giovedì 5 gennaio 2012

Gran Premio di Cina 2010

Il commento al Gran Premio della Cina 2010 è stato inizialmente scritto per diffusione privata all'epoca dei fatti.



Commento al Gran Premio della Cina: 18 Aprile 2010
Eccoci di nuovo a Shanghai. Uno scenario su cui la F1 si è affacciata di recente. Da quel weekend che terminava il 26 settembre 2004, il giorno in cui Barrichello ottenne l'ultima vittoria con la Ferrari, quella che per anni e anni pensammo che sarebbe stata la sua ultima vittoria e quando la BrawnGP era ancora lontana. Shanghai, il circuito che nel 2005 chiuse la stagione, con la prima vittoria di Alonso dopo il titolo mondiale. Shanghai, che nel 2006 ospitò l'ultima vittoria con la Ferrari di Michael Schumacher (o l'ultima in totale?) che nelle foto del giornale era pettinato con un crestino. Shanghai, la pista su cui nel 2007 a Hamilton bastavano pochissimi punti per ottenere il titolo mondiale, che se avesse rinunciato alla vittoria, si fosse fatto sorpassare anziché starsene in pista a logorare le gomme come un qualsiasi Glock di turno, avrebbe ottenuto i punti che gli servivano per diventare campione del mondo con un anno d'anticipo. Shanghai, il luogo che nel 2008 non passò alla storia semplicemente perché non accadde nulla di particolare. Vinse Hamilton, comunque, se non sbaglio. Shanghai, che nel 2009 fu spostato ad aprile anziché settembre-ottobre e che vide la prima vittoria della RedBull, con Vettel (che già aveva vinto comunque una gara con la Toro Rosso).
Siamo tornati a Shanghai e quest'anno le polemiche non hanno ancora preso il sopravvento. Dopo Shanghai ci saranno tre settimane di stop. Ma intanto godiamoci il GP di Shanghai, ubichiamo le nostre menti nel mondo dei motori e addentriamoci nel labirinto motoristico di questo commento.
Le prime prove libere del venerdì hanno girato a favore di Button. Alonso ha fuso un altro motore, stavolta già usurato. Sulla Toro Rosso di Buemi si è rotta improvvisamente una sospensione facendo staccare entrambe le ruote anteriori mentre andava circa a 300 km orari. Fortunatamente quelle ruote vaganti non hanno fatto danni. La seconda sessione di libere ha visto il miglior tempo di Hamilton, seguito da Rosberg e dai rispettivi compagni di squadra. E nella terza del sabato il miglior tempo l'hanno ottenuto le RedBull.
Si passa quindi alle qualifiche, che però non ho visto. Siamo quindi a quota quattro GP in cui non ho visto ancora una sola qualifica completa. Di quello del Bahrein però ho visto almeno la Q1 e di quello della Malesia fino alla prima parte della Q2.
Ma niente paura, ci pensa il televideo ad aggiornare noi appassionati che non siamo riusciti a vederci le qualifiche. E ora allego la griglia di partenza:
1^fila: 1° Sebastian Vettel (Redbull), 2° Mark Webber (Redbull)
2^fila: 3° Fernando Alonso (Ferrari), 4° Nico Rosberg (Mercedes)
3^fila: 5° Jenson Button (Mclaren), 6° Lewis Hamilton (Mclaren)
4^fila: 7° Felipe Massa (Ferrari), 8° Robert Kubica (Renault)
5^fila: 9° Michael Schumacher (Mercedes), 10° Adrian Sutil (Force India)
6^fila: 11° Rubens Barrichello (Williams), 12° Jaime Alguersuari (Toro Rosso)
7^fila: 13° Sebastien Buemi (Toro Rosso), 14° Vitalij Petrov (Renault)
8^fila: 15° Kamuy Kobayashi (Sauber), 16° Nico Hulkenberg (Williams)
9^fila: 17° Pedro De La Rosa (Sauber), 18° Tonio Liuzzi (Force India)
10^fila: 19° Jarno Trulli (Lotus), 20° Timo Glock (Virgin)
11^fila: 21° Heikki Kovalainen (Lotus), 22° Lucas Di Grassi (Virgin)
12^fila: 23° Bruno Senna (Hispania), 24° Karun Chandhok (Hispania)
Ma Bruno Senna è abbonato alla 23^posizione in qualifica?!?!?!?! Su 4 gare, 4 volte ha ottenuto quel risultato... altro che il 3° posto in gara di Raikkonen!!! qui la cosa inizia a diventare ripetitiva. E Chandhok è sempre ultimo... cosa che è accaduta sempre in qualifica a parte la volta scorsa in cui il compagno di squadra era finito per i campi e Di Grassi non si era nemmeno qualificato e quindi almeno quei due ce li aveva dietro.
