sabato 28 gennaio 2012

Gran Premio del Brasile 2010



{Dal vecchio blog.}

Commento al Gran Premio del Brasile: 7 Novembre 2010
La mia adorazione folle e smisurata per il gran premio del Brasile, che l'ha reso il mio gran premio preferito, risale in linea di massima ad anni recenti. Prima diciamo che l'avevo catalogato come tutti gli altri, senza dargli quel peso principale che ha adesso per me. Perché il gran premio del Brasile è spesso quello che attendo più di tutti con ansia estrema (anche gli altri li attendo con ansia, sia chiaro) e che se venisse eliminato (facciamo gli scongiuri, sperando che a Mazzoni non venga mai in mente di gufare su una cosa del genere) mi provocherebbe un intenso sconvolgimento di ormoni (volevo scrivere una cosa un po' diversa ma mi sembrava inopportuno per la sua pubblicazione).
Le mie memorie sul gran premio del Brasile risalgono a epoche remote quando nessuno sospettava che un giorno anziché disputarsi a marzo si sarebbe disputato a ottobre o a novembre, e per l'esattezza era in Brasile il primo gran premio che ricordo di avere seguito (non il primo che ho visto in assoluto naturalmente, ma il primo a cui sono riuscita ad attribuire anche il ricordo del risultato con cui finì, tanto per intenderci). Non che me lo ricordi dall'epoca, perché avevo cinque anni e mezzo e probabilmente non sapevo nemmeno dell'esistenza del Brasile, ma perché poi negli anni scorsi ho ricercato in rete tra i resoconti delle gare dell'epoca se ce ne fosse qualcuna in cui erano avvenute le cose che mi ricordavo e dopo circa un paio d'anni di dubbi madornali sono riuscita a scoprire quale fosse (anche grazie a qualche filmato su youtube). Dunque, a parte quest'epoca remota (era il '94) in cui non esistevano la Redbull, la Toro Rosso e la Force India, ma in compenso esistevano la Pacific e Footwork (almeno credo non fossero ancora cadute nel dimenticatoio) e in cui, cosa ancora più sconcertante, Schumacher e Barrichello erano entrambi giovani, ho qualche vuoto di memoria successivo (probabilmente derivante dal fatto che più o meno fino all'età di 11 anni guardavo i gran premi soltanto se qualcuno accendeva la TV), anche se mi ricordo che diversi anni più tardi ci fu una volta in cui riuscii a vedermi in extremis la partenza della gara del dopo che nel pomeriggio ero stata fuori insieme ai miei e ci eravamo fermati a prendere da cena in una pizzeria take-away in un paese vicino al nostro. Rientrammo in casa appena in tempo per correre alla TV per mentre era prossima la partenza (naturalmente io e mio padre, perché ma madre non ha interesse per la F1 - ma era davanti alla TV quella volta di cui ho già parlato). Se non sbaglio si trattava della volta in cui Montoya (nel 2001) che era appena un debuttante iniziò a fare faville superando Schumacher campione del mondo in carica e portandosi in testa alla gara. Gara che per lui finì in modo amaro, dato che terminò per una collisione con Verstappen (che aveva debuttato proprio nel GP del Brasile nel 1994 - ma non me lo ricordo dall'epoca naturalmente perché pur tifando per la Benetton non ero minimamente informata su chi fosse Verstappen, e questo la dice lunga su quanto fosse rilevante XD) che era doppiato e stava tentando di sdoppiarsi se non sbaglio (ma Verstappen era alla Arrows all'epoca, vero?). Ho poi memoria dell'edizione del 2002 o meglio ricordo che la figlia degli allora miei vicini di casa, che ha cinque anni in meno di me, venne a trovarmi proprio mentre ero davanti alla TV a vedermi la gara, sorprendendosi del fatto che preferissi guardare "quella schifezza lì" (sacrilegio, come ha potuto pronunciare parole del genere?) piuttosto che giocare con lei... ^^ Mi pare anche che nel 2002 Barrichello si ritirò quando era in testa, se non vado errata (non era comunque la prima volta che gli capitava, il suo primo ritiro in Brasile mentre era leader della gara risale addirittura all'epoca in cui correva per la Stewart, se non vado errata).

