giovedì 6 ottobre 2022

La prima vittoria di Mansell // GP Europa, Brands Hatch - 6 ottobre 1985

Carissimi portatori di baffi, oggi 6 ottobre 2022 vi porto a fare un viaggio a Brands Hatch trentasette anni fa, ma non un viaggio qualsiasi. Lungo il percorso incontrerete nientemeno che un pilota che ottiene la prima vittoria nella massima categoria, una rissa sfiorata tra gli altri due podium finishers, una sigaretta accesa sul podio, un futuro pluricampione del mondo che vince il suo primo titolo, un ferrarista italiano che molto correttamente perde ogni possibilità di vincere il mondiale permettendo ai tifosi della Ferrari di continuare a ignorarlo e indignarsi quando gli verrà dedicata la Parabolica a Monza, ma soprattutto una visione mistica: l'apparizione del vincitore, ma da anziano. Siete pronti a tutto ciò? Se la risposta è che siete un po' spaventati, vi do il colpo di grazia: c'è perfino un infiltrato che corre con il numero 1 nonostante non abbia mai vinto un titolo mondiale!

Se non siete ancora scappati a gambe levate, vi informo che non è accaduto niente di irreparabile, Niki Lauda, legittimo portatore del numero 1 in qualità di campione del mondo 1984, non è stato rapito dagli alieni, ma è semplicemente assente a causa di un infortunio di lieve entità. Al suo posto al volante della McLaren, c'è quindi un comeback: ecco John Watson con il numero 1, a fare coppia con Alain Prost il quale con un po' di fortuna potrebbe ottenere in questa occasione il titolo mondiale con due gran premi d'anticipo. Gli basterebbe arrivare quinto qualora Michele Alboreto non ottenesse neanche un punto, cosa che dopo pochi giri di gara diventerà certezza assoluta, in quanto il pilota della Ferrari si ritira con la monoposto in fiamme. Parlando di cose serie, a fare coppia in prima fila sono i Brazilian Bros, ovvero Ayrton Senna e Nelson Piquet che non credo apprezzerebbero la definizione.

Si parte e mentre il pilota della Lotus mantiene la leadership, ecco che una delle Williams si porta in seconda piazza: è quella di Keke Rosberg. La Brabham si accoda in terza posizione, seguita da un'altra Williams, quella di Nigel Mansell. Si installa al quinto posto Elio De Angelis sulla Lotus, mentre chiude la zona punti virtuale Marc Surer sulla seconda delle Brabham. Ci sono poi le Ferrari, mentre Prost è precipitato abbastanza indietro alla partenza, anche se inizia a recuperare posizioni. I due piloti della Williams, frattanto, si mettono negli scarichi dei piloti che li precedono. Rosberg tenta anche l'attacco su Senna, dopo pochi giri. Si becca una sportellata e finisce addosso a Piquet. Mansell dice "aaaawwww grazie" e si porta secondo, dove rimarrà per un paio di giri prima di portarsi in testa, seguito adesso dalle due Lotus. Piquet nel frattempo si è ritirato, mentre Rosberg è precipitato in ultima posizione dopo avere effettuato una sosta.

L'unica Ferrari al momento superstite è quella di Stefan Johansson che si trova al quinto posto, precedendo la McLaren del wannabe world champion Prost, a sua volta inseguito da un'elegantissima vettura dai colori tamarri, la Ligier sponsorizzata Candy di Jacques Laffite. Che cosa ci faccia un V3KkYaCçY0 a inseguire Prost invece di starsene a casa a controllare che la moglie non frequenti nel frattempo un uomo più giovane rimane un mistero, ma considerato appunto che Prost è lì presente sul posto, ci sono buone probabilità che la signora non si trovi al momento in dolce compagnia! Laffite nel frattempo non pensa sicuramente agli anni che ha, supera Prost, supera Johansson, si avvicina a De Angelis e poi supera anche lui, salendo ormai al quarto posto, perché tra una cosa e l'altra Surer è risalito terzo e si trova al momento davanti a De Angelis. Non solo: la scalata di Surer sembra proseguire ancora più in alto, dopo avere superato la Lotus di un misero popolano si sta avvicinando alla Lotus di Sua Maestà.

Surer strappa la seconda posizione a Senna, poi Laffite gli porta via la terza. Si tratta di una gloria comunque momentanea, Laffite distrugge le gomme ed è costretto a rientrare ai box perdendo diverse posizioni. Anche Prost ha cambiato gomme e quando si ritrovano vicini è Prost a spuntarla. Non solo, Laffite deve anche vedersela con Rosberg che sta rimontando ormai like a boss e poi con la propria vettura che dà forfait. Mentre Johansson è costretto al ritiro, Prost supera De Angelis che viene superato anche dal suo best friend forever Rosberg. Adesso Prost è quarto, mentre Mansell è davanti like a boss e ha un buon margine su Surer che nel frattempo ha un certo margine su Senna. La malasorte nel frattempo inizia a guardarsi intorno e appurato che mancano ancora diversi anni al debutto di Jean Alesi decide comunque di darsi da fare scegliendo un altro candidato. La gara del povero Surer finisce così in una nuvola di fumo quando mancano una decina di giri alla fine o giù di lì. Tutto ciò è di una tristezza infinita, Mansell anziano salvaci tu!


