Indy Sao Paulo
300: primo appuntamento della stagione 2010 di Indycar, svolto nel
weekend del 14 marzo, dove tra l’altro tra i debuttanti è da segnalare Takuma
Sato, pilota di Formula 1 tra il 2002 e il 2008.
Griglia di
partenza: Franchitti, Tagliani, Wilson, Hunter-Reay, Power, Kanaan, Dixon,
Briscoe, Castroneves, Sato, De Silvestro, Matos, Patrick, Mutoh, Lloyd, Meira,
Viso, Wheldon, Conway, Romancini, Andretti, Beatriz, Moraes, Duno. Numero di giri: 75.
Cronaca della gara
A causa di uno scroscio di pioggia la partenza viene
ritardata di 10 minuti rispetto all’orario previsto.
L’inizio – in cui tra l’altro Hunter-Reay supera Wilson
per la terza posizione e si porta alle spalle di Franchitti e Tagliani – è
subito caotico, con varie collisioni: il debuttante Sato innesca una collisione
che coinvolge diverse vetture a centro dello schieramento tra cui Castroneves e
Dixon, mentre Moraes tampona Andretti, la vettura si solleva e finisce al di
sopra di quella di Andretti.
Diversi piloti, con le vetture rimaste
danneggiate, nel frattempo si fermano ai box e quando la gara si appresta a
ripartire i primi dieci sono Franchitti, Tagliani, Hunter-Reay, Kanaan, Matos,
Mutoh, Meira, Wheldon, Viso e Patrick.
La gara riparte quando inizia il 9° giro e le posizioni
dei primi rimangono invariate, la top-5 fino al soprasso di Wheldon su Matos al
15° giro per il quinto posto e la top-3 resta invariata per qualche ulteriore
giro, quando Hunter-Reay supera Tagliani risalendo in seconda posizione.
Al 22° giro Milka Duno va a sbattere ed entra di nuovo la
pace-car; tutti i piloti, con l’eccezione della debuttante Simona De Silvestro,
rientrano ai box. Ciò significa che Simona guadagna la leadership nella sua
prima gara in Indycar. Dietro di lei Franchitti, Hunter-Reay, Kanaan, Tagliani,
Wheldon, Matos, Briscoe, Dixon e Power completano la top-ten.
Al 27° giro la gara riprende con Simona che mantiene la
leadership, distanziando Franchitti che si trova in seconda posizione; quest’ultimo
viene superato da Hunter-Reay prima che sia completato il primo giro dopo il
restart. Al 28° giro Hunter-Reay supera la De Silvestro e prende la testa della
gara, riuscendo a distanziare fin da subito di parecchio i piloti che lo
seguono.
Al 29° giro c’è una collisione tra Wheldon, Tagliani e
Kanaan che manda in testacoda Kanaan e che successivamente costringerà Tagliani
al ritiro, mentre più indietro anche Mutoh si ritira a causa di una collisione
e davanti Franchitti supera la De Silvestro portandosi in seconda posizione.
Frattanto la pioggia ha ripreso a cadere con una certa
insistenza e diverse vetture rientrano ai box per un cambio gomme. A causa
della forte pioggia diverse vetture finiscono in aquaplaning, tra queste Danica
Patrick danneggia l’ala anteriore andando a sbattere in una via di fuga e successivamente
Alex Lloyd finisce contro un muro provocando l’ingresso della pace-car che
rimane in pista per diversi giri e dietro alla quale Hunter-Reay è in testa
davanti a Power, Franchitti, Dixon e Conway. Dal momento che la pioggia
incrementa ulteriormente viene esposta bandiera rossa dopo che 36 giri sono
stati completati e, dal momento che vi è un limite di durata massima di due
ore, dal momento che la ripartenza avviene dopo oltre mezz’ora dalla
sospensione (quando ha smesso di piovere, ma la pista è ancora in parte
bagnata, tanto che alcuni piloti partono con gomme da pioggia e altri con gomme
da asciutto) mancano circa tre quarti d’ora alla scadenza del tempo. La gara,
originariamente prevista per 75 giri, durerà quindi presumibilmente di meno.
Dal momento che dietro la pace-car prima del restart
alcuni piloti si sono fermati per montare gomme da asciutto, adesso è leader
Franchitti che invece non si è fermato, seguito da Dixon, Conway, Wilson e Viso
nelle prime cinque posizioni. Non appena viene esposta la bandiera verde
Franchitti permane in testa, mentre Castroneves supera Viso per la quinta
posizione.
Avere montato gomme d’asciutto dietro alla pace-car si
rivela una strategia vincente, in quanto Hunter-Reay si ritrova in testa dopo
il 41-42° giro quando i piloti che si trovavano nelle prime posizioni sono
costretti a fermarsi per montare gomme da asciutto.
Alle spalle di Hunter-Reay ci sono Power e Matos in lotta
per la seconda posizione e, grazie a un errore di Power, Matos e Briscoe lo
superano, con Briscoe che al 45° giro supererà anche Matos; Power è quarto
davanti a Meira. Al 48° giro Power supera Matos e si porta in terza posizione,
mentre nelle retrovie Romancini finisce a umuro, ma riesce a raggiungere i box
senza problemi.
Al 50° giro Briscoe supera Hunter-Reay e si porta in
testa alla gara, venendo però subito dopo superato da Hunter-Reay che torna in
prima posizione. Un giro più tardi Briscoe torna nuovamente in testa, mentre
alle spalle di Hunter-Reay si avvicina anche Power; ma al 54° giro Briscoe va a
sbattere nelle barriere ed entra di nuovo in pista la pace-car.
La gara riprende al 56° giro quando mancano circa sei
minuti e mezzo. Hunter-Reay mantiene la prima posizione davanti a Power, Matos
e Meira, con quest’ultimo che supera Matos al 58° giro portandosi in terza
posizione.
Subito dopo Power sorpassa Hunter-Reay e si porta in
prima posizione quando mancano circa tre minuti alla scadenza del tempo, che
termina nel corso del 61° giro.
Power rimane in testa fino alla fine, con Hunter-Reay che
si classifica secondo davanti a Matos, Meira e Wheldon, che tiene dietro di sé
un lungo trenino di vetture nello spazio di pochi secondi.
Il risultato
1 Will Power 12
Honda 61
2 Ryan
Hunter-Reay 37 Honda
61
3 Vitor
Meira 14 Honda
61
4 Raphael
Matos 2 Honda
61
5 Dan
Wheldon 4 Honda
61
6 Scott
Dixon 9 Honda
61
7 Dario
Franchitti 10 Honda
61
8 Mike
Conway 24 Honda 61
9 Helio
Castroneves 3 Honda
61
10 Tony
Kanaan 11 Honda
61
11 Justin
Wilson 22 Honda
61
12 E.J. Viso 8
Honda 61
13 Ana Beatriz 23
Honda 61
14 Ryan
Briscoe 6 Honda
61
15 Danica
Patrick 7 Honda
60
16 Simona De
Silvestro 78 Honda
58
17 Mario Romancini 34
Honda 46
18 Alex
Lloyd 19 Honda
30
19 Alex
Tagliani 77 Honda
28
20 Hideki
Mutoh 06 Honda
27
21 Milka
Duno 18
Honda 20
22 Takuma
Sato 5
Honda 0
23 Marco
Andretti 26 Honda
0
24 Mario
Moraes 32 Honda
0
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