domenica 15 gennaio 2012

Gran Premio d'Ungheria 2010

[Sintesi scritta per Grand Prix Passion circa quattro settimane dopo il GP]



Commento al Gran Premio d’Ungheria: 1 Agosto 2010
Ammetto di essere in estremo ritardo con il mio commento al gran premio d'Ungheria, dato che è già passato quasi un mese. Evidentemente questo è l'anno dei ritardi, dato che i miei commenti negli ultimi mesi sono arrivati quasi sempre in ritardo. Ma vedrò di provare ad essere un minimo più puntuale, prossimamente. Dopotutto negli ultimi mesi ho avuto: due esami all'università in due giorni di seguito a fine maggio inizio giugno, la laurea a metà luglio e una connessione che andava poco e niente per tutto il mese d'agosto oltre che, lo ammetto, anche ben poca ispirazione per quanto riguarda una delle attività che fino a poco tempo fa erano di vitale importanza per la mia esistenza: scrivere. Ebbene, ora eccomi qui, anche se in clamoroso ritardo, a scrivere un ennesimo commento.
Ci eravamo lasciati con il GP di Germania, di cui l'8 settembre la FIA deciderà se penalizzare o meno la Ferrari e con la Ferrari che protesta per l'accaduto e che forse farà causa alla FIA, non ho ben capito. Perché naturalmente dopo anni di polemiche contro i regolamenti non chiari per una volta che il regolamento è abbastanza chiaro, come nel caso degli ordini di squadra, era meglio se non fosse stato chiaro... Mah, vai a capire!! Inoltre altra osservazione della Ferrari è: "gli ordini di squadra esistono ed esisteranno sempre, anche gli altri li fanno ma si nascondono". Appunto. Gli altri magari fanno quello che gli pare, ma si nascondono. Ma evidentemente gli altri non hanno un pilota sponsorizzato dalla Santander che deve vincere in modo plateale i gran premi sponsorizzati dalla Santander.
Trasferiamoci in Ungheria, va che è meglio... Giunge finalmente sabato 1 agosto e con esso le ore 14,00 e il momento delle qualifiche. In Q1 non si vedono certo cose mai viste. Appurato che l'ultima posizione è di Yamamoto (da quando è ritornato, a parte cause di forza maggiore ovvero piloti che non sono scesi in pista è sempre spettata a lui l'ultima piazza in qualifica - e se non sbaglio anche in gara è sempre arrivato ultimo ma questo in questo momento non è rilevante, certo è che se fossi sua madre impiegherei in modo diverso i miei soldi ma non c'entra nemmeno questo) e che il suo compagno di squadra immediatamente lo raggiunge a poca distanza, i miei sogni di vedere una doppietta della HRT in gara iniziano a calare notevolmente (a dire la verità sono già calati a dismisura dal momento in cui è riapparso Yamamoto - sono pochi i piloti che proprio non riesco a sopportare, e Yammi è casualmente uno di questi, quindi vederlo vincere o arrivare secondo dopotutto non è il mio desiderio più grande). A dire la verità un piccolo cambiamento in questa prima sessione c'è: la Virgin mostra notevoli segni di miglioramento in quanto invece di avere Di Grassi che rischia di prenderlo in quel posto dalle HRT ha Glock (che ha risultati nettamente superiori a quelli del compagno di squadra DGR probabilmente per la solita legge chimica che vuole che i piloti tedeschi battano con facilità i loro compagni di squadra brasiliani - legge chimica che però Barrichello e Hulkenberg stanno mettendo notevolmente in discussione) che lo mette in quel posto alle Lotus. A quel punto manca soltanto un fortunato escluso dalla Q1 e il ruolo tocca a Kobayashi. La cosa non è tanto rara: Koby nonostante sia solito ottenere in gara decisamente di più del compagno DLR, in qualifica ottiene decisamente di meno e spesso non è riuscito nemmeno a passare in Q2. E spesso gli è andata meglio in gara quando le cose iniziavano male al sabato.
