domenica 5 agosto 2018

La transizione dalla Formula 1 anni ’90 alla Formula 1 contemporanea: stagione 2003

Il campionato di Formula 1 del 2003, che ha previsto solo sedici gran premi per via dell'eliminazione del Gran Premio del Belgio, è stato preceduto da alcuni cambiamenti rispetto alle scorse stagioni.
In primo luogo è stato modificato il sistema di qualifiche: ai piloti è consentito un singolo tentativo per realizzare il loro tempo di qualifica (o meglio, due tentativi, uno nella sessione del venerdì e un altro nella sessione del sabato). Pare che una delle ragioni alla base di questa decisione sia stato consentire anche ai team di basso livello di avere copertura tramite inquadrature televisive e divenire più appetibili agli sponsor, in modo da alleviarne le difficoltà finanziarie.
In secondo luogo, sono stati vietati gli interventi in parco chiuso tra le qualifiche e la gara.
In terzo luogo è stato introdotto l'obbligo, per i piloti, di indossare l'HANS, non senza che ci fosse qualche critica da parte dei piloti.
Inoltre è cambiato il sistema di punteggio. Mandato in pensione il 10-6-4-3-2-1 che assegnava punti ai primi sei classificati, è stato esteso il punteggio ai primi otto classificati, con il seguente sistema: 10-8-6-5-4-3-2-1. Questa decisione è stata verosimilente dovuta a due ragioni: 1) dare più chance a chi non aveva occasione di lottare costantemente per la vittoria, 2) dare più opportunità di arrivare a punti ai team minori, in genere costretti a sfruttare la poca affidabilità altrui per garantirsi qualche punto.

Ferrari, Williams e McLaren non hanno cambiato le loro line up: Michael Schumacher & Rubens Barrichello, Juan Pablo Montoya & Ralf Schumacher, David Coulthard & Kimi Raikkonen.
Jarno Trulli è rimasto in Renault ed è stato affiancato da Fernando Alonso, pilota Minardi nel 2001 e collaudatore Renault la stagione precedente, che ha preso il posto di Jenson Button, passato alla B.A.R. insieme a Jacques Villeneuve.
In Sauber è rimasto Nick Heidfeld, mentre come suo compagno di squadra è arrivato Heinz-Harald Frentzen (già visto al volante del team elvetico l'anno precedente al GP degli USA): una curiosità sui due è che sono nati entrambi nella stessa città.

Giancarlo Fisichella ha conservato il posto alla Jordan, team presso il quale pare abbia tentato di accasarsi Eddie Irvine. Quest'ultimo, tuttavia, si è ritirato dalle competizioni nel corso dell'inverno. Accanto a Fisichella è arrivato Ralph Firman, vincitore del campionato di Formula Nippon, nonché vincitore di un gran premio di Macao negli anni '90 con varie polemiche.
Hanno debuttato, inoltre, altri tre piloti: Antonio Pizzonia, Cristiano Da Matta e Justin Wilson.
Pizzonia, pilota della Formula 3000 internazionale, con già esperienza come tester per la Williams, ha debuttato con la Jaguar accanto a Mark Webber; Da Matta, campione in carica della Champ Car, è arrivato in Toyota a fare coppia con Olivier Panis; in Minardi accanto a Jos Verstappen, invece, ha esordito Justin Wilson, vincitore del campionato di Formula 3000 internazionale nel 2001. Alto 1,93, statura che nel 2002 gli aveva impedito di essere ingaggiato dalla Minardi per alcune gare in quanto non entraba nella monoposto, è uno dei piloti più alti che abbiano mai gareggiato in Formula 1, se non in più alto in assoluto.

Il campionato è iniziato nel weekend del 9 Marzo con il Gran Premio d'AUSTRALIA: le due Ferrari partivano dalla pole position, su pista bagnata che andava regolarmente asciugandosi. Schumacher e Barrichello, in vantaggio iniziamente, hanno iniziato ad avere in breve tempo problemi di usura delle gomme e Barrichello si è anche ritirato per incidente, mentre su di lui incombeva comunque un drive-through per partenza anticipata.
Schumacher, rientrato ai box in regime di safety car a causa di un incidente di Da Matta dopo che gran parte degli altri top-driver avevano già sostituito le gomme passando a quelle da asciutto, si è ritrovato attardato.
Una safety car entrata per un incidente di Webber e una penalità per Raikkonen, ha comunque consentito a Schumacher di recuperare posizioni e di tornare in testa, dove è rimasto finché con un salto su un cordolo non ha danneggiato un deviatore di flusso.
Rientrato ai box, ha lasciato la leadership della gara a Montoya. Un testacoda di quest'ultimo, tuttavia, gli è costato la posizione a vantaggio di David Coulthard, che ha vinto proprio davanti a Montoya e a Raikkonen.
Michael Schumacher, Trulli, Frentzen, Alonso e Ralf Schumacher hanno completato la zona punti.

