mercoledì 7 marzo 2012

Indycar 2010: #14 Chicago

[REVIEW INDYCAR 2010]

Quattordicesimo appuntamento del campionato 2010: Peak Antifreeze and Motor Oil Indy 300 Chicagoland, nel weekend del 28 agosto. Si tratta di un ovale e la gara prevede 200 giri.
È da notare come ci siano ben cinque donne in pista, il che dovrebbe essere un record: Danica Patrick, Ana Beatriz, Sarah Fisher, Milka Duno e Simona De Silvestro.

Griglia di partenza: Briscoe, Franchitti, Power, Castroneves, Andretti, Rahal, Wheldon, Mutoh, Hunter-Reay, Sato, Carpenter, Patrick, Kanaan, Lloyd, Dixon, Viso, Scheckter, Matos, Tagliani, Baguette, Moraes, Beatriz, Wilson, Meira, Fisher, Duno, De Silvestro, D.Hamilton, Howard.


Cronaca della gara
Briscoe mantiene la prima posizione, mentre Castroneves che ha superato Power alla partenza si lancia all’inseguimento di Franchitti al momento secondo. Anche Andretti, Wheldon, Kanaan e Hunter-Reay si inseriscono a breve davanti a Power.
Al 5° giro c’è un incidente che coinvolge varie vetture: Scheckter e Matos che finiscono a muro
sia Scheckter sia Matos vanno a sbattere contro al muro, Lloyd viene coinvolto dopo un contatto con Matos e danneggia la vettura così come è danneggiata la vettura di Meira. Entra ovviamente la pace-car. I primi cinque sono al momento: Briscoe, Andretti, Franchitti, Castroneves e Wheldon. Power al momento è in nona posizione.
Al 15° giro avviene il restart, dopo il quale Andretti è molto vicino a Briscoe che però riesce a mantenere la prima posizione. Terzo c’è Franchitti, seguito da Castroneves quasi avviancato, mentre subito dopo il restart Carpenter è risalito in quinta posizione ma dopo alcuni giri verrà nuovamente superato da Wheldon.
I primi cinque sono molto vicini, con Briscoe che comunque, nonostante venga più volte affiancato da Andretti, riesce a mantenere la leadership mentre in terza posizione si porta invece Wheldon intorno al 35° giro.
Il primo giro di pit-stop avviene in regime di bandiera verde intorno al 55-65° giro, dopo la prima sosta i primi dieci sono: Briscoe, Andretti, Franchitti, Dixon, Kanaan, Power, Hunter-Reay, Carpenter, Rahal e Viso. Wheldon è precipitato in 12^ posizione a causa di difficoltà nel montaggio di una delle ruote posteriori, mentre Castroneves è 18°... ma sinceramente non ho idea del perché.
Al 78° giro Ana Beatriz finisce contro al muro, entra la pace-car e molte vetture rientrano ai box, dove peraltro Sato viene messo fuori gioco da un tamponamento da parte del compagno di squadra Viso che si ritira a sua volta. In pista le cose non vanno meglio: c’è un contatto infatti nelle retrovie tra Meira, Muto e Tagliani.
Tra i piloti che non si sono fermati ai box c’è Sarah Fisher, che si trova quindi in prima posizione e che, al restart (91° giro) viene superata da Briscoe, ma conserva per diversi giri la seconda posizione mentre seguono nelle posizioni successive Franchitti, Andretti e Power.
Power successivamente si porta in terza posizione davanti ad Andretti e a Franchitti, con la Fisher che conserverà la seconda posizione fino al 110° giro circa, quando verrà superata da Power e Andretti prima di rientrare ai box qualche giro più tardi. In quarta e quinta posizione risalgono poi Carpenter e Kanaan.
Briscoe si ferma per la seconda sosta al 137° giro e anche altri piloti si fermano in quei giri, e dopo che le soste sono state completate, a quasi tre quarti di gara, in testa c’è Wheldon seguito da Hunter-Reay, Dixon e Andretti.
Power e Andretti superano Hunter-Reay ed entrambi affiancano Wheldon, mentre dietro di loro Briscoe si porta in quarta posizione davanti a Hunter-Reay.
Wheldon rimane in prima posizione davanti a Power e Andretti, venendo però superando da entrambi mentre, al 159° giro, sta doppiando Milka Duno!
Power e Andretti riescono a distanziare ben presto le vetture che seguono, con Hunter-Reay che supera Wheldon per la terza posizione.
Al 170° giro Lloyd finisce in testacoda: pace-car in pista... e tutti ai box. Franchitti recupera ben otto posizioni portandosi in testa, seguono Power, Wheldon, Hunter-Reay, Briscoe, Patrick, Andretti, Kanaan, Castroneves e Dixon nelle prime dieci posizioni. Il restart avviene a 23 giri dal termine, con Wheldon che supera Power per la seconda posizione poco dopo, mentre Andretti e Wilson recuperano diverse posizioni.
A otto giri dalla fine Briscoe sfiora il muro e perde diverse posizioni.
Il colpo di scena, però, è che Power non ha abbastanza benzina per arrivare in fondo ed è costretto a rientrare ai box per un’ultima sosta a quattro giri dalla fine mentre si trovava in terza posizione. Risale quindi al terzo posto Andretti.
I punti di distacco in classifica, tra Power e Franchitti, adesso sono soltanto 24.

Il risultato
1   Dario Franchitti   10   Honda   200    
2   Dan Wheldon   4   Honda   200    
3   Marco Andretti   26   Honda   200    
4   Ryan Hunter-Reay   37   Honda   200 
5   Tony Kanaan   11   Honda   200  
6   Helio Castroneves   3   Honda   200  
7   Justin Wilson   22   Honda   200   
8   Scott Dixon   9   Honda   200 
9   Vitor Meira   14   Honda   200 
10   Graham Rahal   02   Honda   200 
11   Ryan Briscoe   6   Honda   200   
12   Bertrand Baguette   34   Honda   200   
13   Hideki Mutoh   06   Honda   200   
14   Danica Patrick   7   Honda   200     
15   Sarah Fisher   67   Honda   199     
16   Will Power   12   Honda   199    
17   Mario Moraes   32   Honda   199    
18   Davey Hamilton   21   Honda   199  
19   Milka Duno   18   Honda   197   
20   Ed Carpenter   20   Honda   179  
21   Alex Lloyd   19   Honda   162   
22   Jay Howard   66   Honda   161   
23   Simona De Silvestro   78   Honda   150 
24   Ana Beatriz   24   Honda   88 
25   Alex Tagliani   77   Honda   85   
26   Takuma Sato   5   Honda   80 
27   E.J. Viso   8   Honda   80   
28   Tomas Scheckter   36   Honda   4    
29   Raphael Matos   2   Honda   4     

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