Questo signore con baffi abbinati ai sopracciglioni enormi altri non è che il padre di Mansell, inquadrato mentre assiste in religiosa attenzione alla scalata al successo del figlio. Il figlio potrebbe avere l'onore di salire sul podio insieme a entrambi i Prosenna, ma non è così che va a finire: mentre Senna è stabilmente in seconda posizione, Prost non oppone resistenza al sorpasso di Rosberg, tanto il mondiale è cosa già fatta visto il ritiro di Alboreto, anche con un punto di meno. In qualità di campione del mondo neoincoronato viene comunque invitato a salire a sua volta sul podio, che miracolosamente viene mostrato dalla versione trasmessa da ESPN (la quale ha una grafica autonoma, e se ne esce con perle ormai mainstream tipo RICARDO Patrese e con perle di un certo livello tipo Ivan CAPPELI, quest'ultima riferita a un certo pilota che debutta alla Tyrrell - iniziando con un ritiro per un guasto che lo fa finire fuori).

Sul podio Rosberg si mette a fumare una sigaretta, mentre statsf1 racconta dettagli scabrosi su cosa sia successo dopo che le telecamere si sono allontanate. Ricordate com'è iniziata la gara? Esattamente, con un contatto tra Senna e Rosberg. Quest'ultimo costretto a una lunga rimonta non è per niente contento di quello che è successo, così taccia Senna di guidare come un pilota di Formula 3. Senna è contento tanto quanto Rosberg di essere stato speronato e pare che tra i due si sfiori la rissa. Non so se sia la prima volta durante la sua carriera in Formula 1 che Senna si ritrova coinvolto in una situazione di questo tipo, però sicuramente non è l'ultima! Il suo compagno di squadra Elio De Angelis chiude al quinto posto come ultimo dei piloti a pieni giri, mentre l'ultimo punto va a Thierry Boutsen sulla Arrows. John Watson chiude la sua gara one-off in settima piazza, avendo superato proprio negli ultimi giri la Ligier di Philippe Streiff. Al successivo gran premio Lauda farà regolarmente ritorno al proprio posto.

Il successivo gran premio si svolge a Kyalami in Sudafrica, per l'ultima volta fino alla sua fugace riapparizione nei primi anni '90. Quella del 1985 è l'ultima gara a svolgersi di sabato nella storia della Formula 1, almeno fino al 2023 quando ci sarà il GP di Las Vegas, ed è un evento disputato tra le controversie etiche e politiche, oltre che boicottato da Ligier e Renault, oltre che non trasmesso da vari canali televisivi, come segno contro l'Apartheid. Vari sponsor, inoltre, ritirano la loro sponsorizzazione ai team per lo specifico evento, compresa la Marlboro che non sponsorizza la McLaren. Dal punto di vista sportivo ma non solo, ventuno vetture scendono in pista a qualificarsi e solo venti prendono parte alla gara, dato che Alan Jones (Lola Haas) non prende il via a causa di forti sintomi influenzali. Dal punto di vista invece puramente sportivo, subito dopo avere ottenuto la prima vittoria in carriera, Mansell finisce per fare il bis subito, alla prima occasione disponibile.

La gara inizia con un incidente tra le Alfa Romeo di Eddie Cheever e Riccardo Patrese con i due inquadrati mentre discutono dell'accaduto. Frattanto partito dalla pole il baffuto pilota britannico precede Piquet, le Lotus e Rosberg a completare le prime cinque posizioni, ma già nei primi giri Piquet e Senna sono costretti al ritiro (esattamente come Alboreto, perché l'affidabilità per la Ferrari è sempre una garanzia), mentre Rosberg supera De Angelis e si porta in seconda posizione alle spalle di Mansell. I ritiri frattanto si susseguono alla velocità del suono, ad esempio entrambe le Toleman si ritirano per problemi di motore indicativamente nei primi dieci minuti di gara. Con Teo Fabi tutto fila liscio, con Piercarlo Ghinzani no: la sua vettura sparge olio e su quell'olio, poco dopo avere superato Mansell ed essersi portato in testa, Rosberg mette le ruote partendo in testacoda e perdendo diverse posizioni, lasciando Mansell di nuovo in testa alla gara.

Non si può dire che Mansell faccia gara a sé, in quanto si ritrova le due McLaren di Prost e Lauda a distanza molto ravvicinata. Riesce comunque a destreggiarsi in testa alla gara tra un pitstop e l'altro e poi Lauda esce anche di scena per problemi di motore, destino al quale è accomunato da praticamente oltre metà griglia. Rosberg frattanto senza alcun problema risale like a boss, andando a inseguire Prost che poi è costretto a rallentare per problemi di motore. Per Keke è tuttavia troppo tardi per andare a raggiungere il compagno di squadra che ormai spinge a sua volta come se non ci fosse un domani. Prost riesce a tagliare il traguardo in terza posizione nonostante la vettura lo stia ormai lasciando a piedi e Johansson - secondo quanto riferisce statsf1 - crede di averlo superato per la terza piazza quando in realtà lo stava sdoppiando, quindi erroneamente cerca di imbucarsi sul podio. Niente da fare Stefan, però essere arrivato al traguardo è già qualcosa!

Le Arrows di Gerhard Berger e Thierry Boutsen completano la zona punti, precedendo la Tyrrell di Martin Brundle che, in settima posizione, è l'ultimo pilota a vedere la luce del traguardo. Curiosità: a questo gran premio non prende parte Capelli (o Cappeli, come preferiva la grafica a caratteri cubitali di ESPN del GP d'Europa), il suo posto sulla Tyrrell è preso da Streiff, il quale viene svincolato dalla Ligier, assente, per questo evento. In occasione del successivo evento in Australia, che vi ho già narrato tempo fa, Capelli riprende il suo posto in Tyrrell (con la quale giunge anche quarto ottenendo i primi punti) mentre Streiff ritorna regolarmente alla Ligier, con la quale ad Adelaide ottiene il gradino più basso del podio, arrivando alla bandiera a scacchi praticamente su tre ruote dopo un contatto con il compagno di squadra Laffite, con il quale era in lotta per il secondo posto. In Australia, aggiungo, la Williams ottiene un altro successo, ma stavolta con Rosberg.


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