In MALESIA, nel weekend del 23 Marzo, Alonso ha conquistato la pole position, diventando il più giovane pilota ad averne ottenuta una (il record apparteneva a Rubens Barrichello, autore della pole position nel GP del Belgio 1994). Accanto a lui partiva Trulli che, tuttavia, alla partenza è stato coinvolto suo malgrado in un incidente con Michael Schumacher.
Sono stati diversi i piloti rimasti coinvolti in incidenti alla partenza, mentre per qualche giro l'attenzione è stata catalizzata da un outsider: Wilson, infatti, partito dalle retrovie al volante della Minardi, ha superato una decina di vetture nel corso della partenza, stazionando in zona punti per qualche giro.
Alonso è rimasto in testa fino al primo pitstop quando Raikkonen, rimanendo in pista più a lungo su vettura più leggera, gli è in seguito uscito davanti, iniziando a guadagnare terreno, al punto da ottenere un vantaggio consistente nel proseguire della gara. Al secondo pitstop anche Barrichello ha sopravanzato Alonso in maniera analoga, con quest'ultimo che ha dovuto accontentarsi della terza posizione, che ha comunque fatto di lui il pilota più giovane ad essere mai salito sul podio.
Ralf Schumacher (che fino a quel momento aveva detenuto il record battuto da Alonso - era salito sul podio al GP d'Argentina 1997) è arrivato quarto, mentre Button era in quinta posizione quando all'ultimo giro, dopo un testacoda, è stato superato sia da Trulli sia da Michael Schumacher, chiudendo al settimo posto, con l'ultimo punto disponibile ottenuto da Heidfeld.

Il 6 Aprile, in BRASILE, è stato disputato il 700esimo gran premio della storia della Formula 1, che curiosamente è stato anche uno dei più caotici di sempre e che, alla fine, ha avuto un vincitore del tutto inaspettato. Tuttavia la gara, disputata in condizioni di bagnato estremo, ha dimostrato anche l'inefficienza dell'unica mescola da bagnato utilizzata nel corso della stagione, in certe condizioni: si trattava infatti di una mescola che stava a metà tra l'intermedia e il bagnato estremo.
Barrichello ha ottenuto la pole posizion, davanti a Coulthard, con Webber qualificato in terza posizione sulla Jaguar. Il pilota di casa è stato sopravanzato da Coulthard non appena la gara, iniziata in ritardo e dietro la safety car, è iniziata nel vero senso del termine.
In seguito sono arrivati Montoya e Raikkonen che hanno superato prima Barrichello e poi Coulthard, con Raikkonen passato in testa quando Montoya, così come Coulthard, si è fermato ai box in regime di safety car, entrata dopo un incidente tra Firman e Panis. Gli incidenti, ad ogni modo, non erano ancora terminate, e diverse vetture sono uscite di scena per aquaplaning alla curva Do Sol: il primo è stato Pizzonia, un attimo dopo è toccato a Montoya e, due giri più tardi, a Michael Schumacher.
In seguito a questa serie di incidenti è entrata la safety car e Raikkonen ne ha approfittato per rientrare ai box. Uscita di scena, la safety car è tornata di lì a poco, dopo che anche Verstappen e Button sono usciti, in successione, alla curva Do Sol.
Al restart Coulthard era in testa, ma è stato in breve tempo raggiunto e superato da Barrichello, risalito finalmente al comando del gran premio di casa... dal quale si è ritirato soltanto tre giri dopo per un problema tecnico.
Coulthard è tornato in testa, davanti a Raikkonen e Fisichella, dove è rimasto finché non è rientrato ai box per la sosta successiva. Al 54° giro Raikkonen è finito in testacoda, perdendo terreno e rientrando subito dopo ai box, lasciando Fisichella al comando in attesa del pitstop di quest'ultimo.
Nello stesso momento Webber si è schiantato violentemente contro le barriere, spargendo un gran numero di detriti sulla pista. In quel momento sopraggiungeva Alonso che, perdendo il controllo della vettura sui detriti dell'incidente di Webber, è finito a sbattere a sua volta.
Fisichella, intanto, era appena rientrato ai box con fiamme che uscivano dal posteriore della sua vettura. Questa è l'ultima cosa accaduta prima dell'esposizione della bandiera rossa. La gara non è ripartita ed essendo già stato completato più del 75% è stato assegnato punteggio pieno e, come da regolamento, la classifica è stata stilata in base a quella di due giri prima dell'esposizione della bandiera rossa. Tuttavia c'è stato un errore di cronometraggio e la classifica è stata erroneamente stilata sulla base dell'ordine delle vetture al termine del 53° giro, considerato il 55° come l'ultimo giro completato. In realtà la bandiera rossa è stata esposta dopo che Fisichella aveva già ultimato, transitando sul traguardo dalla pitlane, il 56° giro.
La vittoria è stata originariamente attribuita a Raikkonen, che quindi è salito sul gradino più alto del podio, insieme al solo Fisichella in quanto Alonso che si trovava in terza posizione è stato trasportato in ospedale in seguito all'incidente. Una settimana più tardi, infine, la vittoria è stata finalmente attribuita al vero vincitore, Fisichella, che ha quindi conquistato la sua prima vittoria in Formula 1.
Nessun'altra posizione è cambiata, con Raikkonen, Alonso, Coulthard, Frentzen, Villeneuve, Ralf Schumacher e Trulli a completare la zona punti.