Proseguono i miei ricordi più spiccati e vivi per quanto riguarda le edizioni successive. In primis il 2003, ultima stagione in cui la gara venne collocata a marzo. Ricordo che la gara si disputò sotto una pioggia torrenziale. Vi era la pista che tendeva all'allagamento, ricordo che in una sola curva uscirono per aquaplaning ben tre piloti, se non vado errata Pizzonia, Montoya e Schumacher. Dopo varie peripezie accadde l'evento che quando accade lascia presagire che accadrà ancora qualcosa di inaspettato: Barrichello al comando. Vista la sfiga clamorosa da cui viene colpito puntualmente ogni anno in Brasile (okay, lo ammetto, non si tratta solo del Brasile), potete immaginare che non terminò la gara. Anzi, se non sbaglio la ragione del suo ritiro fu che era rimasto senza benzina o qualcosa del genere.
Comunque per una cinquantina di giri o giù di lì la situazione è ancora sopportabile. La Jaguar di Webber (ricordo che in quell'occasione mio padre pronosticò che un giorno sarebbe diventato un pilota di punta - cosa a cui io non ho mai creduto ma che ora non posso negare), già uscita immune da un'altra uscita di pista, stavolta non ha la stessa fortuna di prima. L'australiano finisce fuori e poi va a sbattere, riversando in pista una quantità di detriti sufficienti a giustificare un'uscita della safety car. Ma i commissari di gara, che probabilmente già all'epoca si dedicavano alle partite a Monopoli anziché preoccuparsi di quanto stava accadendo, non sono puntuali, o perlomeno non sono puntuali come Alonso nell'arrivare in pieno sui detriti della Jaguar. Risultato, la Renault va a schiantarsi dall'altra parte rispetto a Webber, e se già la pista era intasata di detriti adesso è impraticabile. Finalmente i commissari si distolgono dalla partita a Monopoli giusto il tempo di decidere che forse forse è il caso di interrompere la gara, proprio mentre Raikkonen passava in testa dato che la Jordan di Fisichella che gli stava davanti poco prima aveva appena transitato lungo la corsia dei box dando dei decisi segnali di rottura del motore (un principio d'incendio, mi pare).
Al box della Jordan al momento della bandiera rossa tutti iniziano ad esultare in modo consistente, credendo che la vittoria venga attribuita a Fisichella (un dubbio: ma che cosa ci faceva Fisichella in testa su una Jordan?). Nel frattempo viene mandata in onda il rituale stacco pubblicitario e al momento della premiazione noi telespettatori veniamo informati che la vittoria è stata attribuita a Raikkonen, in quanto aveva praticamente superato Fisichella nel corso del 54° giro (nel senso che Fisichella ormai era fermo ai box, mentre Raikkonen aveva già iniziato il giro successivo), giro che conta per stilare la classifica (così pare, almeno). Così sul podio salgono Raikkonen e Fisichella (manca Alonso, classificato 3°, perché dopo l'incidente è stato portato via in ambulanza), con Raikkonen sul gradino più alto. Una settimana dopo, però, il verdetto: quando si interrompe una gara, ci si basa sulla classifica dell'ultimo giro completato, e il 53° giro era finito con Fisichella che tagliava il traguardo dalla corsia dei box ancora ufficialmente in testa. Quindi le posizioni di Fisichella e Raikkonen sono nuovamente invertite, con Fisichella vincitore, e dietro non ci sono cambiamenti consistenti nelle posizioni. Senza mettere in dubbio la grande competenza dei commissari di gara ^_^ a questo punto mi sorge spontaneo un quesito: ma dato che non sapevano a che giro doveva essere considerata interrotta la gara, se avevano fatto tutto quel caos semplicemente per capire chi tra Fisichella e Raikkonen era il vincitore, come diamine erano riusciti a piazzare Webber e Alonso nelle posizioni corrette nonostante loro il 54° giro non l'avessero proprio iniziato? Mah, mistero... forse in quel momento si erano distolti per un attimo dal Monopoli...