Erano le 9,00 del mattino in Italia quando l'universo motoristico ha aperto le menti degli appassionati. La prima notizia degna di spicco e di rilievo è stata che Glock e Di Grassi non avrebbero preso parte alla gara perché evidentemente le loro due Virgin cadevano a pezzi, il che di per sé non era certo una novità. E se dopo Di Grassi è stato mandato in pista a fare qualche giro, non si sa bene né come, né quando, Glock proprio non ha preso parte alla gara. E in una gara in cui la maggior parte dei piloti hanno avuto problemi di gomme, Glock ci sarebbe stato veramente bene.
Three... two... one... it's the final countdown! Three, two, one, GOOOOOOOOO!!!!! Sotto voci che parlavano a raffica, si sono accese le luci verdi e le vetture sono partite. Quella di Alonso, per partire, non aveva aspettato che si accendessero le luci verdi. È saltato immediatamente in testa, per poi parlare con i meccanici via radio e dichiarando fin da subito che la partenza era anticipata. Ma vediamo di rendere un po' più colorita la conversazione tra Alonso e il suo box. "Oh, no, che palle, sono partito in anticipo, mi beccherò senza dubbio un drive through e i ferraristi che mi amano da sempre scoppieranno a piangere dalla disperazione, affogheranno tra le loro stesse lacrime e moriranno tutti!" "E a te che te ne frega? Impegnati, torero, siamo tutti sicuri che in questa gara sarai esemplare. Anzi, sarai un esemplare in via d'estinzione: quello di pilota che può combinare tutti i danni che vuole senza essere minimamente criticato." "Che onore, pensavo che la cosa spettasse a Hamilton!" "Oh, no, figurati, quello verrà criticato in abbondanza!"
Alonso è passato in testa, dicevo, e anche Webber ha superato Vettel che precipita istantaneamente nella "maledizione della pole": chi parte in pole position non vince. Accadde per parecchie gare, tra il GP d'Ungheria del 1999 e il GP del Canada del 2000, che il pilota che partiva in pole non vincesse. E ora siamo sul punto di rivedere qualcosa del genere. Il canguro australiano sfrecciava verso rosei orizzonti, ma non sapeva che... Una voce lo ha avvertito: "Mark, unico e inimitabile genio, è il gufo di Interlagos che ti parla. Ti avverto che non arriverai più che ottavo in questa gara e che il mio coetaneo starà davanti a te di oltre una posizione!" Vettel: "Il tuo coetaneo? In che anno sei nato?" Il gufo: "Ti confesso che sono nato nel 1986, non nel 1987 come te." Webber: "Scusa, quindi tu hai 24 anni? Non sapevo che un gufo vivesse così tanto." Il gufo: "Ti confesso che io sono immortale. Scherzavo quando dicevo che sono nato nel 1986. Io sono nato secoli e secoli fa all'epoca di Zeus e Afrodite, sono uno degli dei dell'Olimpo do Brasil!" Alla vista della confessione del gufo di Interlagos tutti applaudono a tutto spiano.
Mentre nelle retrovie un non specificato problema tecnico fa vagare Liuzzi in testacoda e la sua gara termina addosso alla Toro Rosso di Buemi e alla Sauber di Kobayashi. Il che potrebbe essere in un certo senso un contributo alla Sauber: finendo out proprio allo start, una fumata di motore mancata. Quello di De La Rosa è andato out con una bianca fumata dopo pochi giri, molto probabilmente anche quello di Koby avrebbe fatto la stessa fine. Safety car. Safety car. Safety car. Spazzini che spazzavano la pista. Safety car, safety car, safety car. E il caos. Dato che tutti erano partiti con le intermedie, o almeno quasi tutti, e sulla pista di Shanghai il meteo era un'eterna partita a shanghai, alcuni si sono recati nel frattempo ai box a cambiare gomme, dato che smetteva di gocciolare quel po' di pioggia che c'era prima.