Il 20 Aprile si è svolto il Gran Premio di SAN MARINO, gran premio in realtà abbastanza piatto, passato alla storia per essersi svolto nel giorno della morte della madre dei fratelli Schumacher.
I due partivano entrambi dalla prima fila, con Ralf scattato meglio, che ha superato Michael al via, rimanendoci fino al primo pitstop.
Dopo l'ultimo pitstop Ralf era scivolato in terza posizione dietro anche a Raikkonen, per poi perdere la possibilità di salire sul podio dopo un errore commesso durante un duello con Barrichello. Sul podio è salito quest'ultimo, con Ralf Schumacher relegato in quarta posizione davanti a Coulthard, Alonso, Montoya (che aveva avuto un problema tecnico nel corso della gara) e Button.

Al Gran Premio di SPAGNA, che si è svolto nel weekend del 4 Maggio, la Ferrari ha portato per la prima volta la nuova vettura, mentre aveva iniziato la stagione con una versione aggiornata di quella della stagione precedente. Schumacher e Barrichello hanno conquistato la prima fila, con la nuova monoposto che si è dimostrata più competitiva di quella dei gran premi precedenti.
Un incidente al via ha messo fuori gioco Raikkonen, che ha impattato contro la vettura di Pizzonia rimasta ferma in partenza, mentre l'altra McLaren di Coulthard è rientrata ai box dopo essere rimasta danneggiata in un contatto con Trulli.
Le due Ferrari sono rimaste in prima e seconda posizione per tutto il primo stint, anche se Alonso si è inserito tra i due dopo la prima sosta, sulle tre previste. Le posizioni, davanti, non sono più cambiate, con Michael Schumacher vincitore per la seconda volta consecutiva, davanti ad Alonso e Barrichello. A seguire si sono classificate a punti le Williams di Montoya e Ralf Schumacher, con Da Matta, Webber e Firman ultimi piloti della top-8.

In AUSTRIA, il 18 Maggio, ci sono stati due aborted start. La prima volta la vettura di Da Matta si è spenta, la seconda volta oltre a quella di Da Matta che si è spenta di nuovo si è spenta anche quella di Frentzen.
Al terzo tentativo, la vettura di Verstappen è rimasta ferma, ma ormai la gara era già partita: la Minardi è stata quindi rimossa con l'intervento della safety car.
Michael Schumacher, partito dalla pole accanto a Raikkonen, ha conservato la prima posizione, mentre quest'ultimo è stato sopravanzato da Montoya.
Schumacher è riuscito a vincere per la terza volta consecutiva, nonostante alcuni problemi ai quali è andato incontro nel corso della gara: prima, durante un breve e lieve scroscio di pioggia, è uscito di pista, dopodiché c'è stato un principio di incendio ai box sulla sua vettura.
Montoya è stato costretto al ritiro per un guasto al motore verso metà gara, mentre Raikkonen e Barrichello hanno completato il podio a qualche secondo di distanza dal vincitore. Button Coulthard, R.Schumacher, Webber e Trulli hanno conquistato le ultime posizioni della zona punti.

