Sembra una banalità, a dirlo ora, eppure è così. Lo scorso weekend, nel corso del commento al gran premio della Malesia, mi è venuto questo dubbio e ho iniziato a chiedermi: ma se una volta che la Honda aveva chiuso i battenti il team non fosse passato alla proprietà di Ross Brawn e se non avesse parte al campionato 2009, come sarebbe cambiata la carriera di Jenson Button?
Quel dubbio ha sollevato profonde riflessioni e mi sono accorta di una cosa a cui non avevo mai fatto caso: se la Brawn GP non ci fosse mai stata, non sarebbe cambiata radicalmente soltanto la carriera di Button, ma anche quella di numerosi altri piloti (e anche di certi team). Sembra assurdo, a pensarci così, ci si chiede “ma com’è possibile?”... Eppure lo è, e seppure io non sia una grande amante delle realtà alternative, non posso fare a meno di notare che certe cose che non sono mai accadute avrebbero potuto succedere, così come tante altre che sono capitate si sarebbero verificate difficilmente se al via della stagione 2009 ci fossero stati soltanto nove team e quello assente fosse stata la Brawn GP – cosa tutt’altro che impossibile, se la Honda si fosse limitata ad abbandonare la Formula 1 allo stesso modo in cui l’ha fatto la Toyota un anno dopo.
Cambiamento numero 1: Jenson Button, quale futuro per lui?
Partiamo dalle ovvietà: se la Honda si fosse semplicemente ritirata, anziché trasformarsi in Brawn GP, non sarebbe diventato campione del mondo, questa è la conclusione più ovvia. Ma ce ne sono altre due, di cui la prima, immancabilmente, è che nel 2009 sarebbe rimasto a piedi. Nel 2010 forse sarebbe rientrato in Formula 1, ma dal momento che si è conquistato un posto in un top team grazie al risultato del 2009, difficilmente sarebbe stato al volante di una McLaren. Questo gli avrebbe probabilmente precluso la possibilità, almeno nel giro di pochi anni, di vincere quei potenziali altri titoli che potrebbe ottenere.
Cambiamento numero 2: la fine della carriera di Barrichello
Se per Button, all’epoca nemmeno trentenne, le possibilità di rientrare in Formula 1 erano comunque abbastanza concrete, che ne sarebbe stato del caro vecchio Rubens? Aveva trentasette anni nel 2009, ne avrebbe compiuti trentotto l’anno successivo e, seppure non decrepito, avrebbe comunque avuto difficoltà a rientrare. Bisogna tenere conto, inoltre, che prima della Brawn GP la sua carriera sembrava ormai volgere verso il termine e che, se ha avuto un posto in Williams per la stagione successiva, molto probabilmente ciò è dovuto ai risultati ottenuti nell’anno alla Brawn.
Quindi, nel 2010, chi avrebbe trovato un posto in Williams? Magari lo stesso Button (che peraltro alla Williams esordì nel 2000), oppure uno dei piloti che invece sono finiti ai nuovi team. Di conseguenza anche la carriera di un altro pilota (senza identità precisa) avrebbe potenzialmente potuto essere diversa.
Cambiamento numero 3: niente Brawn GP, niente Mercedes
La Mercedes è entrata nel 2010, dopo avere acquistato la Brawn GP. Questo significa che se la Brawn GP non ci fosse stata, la Mercedes non sarebbe entrata come team indipendente. Questo ipotizza delle sottoconseguenze che, per la loro rilevanza, andranno trattate nei due punti successivi. Inoltre, possibilità concreta, se non si fosse resa indipendente, probabilmente non avrebbe interrotto la propria partnership con la McLaren.
Cambiamento numero 4: niente Mercedes = niente rientro per Schumacher?
È difficile immaginare come, senza la Mercedes sulla griglia di partenza della stagione 2010, Schumacher avrebbe potuto rientrare in Formula 1.
Inoltre non dimentichiamoci che il suo rientro, in linea teorica, avrebbe essere dovuto nel 2009 in Ferrari, per sostituire Massa dopo l’infortunio; e che quindi sarà limitato dalle considerazioni fatte al successivo punto numero 10.
Cambiamento numero 5: niente Mercedes = Rosberg in McLaren?