2004, l'anno in cui mi perdo la gara perché esco a cena con i miei. Registro la gara su una cassetta, la cosa più assurda però è che, al momento in cui torno a casa non ho tempo per vedermi tutta la gara e guardo solo alcuni pezzi (ha vinto Montoya, la sua ultima vittoria con la Williams). Poi spengo il videoregistratore e, cosa inspiegabile, nonostante quella cassetta non l'ho più riutilizzata per mesi (è quella su cui da anni e anni registro), non mi sono mai guardata completamente la gara, che inesorabilmente è andata cancellata qualche mese dopo quando mi serviva di nuovo la cassetta (è quella su cui da anni registro tutti i programmi che mi interessano ma non riesco a vedere mentre li trasmettono). Quindi su questa gara sinceramente non so dire molto, se non che io e una mia amica il giorno precedente avevamo clamorosamente sbagliato i nostri pronostici su chi sarebbe stato il vincitore. Lei era fermamente e saldamente convinta che la supremazia della Ferrari fosse schiacciante e Schumacher avrebbe vinto. Io, che ero convinta che di lì a poco la Renault si sarebbe messa in luce, pronosticai una vittoria di Alonso per quella gara (era l'epoca in cui venivo accusata di dire eresie e di non capirne mezza di F1, venendo messa a tacere da gente convinta di assistere a un dominio decennale di Montoya e Raikkonen sulla Mclaren, con frasi tipo: "Alonso che vince un mondiale con la Renault? ma per favore, non dire ca**ate"). Comunque il pronostico fu errato per entrambe, come dimostra la vittoria di Montoya.
2005, l'anno in cui viene inaugurata la tradizione del titolo vinto a Interlagos. È Alonso a vincere il titolo, in una gara che si conclude con una doppietta Mclaren, con Montoya che vince seguito da Raikkonen. Montoya, che sale sul gradino più alto del podio per l'ultima volta nella sua carriera. Doppietta Mclaren che sarà l'ultima doppietta Mclaren per quasi due anni. Una gara di cui, tutto sommato, non ricordo così tanti dettagli.
2006, l'anno dell'ultima gara di Schumacher in Ferrari che ormai conosciamo a memoria. Non sto ad aggiungere altro.
E poi il 2007 e il 2008, gli anni in cui finalmente il mondiale si è chiuso soltanto all'ultima gara stagionale. Chi se la dimentica più, la vittoria di Raikkonen, che fino a cinque minuti prima tutti (in particolare i mass media) davano per spacciato? Raikkonen, che due gare prima era staccato di 17 punti dalla vetta. Ma tutto sommato quel finale non mi sorprese così tanto. Me lo ricordo, cosa pensai due settimane prima. Raikkonen aveva 7 punti di distacco dalla vetta, quando mancava soltanto quell'ultima gara. 7 punti e poche probabilità di battere due avversari. Poche probabilità, appunto. Ma c'erano. Anche se, non avendo mai apprezzato Raikkonen in modo particolare, ero ben lontana dal tifarlo. Anzi, in quel finale di stagione speravo che quel mondiale andasse ad Alonso. Insomma, devo ammettere che, prima che la sua santanderizzazione giungesse a livelli estremi, apparteneva ai piloti per cui simpatizzavo. Ma è passata una vita da allora e da un anno a questa parte il fenomeno di santanderizzazione ha ormai raggiunto livelli mai visti. Quindi, che sia chiaro, durante il weekend di Abu Dhabi ormai alle porte non tiferò certo Alonso.
Il 2008 è stato l'anno del mondiale che si è deciso più in extremis (certo, non nel modo in cui speravo), ricordo di avere seguito gli ultimi giri di gara con il fiato sospeso (Mazzoni circa una mezz'oretta prima aveva pronosticato che ormai la gara era decisa e che non sarebbe accaduto più nulla di particolarmente interessante - quanto si sbagliava!).