Dunque Koby è 18° o meglio sarebbe 18°, dato che è uscito dai box con il semaforo rosso (ma che cosa ci faceva il semaforo rosso, mi chiedo? neanche fossero stati a Montreal, che là si sa, è un caso patologico - vedi le varie bandiere nere esposte nel corso della seconda parte dell'ultimo decennio in più di un'occasione nonché il rocambolesco maxi tamponamento) e viene penalizzato andando a partire 5 posizioni più indietro (chiaramente nel caso di un pilota che ignora un semaforo rosso le penalità variano a seconda dell'occasione e dell'umore dei commissari di gara, ma questa non è più una novità non riguardando soltanto i semafori ma anche la stragrande maggioranza di tutte le altre infrazioni).
Si passa in Q2 sul tracciato ungherese, con le cose che si mettono male anche per il campione del mondo. Il paracarro più forte di tutti i tempi infatti pare avere una certa difficoltà nel passare in Q3 anzi diciamo direttamente che si ritrova 11°. E anche entrambe le Force India, che nel caso di Liuzzi non è che sia una grossa novità. E anche Schumacher non passa la Q2 ma anche in questo caso non si tratta esattamente di novità. La vera novità sta nel fatto che in Q3 ci passa DLR, comunque quest'ultimo è spesso al centro di inaspettate novità di recente, considerate che il numero di gare che è riuscito a concludere è incrementato notevolmente di recente, sarà forse che per Formula Grand Prix Passion abbiamo smesso di considerarlo tutti quanti come ritirato? Mistero...
Frattanto è capitato un altro fatto alquanto paranormale: si tratta di Petrov che è riuscito a passare in Q3. In ogni caso non è certo il russo a ottenere la pole: la prima fila è completo monopolio Redbull, con Vettel immancabilmente in pole. Webber gli sta accanto e a seguire le due Ferrari, con il Ferrari Man davanti al Ferrari Baby e per fortuna perché zio Santander è un po' debole di cuore e non avrebbe retto nel vedere la personificazione del nulla davanti all'unico dio dell'automobilismo. A seguire il figlio adottivo di Ron Dennis che porta i colori della Mclaren in terza fila, con accanto Rosbiiiii che porta i colori della Mercedes abbastanza in alto, ma facendo notare ancora una volta che la Mercedes fornisce motori ad altri e che questi altri immancabilmente sono più veloci rispetto alla Mercedes. In quarta fila avviene un evento epocale: Petrov si piazza davanti a Kubica. Naturalmente alla vista di questo fatto sconcertante il mondo rischia seriamente di fermarsi, anche il Gufo di Interlagos pur essendo immortale rischia di morire d'infarto e lo stesso si può dire per zio Santander (no scherzavo, a zio Santander non gliene importa un fico secco del fatto che Petrov stia davanti a Kubica, quello che conta è che la personificazione del nulla non osi sopravanzare il signore e padrone dell'Asinello e del mondo). Chiudono la top ten DLR e Hulkenberg.
Domenica, finalmente è domenica. Allora, come al solito sono a pranzo di mia nonna e come accade abbastanza di frequente ci sono anche i miei zii. Mia zia, autrice della frase: "Adesso Hamilton è primo in classifica. Sono contenta se vince lui il mondiale, è così giovane e Alonso è così stronzo..." Mio zio, autore di una frase ancora più sconcertante: "Se fosse per me caccerei via a calci Massa dalla Ferrari e ci metterei Fisichella, farebbe molto di più". Se poi ci aggiungiamo mio padre che da quando sono nata l'ho sentito criticare qualsiasi pilota ad esclusione del suo idolo del passato (che però non corre più dal 1991) potete immaginare qual è il potenziale dei discorsi in merito alla F1 che possono esserci in queste occasioni. Per fortuna c'è almeno mia nonna che l'unica frase che pronuncia in merito alla Formula 1 è, a gara già avviata: "In che posizione sono le due Ferrari?" E per finire c'è mia madre che in fatto di Formula 1 non sa pressoché nulla tranne l'esistenza di cinque o sei piloti collocabili tra gli anni '70 e l'epoca recente, ma ho seri dubbi sul fatto che li sappia collocare temporalmente (una volta era convinta per esempio che Alesi avesse smesso di correre in F1 prima della mia nascita, nonostante Alesi abbia gareggiato in F1 fino a quando io avevo circa 12 anni).