Personalmente mi pare la soluzione più probabile. La Mercedes aveva messo gli occhi addosso a Nico, si vociferava già da parecchio tempo. Se la Mercedes non fosse esistita come team e se la McLaren non avesse ingaggiato Button (cosa che ho data per scontata al precedente punto numero 1) molto probabilmente sarebbe stato proprio lui a prendere il posto di Kovalainen, che con tutta probabilità sarebbe stato ugualmente messo a piedi alla fine dell’anno.
Cambiamento numero 6: Vettel o Webber campione del mondo?
La seconda forza del mondiale era palesemente la Redbull, che ad un certo punto nella stagione sembrava anche messa meglio (non in classifica) della Brawn GP. È quindi decisamente probabile che uno dei due piloti della Redbull avrebbe vinto il mondiale. A fine stagione fu Vettel ad essere davanti – e non di pochissimo – a Webber in classifica, ma non possiamo escludere che, se ci fosse stata la concreta possibilità di vincere il titolo, sia l’uno sia l’altro avrebbero potuto evitare di sprecare parecchi risultati...
La conseguenza sarebbe quindi o che Vettel avrebbe vinto tre titoli, al giorno d’oggi, oppure che Webber ne avrebbe vinto uno. A mio vedere la prima delle due opzioni è più probabile, ma non posso escludere matematicamente l’altra.
Cambiamento numero 7: la carriera di Glock
Una volta chiusi i battenti la Toyota, per Glock non ci sarebbe stato altro che una carretta come la Virgin anche se avesse avuto una vittoria a proprio carico? Non dimentichiamoci che nel 2010 ci sarebbe stato un posto vacante in McLaren (nonostante l’abbia decretato molto probabile al punto 5, non abbiamo la certezza che ci sarebbe andato Rosberg) e che la Mercedes avrebbe puntato a metterci un pilota tedesco – cosa di cui, almeno, si vociferava da anni...
Questo non lo sapremo mai, ma essendo arrivato terzo, dietro ai due piloti della Brawn GP, nel gran premio d’Australia, sarebbe probabilmente stato il vincitore se i due piloti in questione non avessero gareggiato. E dal gran premio d’Australia si passa al gran premio di Malesia...
Cambiamento numero 8: quello che sarebbe stato il momento più eclatante di sempre
Glock non sarebbe stato l’unico pilota a vincere un gran premio, senza la Brawn GP. Nella successiva gara, in Malesia (quella di “Felipe baby stay cool” pronunciato da Rob Smedley e del Magnum mangiato da Raikkonen dopo il ritiro), Button vinse dopo la bandiera rossa e l’impossibilità di riprendere per via della pioggia torrenziale. Se lui non ci fosse stato, la vittoria sarebbe andata al secondo classificato, che automaticamente sarebbe stato primo. Non ci sarebbe nulla di sconvolgente in tutto ciò, se in seconda posizione non fosse arrivato Nick Heidfeld. Ebbene sì, senza la Brawn GP, l’impossibile sarebbe accaduto: Heidfeld vincitore di un gran premio!
Sempre relativamente alla vittoria conquistata, forse avrebbe potuto influire in qualche modo sul suo futuro. Anche questo, però, non lo sapremo mai.
Cambiamento numero 9: doppietta Ferrari a Montecarlo
I primi quattro classificati, al gran premio di Monaco, furono Button, Barrichello, Raikkonen e Massa. Senza le due Brawn GP, le Ferrari avrebbero conquistato una doppietta, che avrebbe interrotto gli anni di assenza dal gradino più alto del podio tra “le anguste stradine del principato” [CIT. Gianfranco Mazzoni]. Anche questo sarebbe stato un risultato piuttosto storico.
Cambiamento numero 10: il momento che ha cambiato la storia di quattro piloti
Siamo giunti a un ulteriore cambiamento che si sarebbe verificato in assenza della Brawn GP, che ha avuto conseguenze relative a diversi piloti e probabilmente anche alla classifica generale.
Vista l’impossibilità che una monoposto non presente in pista si lasci dei detriti dietro, l’incidente di Felipe Massa e il relativo infortunio al gran premio d’Ungheria non ci sarebbero stati. Visto il notevole gap di prestazioni prima dell’incidente e dopo, la sua storia personale come pilota sarebbe molto probabilmente stata diversa. Ma non solo la sua.