Al box Mercedes tenevano in mano un mazzo di carte. C'era da giocare quella giusta. E qual era quella giusta? Tutto il team stava a confronto... "Che ne dite se Nico lo richiamiamo a montare le gomme slick o andiamo a comprargli un libro di ricette?" "Niente pit-stop per Nico!" "Come meccanici della Mercedes ci ribelliamo. Abbiamo il desiderio impellente di dedicarsi al cambio gomme convulsivo. È una necessità di vita." "Bene, il problema si risolve così: i cambi gomme che dovremmo fare sulla vettura di Rosberg, li facciamo tutti sulla vettura di Schumacher." La proposta viene accettata con successo, esultando a tutto spiano e con un'eccellente desiderio di dimostrare la potenza della grigia Mercedes. Così Rosberg si invola verso le zone alte, a parte la safety car, sta davanti a tutti. Schumacher rientra ai box e gli montano le slick. Dopo qualche giro gli rimonteranno le intermedie. E come lui tanti altri. Mentre Rosberg sta davanti. Davanti, seguito da Button. Nel frattempo Alonso viene condannato a scontare un drive through a causa della partenza anticipata.
Nel giro dei cambi gomme convulsivi a cui tutti si stanno dedicando, ecco che Vettel e Hamilton, tentano a spazzarsi via a vicenda all'ingresso della pit-lane. Vettel sembra rallentare Hamilton al momento in cui si gettano al di fuori del box, mentre all'uscita della pit-lane sembra essere Hamilton a tentare di spazzare via Vettel. Ma nell'ora che seguirà, sarà solo e soltanto Hamilton a beccarsi le critiche di uno staff Rai sorpreso che non sia stato penalizzato.
In pista regna il caos. Beh, dai, non esageriamo. L'unica cosa che capisco è che non sto capendo un'acca di come stanno le posizioni e che Kovalainen per un certo tratto di gara, condizionato dal non avere effettuato alcun pit stop, ha avuto l'onore di destreggiarsi per due o tre giri nella top ten.
Intanto sentiamo una conversazione di Schumacher via radio col box Mercedes. Si lamenta che le condizioni dell'asfalto cambiano e che lui ha ingiustamente e indecorosamente le intermedie (o qualunque altro tipo di gomme avesse). Conversazione che renderò più colorita. "Non è possibile che devo restare in pista sulle intermedie! Le logorerò come Glock, senza ombra di dubbio. Perfino sul mio furgoncino che uso quando vado a fare l'antennista e il giardiniere ho delle gomme migliori!" "Non vedi che Rosberg con le stesse gomme è in testa alla gara?" "I miei occhi sono allergici a questo tipo di visioni. Mi dispiace, ma non vedo Rosberg. E devo cambiare gomme, perdendo ulteriormente terreno." "Ma neanche se ti metti a piangere come una fontana!" "Per chi mi avete preso, per Barry? Vi dico che devo cambiare gomme!" "E noi ti diciamo che non devi rompere i coglioni!”
La parte centrale della gara è animata da Hamilton, il principe del caos. Sorpassa vetture a ripetizione, o almeno così pare, ma come al solito capita un casino del trentadue e intanto Button sfugge, sfugge, sfugge, e a metà gara arriverà addirittura a prendere Rosberg e a lasciarselo alle spalle... Ne sono quasi contenta. Button è uno che ha iniziato a correre con una Williams scarsa, è passato a una Benetton ancora più scarsa, si è fatto un anno alla Renault ed è stato scaricato per finire alla B.A.R., si è fatto anni su una B.A.R. che non andava mai oltre il secondo posto, è stato su una Honda scarsa su cui ha vinto la famosa gara degli occhi strabuzzati e poi più, è stato sulla Honda in versione carretta e poi si è fatto un anno da divinità ultraterrena della Brawn GP. Ha vinto gare in cui non poteva non vincere e non ha concluso nulla in tutte le altre. È arrivato in Mclaren, si sta confrontando con quello che molti vedono come il miglior pilota di oggi (Hamilton). E se Button, il "paracarro" (come diceva Briatore), ogni tanto batte Hamilton, sulle mie labbra compare un sorriso che arriva a scoprire anche i denti del giudizio.