Di fatto ai pranzi a casa di mia nonna fino alle 13,50 pare che a nessuno interessi nulla di F1, se ne stanno tutti a parlare degli argomenti più vari (beh, definirli vari mi sembra un'esagerazione, dato che rientrano generalmente in questi campi: "politica", "stipendi e pensioni", "anziani malati e medicinali", con poche altre eccezioni). Dopodiché verso le 13,50 generalmente a mia zia sovviene un dubbio: "Ma oggi c'è la Formula 1? A che ora c'è la partenza?" Qualora a mia zia non sia venuto questo dubbio chiedo a mia nonna se posso accendere la TV, se nessun altro ci ha già pensato prima. Lanciando qualche rapida occhiata alla TV si continua a parlare ancora per dieci minuti buoni di altri argomenti, fintanto che la gara inizia, loro che non hanno seguito quasi nulla fino a quel momento piovono dal cielo non sapendo nulla delle posizioni sulla griglia di partenza, dopodiché se la partenza è regolare dopo un paio di minuti parlano d'altro o anche se parlano di F1 parlano di fatti che generalmente non c'entrano nulla (come ad esempio qualche mese fa quando parlarono per cinque minuti buoni dell'incidente in cui era morto Wendlinger, ex pilota della Sauber che in realtà è vivo e vegeto nonostante dopo l'incidente in questione non abbia più gareggiato in F1). Se invece al momento della partenza c'è stato qualcosa di movimentato si sentono parecchi commenti in proposito.
Ma torniamo a noi. Dopo qualche minuto di calma apparente inizia il caos. Non ricordo nemmeno il motivo ma ci sono detriti in pista e intanto Alguersuari figura come ritirato. Tutti rientrano ai box in branco dopo dieci minuti in una di quelle scene profetiche al punto tale che il telespettatore non può fare a meno di pensare "qui capiterà del gran casino". E in effetti il telespettatore non ha tutti i torti perché frattanto ai box avviene la prova generale della fine del mondo.
Nel frattempo mio zio ripete parecchie volte che è un'assurdità impiegare la safety car per dei semplici detriti in pista. Sì, certo, allora la safety car non mettiamola affatto come in epoca passata (un'epoca che sarebbe piaciuta a Taki Inoue così non sarebbe stato investito - ma forse quello era semplicemente un mezzo dei commissari di pista e non la safety car).
Il circuito dell'Hungaroring è passato alla storia per le ruote non imbullonate sulla Renault di Alonso (vedi 2006, vedi 2009). Pensavo che finché Alonso non tornerà in Renault ci saremmo risparmiati fatti del genere. E invece non ce li risparmiamo affatto dato che ai box Mercedes hanno messo in atto una mossa del genere. Rosberg parte con una ruota che si stacca e che sfiora un meccanico della Williams. Poi si ritira lì in mezzo alla pitlane. È il secondo ritiro stagionale per la Mercedes. In una delle prime gare si era ritirato Schumacher per via di una ruota male imbullonata. Se questi della Mercedes mettessero i bulloni al posto giusto adesso sarebbero a quota zero ritiri ma lasciamo perdere.
Nel frattempo mio zio dà dell'idiota a Rosberg non si sa bene perché, magari mio zio pensava che alla Mercedes i piloti facessero il pitstop self service e che spettasse a loro controllare che tutti i bulloni fossero al loro posto.