Arriviamo dunque al 2009, in cui con l'inserimento di Abu Dhabi eravamo di fronte alla penultima gara stagionale. Il 2009 in cui Barrichello conquistò la pole. In tutta sincerità speravo che il mondiale andasse a lui o a Vettel, quindi fu un po' una delusione per me quando il giorno successivo Button conquistò il titolo. Ma la delusione ancora più grande fu che, siccome ero stata a un pranzo insieme a dei parenti pensando che alle sette sarei stata a casa a guardare il gran premio, finii per perdermene la prima metà dato che dopo il pranzo fui costretta a seguire i miei in una specie di supermarket di prodotti di ferramenta che era vicino al luogo in cui abitava quei miei parenti. Terribile come cosa, proprio il gran premio del Brasile poi... Meno male che dispongo di un'ottima informatrice che in casi del genere mi sostiene passandomi informazioni via SMS!! Eh eh!
E ora che una nuova edizione del GP del Brasile è stata disputata, un nuovo pezzo di storia delle quattro ruote è stato scritto. Il mondiale poteva chiudersi già qui anche quest'anno come l'anno scorso. E invece no, la tradizione, che persisteva da cinque anni, si è interrotta. E ci sono buone probabilità di una gara decisamente emozionante domenica prossima ad Abu Dhabi.

Ma veniamo, appunto, al 2010. Siamo di fronte a un gran premio del Brasile dalle molteplici sorprese, che inizia con dubbi legati alle condizioni meteo. Direi di tralasciare i tre turni di libere, il cui rilievo in questa stagione sembra essere nullo ai fini della comprensione di ciò che accadrà nei giorni successivi. Non che sia una prerogativa di questa stagione e basta, ma va beh, facciamo finta che sia così.
Al sabato, al momento in cui le qualifiche stanno per avere il via, pare che non piova. Non piove, ma c'è la pista ancora parzialmente bagnata, non si sa bene quando abbia piovuto ma fa niente, l'importante è sapere che la pioggia potrebbe arrivare, forse sì, forse no, chissà, è tutta una scommessa...
Niente pioggia, in ogni caso. E la Q1 inizia a fare le sue solite vittime. Immancabilmente le ultime due posizioni vengono conquistate con grande grazia dalle HRT. HRT che a inizio stagione sembravano giusto appena un po' più scadenti delle Virgin e che ora sembrano decisamente più scadenti delle Virgin (cosa piuttosto memorabile... insomma, ad essere messi peggio della Virgin ci vuole un certo impegno). Sorpresa piuttosto piacevole: rivedere Klien al volante di una HRT. Che cosa c'è di piacevole in tutto questo? per caso sono diventata una appassionata di Klien? No, assolutamente no. Confesso che la HRT mi ispira simpatia dal momento che non ha ancora capito che potrebbero chiudere la baracca e andare a fare altro e quindi a ogni gara spero che i suoi piloti possano ottenere un risultato quantomeno decente (tipo una terzultima posizione non sarebbe male), ma sono purtroppo estremamente allergica alla presenza di Yamamoto. Non mi capita tanto spesso che ci sia un pilota che non reggo proprio, e Yammi pare essere proprio uno dei due a cui sono intollerante (per quanto riguarda l'altro non faccio né nomi né cognomi, basta dire che è un ex campione del mondo canadese che ora sta perdendo i capelli ma che un tempo se li tingeva di colori assurdi tipo arancione o giallo lampadina).
Comunque c'è Klien al posto di Yammi e di per sé mi viene da festeggiare, ma c'è ben poco da festeggiare per il momento, dato che ci sono cose più importanti a cui pensare tipo l'esito di questa qualifica. Comunque Senna e Klien si accaparrano gli ultimi tempi, il che non mi pare una grossa novità, quello che non capisco è quanti altri soldi saranno disposti a sborsare per guidare una carretta come la HRT, ma contenti loro contenti tutti. Anche le Lotus e le Virgin sembrano essere prossime all'esclusione e infatti è così che va a finire. Sorpresa: Glock è il più veloce di questo quartetto, il che significa che è stato più veloce delle Lotus. La cosa inizia a non sorprendermi, dato che Glock spesso è più veloce non solo del compagno di squadra, ma anche delle Lotus. A proposito del gruppo Lotus, pare che il prossimo anno acquisterà la Renault e che possa essere la Renault a chiamarsi Lotus, oppure no, oppure sì, oppure no... ma cavolo, dare la stessa versione dei fatti tutte le volte non si può?
Dopodiché cade nei primi eliminati anche Sutil, che verrà retrocesso anche di varie posizioni per un incidente avvenuto nella scorsa gara. Pare che Sutil e Liuzzi si siano ostacolati a vicenda e che ci siano state delle polemiche tra loro dopo le qualifiche (fortunatamente ad esse non è stato dedicato un'intera puntata di Studio Sport, a differenza di altre polemiche a proposito di rallentamenti tra compagni di squadra - o meglio, non credo, perché è proprio da quella volta di quelle polemiche che non ho più visto un'intera puntata di studio sport ma soltanto qualche servizio). Quello che invece è sicuro è che Mazzoni ha iniziato a vociferare su come nella gara in Corea Liuzzi fosse partito tra le ultime posizioni arrivando sesto e quindi poteva replicare un successo del genere anche in Brasile.
C'è da segnalare che probabilmente, anche se noi telespettatori non potevamo assistere alla scena, Mazzoni era assistito dai suoi fedeli seguaci, una banda di una quarantina di gufi. Ovvero era in chiaro atteggiamento da gufata colossale. E gli è anche riuscita decisamente bene, in quanto il giorno seguente Liuzzi è stato l'unico a incidentarsi.