Al ventesimo giro i due ferraristi vengono inspiegabilmente richiamati contemporaneamente ai box per il cambio gomme. Pare che stia iniziando a piovere e che loro abbiano ancora le slick (ma non ci sto capendo più niente: avevano tutti le slick o tutti le intermedie? va beh, non ha importanza...). Nel frattempo erano precipitati a metà classifica a causa del caos iniziale. All'ingresso della corsia dei box, ecco che Alonso con una manovra che fa sobbalzare Domenicali sulla sedia sorpassa Massa andando a rischiare uno schianto degno di nota, che se ci fosse stato avrebbe fatto morire d'infarto almeno il 10% dei tifosi della Rossa. Ecco che Alonso arriva per primo ai box e parte per primo, con Massa che nel frattempo sta dietro ad aspettare che abbiano finito davanti. E qui arriva la mia decisione di bocciare categoricamente la Rossa, Alonso compreso, e graziando per un pelo Massa dalla bocciatura (rimandato al prossimo GP) per il semplice fatto che durante tutta la durata della gara non ha concluso niente. E il non avere fatto niente, almeno gli ha permesso di non andare in giro a fare danni. A proposito, prevedevo che Massa scatenasse polemiche infiammate e che insultasse Alonso davanti a mezzo mondo, a fine gara, ma a quanto pare non ha fatto nulla di tutto ciò. Peccato: StudioSport è da sempre alla ricerca di tali eventi.
Dov'ero prima? Ah, già, a Hamilton, che ha animato con i suoi sorpassi la parte centrale della gara. C'era qualcun altro che si stava dedicando non a effettuare sorpassi, ma a farsi sorpassare. Suppongo che stesse mostrando le proprie doti per candidarsi al ruolo di renna in letargo ufficiale della Formula 1. Stava anche mostrando il suo curriculum al pianeta di tali renne: "Mi chiamo Michael, sono nato da talmente tanto tempo che non mi ricordo quanti anni ho, forse 15, forse 70, o qualcosa di compreso tra i 15 e i 70. Ho ottenuto 68 pole position, 91 vittorie, 7 titoli mondiali, ho perso un’altra buona quantità di titoli mondiali, ho buttato fuori circa duecento o trecento avversari, mi sono buttato fuori altrettante volte mentre tentavo di buttare fuori degli avversari, sono stato a stretto contatto con Eddie Jordan, Flavio Briatore e Jean Todt, ora il mio datore di lavoro è quell'uomo magro e longilineo che è Norbert Haug. Sono un tipo piuttosto atletico, riesco a saltare ad altezze esagerate senza inciampare e cadere a terra, ma del resto cado già abbastanza quando salgo in moto. Mi candido ufficialmente per diventare la nuova renna in letargo della Formula 1." La risposta non è delle migliori: "Ma quale renna in letargo! Sei finlandese, tu? NO! E allora accontentati dell'unico ruolo che ti può spettare... Da oggi in poi ti chiamerai wurstel arrostito!" E come un wurstel arrostito il pilota in questione condurrà il resto della gara. Avendo anche l'onore di trovarsi nei pressi di Chandhok doppiato che andava in testacoda ma che poi si re-immetteva in traiettoria.
Intanto Sutil stava perdendo terreno. Figurarci che, a parte Schumacher, tutti riuscivano agevolmente a superarlo. Così è iniziato il suo declino. Dietro a Schumacher ai margini della zona punti, c'era Barrichello (l'unico che non è riuscito a sorpassare Schumacher, guarda caso) e poi Massa. Ma analizziamo le cose come si deve...
