venerdì 17 febbraio 2012

Indycar 2010: #7 Texas Firestone 550

[REVIEW INDYCAR 2010]

5 giugno: Firestone 550, che tra parentesi [CIT. telecronisti di TSN2] si svolge il giorno successivo al compleanno del marito di Danica Patrick (notizia utile alla comprensione della gara).

Griglia di partenza: Briscoe, Franchitti, Power, Dixon, Castroneves, Lloyd, Mutoh, Patrick, Moraes, Andretti, Sato, Wilson, Kanaan, Viso, Wheldon, Fisher, Duno, Scheckter, Meira, Tagliani, Howard, Baguette, MAtos, Hunter-Reay, Romancini, De Silvestro. Numero di giri: 228

Cronaca della gara
La gara parte senza colpi di scena, con i primi che mantengono le loro posizioni, con Dixon che si avvicina parecchio a Power nei giri successivi per poi riuscire a superarlo al 12° giro. A quel punto Power si ritrova negli scarichi Castroneves, mentre segue Lloyd in sesta posizione davanti ad Andretti e Wheldon che hanno recuperato diverse posizioni, mentre completano la top-ten Viso e la Patrick. Dopo neanche una ventina di giri di gara Howard rientra ai box: sembra che ci siano dei problemi per lui.
Viso e la Patrick recuperano diverse posizioni, soprattutto quest’ultima che dopo 35 giri di gara si porta in 6^ posizione davanti a Lloyd, mentre Viso è risalito all’ottavo posto davanti a Wheldon e Andretti.
Power nel frattempo è risalito  in seconda posizione davanti a Franchitti, mentre Castroneves ha perso numerose posizioni.
Al 44° la Patrick supera Dixon per la quarta posizione, mentre un giro più tardi entra la pace-car. Dubbio: perché? Un replay ci starebbe bene, a questo punto...
Briscoe perde numerose posizioni, venendo sopravanzato da Franchitti, Power, Patrick e Dixon. Bandiera verde al 53° giro, Franchitti mantiene la posizione, mentre Patrick attacca Power senza riuscire a superarlo e Briscoe di lì a poco affianca Dixon e dopo alcuni giri riuscirà a sopravanzarlo. Seguuono Castroneves, Kanaan, Wheldon, Andretti e Viso a completare i primi dieci.
Al 57° giro Sato finisce a muro ed entra di nuovo la pace-car, i primi cinque sono al momento Franchitti, Power, Patrick, Briscoe e Dixon.
Al momento del verde Franchitti conserva la prima posizione e mette subito tra sé e Power un certo margine, mentre dietro di loro Briscoe e la Patrick sono affiancati in lotta per la terza posizione, e successivamente Kanaan supera Dixon portandosi al quinto posto; quest’ultimo recupererà comunque due posizioni in seguito portandosi al quarto posto davanti alla Patrick e a Kanaan.
Al 99° giro la De Silvestro finisce contro al muro e la vettura prende fuoco, fortunatamente Simona ne sarà estratta quasi illesa (una mezz’ora più tardi verrà intervistata e, a parte una fasciatura alla mano destra, sembra stare bene). Entra la pace-car. Tutti ai box, e la sosta di Power è piuttosto lunga.
Dopo il restart (114° giro) Franchitti è in testa davanti a Briscoe, Dixon, Patrick, Kanaan, Viso, Wheldon, Castroneves, Scheckter e Andretti. A parte i primi quattro, le cui posizioni sono invariate, ci sono comunque vari sorpassi, con Viso che si porta in quinta posizione, Wheldon che risale al sesto posto... Al 130° giro c’è un incidente tra Castroneves e Moraes, innescato da quest’ultimo, è coinvolto anche Baguette che sopraggiunge passando tra le vetture incidentate: danneggia la vettura ma riesce a rientrare ai box, dove però si ritirerà di lì a poco. Mentre la pace-car è in pista numerose vetture rientrano ai box e in prima posizione si porta quindi Tagliani che non si è fermato seguito da Power, dopodiché Franchitti, Dixon, Briscoe, Patrick, Viso, Wheldon e Kanaan.
Il restart avviene al 141° giro, Tagliani e Power mantengono rispettivamente la prima e la seconda posizione mentre Dixon supera Franchitti portandosi al terzo posto. Briscoe è ancora quinto davanti alla Patrick e a Viso, mentre Lloyd è risalito in ottava posizione.
Franchitti perde poi varie posizioni e anche davanti c’è qualche cambiamento: al 150° giro Dixon strappa la quarta posizione alla Patrick (che lo supererà a sua volta poco dopo) mentre una dozzina di giri più tardi Briscoe supera Power per la seconda posizione (ma anche in questo caso verrà superato a sua volta).
167° giro: Tagliani si ferma ai box, dove tra l’altro un meccanico cade a terra mentre il pilota riparte, in testa passa al momento Power che però quattro giri dopo si ferma a sua volta (ennesima differenza tra Indycar e Formula 1: i meccanici che vengono urtati e cadono invece di farsi trasportare via in barella anche quando sono quasi illesi dopo cinque minuti vanno a farsi intervistare). In prima posizione c’è quindi Briscoe, davanti a Danica Patrick e a Dixon, che viene immediatamente superato da Andretti.
A una cinquantina di giri dalla fine la Patrick si avvicina notevolmente a Briscoe, che comunque riesce a mantenere la prima posizione.
Al 189° giro Andretti si ferma per l’ultima sosta, seguito un giro più tardi dalla Patrick e due giri dopo da Briscoe, che esce davanti alla Patrick, ma che da quest’ultima viene immediatamente superato: Danica si porta quindi in testa alla gara... anzi, no, dato che Wheldon e Mutoh non si sono ancora fermati ai box... anzi sì, pare si siano fermati ora.
Danica e Briscoe procedono fianco a fianco per un intero giro e alla fine è Briscoe a portarsi in testa. Al terzo posto c’è Power davanti ad Andretti, Dixon e Franchitti e successivamente Kanaan e Hunter-Reay sono in lotta per la settima posizione. Quando mancano circa 25 giri alla fine Dixon supera Andretti riportandosi al quarto posto, ma a una decina di giri dal termine Andretti lo sorpasserà a sua volta.
A sette giri dal termine Tagliani deve fermarsi per un’ultima sosta, mentr a quattro giri dal termine si deve fermare anche Power che si trovava in quel momento in terza posizione.
Briscoe, intanto, ha un consistente margine sulla Patrick (circa un secondo e mezzo) e giunge al traguardo in prima posizione, davanti alla Patrick appunto, ad Andretti, Dixon e Franchitti.