Il 1° Giugno a MONTECARLO si è svolto un gran premio che è passato alla storia per un motivo alquanto particolare: non c'è stato nessun sorpasso e le posizioni variate tra la griglia di partenza e l'arrivo sono state tutte frutto di un migliore timing nei pitstop o, in alternativa, di incidenti o problemi tecnici.
Ralf Schumacher, partito dalla pole position, è rimasto in testa fino al primo pitstop, quando sia Montoya sia Raikkonen sono usciti dai box davanti a lui. I due sarebbero rimasti vicini l'uno all'altro fino alla fine della gara, che Montoya avrebbe vinto.
Ralf ha perso in seguito un'ulteriore posizione con l'ultima sosta di Michael Schumacher che, approfittando di un suo errore, si è definitivamente accaparrato il terzo posto.
Ralf si è dovuto accontentare di una quara posizione davanti alle Renault di Alonso e Trulli, con Coulthard e Barrichello a completare la zona punti.
A questa gara hanno preso parte soltanto diciannove vetture, in quanto Button era rimasto infortunato durante una sessione di prove libere.

Nel weekend del 15 Giugno, in CANADA, le Williams di Ralf Schumacher e Montoya si sono classificate in prima e seconda posizione, che hanno mantenuto al via della gara. Il secondo posto di Montoya, tuttavia, non è durato a lungo, in quanto è finito in testacoda nelle prime fasi di gara, perdendo alcune posizioni, prima di riuscire tuttavia a proseguire regolarmente.
Michael Schumacher, secondo dietro al fratello dopo quanto successo a Montoya, è rimasto in pista più a lungo, prima di rientrare per la prima sosta, e ciò gli ha consentito di guadagnare terreno e di appropriarsi della prima posizione a soste ultimate. Nel frattempo Montoya aveva rimontato risalendo al terzo posto, dove è rimasto per il resto della gara.
I distacchi tra i piloti giunti a podio (Michael e Ralf Schumacher e Montoya) sono stati piuttosto ridotti, con Montoya a meno di un secondo e mezzo dal vincitore, a causa del ritmo più lento del ferrarista nelle fasi finali della gara.
Ottenendo il giro più veloce e diventando il più giovane pilota di sempre a conquistarne uno (il record apparteneva a Bruce McLaren) Alonso ha chiuso al quarto posto, con Barrichello in quinta posizione. Raikkonen, che aveva perso posizioni in precedenza dopo una foratura è arrivato sesto: ciò gli ha fatto perdere la leadership in classifica, in quanto è stato sopravanzato di tre punti da Michael Schumacher. Tornando al risultato del gran premio, Webber e Panis sono stati gli ultimi due piloti classificati in zona punti.

La Formula 1 è tornata in EUROPA nel weekend del 29 Giugno, per l'omonimo gran premio al Nürburgring.
Kimi Raikkonen, autore della sua prima pole position in carriera, sembrava un serio candidato alla vittoria, almeno finché il suo motore non l'ha abbandonato dopo venticinque giri di gara quando era in prima posizione.
Ralf Schumacher ne ha ereditato la leadership, seguito dai piloti della Ferrari. Dopo avere superato Barrichello "tramite pit-stop", Montoya ha raggiunto Michael Schumacher e i due sono venuti a contatto. Il ferrarista è rimasto impantanato a bordo pista, ma con il motore acceso, venendo quindi fatto ripartire a spinta dai commissari di percorso in quanto "in posizione pericolosa".
Con Ralf Schumacher, Montoya e Barrichello stabilmente in zona podio, era lotta per la quarta posizione tra Alonso e Coulthard, con quest'ultimo finito in testacoda a due giri dal termine, commettendo un errore per evitare di tamponare Alonso che, secondo il suo parere, aveva frenato troppo bruscamente in un'entrata in curva.
Michael Schumacher è risalito al quinto posto, mentre Webber, Button e Heidfeld hanno completato la zona punti.

