Let's go! Si parte con un quartetto di turbo nelle prime quattro posizioni, ci sono le Ferrari e le Renault in ordine sparso nei primi quattro posti e tutto lascia pensare che oggi a Maranello arriverà qualche punto. Si tratta di un pensiero molto astratto, Ferrari in zona punti a fine gara non ce ne saranno e in realtà anche molto prima di arrivare a fine gara. Ad ogni modo Villeneuve fa un giro da leader e, superato da Prost, prende il largo in una via di fuga, rendendo le cose fin troppo facili al suo best friend forever Arnoux. Le Renault adesso sono 1/2 e ci rimarranno. Di lì a qualche tempo si inserirà al terzo posto Laffite seguito dalla Brabham di Piquet e dalle Williams di Jones e Reutemann. Ricordo che al momento l'argentino è il leader del mondiale, con poca soddisfazione di Jones e della Williams al gran completo.
Siamo verso metà gara quando si giunge al colpo di scena: la Renault di Prost si dimentica di essere nel 1981, si mette avanti con i lavori e il motore decide che è ora di dire basta, un po' come succederà ogni tre per due nel mondiale 1982. Da leader a ritirato in pochi secondi, Prost vede Arnoux succedergli in testa alla gara. Laffite, che si stava avvicinando notevolmente al duo di testa, continua ad avvicinarsi notevolmente alla sola Renault rimasta. Gli giunge negli scarichi, ma in quei frangenti l'Alfa di Giacomelli va a fuoco, quindi la regia abbandona per un attimo il duello tra Arnoux e Laffite. Quando torna su di loro, Arnoux è ancora in testa, ma non vi rimarrà molto a lungo: Laffite ormai è sul punto di passare in testa. Ne approfitto per ricordare che Laffite è nato a novembre del 1943 e di conseguenza va verso i 38 in occasione di queste peripezie austriache.
Al giorno d'oggi qualcuno direbbe che è un V3KkYaCçY0 e che dovrebbe cedere la vittoria su un piatto d'argento al pilota più giovane in pista. Anzi no, perché il pilota più giovane in pista è De Cesaris e secondo gli standard odierni sarebbe uno che fa troppihhhh incidentihhhh. Si viene quindi a creare una sorta di vuoto cosmico in cui non è chiaro chi possa essere il vincitore morale di questo evento. A bordo di una Ligier estremamente elegante seppure tamarra, il nostro francese preferito va a conquistarsi la quinta vittoria in carriera (la sesta e ultima sarà in Canada e ve l'ho narrata nel post che parla delle ultime tre gare stagionali - il post con cui lo scorso agosto ho aperto la tradizione di parlate 24/7 di Formula 1 vintage), con Arnoux che deve accontentarsi del secondo gradino del podio.
Chiude terzo Piquet, che ha modo di avvicinarsi in classifica di qualche punto rispetto a Reutemann, che chiude quinto alle spalle del compagno di squadra Jones. Sesto si classifica Watson, compagno di squadra di De Cesaris in McLaren. Non che lo status di compagno di squadra di De Cesaris nel 1981 sia ciò che maggiormente definisce Watson, però ci tenevo a citarlo. I ritirati sono un'infinità, la maggior parte dei quali ritirati per guasti al motore. Non Villeneuve, che dopo pochi giri di gara si è ritirato per incidente senza attendere che il turbo lo abbandonasse e senza avere minimamente la possibilità di duellare con Arnoux prendendolo a ruotate. Lo dico sempre che la Formula 1 è morta a causa della bandiera a scacchi che ha messo fine al GP di Francia del 1979! ;-)
PS. Sia Tambay (Ligier) sia Patrese (Arrows) risultano ritirati per guasti al motore, ma Tambay si è ritirato parecchio tempo prima di Patrese, quindi Patrese ha vinto il suo scontro con Tambay a cui la Formula 1 anni '80 fa da contorno.
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