Una Q2 tutt'altro che soft per la Force India ha visto anche Liuzzi cadere nell'abisso dell'oblio e dell'esclusione. È stato il più lento della sessione, a qualche decimo di distanza da Heidfeld. Altri eliminati le due Toro Rosso, Rosberg (13°), Kobayashi, nonché il campione del mondo in carica. Button era infatti 11°. Una delle due Toro Rosso, se non sbaglio quella di Buemi, avrebbe poi subito una penalizzazione di qualche posizione per avere provocato un incidente sempre in Corea.
Così si è passati finalmente alla Q3, che si preannunciava esplosiva per lo scontro epocale tra Alonso e le Redbull. Incominciamo comunque a costruire la griglia di partenza all'inverso, o meglio continuiamo limitatamente alla top ten. Al decimo posto va a piazzarsi la Renault di Petrov. Accanto a lui la Ferrari di Massa, che curiosamente e clamorosamente continua a rivelarsi puntualmente decisamente lenta di quella del suo compagno di squadra!! Ottavo Schumacher, che è passato all'ultima sessione a differenza del compagno di squadra, probabilmente con lo stravolgimento di mezzo mondo. Settimo c'è Kubica. Al sesto posto troviamo la Williams di Barrichello, mentre Alonso ha conquistato la quinta posizione. La Mclaren di Hamilton è al quarto posto, dopodiché terzo Webber. Vettel ha conquistato la seconda piazza.
E in testa alla griglia, con oltre un secondo di vantaggio su Vettel c'è la Williams di Hulkenberg. Rassicuro tutti i lettori: sì, sì, avete letto bene. Hulk in pole.
Naturalmente attacca la storia del "da quanto tempo una Williams non conquistava la pole position, da quella volta in cui la ottenne Heidfeld nel 2005 al Nurburgring" e del "e soprattutto da quanto tempo un motore Cosworth non conquistava una pole, ancora da più tempo". Sì, come no, quella volta di Heidfeld non c'era forse un motore Cosworth?
Cosworth che vide la stagione 2006 come ultima stagione in cui avrebbe fornito motori per poi ritirarsi definitivamente dalla Formula 1 ma che poi improvvisamente è rientrata in questa stagione. Come dire, ritirarsi alla fine del 2006 per poi rientrare nel 2010 lo facevano anche i fornitori di motori, non solo i piloti!!

Un dubbio rimaneva a quel punto incuneato nelle menti di tutti gli appassionati... Hulkenberg avrebbe mantenuto la sua leadership anche il giorno dopo? Qualcuno rispondeva "ma certo, Hulkenberg è sempre stato un fenomeno, è il genio incompreso di questa stagione e dominerà i prossimi trenta campionati mondiali, continuando a correre per altri trent'anni sempre come compagno di squadra di Barrichello che anche lui correrà per altri trent'anni" (se fosse per lui, credo che Rubinho lo farebbe). Qualcuno sosteneva invece che Hulkenberg non fosse un genio incompreso dei motori (io, per esempio) ma sperava che dopotutto potesse ottenere un buon risultato. Altri invece speravano che Hulkenberg venisse inghiottito da una voragine e che lasciasse strada ai protagonisti del mondiale.
Con queste prospettive, il giorno dopo, la gara poteva iniziare.