Il 6 Luglio si è svolto il Gran Premio di FRANCIA, nel quale la Williams ha ottenuto la seconda doppietta consecutiva, con Ralf Schumacher vincitore davanti al compagno di squadra Montoya. I due erano partiti dalla prima fila, dopo che la sessione del sabato, disputata in condizioni di asciutto, aveva reso la griglia di partenza decisamente più normale di quella provvisoria dopo la sessione del venerdì.
Era infatti venuto a piovere e soltanto sul finire della sessione la pista si era asciugata, facendo sì che fossero gli ultimi piloti a scendere in pista, gli unici a trovare l'asciutto, a ottenere i migliori tempi: in testa c'erano le Minardi di Verstappen e Wilson, che poi sono partiti rispettivamente penultimo e ultimo.
Le due Williams hanno mantenuto la posizione alla partenza, con Michael Schumacher terzo, dove è rimasto finché non è stato sopravanzato tramite strategia dalle due McLaren dopo il primo pitstop.
Recuperata la quarta piazza dopo la seconda sosta, nella quale Coulthard è stato rallentato da un problema durante il rifornimento, ha fatto un ottimo stint riuscendo a uscire dai box davanti all'altra McLaren di Raikkonen dopo la terza e ultima sosta ai box, andando quindi a prendere il gradino più basso del podio.
Raikkonen e Coulthard hanno chiuso quarto e quinto, davanti a Webber, Barrichello che aveva rimontato fino al settimo posto dopo essere precipitato nelle retrovie dopo un testacoda avvenuto a inizio gara e, per finire, Panis a conquistare l'ultimo punto disponibile.
Con le due vittorie consecutive Ralf Schumacher si è portato a undici punti di distacco da Michael Schumacher e appena tre da Raikkonen. Anche l'altro pilota della Williams, Montoya, ha recuperato nei confronti del leader con i risultati ottenuti negli ultimi due gran premi: l'abbiamo quindi ritrovato quarto, a diciassette punti di distacco da M.Schumacher. Con il gran premio successivo, Montoya avrebbe anche sopravanzato Ralf risalendo al terzo posto in classifica, avvicinandosi ulteriormente a Michael e Raikkonen.

Il gran premio successivo si è svolto il 20 Luglio in GRAN BRETAGNA ed è stato ricordato per un curioso evento avvenuto nel corso della gara.
All'inizio, tuttavia, tutto procedeva regolarmente, con Barrichello che partiva dalla pole position, anche se tuttavia ha avuto un pessimo spunto, venendo superato da Trulli e Raikkonen.
Pochi giri dopo è entrata la safety car, perché Coulthard aveva perso il poggiatesta che era rimasto sull'asfalto.
Al restart Trulli ha mantenuto la prima posizione, mentre Raikkonen è stato in breve tempo superato da Barrichello. A quel punto è accaduto l'impensabile: un'invasione di pista da parte di un individuo che indossava un kilt, che diversamente da quello di Hockenheim 2000 che se ne stava quantomeno sull'erba sintetica, si è messo a correre sull'asfalto nel senso opposto delle vetture, rischiando di essere investito da alcune di queste, prima di essere fermato dai commissari di percorso. Costui, tale Cornelius Horan, si è rivelato essere un fanatico religioso e il foglio che sventolava era riportava la scritta "leggete la Bibbia".
Entrata la safety car, sono andati tutti ai box a rifornire, tranne poche eccezioni: ciò ha fatto sì che poco dopo fosse in testa per qualche giro nientemeno che Da Matta!
Nel frattempo Raikkonen era davanti a Trulli, con quest'ultimo che doveva difendersi da Barrichello. Superato Trulli, Barrichello si è poi avvicinato a Raikkonen, superandolo dopo il successivo pitstop, approfittando di un errore commesso dal pilota della McLaren. Un altro errore l'ha in seguito relegato al terzo posto dietro anche a Montoya.
Da Matta ha portato a casa un risultato tutto sommato dignitoso, chiudendo settimo dietro a M.Schumacher, Coulthard e Trulli.
L'ultima posizione della zona punti è andata a Button, che era partito dall'ultima posizione per un incidente avvenuto durante le qualifiche.
Ralf Schumacher, attardato da un problema tecnico che l'ha costretto a una sosta ulteriore, ha chiuso la gara subito dietro, senza cogliere punti.
Dopo il gran premio di Gran Bretagna, Pizzonia è stato licenziato per mancanza di risultati dalla Jaguar. Il suo posto è stato preso da Wilson, che ha di conseguenza lasciato la Minardi. Il posto di quest'ultimo è stato preso dal debuttante Nicolas Kiesa, pilota di Formula 3000 internazionale.

