giovedì 16 febbraio 2012

Indycar 2010: #1 Sao Paulo

[REVIEW INDYCAR 2010]

Indy Sao Paulo 300: primo appuntamento della stagione 2010 di Indycar, svolto nel weekend del 14 marzo, dove tra l’altro tra i debuttanti è da segnalare Takuma Sato, pilota di Formula 1 tra il 2002 e il 2008.

Griglia di partenza: Franchitti, Tagliani, Wilson, Hunter-Reay, Power, Kanaan, Dixon, Briscoe, Castroneves, Sato, De Silvestro, Matos, Patrick, Mutoh, Lloyd, Meira, Viso, Wheldon, Conway, Romancini, Andretti, Beatriz, Moraes, Duno. Numero di giri: 75.

Cronaca della gara
A causa di uno scroscio di pioggia la partenza viene ritardata di 10 minuti rispetto all’orario previsto. 
L’inizio – in cui tra l’altro Hunter-Reay supera Wilson per la terza posizione e si porta alle spalle di Franchitti e Tagliani – è subito caotico, con varie collisioni: il debuttante Sato innesca una collisione che coinvolge diverse vetture a centro dello schieramento tra cui Castroneves e Dixon, mentre Moraes tampona Andretti, la vettura si solleva e finisce al di sopra di quella di Andretti.


Diversi piloti, con le vetture rimaste danneggiate, nel frattempo si fermano ai box e quando la gara si appresta a ripartire i primi dieci sono Franchitti, Tagliani, Hunter-Reay, Kanaan, Matos, Mutoh, Meira, Wheldon, Viso e Patrick.
La gara riparte quando inizia il 9° giro e le posizioni dei primi rimangono invariate, la top-5 fino al soprasso di Wheldon su Matos al 15° giro per il quinto posto e la top-3 resta invariata per qualche ulteriore giro, quando Hunter-Reay supera Tagliani risalendo in seconda posizione.
Al 22° giro Milka Duno va a sbattere ed entra di nuovo la pace-car; tutti i piloti, con l’eccezione della debuttante Simona De Silvestro, rientrano ai box. Ciò significa che Simona guadagna la leadership nella sua prima gara in Indycar. Dietro di lei Franchitti, Hunter-Reay, Kanaan, Tagliani, Wheldon, Matos, Briscoe, Dixon e Power completano la top-ten.
Al 27° giro la gara riprende con Simona che mantiene la leadership, distanziando Franchitti che si trova in seconda posizione; quest’ultimo viene superato da Hunter-Reay prima che sia completato il primo giro dopo il restart. Al 28° giro Hunter-Reay supera la De Silvestro e prende la testa della gara, riuscendo a distanziare fin da subito di parecchio i piloti che lo seguono.
Al 29° giro c’è una collisione tra Wheldon, Tagliani e Kanaan che manda in testacoda Kanaan e che successivamente costringerà Tagliani al ritiro, mentre più indietro anche Mutoh si ritira a causa di una collisione e davanti Franchitti supera la De Silvestro portandosi in seconda posizione.
Frattanto la pioggia ha ripreso a cadere con una certa insistenza e diverse vetture rientrano ai box per un cambio gomme. A causa della forte pioggia diverse vetture finiscono in aquaplaning, tra queste Danica Patrick danneggia l’ala anteriore andando a sbattere in una via di fuga e successivamente Alex Lloyd finisce contro un muro provocando l’ingresso della pace-car che rimane in pista per diversi giri e dietro alla quale Hunter-Reay è in testa davanti a Power, Franchitti, Dixon e Conway. Dal momento che la pioggia incrementa ulteriormente viene esposta bandiera rossa dopo che 36 giri sono stati completati e, dal momento che vi è un limite di durata massima di due ore, dal momento che la ripartenza avviene dopo oltre mezz’ora dalla sospensione (quando ha smesso di piovere, ma la pista è ancora in parte bagnata, tanto che alcuni piloti partono con gomme da pioggia e altri con gomme da asciutto) mancano circa tre quarti d’ora alla scadenza del tempo. La gara, originariamente prevista per 75 giri, durerà quindi presumibilmente di meno.
Dal momento che dietro la pace-car prima del restart alcuni piloti si sono fermati per montare gomme da asciutto, adesso è leader Franchitti che invece non si è fermato, seguito da Dixon, Conway, Wilson e Viso nelle prime cinque posizioni. Non appena viene esposta la bandiera verde Franchitti permane in testa, mentre Castroneves supera Viso per la quinta posizione.
Avere montato gomme d’asciutto dietro alla pace-car si rivela una strategia vincente, in quanto Hunter-Reay si ritrova in testa dopo il 41-42° giro quando i piloti che si trovavano nelle prime posizioni sono costretti a fermarsi per montare gomme da asciutto.
Alle spalle di Hunter-Reay ci sono Power e Matos in lotta per la seconda posizione e, grazie a un errore di Power, Matos e Briscoe lo superano, con Briscoe che al 45° giro supererà anche Matos; Power è quarto davanti a Meira. Al 48° giro Power supera Matos e si porta in terza posizione, mentre nelle retrovie Romancini finisce a umuro, ma riesce a raggiungere i box senza problemi.
Al 50° giro Briscoe supera Hunter-Reay e si porta in testa alla gara, venendo però subito dopo superato da Hunter-Reay che torna in prima posizione. Un giro più tardi Briscoe torna nuovamente in testa, mentre alle spalle di Hunter-Reay si avvicina anche Power; ma al 54° giro Briscoe va a sbattere nelle barriere ed entra di nuovo in pista la pace-car.
La gara riprende al 56° giro quando mancano circa sei minuti e mezzo. Hunter-Reay mantiene la prima posizione davanti a Power, Matos e Meira, con quest’ultimo che supera Matos al 58° giro portandosi in terza posizione.
Subito dopo Power sorpassa Hunter-Reay e si porta in prima posizione quando mancano circa tre minuti alla scadenza del tempo, che termina nel corso del 61° giro.
Power rimane in testa fino alla fine, con Hunter-Reay che si classifica secondo davanti a Matos, Meira e Wheldon, che tiene dietro di sé un lungo trenino di vetture nello spazio di pochi secondi.

Il risultato
1   Will Power   12   Honda   61   
2   Ryan Hunter-Reay   37   Honda   61   
3   Vitor Meira   14   Honda   61 
4   Raphael Matos   2   Honda   61  
5   Dan Wheldon   4   Honda   61   
6   Scott Dixon   9   Honda   61 
7   Dario Franchitti   10   Honda   61  
8   Mike Conway   24   Honda   61  
9   Helio Castroneves   3   Honda   61 
10   Tony Kanaan   11   Honda   61    
11   Justin Wilson   22   Honda   61   
12   E.J. Viso   8   Honda   61 
13   Ana Beatriz   23   Honda   61   
14   Ryan Briscoe   6   Honda   61    
15   Danica Patrick   7   Honda   60   
16   Simona De Silvestro   78   Honda   58 
17   Mario Romancini   34   Honda   46
18   Alex Lloyd   19   Honda   30    
19   Alex Tagliani   77   Honda   28
20   Hideki Mutoh   06   Honda   27 
21   Milka Duno   18   Honda   20   
22   Takuma Sato   5   Honda   0
23   Marco Andretti   26   Honda   0
24   Mario Moraes   32   Honda   0

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Milly Sunshine