Long Beach:
quarto appuntamento stagionale, nel weekend del 18 aprile a una sola settimana
di distanza dal gran premio di Alabama vinto da Castroneves.
È di nuovo un circuito stradale e i giri previsti sono
85.
Griglia di
partenza: Power, Hunter-Reay, Wilson, Castroneves, Briscoe, Kanaan, Tagliani,
Dixon, Andretti, Wheldon, Mutoh, Franchitti, De Silvestro, Meira, Moraes,
Conway, Viso, Matos, Sato, Patrick, Lloyd, Rahal, Romancini, Baguette, Duno.
Cronaca della gara
Power mantiene la prima posizione al via, mentre Wilson
cerca di superare Hunter-Reay ma deve accodarsi in terza posizione, mentre
Kanaan risale al quarto posto dopo avere superato Castroneves (5°) e Briscoe
(6°). Nelle retrovie c’è una lieve collisione con Tagliani che viene tamponato
da Andretti, ma che sembra non provocare danni né all’uno né all’altro.
La gara procede piuttosto tranquilla con le posizioni che
si stabilizzano (dopo i primi sei già citati completano la top-ten Dixon,
Tagliani, Wheldon e Andretti).
Al 21° giro Danica Patrick è la prima a fermarsi ai box, mentre
tra i primi dieci il primo a rientrare è Wheldon.
Power rientra al 30° giro e a causa di qualche problema
al pit-stop ha perso terreno nei confronti di Hunter-Reay che ora è leader e di
Wilson che è secondo, inserendosi in terza posizione davanti a Kanaan. Segue in
quinta posizione Briscoe dopodiché completano i primi dieci Dixon, Castroneves,
Tagliani, Moraes e Wheldon.
Al 45° giro Tagliani è il primo pilota a rientrare per la
seconda sosta, mentre poco dopo rientra anche Baguette che sembra avere
problemi con la vettura.
Qualche giro più tardi si accende un intenso duello per
la prima posizione tra Hunter-Reay e Wilson, ma quest’ultimo successivamente
tampona la vettura di Lloyd durante un doppiaggio ed è costretto a rientrare ai
box a causa della rottura dell’ala anteriore nel contatto.
Al 57° giro Hunter-Reay e Power effettuano contemporaneamente
il pit-stop, mentre poco dopo rientra anche Kanaan che si era portato in testa
dopo le loro soste.
Un tamponamento di Romancini al 60° giro manda in
testacoda Rahal, i due finiscono poi entrambi a sbattere contro le barriere:
entra la pace-car dietro alla quale i primi dieci sono Hunter-Reay, Power,
Wilson, Dixon, Kanaan, Castroneves, Moraes, Briscoe, Wheldon, Franchitti.
La gara riparte quando mancano venti giri alla fine, il
restart è piuttosto tranquillo, tra i primi c’è un sorpasso di Moraes su
Castroneves e qualche sorpasso nelle retrovie, mentre un giro più tardi Wilson
supera Power e si porta di nuovo in seconda posizione e a 17 giri dalla fine
Conway supera Franchitti per il decimo posto, quest’ultimo verrà superato
successivamente anche da Meira.
Le posizioni resteranno invariate fino alla fine e la
gara si concluderà con la vittoria di Hunter-Reay.
Il risultato
1 Ryan
Hunter-Reay 37 Honda
85
2 Justin
Wilson 22 Honda
85
3 Will Power 12
Honda 85
4 Scott
Dixon 9 Honda 85
5 Tony
Kanaan 11 Honda
85
6 Mario
Moraes 32 Honda 85
7 Helio
Castroneves 3 Honda 85
8 Ryan
Briscoe 6 Honda
85
9 Dan
Wheldon 4 Honda
85
10 Mike
Conway 24 Honda
85
11 Vitor
Meira 14 Honda
85
12 Dario Franchitti 10
Honda 85
13 Hideki
Mutoh 06 Honda
85
14 Marco
Andretti 26 Honda
85
15 E.J. Viso 8
Honda 85
16 Danica
Patrick 7 Honda
85
17 Simona De
Silvestro 78 Honda
85
18 Takuma
Sato 5
Honda 84
19 Alex
Lloyd 19 Honda
84
20 Raphael
Matos 2 Honda
84
21 Alex
Tagliani 77 Honda
65
22 Graham
Rahal 67 Honda
58
23 Mario
Romancini 34 Honda
58
24 Bertrand
Baguette 36 Honda
45
25 Milka
Duno 18 Honda
10
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