Ma intanto nello stesso momento Kubica viene fatto ripartire da gente distratta che non si accorge che una Force India sta sopraggiungendo. E infatti Sutil viene centrato in pieno dalla gialla vettura, cosa a cui era sempre scampato in tutte le sue peripezie avvenute in passato lungo le corsie dei box rischiando di essere centrato in pieno da delle Ferrari oppure da dei bocchettoni provvidenzialmente dimenticati inseriti all'interno di esse. Per il pilota della Force India è ritiro immediato e la cosa stupisce perché non si ritirava da un po' nonostante un esordio nel 2007 in cui si andava a schiantare una volta sì e l'altra pure. Adesso sembra che sia in grado di ottenere risultati memorabili - sarà perché l'anti-Sutil corre nei rally e non può tamponarlo? Mistero...
Dopo un paio di giri Kubica viene penalizzato con uno stop and go. Scopriamo quindi che il vecchio stop and go esiste ancora e che non è stato completamente soppresso. Non sappiamo però ancora con esattezza quali siano le circostanze precise in cui viene rispolverato. Poi dopo un altro paio di giri per il pilota della Renault è ritiro.
Ma torniamo davanti. Webber è l'unico che non è andato a cambiare gomme e ha guadagnato la leadership. Vettel è accusato di avere rallentato gli altri al momento in cui la safety car usciva per permettere a Webber di recuperare terreno. Tutti iniziano a urlare allo scandalo perché vedono un complotto della Redbull ai danni delle altre scuderie. Ma non urlavano tutti allo scandalo perché Webber e Vettel si prendevano a sportellate dalla mattina alla sera? Mistero...
Nel frattempo Hamilton s'è frapposto tra Alonso e Massa perché come in ogni occasione che si rispetti in Ferrari hanno optato per il cambio di gomme di gruppo. Per una volta la soluzione non si prospetta esageratamente errata perché è probabile che sia effettivamente stata la soluzione che consentiva di perdere il minor numero possibile di posizioni. È probabile, non sicuro. Dopo un po' Hamilton si ritira e lo scopo di Webber non era più restare in pista abbastanza a lungo per poter restare davanti a Hamilton dopo il cambio gomme. Era stare davanti a tutti gli altri e infatti ha rimandato il pitstop per tempo immemorabile. Intanto Vettel era penalizzato con un drive through che spianava ad Alonso la strada della seconda posizione. Zio Santander aveva gli occhi che gli brillavano con lo stemma del dollaro nelle pupille tipo zio Paperone. E a quel punto la gara ha raggiunto un punto in cui accadeva ben poco di innovativo.
Altro pilota che ha rimandato il pitstop fino all'ultimo era El Barry. Contava almeno su un decimo posto e dopo la sosta si ritrovava undicesimo. Ma niente paura, durante gli ultimi giri si è portato negli scarichi di colui che gli stava davanti. Colui che gli stava davanti era l'ex signore e padrone dell'universo nonché Schumi nonché suo ex compagno di squadra a cui lui faceva da zerbino. Sono giri bollenti quelli finali con i due anzianotti scatenati che combattono per l'ultimo punto disponibile ma che sembra che tra loro si stia decidendo il titolo mondiale. Barry urla insulti via radio perché Schumacher non gli spiana la strada dopo tutte le volte che lui gliel'ha spianata in passato (non credo che abbia detto esattamente questo, ma vi prego di consentirmi una piccola licenza poetica). Dopodiché tenta di passare all'interno e Schumi si immedesima in Montoya tentando di fare di lui uno sfilatino contro il muro dei box. El Barry urla altri insulti via radio ma riesce a ultimare il sorpasso invocando che venga esposta bandiera nera al rivale. Dopo la gara esplodono le polemiche e se ne sentono di tutti i colori, tra cui qualcuno convinto che Schumacher fino a quanto stava in Ferrari fosse la personificazione assoluta del fairplay. Ma dopotutto quelli che stanno in Ferrari sono sempre stati la personificazione del fairplay, no? Sono perfetti, anzi, sono le nuove divinità...