Il Gran Premio di GERMANIA si è svolto il 3 Agosto e ha visto entrambe le Williams partire dalla prima fila, con Montoya in pole position.
Dietro alle due Williams c'erano in seconda fila Barrichello e Trulli e in terza Raikkonen e Michael Schumacher.
Montoya ha mantenuto la posizione alla partenza, mentre Trulli si è portato al secondo posto. Ralf Schumacher, Raikkonen e Barrichello sono venuti tutti e tre a contatto e sono stati costretti al ritiro, Ralf dopo avere raggiunto i box, gli altri direttamente sul posto.
L'incidente avvenuto nella parte alta del gruppo ha causato varie uscite di pista e vari contatti, il più notevole quello tra Frentzen e Firman, che hanno visto la loro gara terminare.
Montoya era su una strategia a tre soste, Trulli su una strategia a due: questo ha consentito a Montoya di andare molto più veloce di Trulli, mantenendo la prima posizione anche a soste ultimate, con un notevole vantaggio.
Michael Schumacher si trovava al terzo posto, ma ha subito un sorpasso da Coulthard che in seguito è andato a prendersi anche la seconda posizione: il podio è stato Montoya - Coulthard - Trulli, mentre Schumacher ha in seguito perso posizioni proprio dopo avere superato Trulli, a causa di una foratura.
Ci hanno guadagnato Alonso, Panis e Da Matta e Schumacher ha chiuso settimo davanti a Button.
Inizialmente penalizzato con dieci posizioni di retrocessione per il successivo gran premio, Ralf Schumacher si è visto annullare la penalità dopo che la Williams ha presentato ricorso. Il team, tuttavia, è stato costretto a pagare una multa per quanto accaduto.
A questo punto della stagione Michael Schumacher era in testa alla classifica, ma con un margine decisamente più ridotto nei confronti di Montoya, risalito al secondo posto a sei punti di distacco, mentre Raikkonen era terzo a -9 e Ralf Schumacher quarto a -18.

Gli eventi del Gran Premio d'UNGHERIA, che si è svolto il 24 Agosto, hanno messo fine, senza risolvere comunque il dubbio esistenziale, alle "polemiche" relative a chi fosse il più giovane vincitore di sempre in Formula 1.
C'erano infatti due scuole di pensiero, una delle quali attribuiva il recort a Troy Ruttmann, l'altra a Bruce McLaren. Quest'ultimo, infatti, al GP degli Stati Uniti 1959 era stato il pilota più giovane a vincere un gran premio. Tuttavia, nel 1952, Ruttmann era più giovane di lui, quando vinse la 500 miglia di Indianapolis, che all'epoca era inclusa nel campionato di Formula 1. Vista l'impossibilità di mettersi d'accordo, ci voleva soltanto un pilota più giovane di entrambi per avere un record univoco... ed è esattamente quello che è successo all'Hungaroring nel 2003.
Prima di arrivare a tutto ciò, comunque, dobbiamo passare per Zsolt Baumgartner, pilota della Formula 3000 internazionale, divenuto il primo pilota ungherese a gareggiare in Formula 1, proprio sul suolo di casa. Il suo debutto è stato necessario dopo che Ralph Firman è stato infortunato nelle prove libere di sabato mattina, che l'avrebbe costretto a saltare anche il gran premio successivo.
Alonso ha conquistato la pole position davanti a Ralf Schumacher, Webber e Montoya, con le Ferrari decisamente in difficoltà. Ralf Schumacher è finito in testacoda quasi subito, precipitando nelle retrovie, il che ha fatto risalire Webber in seconda posizione. La Jaguar era più lenta delle vetture che lo seguivano, ma le caratteristiche del tracciato consentivano a Webber di mantenere la posizione. Alonso ne ha approfittato per guadagnare terreno e mettere un discreto margine tra sé e i suoi inseguitori. Dopo il primo pitstop, Webber ha perso la seconda posizione a vantaggio di Raikkonen.
Ralf Schumacher nel frattempo rimontava posizioni, mentre le Ferrari erano in difficoltà, con Barrichello poi ritirato per incidente dopo la rottura di una sospensione.
Con la seconda sosta, Webber è scivolato dietro a Montoya. Michael Schumacher, invece, è arrivato ai box con ormai poche gocce di carburante, perdendo ulteriormente terreno, rimanendo relegato nella parte bassa della zona punti e, da un certo momento in poi, addirittura doppiato da Alonso, vincitore davanti a Raikkonen e Montoya, con Ralf Schumacher già dal podio.
Coulthard, Webber, Trulli e, appunto, Michael Schumacher, sono stati gli ultimi piloti a classificarsi in zona punti.
Tutti gli sfidanti ne hanno approfittato per rimontare su Michael Schumacher in classifica: mentre Ralf si portava a -14, Montoya e Raikkonen erano staccati di appena 1 e 2 punti dal leader del campionato. Ralf Schumacher è tuttavia uscito dallo scontro per il titolo una settimana più tardi, quando si è infortunato in una sessione di test ed è stato costretto a saltare il successivo gran premio, venendo sostituito dal collaudatore della Williams Marc Gené.

