Quattordicesimo appuntamento del campionato 2010: Peak Antifreeze and Motor Oil Indy 300
Chicagoland, nel weekend del 28 agosto. Si tratta di un ovale e la gara
prevede 200 giri.
È da notare come ci siano ben cinque donne in pista, il
che dovrebbe essere un record: Danica Patrick, Ana Beatriz, Sarah Fisher, Milka
Duno e Simona De Silvestro.
Griglia di
partenza: Briscoe, Franchitti, Power, Castroneves, Andretti, Rahal,
Wheldon, Mutoh, Hunter-Reay, Sato, Carpenter, Patrick, Kanaan, Lloyd, Dixon,
Viso, Scheckter, Matos, Tagliani, Baguette, Moraes, Beatriz, Wilson, Meira,
Fisher, Duno, De Silvestro, D.Hamilton, Howard.
Cronaca della gara
Briscoe mantiene la prima posizione, mentre Castroneves
che ha superato Power alla partenza si lancia all’inseguimento di Franchitti al
momento secondo. Anche Andretti, Wheldon, Kanaan e Hunter-Reay si inseriscono a
breve davanti a Power.
Al 5° giro c’è un incidente che coinvolge varie vetture:
Scheckter e Matos che finiscono a muro
sia Scheckter sia Matos vanno a sbattere contro al muro,
Lloyd viene coinvolto dopo un contatto con Matos e danneggia la vettura così
come è danneggiata la vettura di Meira. Entra ovviamente la pace-car. I primi
cinque sono al momento: Briscoe, Andretti, Franchitti, Castroneves e Wheldon.
Power al momento è in nona posizione.
Al 15° giro avviene il restart, dopo il quale Andretti è
molto vicino a Briscoe che però riesce a mantenere la prima posizione. Terzo c’è
Franchitti, seguito da Castroneves quasi avviancato, mentre subito dopo il
restart Carpenter è risalito in quinta posizione ma dopo alcuni giri verrà
nuovamente superato da Wheldon.
I primi cinque sono molto vicini, con Briscoe che
comunque, nonostante venga più volte affiancato da Andretti, riesce a mantenere
la leadership mentre in terza posizione si porta invece Wheldon intorno al 35°
giro.
Il primo giro di pit-stop avviene in regime di bandiera
verde intorno al 55-65° giro, dopo la prima sosta i primi dieci sono: Briscoe,
Andretti, Franchitti, Dixon, Kanaan, Power, Hunter-Reay, Carpenter, Rahal e
Viso. Wheldon è precipitato in 12^ posizione a causa di difficoltà nel
montaggio di una delle ruote posteriori, mentre Castroneves è 18°... ma sinceramente
non ho idea del perché.
Al 78° giro Ana Beatriz finisce contro al muro, entra la
pace-car e molte vetture rientrano ai box, dove peraltro Sato viene messo fuori
gioco da un tamponamento da parte del compagno di squadra Viso che si ritira a
sua volta. In pista le cose non vanno meglio: c’è un contatto infatti nelle
retrovie tra Meira, Muto e Tagliani.
Tra i piloti che non si sono fermati ai box c’è Sarah
Fisher, che si trova quindi in prima posizione e che, al restart (91° giro)
viene superata da Briscoe, ma conserva per diversi giri la seconda posizione mentre
seguono nelle posizioni successive Franchitti, Andretti e Power.
Power successivamente si porta in terza posizione davanti
ad Andretti e a Franchitti, con la Fisher che conserverà la seconda posizione
fino al 110° giro circa, quando verrà superata da Power e Andretti prima di
rientrare ai box qualche giro più tardi. In quarta e quinta posizione risalgono
poi Carpenter e Kanaan.
Briscoe si ferma per la seconda sosta al 137° giro e
anche altri piloti si fermano in quei giri, e dopo che le soste sono state
completate, a quasi tre quarti di gara, in testa c’è Wheldon seguito da
Hunter-Reay, Dixon e Andretti.
Power e Andretti superano Hunter-Reay ed entrambi
affiancano Wheldon, mentre dietro di loro Briscoe si porta in quarta posizione
davanti a Hunter-Reay.
Wheldon rimane in prima posizione davanti a Power e
Andretti, venendo però superando da entrambi mentre, al 159° giro, sta
doppiando Milka Duno!
Power e Andretti riescono a distanziare ben presto le
vetture che seguono, con Hunter-Reay che supera Wheldon per la terza posizione.
Al 170° giro Lloyd finisce in testacoda: pace-car in
pista... e tutti ai box. Franchitti recupera ben otto posizioni portandosi in
testa, seguono Power, Wheldon, Hunter-Reay, Briscoe, Patrick, Andretti, Kanaan,
Castroneves e Dixon nelle prime dieci posizioni. Il restart avviene a 23 giri
dal termine, con Wheldon che supera Power per la seconda posizione poco dopo,
mentre Andretti e Wilson recuperano diverse posizioni.
A otto giri dalla fine Briscoe sfiora il muro e perde
diverse posizioni.
Il colpo di scena, però, è che Power non ha abbastanza
benzina per arrivare in fondo ed è costretto a rientrare ai box per un’ultima sosta
a quattro giri dalla fine mentre si trovava in terza posizione. Risale quindi
al terzo posto Andretti.
I punti di distacco in classifica, tra Power e
Franchitti, adesso sono soltanto 24.
Il risultato
1 Dario
Franchitti 10 Honda
200
2 Dan
Wheldon 4 Honda 200
3 Marco
Andretti 26 Honda
200
4 Ryan
Hunter-Reay 37 Honda
200
5 Tony
Kanaan 11 Honda
200
6 Helio
Castroneves 3 Honda
200
7 Justin
Wilson 22 Honda
200
8 Scott
Dixon 9 Honda 200
9 Vitor
Meira 14 Honda
200
10 Graham
Rahal 02 Honda
200
11 Ryan
Briscoe 6 Honda 200
12 Bertrand
Baguette 34 Honda
200
13 Hideki
Mutoh 06 Honda
200
14 Danica
Patrick 7 Honda
200
15 Sarah
Fisher 67 Honda 199
16 Will
Power 12 Honda
199
17 Mario
Moraes 32 Honda
199
18 Davey
Hamilton 21 Honda
199
19 Milka
Duno 18 Honda
197
20 Ed Carpenter 20
Honda 179
21 Alex
Lloyd 19 Honda
162
22 Jay
Howard 66 Honda
161
23 Simona De
Silvestro 78 Honda 150
24 Ana Beatriz 24
Honda 88
25 Alex
Tagliani 77 Honda
85
26 Takuma
Sato 5
Honda 80
27 E.J. Viso 8
Honda 80
28 Tomas
Scheckter 36 Honda
4
29 Raphael
Matos 2
Honda 4
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