E mentre qualcuno tentava di aprire gli occhi a questi asinelli facendo notare che dopotutto Schumacher non era poi così il genio della correttezza anche questa gara finiva... O meglio, era già finita da un po'.
1° Webber, 2° Alonso, 3° Vettel. A seguire Massa, Petrov, Hulkenberg, DLR, Kobyyyy, Button e Barryyyy prendevano punti. E in questa top ten mi pare di vedere più di un evento miracoloso, tipo le posizioni di Petrov e Hulk, nonché la presenza di entrambe le Sauber in zona punti. Era davvero un miracolo, ho pensato, che DLR non si fosse ritirato. Ma soprattutto che nemmeno Senna e Trulli si fossero ritirati. Tre eventi paranormali in uno, come dire. Ciò che non aveva niente di paranormale invece era che come solito Yammi fosse arrivato ultimo. Anche l'arrivo di DGR in penultima posizione non era poi così tanto sorprendente.
Webber in vetta alla classifica, dopo l'Ungheria. Anche dopo la pausa estiva conserverà la posizione oppure sarà costretto a rinunciarvi? Lo scopriremo a tempo debito. Così come scopriremo se i 20 punti di distacco tra Webber e il Ferrari Man sono un ostacolo insormontabile oppure se gli occhi di zio Santander continueranno a brillare... Chi vivrà vedrà!!!

Griglia di partenza:
1) Sebastian Vettel (Redbull), 2) Mark Webber (Redbull)
3) Fernando Alonso (Ferrari), 4) Felipe Massa (Ferrari)
5) Lewis Hamilton (Mclaren), 6) Nico Rosberg (Mercedes)
7) Vitalij Petrov (Renault), 8) Robert Kubica (Renault)
9) Pedro De La Rosa (Sauber), 10) Nicolas Hulkenberg (Williams)
11) Jenson Button (Mclaren), 12) Rubens Barrichello (Williams)
13) Adrian Sutil (Force India), 14) Michael Schumacher (Mercedes)
15) Sebastien Buemi (Toro Rosso), 16) Vitantonio Liuzzi (Force India)
17) Jaime Alguersuari (Toro Rosso), 18) Kamuy Kobayashi (Sauber)*
19) Timo Glock (Virgin), 20) Heikki Kovalainen (Lotus)
21) Jarno Trulli (Lotus), 22) Lucas Di Grassi (Virgin)
23) Bruno Senna (HRT), 24) Sakon Yamamoto (HRT)
*Retrocesso di 5 posizioni per essere uscito dai box col semaforo rosso in Q1, è partito 23°.
Risultato di gara: 1) Mark Webber (Redbull), 2) Fernando Alonso (Ferrari), 3) Sebastian Vettel (Redbull), 4) Felipe Massa (Ferrari), 5) Vitalij Petrov (Renault), 6) Nicolas Hulkenberg (Williams), 7) Pedro De La Rosa (Sauber), 8) Jenson Button (Mclaren), 9) Kamuy Kobayashi (Sauber), 10) Rubens Barrichello (Williams), 11) Michael Schumacher (Mercedes), 12) Sebastien Buemi (Toro Rosso), 13) Vitantonio Liuzzi (Force India), 14) Heikki Kovalainen (Lotus), 15) Jarno Trulli (Lotus), 16) Timo Glock (Virgin), 17) Bruno Senna (HRT), 18) Lucas Di Grassi (Virgin), 19) Sakon Yamamoto (HRT), Ritirati: Lewis Hamilton (McLaren), Robert Kubica (Renault), Nico Rosberg (Mercedes), Adrian Sutil (Force India), Jaime Alguersuari (Toro Rosso)

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Milly Sunshine