Michael Schumacher ha ripreso a guadagnare in classifica vincendo dalla pole position il gran premio d'ITALIA, il 14 Settembre, dopo un duello piuttosto acceso con Montoya nelle fasi iniziali di gara, che ha visto i due protagonisti anche di un contatto senza conseguenze. In seguito Schumacher ha messo spazio tra sé e il pilota della Williams, che però si è avvicinato nuovamente più tardi. È seguito un altro duello, stavolta senza contatti, per poi avere un finale di gara in cui Schumacher era nuovamente più avanti rispetto a Montoya, adesso staccato di tre punti in classifica.
Raikkonen, quarto classificato alle spalle di Barrichello, era invece a -7, con Ralf matematicamente escluso. Il suo sostituto Gené si è classificato in top-5, precedendo Villeneuve, Webber e Alonso a punti, con il vincitore del GP d'Ungheria arrivato ottavo dopo una rimonta dovuta a un incidente con Verstappen al via.
Nonostante il suo ritorno per gli ultimi due gran premi stagionali, Ralf Schumacher non avrebbe conquistato ulteriori punti.

Il 28 Settembre la Formula 1 è tornata in Nord-America per il gran premio degli STATI UNITI, nel corso del quale Raikkonen ha mantenuto la prima posizione al via, dopo essere partito dalla pole position. Panis si è guadagnato qualche giro di popolarità, stazionando brevemente in seconda posizione. Dietro di lui, nel frattempo, Montoya e Barrichello sono venuti a contatto: il pilota della Ferrari è stato costretto al ritiro, mentre Montoya ha proseguito per poi essere penalizzato con un drive-through.
Un breve scroscio di pioggia ha messo in difficoltà i piloti con gomme Bridgestone, nello specifico l'unica Ferrari superstite, ma la pioggia è durata poco. Panis, che aveva montato gomme da pioggia, ha dovuto cambiare gomme un'altra volta, perdendo quindi ulteriori posizioni.
Michael Schumacher ha recuperato terreno sull'asciutto, anche se tuttavia c'è stato un altro scroscio di pioggia, che ha avvantaggiato i primi piloti che si sono fermati per montare gomme da bagnato. Button si è quindi ritrovato in testa davanti a Frentzen, Raikkonen, Wilson e Alonso nelle prime cinque posizioni. Tuttavia, in una decina di giri, Schumacher ha superato tutti uno dopo l'altro, in quanto in condizioni di bagnato estremo non aveva gli stessi problemi che con la pioggia lieve. Button si è ritirato poco dopo per problemi tecnici, quando era in seconda posizione.
Dopo il successivo rifornimento Raikkonen ha recuperato nei confronti di Frentzen, per poi sopravanzarlo in seguito. Avrebbero mantenuto quelle posizioni fino al traguardo, con Frentzen sul podio. L'aspetto più importante, tuttavia, è che grazie ai punti del secondo posto Raikkonen è rimasto a nove punti di distacco da Schumacher, pertanto ancora in lotta per il titolo all'ultimo gran premio stagionale, seppure con le speranze ridotte al lumicino. Visto il maggior numero di vittorie di Schumacher (sei contro uno), l'unica sua possibilità era vincere il gran premio con Schumacher fuori dalla zona punti.
Trulli e Heidfeld hanno concluso la gara in top-5, mentre Montoya è arrivato sesto dopo la penalità guadagnata all'inizio e un problema durante un rifornimento di carburante: a dieci punti da Schumacher, nell'impossibilità di superare il suo numero di vittorie anche vincendo il GP del Giappone con Schumacher fuori dalla top-ten, per lui era aritmeticamente impossibile puntare al titolo mondiale. La Williams ha inoltre perso la leadership della classifica costruttori. Tornando al risultato della gara, Fisichella e Wilson sono stati gli ultimi piloti a conquistare la top-8 e a fare punti.