Sutil: "Yeppa yeppa yeppa! da quando non c'è più Kimi sto riuscendo a completare la maggior parte delle gare, mi resta solo da salire sul gradino più alto del podio con una bottiglia di spumante tra le mani... ma conserverò un po' di quel prezioso liquido, cercherò Kimi perfino in capo al mondo, gli rovescerò il liquido rimanente sui suoi capelli lunghi da hippy e poi lo prenderò a bottigliate! Cosa vuoi da me, wurstel arrostito? Ti credi di essere così fenomenale? A me non pare, l'unico che riesci a battere è Nonno Rubinho!" Barry: "Noooooooo! che delusione! dopo avere sentito una cosa del genere non farò altro che scoppiare a piangere e restarmene con le lacrime agli occhi per almeno due o tre settimane." Sutil: "Veramente queste cose le posso fare soltanto io quando vengo tamponato mentre ero tra le prime posizioni!" Schu: "No, anch'io in conferenza stampa posso mettermi a piangere come una fontana!" Barry: "Che peccato che non c'ero io a quella conferenza stampa di dieci anni fa, avrei potuto aiutarti ad allagare tutta la zona!" Sutil: "Sentite, ma perché non ve ne andate in un centro anziani insieme a Nonno David e a Nonno Jacques? Là potrete destreggiarvi a misurare le dimensioni della mascella quadrata di Nonno David e ascoltare il talento canoro di Nonno Jacques!" Massa: "Come ti permetti di dire queste cose, pianista? Schu e Barry sono i miei migliori amici e non permetto a nessuno di criticarli!" Interviene Alonso: "Le tue parole mi deludono, Feliiii pensavo di essere io il tuo migliore amico!" Massa: "Ma certo Ferniiii, ma in abbinato a questi due anziani qui! Vorrei tanto che facessimo parte tutti e quattro dello stesso team!" Schu: "E in questo ipotetico team Barry sarebbe il più scarso!" Barry: "Come ti permetti di definirmi scarso? Io sono un fenomeno!" Massa: "Vi adoro!" Il gufo di Interlagos: "Yeppa yeppa! Yeppa yeppa! Yeppa yeppa!" La lepre che stava per essere investita da Raikkonen a Silverstone anni fa: "popopopopopopopopopo popopopopopopo, siamo i campioni del mondo, popopopopopopopo!"
E dopo questa conversazione di spicco, Barry viene superato da Massa mentre Schumacher rientra ai box a cambiare gomme. Successivamente anche altri cambiano le gomme, mettono le intermedie, pare che stia piovendo a Shanghai.
Le fasi successive vedono Alonso che era ormai negli scarichi a Kubica e che tra un pit stop e l'altro si è ritrovato davanti. È alle spalle di Rosberg e potrebbe sorpassarlo da un momento all'altro, secondo lo spassionato parere dello staff Rai. Staff Rai che nota come anche Alguersuari, in zona punti virtuale, abbia fatto un costante miglioramento. Il tempo di dirlo cinque o sei volte, e poi Jaime viene superato da Schumacher, Petrov, Massa, Sutil, forse pure da Barrichello... poi finisce contro un doppiato a cui regala metà della propria ala anteriore, si invola verso i box, sostituisce il pezzo danneggiato e riprende la propria gara ben lontano dalla zona punti.
Gli ultimi giri sono bollenti. A scottare sono le gomme. Mentre Hamilton ha già logorato le sue da tempo immemorabile e ha dovuto frenare la propria rimonta su Button, ecco che anche Button si ritrova in pista con gomme quasi inservibili. Alla fine Hamilton recupera su di lui fino a un secondo di distacco circa. Ma Button resta in testa. E ciò mi soddisfa. Dopotutto quando i piloti snobbati vincono io mi sono sempre divertita, e che ragione avrei per non divertirmi anche stavolta? Chi se ne frega se Button è in testa alla classifica e non è il mio pilota preferito?
Anche Alonso inizia ad avere qualche problema di gomme e inizia a perdere da Rosberg che lo precede. Mentre quello che le gomme ce le ha più logore di tutti è Schumacher, tanto che a pochi giri dalla fine gira sugli stessi tempi di Senna sulla Hispania Racing. Tutti lo superano, uno dietro l'altro. Tra cui Petrov. Poi Webber. E infine, quando mancano due giri alla fine o giù di lì, anche Massa lo passa. Schumacher finisce a vagare per i prati e poi rientra in pista, tenendosi stretto l'ultimo punto. Ultimo punto che sarebbe probabilmente sfuggito se la gara fosse durata due o tre giri in più.