Una gara iniziata nel modo più scontato, quella di domenica scorsa. Con Vettel che ha immediatamente superato Hulkenberg. E poi è subito il turno di Webber, con Hulk che dopo un paio di curve ha già perso per sempre la propria leadership miracolosamente conquistata il giorno precedente. Le Redbull sono davanti. Decisamente davanti. Con il pilota sbagliato, ma di questo ne parleremo tra un po'.
Subito dietro c'è Hamilton, che lamenta problemi di grip. Con Alonso alle sue spalle che dimostra di avere a disposizione un mezzo superiore. E con il suo mezzo superiore non può certo rimanergli dietro. Il sorpasso è compiuto di lì a poco e a questo punto Ferniiii si ritrova alle spalle di Hulk. Hulk che resiste finché può e che per sette giri è rimasto in zona podio. Poi il sorpasso di Alonso e a poco a poco la discesa nelle zone di metà classifica, zone in cui in genere alloggia stabilmente. Nel frattempo le Redbull erano già lontane, con Webber che forse recuperava un minimo di terreno su Vettel o forse no.
Il tifoso medio si stava già chiedendo come sarebbe avvenuto lo scambio di posizioni. Perché uno scambio di posizioni era la cosa più che logica. Webber vincitore e Alonso terzo avrebbe significato mandare Webber ad Abu Dhabi con un solo punto in meno di Alonso, il che significava semplicemente che Webber per diventare campione del mondo doveva stare davanti ad Alonso. Ho passato gli ultimi anni a criticare questi fatti, ma a fine stagione queste cose le posso concepire. Quando si rivelano necessarie. E che diamine, stavolta mi sembrava abbastanza necessario.

Invece no. Dopo una ventina dei 71 giri cominciano i pitstop. Tutto va nel più regolare dei modi in tutti i top team, anche se a un certo punto in Ferrari tentano di eguagliare una performance da Mercedes o da Renault: rimandano in pista con una ruota mezza svitata. Fortunatamente è meno svitata rispetto a quelle di Mercedes e Renault e il tutto si risolve con Massa che rientra di nuovo ai box un giro dopo, senza che siano stati effettuati lanci di ruote. L'accadimento pare completamente indolore, dopotutto la Ferrari sembra avercelo come hobby, in questi anni, di gettare al vento punti per il campionato costruttori, anche se quest'anno ha la scusante di non dover aggrapparsi a un filo per conquistare almeno un terzo posto.
In casa Mclaren invece l'hanno azzeccata giusta, in quanto come si può notare Button esce 5° da 11° che era partito. Aveva fatto sì una buona partenza, ma fino a prima dei pitstop era 10° quindi il recupero era alquanto abbondante.
Torniamo ai tori. Niente ordini di scuderia in casa Redbull, né tanto meno finte varie (pitstop durati troppo a lungo, simulazione di problemi vari, ecc...) e Vettel torna in pista in prima posizione, con Webber alle sue spalle, staccato di qualche secondo.
Non ci resta che appassionarci ai doppiaggi, pare che Christian Klien venga doppiato da tutti continuamente, dato che ogni doppiaggio che mostrano è lui il protagonista, Klien che tra l'altro aveva manifestato problemi al via ed era partito dai box, con tre giri di ritardo rispetto agli altri.

