Gran Premio d’Alabama:
terzo appuntamento del campionato di Indycar 2010, nel weekend dell’11 aprile.
La gara si svolge su un circuito stradale e prevede un totale di 90 giri.
Rispetto ai due gran premi precedenti stavolta ci sono 25
piloti, con il debutto di Bertrand Baguette.
All’inizio del collegamento una notizia utile alla
comprensione della gara viene rivelata dai telecronisti di TSN2: la P.R. di
Mike Conway è fidanzata con Will Power.
Griglia di
partenza
1 Will Power Honda
12 118.057 mph
2 Mike
Conway Honda 24
117.197 mph
3 Helio
Castroneves Honda 3
117.186 mph
4 Marco
Andretti Honda 26
116.505 mph
5 Scott
Dixon Honda 9
116.038 mph
6 Takuma
Sato Honda 5
115.904 mph
7 Dario
Franchitti Honda 10
117.229 mph
8 Tony
Kanaan Honda 11
117.131 mph
9 Ryan
Briscoe Honda 6
117.015 mph
10 E.J. Viso Honda
8 116.989 mph
11 Justin
Wilson Honda 22
116.989 mph
12 Mario
Moraes Honda 32
115.769 mph
13 Simona De
Silvestro Honda 78
116.577 mph
14 Ryan
Hunter-Reay Honda 37
117.040 mph
15 Graham
Rahal Honda 67
116.375 mph
16 Alex
Lloyd Honda 19
116.698 mph
17 Hideki
Mutoh Honda 06
116.153 mph
18 Raphael
Matos Honda 2
116.537 mph
19 Danica
Patrick Honda 7
115.749 mph
20 Vitor
Meira Honda 14
116.399 mph
21 Alex
Tagliani Honda 77
115.696 mph
22 Mario
Romancini Honda 34
115.639 mph
23 Dan
Wheldon Honda 4
115.627 mph
24 Milka
Duno Honda 18
110.191 mph
25 Bertrand
Baguette Honda 36
115.032 mph
Cronaca della gara
La partenza è regolare, Will Power (vincitore dei primi
due gran premi stagionali) è primo seguito da Conway, Castroneves, Andretti,
Dixon, Franchitti, Sato, Kanaan, Wilson, Briscoe...
Intorno al 10° giro alcuni piloti (di cui solo Kanaan tra
quelli della top-ten) si fermano ai box per la prima sosta. Power e Conway
rientrano ai box, così come diversi altri piloti, pochi giri più tardi quando
c’è la pace-car in pista a causa della vettura rimasta ferma di Sato.
Vari piloti proseguono e Castroneves si porta in prima
posizione davanti ad Andretti, Dixon, Franchitti, De Silvestro, Lloyd, Matos,
Meira, Patrick, Kanaan, Wheldon, Tagliani, Romancini, con Power e Conway
soltanto 14° e 15°.
La gara riparte al 16° giro e dopo poche curve Andretti
conquista la prima posizione con un sorpasso su Castroneves.
Il leader rientra ai box al 30° giro e intorno a un terzo
di gara i piloti che avevano proseguito si fermano a loro volta: visto il gap
che avevano nei confronti dei piloti che li seguivano Andretti, Castroneves e
Dixon riescono a rimanere davanti a Kanaan, che si era fermato prima
dell’ingresso della pace-car e adesso è in quarta posizione.
Kanaan viene successivamente superato da Power e da
Franchitti. Si fermerà ai box al 40° giro, intorno al quale si fermano anche i
piloti che avevano anticipato la prima sosta intorno al 10° giro. Power rientra
invece al 42° giro così come Conway. Quest’ultimo torna in pista davanti a
Meira che tenta di strappargli la posizione ma senza risultato. Franchitti
frattanto è risalito in quarta posizione. Power è sesto alle spalle della De
Silvestro.
A metà gara Wheldon e Tagliani doppiano pressoché
contemporaneamente Milka Duno, uno da un lato e uno dall’altro, subito dopo
sopraggiunge Matos che effettua a sua volta il doppiaggio: questo momento serve
a ricordare al mondo dell’esistenza di Milka. Subito dopo i telecronisti
accolgono con un urlo Mutoh che finisce con due ruote sull’erba.
Intorno al 50° giro Castroneves inizia a farsi molto
vicino ad Andretti. Nel frattempo Dixon è ancora terzo, Franchitti quarto,
mentre Power è quinto dopo avere superato la De Silvestro, con Kanaan in
settima posizione davanti a Conway. Nel frattempo Wilson è piuttosto scatenato
in decima posizione alle spalle di Briscoe.
Andretti si ferma ai box al 57° giro, mentre tre giri più
tardi rientra Franchitti, Dixon rientra al 61° e Castroneves al 62°. Il
brasiliano torna in pista alle spalle di Andretti e davanti a Dixon. Dopo
essersi fermato, Power tornerà in pista quinto dietro a Franchitti.
Al 63° giro Wilson, che si trovava alle spalle di Conway
già da qualche giro, riesce finalmente a superarlo. Intanto la Duno viene
inquadrata mentre vaga per i prati. Qualche giro più tardi Lloyd finisce in
testacoda dopo una collisione con Danica Patrick e per poco non viene centrato
da Sato che sopraggiunge (era tornato in pista con oltre venti giri di
ritardo).
Andretti, che difficilmente sarebbe riuscito a completare
la gara senza fermarsi di nuovo a meno che non avesse potuto risparmiare
carburante grazie a una bandiera gialla che non c’è stata, effettua un ultimo
pit-stop a otto giri dal termine: adesso in testa c’è Castroneves davanti a
Dixon, Franchitti e Power, mentre Andretti è torna in pista in quinta posizione
davanti a Briscoe, Wilson, Kanaan, Conway e Tagliani.
A cinque giri dalla fine Simona De Silvestro finisce in
testacoda venendo schivata dalle vetture che sopraggiungono. Entra quindi in
pista la pace-car e soltanto gli ultimi due giri verranno disputati con
bandiera verde. Questo non cambierà però le posizioni e al termine del 90° giro
Castroneves conquisterà la vittoria (e celebrerà arrampicandosi per una rete).
Risultato
1 Helio
Castroneves 3 Honda
90
2 Scott
Dixon 9 Honda
90
3 Dario
Franchitti 10 Honda
90
4 Will Power
12 Honda 90
5 Marco
Andretti 26 Honda
90
6 Ryan
Briscoe 6 Honda
90
7 Justin
Wilson 22 Honda
90
8 Tony
Kanaan 11 Honda
90
9 Mike
Conway 24 Honda
90
10 Alex
Tagliani 77 Honda
90
11 Dan
Wheldon 4 Honda
90
12 Ryan
Hunter-Reay 37 Honda
90
13 Mario
Moraes 32 Honda
90
14 Raphael
Matos 2 Honda
89
15 Hideki
Mutoh 06 Honda
89
16 E.J. Viso 8 Honda
89
17 Graham
Rahal 67 Honda
89
18 Vitor
Meira 14 Honda
89
19 Danica
Patrick 7 Honda
89
20 Bertrand
Baguette 36 Honda
89
21 Simona De
Silvestro 78 Honda
89
22 Mario
Romancini 34 Honda
89
23 Alex
Lloyd 19 Honda
89
24 Milka
Duno 18 Honda
86
25 Takuma
Sato 5
Honda 68
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