Veniamo a riassumere il risultato: 1) Jenson Button (Mclaren), 2) Lewis Hamilton (Mclaren), 3) Nico Rosberg (Mercedes), 4) Fernando Alonso (Ferrari), 5) Robert Kubica (Renault), 6) Sebastian Vettel (Redbull), 7) Vitalij Petrov (Renault), 8) Mark Webber (Redbull), 9) Felipe Massa (Ferrari), 10) Michael Schumacher (Mercedes), 11) Adrian Sutil (Force India), 12) Rubens Barrichello (Williams), 13) Jaime Alguersuari (Toro Rosso), 14) Heikki Kovalainen (Lotus), 15) Nico Hulkenberg (Williams), 16) Bruno Senna (Hispania), 17) Karun Chandhok (Hispania), RIT. Jarno Trulli (Lotus), RIT. Lucas Di Grassi (Virgin), RIT. Pedro De La Rosa (Sauber), RIT. Sebastien Buemi (Toro Rosso), RIT. Kamuy Kobayashi (Sauber), RIT. Vitantonio Liuzzi (Force India), DNS. Timo Glock (Virgin).
Le pagelle:
MCLAREN: promossa a pieni voti.
Doppiette non se ne vedevano dal settembre del 2007 (nonostante l'ottima annata 2008, vorrei ricordare) e per giunta in questa gara i due piloti partivano entrambi dalla terza fila.
BUTTON: promosso.
Non mi sognerei mai di dire che è un grande campione, ma oggi ha dimostrato ancora una volta che, se la situazione è così gentile da mettergli la vittoria su un piatto d'argento, lui se la tiene ben stretta. Zero azioni eccezionali, zero spettacolo, certo. Ma la classifica non si basa soltanto su questo.
HAMILTON: rimandato.
Senza ombra di dubbio ha dato spettacolo e si è messo in mostra, specie nella manovra nella corsia dei box con Vettel come co-protagonista. Ma sta di fatto che dopo quattro gare lo snobbato compagno di box gli ha già rifilato un 2 a 0.
MERCEDES: promossa.
A parte il punto dolente a cui passerò tra un attimo, è riuscita a conquistare il secondo podio consecutivo, poco importa se è svanita ogni possibilità di vittoria. Per il momento è in linea con la definizione di "quarta forza del mondiale".
SCHUMACHER: bocciato.
Ha dato spettacolo, dando vita a numerosi sorpassi. In cui però erano quasi sempre gli altri che lo sorpassavano. Ehi, Michael, se ci sei batti un colpo!!!
ROSBERG: promosso.
Volendo poteva vincere, ma è inutile dire che la Mercedes era senza dubbio più lenta della Mclaren. Il suo terzo posto, tenendosi dietro per un certo tratto di gara uno scatenato Alonso, non è certo da buttare via.
REDBULL: rimandata.
Aveva le prime due posizioni in mano, ma poi nel caos dei cambi gomme ha buttato al vento tutto ciò che di buono aveva ottenuto al sabato.
VETTEL: rimandato.
Fin dalla partenza non ha dato il massimo del suo potenziale. Nella manovra con Hamilton già citata, poi, ci ha messo la sua parte. Non è stata certo la sua gara migliore.
WEBBER: rimandato.
Buono lo scatto in partenza che gli ha permesso di superare il compagno di squadra, anche se la cosa è durata poco. Come il compagno, anche lui è precipitato indietro e non ha certo mostrato grandi cose.
FERRARI: bocciata.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, a mio parere, è stata richiamare entrambi i piloti a fare il cambio gomme contemporaneamente, ipoteticamente necessario a causa delle avverse condizioni meteo. Potevano farli tranquillamente uno un giro e l'altro il giro dopo, dato che a rientrare subito sono stati quelli che erano più indietro, e che indietro sono comunque rimasti!
MASSA: rimandato.
Gli sono bastati cinque minuti per rendersi completamente invisibile, tranne che in rare occasioni. Più che rimandato, il termine opportuno potrebbe essere disperso.
ALONSO: bocciato.
Parte con un anticipo tale che solo Mazzoni e company sembrano non accorgersene. Il suo sorpasso su Massa all'ingresso della corsia dei box, che fa saltare Domenicali sulla sedia, è la manovra della disperazione. Senza dubbio ha fatto gare migliori.
WILLIAMS: rimandata.
La si è vista poco, a parte per i pit-stop di Hulkenberg. Siamo in attesa di vedere qualcosa.
BARRICHELLO: rimandato.
Ha fatto indubbiamente gare migliori, ma il mezzo di cui dispone non è un granché.
HULKENBERG: non giudicabile.
Non mi sono neanche resa conto che fosse in pista.