Dopo 36 giri, dopo che Mazzoni aveva osservato che nessuno si era ancora ritirato, il fattore gufate è entrato in azione. Ecco spiegato il senso della frase che ho scritto mentre commentavo le qualifiche: Liuzzi va a sbattere, ritiro immediato e safety car in pista.
Il telespettatore medio si dice che stavolta i vantaggi si annulleranno e che Webber sarà di poco dietro a Vettel. Non è esattamente così, in quanto tra tutti i piloti di testa si ritrovano infilati parecchi doppiati. E al momento di ripartire, nulla cambia nelle posizioni di rilievo. Un po' più indietro qualcuno va a cambiare gomme, tra cui Rosberg. Durante il pitstop si manifesta un problema e lo stop si prolunga un po' (ma stavolta almeno lo rimandano in pista con tutte le ruote al proprio posto) con Rosberg che ritorna in pista alle spalle di Schumacher che prima gli stava dietro.
Dopo la parentesi della safety car comunque i distacchi riprendono ad essere abissali. Non si sa bene come, perché non viene inquadrato (a meno che non me lo sono persa) ma dopo un po' Rosberg ritorna davanti a Schumacher e anche di parecchi secondi. E nel frattempo si ritrova coinvolto in mezzo a un gruppetto di doppiati che fanno allegramente a sportellate. Secondo Mazzoni ne viene maledettamente sfavorito, a me non pare sinceramente dato che quelli davanti erano staccati di un sacco di secondi e Schumacher che era il suo diretto inseguitore (quelli più indietro erano tutti già doppiati) era staccato di parecchio come ho già detto, ma lasciamo stare.
L'inquadratura dei doppiati che fanno a sportellate è in grado di sconvolgere l'esistenza di qualunque telespettatore non sappia distinguere una Toro Rosso da una Redbull (fortunatamente ci riuscivano i telecronisti, stavolta). Infatti Buemi e Massa stanno facendo a sportellate più degli altri, e vedere una pseudo-RB fare a sportellate con una Ferrari potrebbe provocare a qualche appassionato un attacco cardiaco.

La situazione permane pressoché immutata (a parte qualche ulteriore sportellata nella zona di Buemi, Massa e soci vari) fino all'epilogo, con Vettel che vince, Webber secondo (con qualche problema alla vettura nella fase conclusiva), Alonso terzo ormai vicino a Webber. Hamilton arriva quarto conservando una sia pur lievissima speranza (e rendendo più colorito un finale con quattro piloti in lotta per il titolo all'ultima gara), mentre Button che arriva dietro di lui è escluso matematicamente. Seguono Rosberg e Schumacher a pieni giri, nonché la top ten si conclude con i primi tre doppiati Hulkenberg, Kubica e il samurai Kobayashi che ha svolto un po' meno del solito l'attività di kamikaze (peccato, in genere quando fa il kamikaze ottiene risultati decisamente buoni, a differenza d'altri).
Al traguardo arrivano comunque tutti tranne Liuzzi, già ritirato anzitempo, e Di Grassi, che ha parcheggiato ai box qualche giro prima del termine. Tutti gli altri arrivano, HRT comprese. Klien a 6 giri di distacco dalla vetta, ma fa niente...

Godiamoci l'ormai prossimo gran premio di Abu Dhabi... Un titolo che si decide tra quattro piloti: sono sicura che sarà piuttosto avvincente, la cosa.

La classifica, che dopo inserirò, parla chiaro:
Alonso: 246 punti
Webber: 238 (–8 da Alonso)
Vettel: 231 (–15 da Alonso, –7 da Webber)
Hamilton: 222 (–24 da Alonso, –16 da Webber, –9 da Vettel)
quindi tutti e quattro sono ancora ufficialmente in lotta per il titolo.
Vediamo di analizzare le possibili soluzioni a questo intricato mondiale che domenica prossima ad Abu Dhabi giungerà all'epilogo.

ALONSO DIVENTA CAMPIONE DEL MONDO SE:
1) vince la gara, qualunque sia il risultato di quelli che lo seguono in classifica
2) arriva secondo, qualunque sia il risultato di quelli che lo seguono in classifica (anche se Webber vince, gli resta davanti di 1 punto)
3) arriva terzo, a condizione che Webber non vinca la gara
4) arriva quarto, a condizione che Webber non vinca la gara
5) arriva quinto, a condizione che Webber non vinca la gara e che Alonso non sia tra i primi quattro (se Alonso è 5° va a pari punti con Vettel, avrebbero ugual numero di primi, secondi e terzi posti, ma Vettel ha un 4° posto in più)
6) arriva sesto, se Webber non arriva né primo né secondo, Vettel non vince
7) arriva settimo, se Webber non è tra i primi tre e Vettel non vince
8) arriva ottavo, se Webber non è tra i primi tre e Vettel non vince
9) arriva nono, se Webber non è tra i primi quattro e Vettel non vince
10) arriva decimo, se Webber non è tra i primi cinque e Vettel non è primo o secondo
11) arriva oltre la decima posizione / si ritira, se Webber non è tra i primi cinque, Vettel non è tra i primi tre e Hamilton non vince