Cambiamento numero 11: il mancato rientro di Luca Badoer
Senza l’infortunio di Massa, vedo molto difficile trovare un motivo plausibile per cui Badoer avrebbe dovuto prendere il suo posto. Di conseguenza, chiaramente, il suo rientro in gara dopo dieci anni, si sarebbe difficilmente verificato. Non sono convinta che per lui sarebbe stato un male...
Cambiamento numero 12: Fisichella resta in Force India, Liuzzi non torna
Sempre dal cambiamento numero 10 scaturisce un ulteriore stravolgimento: con Massa al suo posto in Ferrari, continuo a trovare difficile vedere un motivo plausibile per cui la Ferrari avrebbe dovuto ingaggiare Fisichella. Anche in questo caso, visto l’ultimo risultato che ha fatto vedere in Force India, non sono sicura che per lui sarebbe stato un male.
Con Fisichella in Force India, anche per Liuzzi non ci sarebbe stato un rientro, almeno per la stagione 2009. È difficile dire chi dei due avrebbe avuto un volante nel 2010 e, a dirla tutta, dal momento che la posizione finanziaria della Force India migliorò con la cessione di Fisichella alla Ferrari (in cambio di debiti non saldati risalenti a quando la Ferrari forniva motori al team indiano) non è chiaro quale sarebbe stato in futuro della Force India altrimenti.
Cambiamento numero 13: secondo posto in classifica costruttori per la Ferrari
Di questo non vi è la certezza matematica, ma senza la Brawn GP, l’ordine in classifica sarebbe stato probabilmente 1) Redbull, 2) Ferrari, 3) McLaren. È vero, la McLaren a conti fatti ebbe un punto in più della Ferrari e si piazzò terza dietro Brawn e Redbull, ma dobbiamo tenere conto che, dall’Ungheria in poi, la Ferrari poté contare sui punti ottenuti da un solo pilota (Badoer e Fisichella non fecero alcun punto). Di conseguenza, se prendiamo per scontato il punto 10, ovvero che Massa avrebbe terminato la stagione, è ragionevole pensare che le sue prestazioni sarebbero state in linea con quelle che aveva ottenuto nella prima parte della stagione (o perlomeno avrebbe molto probabilmente ottenuto almeno quei due punti che servivano per stare davanti alla McLaren).
Cambiamento numero 14: vittoria Ferrari a Monza, con Sutil sul podio
Raikkonen e Sutil arrivarono terzo e quarto a Monza, dietro a Barrichello e a Button. Questo significa che, in assenza della Brawn GP, Raikkonen avrebbe vinto e Sutil sarebbe arrivato sul podio.
Cambiamento numero 15: sempre a proposito di Sutil...
A proposito di Sutil, c’è un altro cambiamento che avrebbe potuto esserci, in alternativa al punto 5: avrebbe potuto essere proprio lui a prendere il posto di Kovalainen in McLaren alla fine della stagione. E, a conti fatti, sia il punto 5 sia il punto 15, avrebbero potuto potenzialmente produrre degli ulteriori effetti, riassunti al successivo punto.
Cambiamento numero 16: niente compagno di squadra campione del mondo per Hamilton
Ce ne siamo accorti nel corso della stagione 2011, di come la presenza di un compagno di squadra che si è dimostrato al suo livello abbia avuto effetti sui risultati di Hamilton. Il dubbio è: cosa sarebbe accaduto, se al posto di Button, che non sarebbe né diventato campione del mondo né probabilmente passato alla McLaren, Hamilton si fosse ritrovato come compagno di squadra un pilota come Rosberg o Sutil? Ho l’impressione che sarebbe stato leader incontrastato della McLaren, cosa che ultimamente ha dimostrato di non essere.
È strano come la presenza o assenza di un team possa arrivare a stravolgere, di fatto, quello che sarebbe stato il presente, eppure è così. Mi è chiara l’inutilità di tutte queste osservazioni, il passato è già stato scritto e nulla ci dirà se sarebbero mai potute accadere tutte queste cose, ma... ecco, mi sono ritrovata a pensare a quante cose avrebbero potuto cambiare (e c’è il rischio notevole che me ne siano sfuggite altre) e ho realizzato che è difficile dire se la Brawn GP sia stata un bene o un male per la Formula 1. Il dato di fatto più lampante è che, dalla sua assenza, c’è chi avrebbe avuto conseguenze positive, chi ne avrebbe avute di negative e chi è difficile stimare se ne abbia avuto vantaggi o svantaggi.
Grazie per la lettura, se siete arrivati fino a qui. *-*
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