RENAULT: promossa a pieni voti.
Ricordiamo tutti com'era la Renault dell'anno scorso. Dopo l'Australia ho pensato che il risultato fosse una casualità. Dopo la Malesia ho iniziato a ripensarci. Dopo questa gara non mi resta che dedurre che non si trattava di caso. L'era del declino sembra alle spalle.
KUBICA: promosso.
Un nuovo risultato piuttosto accettabile. Specie considerando quali fossero le aspettative a inizio stagione.
PETROV: promosso.
Non solo è arrivato in top ten (in gara), ma si è anche scatenato con una serie incredibile di sorpassi.
FORCE INDIA: rimandata.
Il miglioramento rispetto alla scorsa stagione si vede, ma in confronto alle gare scorse si è visto un certo decadimento.
SUTIL: rimandato.
Fino a metà gara se la cavava piuttosto bene. Il tempo di un ulteriore cambio gomme ed è sparito lentamente nel dimenticatoio.
LIUZZI: non giudicabile.
Allo start finisce incidentato per un non meglio specificabile problema tecnico.
TORO ROSSO: bocciata.
Non tanto per la gara, ma per l'episodio delle libere 1 di venerdì. Le due ruote che si sono improvvisamente staccate dalla vettura di Buemi potevano fare danni seri.
BUEMI: non giudicabile.
Se azzecca o non azzecca il via non faccio in tempo ad accorgermene, la malandata Force India di Liuzzi lo spazza via.
ALGUERSUARI: rimandato.
Tra gli elogi dello staff Rai al gran completo, tutto sembra andare bene. Fino al momento in cui la sua ala anteriore si distrugge dopo un non meglio specificato contatto con un doppiato. Da quel momento la gara è in discesa.
LOTUS: rimandata.
Tra i team debuttanti sembra essere quello con le prestazioni migliori. Migliori degli altri, ma non migliore di se stesso nelle gare precedenti. Staremo a vedere.
TRULLI: rimandato.
Dopo poco finisce nel dimenticatoio e si ritira per imprecisati problemi.
KOVALAINEN: promosso.
Parte dalle retrovie, per una serie di fortuiti casi si ritrova in top ten e successivamente riprecipita nelle retrovie. In pratica quello che faceva l'anno scorso con la McLaren. Promosso perché perlomeno quest'anno ha la scusante del disporre di un mezzo che prende 6 secondi al giro.
HISPANIA: rimandata.
Se andiamo a vedere il numero di vetture portare al traguardo dall'inizio della stagione, va a eguagliare la Lotus. Per la seconda gara consecutiva porta entrambe le vetture al traguardo.
CHANDHOK: bocciato.
Le uniche volte che l'hanno inquadrato sono state quelle in cui è stato doppiato. In un'occasione ci hanno mostrato un suo testacoda. Ma dopotutto è l'unico dei deb che hanno tagliato il traguardo per tre gare consecutive, mi verrebbe da dire... Sì, ma ha finito la gara doppiato di 4 giri, distaccato di 2 giri dal suo compagno di squadra.
SENNA: rimandato.
Solo la grafica indicava la sua presenza, dato che non è stato inquadrato nemmeno una volta. Ma il suo distacco dal leader era di 2 giri, non di 4 come è capitato a Chandhok.
SAUBER: bocciata.
Su quattro gare hanno portato una vettura al termine, e di sicuro non oggi. Dopo due motori out la scorsa gara, stavolta De La Rosa ha subito la stessa sorte. C'è da chiedersi se il motore dell'altra Sauber avesse retto.
DE LA ROSA: non giudicabile.
Il motore decide di abbandonarlo agli inizi.
KOBAYASHI: non giudicabile.
Si ritrova coinvolto nel contatto al via ed è subito fuori.
VIRGIN: bocciata.
A che cosa gli serve girare un secondo più veloci della Hispania, se la Hispania almeno arriva in fondo e loro no?
GLOCK: non giudicabile.
Non è nemmeno sulla griglia di partenza.
DI GRASSI: non giudicabile.
Anche lui era annunciato come non presente sulla griglia di partenza. Finisce per fare qualche giro, non si sa bene in quali circostanze.
