St. Petersburg:
secondo appuntamento della stagione 2010, la gara è programmata per il 28 marzo
ma a causa della forte pioggia è rimandata al 29, in cui il cielo è coperto e
la pista ancora bagnata, ma non piove.
Griglia di
partenza: Power, Kanaan, Dixon, Wilson, Castroneves, Andretti, Hunter-Reay,
Tagliani, Viso, Conway, Sato, Mutoh, Franchitti, De Silvestro, Wheldon, Rahal,
Meira, Romancini, Briscoe, Moraes, Patrick, Lloyd, Matos, Duno. Numero di giri: 100.
Cronaca della gara
Milka Duno, che tra parentesi si era qualificata con un
tempo sull’1’08’’ mentre gli altri erano sull’1’02’’ o 1’03’’, finisce in
testacoda durante il giro di formazione.
Al via le posizioni rimangono invariate tra i primi
eccetto quella di Andretti, che supera diverse vetture, mentre più indietro
Franchitti finisce in testacoda e lo stesso succede a Conway, provocando l’ingresso
della pace-car. Al 3° giro dietro la pace-car non solo Franchitti e Conway
rientrano ai box, ma anche Matos, che era partito tra le ultime posizioni.
Il restart è alla fine del terzo giro, Power mantiene la
prima posizione mentre poco dopo Dixon viene superato da Andretti che si porta
in seconda posizione e che al 5° giro supera Power per il primo posto,
portandosi in testa. Power perderà successivamente altre posizioni, mentre
Andretti sarà superato da Dixon al 6° giro e anche da Castroneves all’8°. I primi
cinque dopo 10 giri di gara sono quindi Dixon, Castroneves, Andretti, Power, Kanaan.
Al 13° giro Briscoe si ferma ai box per la prima sosta,
con un certo anticipo nei confronti degli altri piloti: per il momento è l’unico
a fermarsi.
Power supera Andretti per la terza posizione al 18° giro,
un giro più tardi supera anche Castroneves portandosi al secondo posto e ben
presto si avvicina al leader, successivamente Kanaan verrà superato da Wilson che
si porterà al quinto posto.
A un quarto di gara Sato va a sbattere contro le barriere,
facendo entrare la pace-car per la seconda volta: vari piloti che non si erano
fermati (tra quelli delle prime posizioni tutti) effettuano adesso la prima
sosta. Si ritrova così in testa Meira davanti a Matos, Franchitti, Briscoe,
Tagliani, Mutoh, Moraes...
La ripartenza, al 32° giro, è piuttosto tranquilla, mentre
un giro più tardi in un contatto tra Moraes e Dixon quest’ultimo danneggia l’ala
anteriore, rientrando ai box per sostituirla. Anche Kanaan e Andretti sono ai
box, rispettivamente per una rottura dell’ala anteriore e per una foratura.
Al 35° giro Meira si ferma ai box lasciando la leadership
a Matos, che rientra tre giri più tardi, il nuovo leader è Franchitti, che
rientrerà ai box al 41° giro e a quel punto passerà in testa Briscoe, mentre in
seconda e terza posizione ci sono Mutoh e Castroneves in lotta tra loro per il
secondo posto.
In quarta posizione c’è invece Power, davanti a Tagliani,
Wilson, Conway, Hunter-Reay, Rahal e Viso.
Al 47° giro Wheldon tampona a vettura di Moraes che sta
rallentando, e vi è un nuovo ingresso della pace-car. Alcune vetture, tra cui
quella di Briscoe e di Castroneves, rientrano ai box, mentre altri rimangono in
pista.
La gara riprende a 47 giri dal termine, con le seguenti
posizioni: Power, Wilson, Viso, De Silvestro, Patrick, Franchitti, Meira,
Dixon, Matos, Kanaan, Romancini, Briscoe, Castroneves, Mutoh, Hunter-Reay,
Tagliani, Conway, Rahal, Andretti.
Un giro più tardi Franchitti si ferma ai box, mentre
successivamente Dixon recupera diverse posizioni e a quaranta giri dal termine
è quarto alle spalle di Viso, che si fermerà ai box a 36 giri dalla fine. Subito
dopo c’è un incidente tra Conway e Matos(?), con la vettura di Conway che
finisce contro le barriere. Entra la pace-car per la quarta volta: diverse
vetture vanno ai box ed è notevole come grazie a soste più veloci Briscoe abbia
recuperato ben quattro posizioni e Tagliani addirittura sette.
Vari piloti invece proseguono, tra cui Meira che risale
in testa davanti a Viso (che si era fermato poco prima della bandiera gialla)
mentre terzo c’è Power davanti a Wilson, Briscoe, Dixon, Castroneves, Tagliani,
Patrick e De Silvestro. Le posizioni tra i primi non cambiano quando la gara
riparte, a trenta giri dal termine. Due giri più tardi Meira si ferma ai box,
con Viso che risale in prima posizione... ma il colpo di scena è dietro l’angolo:
inizia immediatamente a rallentare e viene superato da tutte le altre vetture! Non
è finita lì, in ogni caso, dato che un contatto tra Rahal e la De Silvestro (con
i due che vengono evitati da Hunter-Reay che sopraggiungeva) manda quest’ultima
in testacoda, la vettura rimane ferma ed entra la pace-car è per la quinta
volta, mentre frattanto Dixon è finito a muro. I primi dieci sono a questo
punto Power, Wilson, Briscoe, Castroneves, Tagliani, Patrick, Matos, Rahal,
Kanaan e Franchitti.
Il restart avviene quando mancano 22 giri al termine con
le posizioni che rimangono pressoché invariate, nella top-ten non cambia niente
per i successivi dodici giri quando Franchitti supererà Kanaan. Effettuerà poi altri
sorpassi, uno dopo l’altro, nei confronti di Rahal (93° giro), Matos (94°),
Patrick (96°) e supererà anche Tagliani al 98° giro, risalendo in quinta
posizione, dietro a Power, Wilson, Briscoe e Castroneves, le cui posizioni sono
rimaste invariate nell’ultima parte di gara.
Il risultato
1 Will Power 12
Honda 100
2 Justin
Wilson 22 Honda
100
3 Ryan
Briscoe 6 Honda
100
4 Helio
Castroneves 3 Honda
100
5 Dario Franchitti 10
Honda 100
6 Alex
Tagliani 77 Honda
100
7 Danica
Patrick 7 Honda
100
8 Raphael
Matos 2 Honda
100
9 Graham Rahal 67
Honda 100
10 Tony
Kanaan 11 Honda
100
11 Ryan
Hunter-Reay 37 Honda
100
12 Marco
Andretti 26 Honda
100
13 Mario Romancini 34
Honda 100
14 Hideki
Mutoh 06 Honda
100
15 Vitor
Meira 14 Honda 100
16 Simona De
Silvestro 78 Honda
99
17 E.J. Viso 8
Honda 97
18 Scott
Dixon 9 Honda
73
19 Mike
Conway 24 Honda
64
20 Dan
Wheldon 4 Honda
46
21 Mario Moraes 32
Honda 45
22 Takuma
Sato 5
Honda 24
23 Alex
Lloyd 19 Honda
14
24 Milka
Duno 18 Honda
7
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