sabato 5 febbraio 2022

Duelli per la leadership terminati in incidente, vetture italiane eleganti e vetture francesi tamarre // GP Olanda 1977

Le scelte d'impulso sono quelle migliori e ho deciso di piazzare qui e adesso questo post sugli eventi di Zandvoort, che ho visto grazie a una sintesi di Perle di Sport trovata su Youtube dalla quale si intravedono comunque un sacco di cose, tutte accompagnate dalla voce di Poltronieri. Spostiamoci quindi sulla prima fila dove ci sono Mario Andretti sulla Lotus e Jacques Laffite sulla meravigliosa e tamarra Ligier, che però parte con il muletto dopo un problema avuto nel warm-up della mattina. A scattare meglio di tutti però è James Hunt su McLaren e si porta al comando, seguito da Laffite e da Andretti. Poltronieri si lamenta che siccome in griglia i piloti possono piazzarsi un po' a caso, spesso chi parte dietro passa davanti in partenza.

Andretti non ci sta a stare dietro a Laffite e di fatto proprio non ci sta dietro a Laffite: lo passa dopo un giro, si porta in seconda posizione negli scarichi di Hunt ed è deciso a dare battaglia. Laffite nel frattempo se ne sta tranquillo sempre ammesso che essere inseguito dalle due Ferrari significhi stare tranquillo. Adesso però Laffite levati che vogliamo vedere duellihhhh e sorpassihhhh per la prima posizione. Andretti si ricorda di essere americano e quindi connazionale di quelli che di lì a quarant'anni decideranno di libertymedizzare la Formula 1 e non si risparmia. Neanche Hunt si risparmia, perché se finisce in incidente meglio. Non credo sia questo che pensano, quello che conta è che gli Huntretti si spalmano l'uno contro l'altro.

Hunt è fuori, Andretti cerca di proseguire, ma non durerà tanti giri. Una tamarra e bellissima vettura turchese è in testa seguita da Niki Lauda e Carlos Reutemann, con Lauda che si avvicina sempre più a Laffite e Reutemann che deve vedersela con l'unica Lotus rimasta in pista, quella di Gunnar Nilsson. Lauda va cauto ma supera Laffite, Reutemann e Nilsson un po' meno, infatti Nilsson tampona Reutemann e finisce fuori, mentre Reutemann finisce ai box. In sintesi Lauda è in testa, Laffite è secondo e dietro di loro accade qualcosa di moooolto pittoresco, perché un sacco di gente che conta si è levata di mezzo già da tempo. A debita distanza dal duo di testa c'è un'Ensign a chiudere il podio virtuale e a guidarla è un giovane futuro Yd0l0 degli imolesi: carissimi lettori, ecco a voi Patrick Tambay!

Però non eccitatevi troppo, perché neanche davanti è finita. Laffite è ancora negli scarichi di Lauda mentre doppiano vetture random molte delle quali in lotta tra di loro. C'è un notevole caos e sedetevi perché sta per accadere qualcosa che potrebbe traumatizzarvi. Poltronieri infatti pronuncia la seguente frase: "tutti questi sorpassi potrebbero falsare l'andamento della corsa." I sorpassi falsano le gare, se riguardano piloti non di prima fascia. Mi piace come ai tempi i telecronisti avessero questo modo educato e pacato di cercare di entrare nel cuore del tifoso medio, invece di salire in piedi sul divano perché Vettel non c'è, Vettel non c'è, Vettel non c'è, si è ritirato finalmentehhhh era proprio ora che andasse in pensionehhhh!!!111!!!11!

Vi anticipo che la gara la vince Lauda, con un margine di un paio di secondi nei confronti di Laffite. Tambay invece a due giri dalla fine rimane senza benzina e si vede strappare il podio da Jody Scheckter (Wolf). Si classifica in quarta posizione Emerson Fittipaldi (Copersucar) e al futuro Yd0l0 non rimane altro da fare che accontentarsi dei punti del quinto posto. La zona punti viene chiusa da Reutemann, doppiato ma sempre rimasto in pista dopo il suo incidente. Seguono Hans Joachim Stuck (Brabham), Hans Binder (Penske), Brett Lunger (McLaren di un team privato), Ian Scheckter (March) e Alex Ribeiro (March). Sono considerati classificati anche Vittorio Brambilla (Surtees) e Riccardo Patrese (Shadow) ritirati verso fine gara, il primo per incidente e il secondo per un guasto.


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Milly Sunshine