Il risultato
1   Ryan Briscoe   6   Honda   228  
2   Danica Patrick   7   Honda   228   
3   Marco Andretti   26   Honda   228  
4   Scott Dixon   9   Honda   228   
5   Dario Franchitti   10   Honda   228
6   Tony Kanaan   11   Honda   228 
7   Ryan Hunter-Reay   37   Honda   228  
8   Alex Lloyd   19   Honda   228
9   Dan Wheldon   4   Honda   228  
10   Vitor Meira   14   Honda   228
11   E.J. Viso   8   Honda   228 
12   Hideki Mutoh   06   Honda   228  
13   Tomas Scheckter   24   Honda   227 
14   Will Power   12   Honda   227  
15   Sarah Fisher   67   Honda   227 
16   Raphael Matos   2   Honda   226  
17   Mario Romancini   34   Honda   226
18   Alex Tagliani   77   Honda   225  
19   Justin Wilson   22   Honda   225  
20   Helio Castroneves   3   Honda   129
21   Mario Moraes   32   Honda   129  
22   Bertrand Baguette   36   Honda   129 
23   Milka Duno   18   Honda   116    
24   Simona De Silvestro   78   Honda   97 
25   Takuma Sato   5   Honda   56    
26   Jay Howard   66   Honda   37   

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.

Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".

Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.

Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3

Milly Sunshine