WEBBER DIVENTA CAMPIONE DEL MONDO SE:
12) vince la gara, se Alonso non arriva secondo
13) arriva secondo, se Alonso non è tra i primi cinque e Vettel non vince
14) arriva terzo, se Alonso non è tra i primi sei e Vettel non vince
15) arriva quarto, se Alonso non è tra i primi sette e Vettel non vince
16) arriva quinto, se Alonso non è tra i primi otto e Vettel non è primo o secondo

VETTEL DIVENTA CAMPIONE DEL MONDO SE:
17) vince la gara, con Alonso non è tra i primi quattro (se Alonso arriva quinto vale la condizione al punto 5)
18) arriva secondo, se Alonso non è tra i primi otto e Webber non vince

HAMILTON DIVENTA CAMPIONE DEL MONDO SE:
19) vince la gara, Alonso non fa punti, Webber non arriva tra i primi sei, Vettel non arriva secondo


E ora veniamo ai risultati del GP del Brasile.

QUALIFICHE:
1.  Nico Hulkenberg Williams 01:14.470 35
2.  Sebastian Vettel Red Bull 01:15.519 27
3.  Mark Webber Red Bull 01:15.637 28
4.  Lewis Hamilton McLaren 01:15.747 32
5.  Fernando Alonso Ferrari 01:15.989 34
6.  Rubens Barrichello Williams 01:16.203 32
7.  Robert Kubica Renault 01:16.552 31
8.  Michael Schumacher Mercedes Grand Prix 01:16.925 30
9.  Felipe Massa Ferrari 01:17.101 31
10.  Vitaly Petrov Renault 01:17.656 33
11.  Jenson Button McLaren 01:19.288 25
12.  Kamui Kobayashi Sauber 01:19.385 26
13.  Nico Rosberg Mercedes Grand Prix 01:19.486 23
14.  Jaime Alguersuari Scuderia Toro Rosso 01:19.581 24
15.  Sebastien Buemi Scuderia Toro Rosso 01:19.847 24
16.  Nick Heidfeld Sauber 01:19.899 26
17.  Vitantonio Liuzzi Force India F1 01:20.357 23
18.  Adrian Sutil Force India F1 01:20.830 13
19.  Timo Glock Virgin Racing 01:22.130 13
20.  Jarno Trulli Lotus F1 01:22.250 14
21.  Heikki Kovalainen Lotus F1 01:22.378 14
22.  Lucas Di Grassi Virgin Racing 01:22.810 13
23.  Christian Klien HRT F1 Team 01:23.083 15
24.  Bruno Senna HRT F1 Team 01:23.796 15

GARA:
1.  Sebastian Vettel Red Bull 1:33:11.803
2.  Mark Webber Red Bull +4.243
3.  Fernando Alonso Ferrari +6.807
4.  Lewis Hamilton McLaren +14.634
5.  Jenson Button McLaren +15.593
6.  Nico Rosberg Mercedes Grand Prix +35.320
7.  Michael Schumacher Mercedes Grand Prix +43.456
8.  Nico Hulkenberg Williams +1 Giro
9.  Robert Kubica Renault +1 Giro
10.  Kamui Kobayashi Sauber +1 Giro
11.  Jaime Alguersuari Scuderia Toro Rosso +1 Giro
12.  Adrian Sutil Force India F1 +1 Giro
13.  Sebastien Buemi Scuderia Toro Rosso +1 Giro
14.  Rubens Barrichello Williams +1 Giro
15.  Felipe Massa Ferrari +1 Giro
16.  Vitaly Petrov Renault +1 Giro
17.  Nick Heidfeld Sauber +2 Giri
18.  Heikki Kovalainen Lotus F1 +2 Giri
19.  Jarno Trulli Lotus F1 +2 Giri
20.  Timo Glock Virgin Racing +2 Giri
21.  Bruno Senna HRT F1 Team +2 Giri
22.  Christian Klien HRT F1 Team +6 Giri
23.  Lucas Di Grassi Virgin Racing +9 Giri
Ritirati
24.  Vitantonio Liuzzi Force India F1 +22 Giri

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Milly Sunshine