Prima ancora che alcuni piloti e alcuni team, tuttavia, trovo piuttosto deludente il servizio di StudioSport visto lunedì 19. Passi che commentino il fatto che Alonso ha più punti di Massa dicendo che la Ferrari ha davanti in classifica il pilota giusto. Passi che elogino Alonso per la gara che ha condotto nonostante si fosse beccato una penalità già allo spegnimento dei semafori. Passi che si siano dimenticati che fino a dieci giorni fa elogiavano Massa a tutto andare. Passi che diano come unici voti a tutti degli 8 o dei 4, senza mezze misure. Passi che dicano che nessuno avrebbe mai scommesso di vedere Rosberg al secondo posto in classifica, dopo che è stato elogiato per anni e anni anche quando concludeva poco e niente. Ma dire che alla McLaren hanno problemi perché hanno in testa alla classifica il pilota sbagliato mi pare veramente un'esagerazione. Quante gare ha vinto Hamilton quest'anno? 0. E Button? 2. Non è certo il pilota più forte di sempre, anche se forse lui si ritiene tale. Non si sarà dimostrato molto simpatico, l'anno scorso. Ma che diamine, è in testa alla classifica, ha vinto la metà delle gare finora disputate, dalla seconda gara in poi è sempre stato in cima alla classifica. Perché dovrebbe essere la seconda guida della McLaren così, a priori? Non conta proprio a niente il numero 1 che ha portato con sé?
Non avrei mai immaginato di ritrovarmi in un mio commento a difendere Button dalle critiche, ma lo sto facendo. Di lui si può dire di tutto, ma non che non se lo meriti, quel primato in classifica. Nei giorni scorsi l'ho sentito definire come "un altro Kovalainen". Molti tifosi di Hamilton vorrebbero qualcun altro alla McLaren al posto di Button. E certo, mi verrebbe da dire. Se mettono uno più scarso, è chiaro che è Hamilton ad avere la meglio, tra i due. Invece con Button sembra che le cose abbiano preso un'altra strada. Ai primi tempi mi rifiutavo di credere che Hamilton fosse così brillante come lo descrivevano agli esordi. E non perché mi andava di andare contro all'opinione generale. No, certo. E nemmeno perché poteva portare via il titolo a qualche mio idolo. Nel 2007 il titolo l'ha vinto Raikkonen, e senza dubbio Raikkonen non è mai stato un mio idolo. Hamilton mi piaceva molto come pilota, questo è vero, il che non ha nulla a che vedere con la simpatia. Button mi sta meno simpatico e lo ritengo un pilota inferiore a Hamilton e non mi piace come pilota, ma non così tanto inferiore come lo descrivono. La simpatia non c'entra niente, lo ripeto. Nelle interviste Rosberg mi sembra simpaticissimo, ma comunque anche lui non mi piace come pilota e non cambio idea solo perché mi sta simpatico. Questo però non c'entra. Tornando al discorso di prima so solo che, dopo due o tre gare, ho capito che gli elogi a Hamilton, nel 2007, erano esagerati. Quello che è successo a fine anno lo dimostra. Non è che prima era un fenomeno e poi quando ha perso il titolo è diventato uno scarso. Che senso ha fare tutti questi elogi, se poi alla fine si finisce per fare solo critiche? Che senso ha criticare Button solo perché non è Hamilton ma ha vinto due gare?
Probabilmente molta gente mi riderebbe in faccia, sentendo commenti tipo questo. Ma se è per questo la gente mi rideva in faccia anche anni fa, quando dicevo con un anno d'anticipo che Alonso avrebbe vinto almeno un titolo con la Renault. Gente che vedeva campione del mondo Raikkonen con la McLaren, Button con la B.A.R., o forse Montoya. La stessa gente per cui a fine anni '90 Schumacher era un pilota finito che non avrebbe mai più vinto un titolo, e men che meno con la Ferrari, forse.
A questo punto si potrebbe obiettare che anch'io nei miei commenti, come Studio Sport, critico chi ottiene risultati deludenti e spesso ripeto critiche anche esagerate. Certo, lo ammetto io stessa. Ma io sto scrivendo commenti ironici che vengono letti da una sola persona, non sto parlando in diretta TV. Il sarcasmo è da sempre alla base dei miei commenti, che sono fonte di divertimento e di risate, non fonte di informazione. Se volessi essere seria, non scriverei questo genere di commenti.

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Milly Sunshine