui è ritiro.
48° giro: Vettel fora la posteriore destra, dopo avere avuto un contatto con Karthikeyan e rientra ai box. Rientra in gara 13°.
49° giro: Perez è a circa mezzo secondo di distacco da Alonso e può già usare l’ala mobile. Fernando sembra avere problemi al kers.
50° giro: Perez va lungo a una curva e perde cinque secondi nei confronti di Alonso. Il suo secondo posto comunque è salvo. Al momento completano la top ten Hamilton, Webber, Raikkonen, Senna, Di Resta, Vergne, Hulkenberg e Maldonado. Mercedes in difficoltà: 11° Schumacher e 15° Rosberg.
53° giro: Perez riprende a recuperare nei confronti di Alonso, ma è ancora distaccato di quattro secondi e mezzo.
55° giro: Maldonado si ritira per un guasto al motore, così che Schumacher recupera una posizione ed entra in top ten. Perez è a meno di tre secondi da Alonso.
56° giro: problema per Vettel, dai box gli comunicano di fermarsi.
Finale: Alonso taglia il traguardo in prima posizione, con Perez a due secondi. Nessun altro cambiamento tra i piloti della top ten.

I TOP
Il vero top della gara – senza togliere nulla a nessuno – è indubbiamente Sergio Perez. La sua gara eccezionale è commovente e dimostra che, contrariamente a molti altri “nuovi talenti”, può arrivare molto lontano. Ottima la Sauber, ma è innegabile come, a fronte di quello che sembrava essere un errore del team (ritardare le slick), il pilota sia riuscito in una fantastica rimonta. Merita indubbiamente il posto in Ferrari per il 2013 di cui si vocifera, ma il dubbio permane: un talento del genere non sarebbe sprecato, come numero due di Alonso?
Altri top onorari: Alonso ha fatto una gara straordinaria, forse una delle migliori della sua carriera, nonostante una vettura meno performante, ha saputo approfittare delle difficoltà della McLaren per conquistare una prima posizione dal quale non si è più staccato, mostrandosi più veloce di McLaren e Redbull.
Complimenti anche a Senna e Vergne, che hanno portato rispettivamente la Williams e la Toro Rosso in sesta e ottava posizione, entrambi risultati inaspettati, e dimostrano che tutto sommato rispettivamente al posto di Barrichello e di Alguersuari non sono poi così “stonati” come poteva sembrare in un primo momento.
Menzione speciale anche alla Formula 1 in sé: la seconda fase di gara, con la rimonta di Perez, è stata incredibilmente avvincente, mettendo a tacere per una volta coloro che sostengono che la F1 consiste soltanto in “24 auto che girano in tondo una dietro l’altra”.

I FLOP
Il vero flop della Malesia è sicuramente Jenson Button: partito secondo, per lui le cose iniziano a mettersi male subito dopo la ripartenza. Il suo grande errore è quello di avere fretta di superare Karthikeyan, palesemente più lento, finisce per tamponarlo, rovinando la propria gara.
Flop onorari anche le Mercedes, veloci in qualifica, ma scarse in gara; Rosberg, che al momento della seconda partenza era di gran lunga davanti al compagno di squadra e che ha trovato modo di finirgli dietro; Massa autore di una prestazione quantomeno accettabile nella prima parte di gara, si è perso definitivamente nella seconda parte;  Vettel, che era autore di una gara a livelli non elevatissimi, ma comunque in una buona posizione, ma ha rovinato la propria gara andando a tamponare la HRT di Karthikeyan durante le fasi di doppiaggio.
Altro flop onorario, seppure non inerente alla gara, è il palinsesto Rai, che non riesce a strutturare la propria programmazione in modo da evitare il passaggio da un canale all’altro, raggiungendo un risultato storico: il collegamento parte alle 9,10 su Raiuno, si sposta su Raidue dopo un’ora e tre quarti, per poi terminare con il commento post-gara su Raitre.

Articolo scritto per il forum F1 Grand Chelem, domenica scorsa, quasi in tempo reale, influenzato dalle mie opinioni personali.
Ne approfitto per correggere il risultato che avevo precedentemente postato che non teneva conto della penalità attribuita a Karthikeyan (sono stati aggiunti 20 secondi al suo tempo) per l'incidente "da lui provocato" con Vettel:
1 Alonso (Ferrari), 2 Perez (Sauber), 3 Hamilton (McLaren), 4 Webber (Redbull), 5 Raikkonen (Lotus), 6 Senna (Williams), 7 Di Resta (Force India), 8 Vergne (Toro Rosso), 9 Hulkenberg (Force India), Schumacher (Mercedes). Fuori dalla zona punti 11 Vettel (Redbull), 12 Ricciardo (Toro Rosso), 13 Rosberg (Mercedes), 14 Button (McLaren), 15 Massa (Ferrari), doppiati di 1 giro 16 Petrov (Caterham), 17 Glock (Marussia), 18 Kovalainen (Caterham), 19 Maldonado (Williams) RIT a 2 giri, a 2 giri 20 Pic (Marussia), 21 De La Rosa (HRT), 22 Karthikeyan (HRT). Ritirati Kobayashi (Sauber) a 10 giri, Grosjean (Lotus) a 53 giri.

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