Il campionato è terminato in GIAPPONE il 12 Ottobre, con una sessione di qualifiche disputata sotto la pioggia che ha dato luce a una griglia di partenza abbastanza improbabile in condizioni di asciutto: il leader della classifica Schumacher si è infatti classificato in 14^ posizione, mentre Raikkonen era soltanto 8°.
Barrichello e Montoya partivano dalla prima fila e hanno mantenuto le loro posizioni al via, anche se poco dopo Montoya ha superato Barrichello portandosi in testa, dove è rimasto fintanto che non è stato costretto al ritiro per problemi tecnici dopo una decina di giri di gara.
Raikkonen e Schumacher erano entrambi risaliti di alcune posizioni, ma mentre la risalita di Raikkonen è proseguita senza intoppi e ha guadagnato anche agevolmente una posizione nei confronti del compagno di squadra Coulthard che non ha opposto resistenza nei suoi confronti, non è andata allo stesso modo per il ferrarista che, dopo un contatto con Takuma Sato (collaudatore della B.A.R., chiamato a sostituire Jacques Villeneuve per l'ultimo gran premio stagionale), ha danneggiato l'ala anteriore ed è stato costretto a una sosta ai box che l'ha fatto precipitare in ultima posizione.
La maggior parte dei piloti di testa erano su una strategia a tre soste, mentre Alonso prevedeva di effettuarne soltanto due: questo gli ha permesso di avvicinarsi molto a Barrichello, ma completato un terzo di gara si è ritirato per problemi tecnici. A quel punto Barrichello era in testa davanti ai piloti McLaren, con Coulthard risalito in seconda posizione dalle difficoltà di Raikkonen con le gomme.
Michael Schumacher si trovava nel frattempo nella parte bassa della zona punti, dove è rimasto anche in seguito, lottando con Ralf e Da Matta per il settimo posto, dal quale è uscito vincitore Da Matta a seguito di un contatto tra i fratelli Schumacher, con Michael che ha proseguito senza intoppi, mentre Ralf è stato costretto a una sosta ai box.
Raikkonen, risalito in seconda posizione, ha terminato lì dietro al vincitore Barrichello, con Coulthard terzo. Button, Trulli, Sato, Da Matta e Schumacher hanno completato la zona punti.

Con 93 punti contro i 91 di Raikkonen, Michael Schumacher ha vinto il suo sesto titolo in carriera, un record assoluto. Montoya ha chiuso in terza posizione a 82 punti, mentre Barrichello, con la vittoria al gran premio finale, si è portato in quarta posizione con 65 punti davanti a Ralf Schumacher fermo a quota 58.
La Ferrari ha vinto il titolo costruttori con 158 punti, con Williams e McLaren a seguire poco più indietro: 144 punti conquistati dalla Williams, 142 dalla McLaren.
Il nuovo sistema di punteggio, il cui obiettivo era quello di consentire di lottare per il titolo anche a chi otteneva meno vittorie, è sembrato dare i suoi frutti, considerando che Raikkonen nel corso della stagione ha vinto una sola gara e non è nemmeno arrivato tanto lontano dall'obiettivo.

CURIOSITÀ:
> anni dopo il team principal della Minardi ha dichiarato che al GP del Brasile, Verstappen era su una strategia su una sola sosta di benzina, studiata per guadagnare il più possibile posizioni in caso di ingressi della safety car, viste le previsioni meteo, e se non fosse finito in testacoda quella strategia gli avrebbe consentito di lottare per la vittoria;
> ricordo che dopo i primi quattro gran premi stagionali sulla Rai veniva mandato in onda uno spot pubblicitario sulla Formula 1 in cui venivano menzionati tutti e quattro i vincitori;
> quando Raikkonen ha ottenuto la sua prima pole in carriera al Nürburgring, tra il pubblico è stato inquadrato un ragazzo che somigliava tantissimo a Rosberg che esultava;
> ricordo che in occasione del GP d'Ungheria mio padre aveva pronosticato una vittoria di Coulthard, mentre guardavamo il pre-gara a casa dei miei nonni;
> all'inizio della scuola, a settembre, ricordo di avere chiesto alla mia compagna di banco telespettatrice occasionale della Formula 1 secondo lei chi avrebbe vinto il titolo tra Schumacher, Raikkonen e Montoya e lei ha risposto che non gliene fregava niente.

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