Oggi vi propongo una gara inconsueta, disponibile su Youtube in una versione della durata di circa 50 minuti (la gara effettiva è durata poco più di un'ora, alcuni giri sono tagliati ma la parte off screen è relativamente poca): l'International Trophy disputato esattamente 44 anni fa, il 19 marzo del 1978, sul circuito di Silverstone, con nomi più o meno altolocati della Formula 1. La gara si svolge sotto al diluvio universale, con questa griglia di partenza:
Peterson - Lauda
Andretti - Hunt
Lunger - Depailler
Stuck - Fittipaldi
Daly - Keegan
Rosberg - De Villota
Ickx - Trimmer
Regazzoni - Galica
Immagino che penserete: "ma con queste condizioni meteo non c'è nessuno - magari qualche pilota pittoresco - a cui capita qualcosa di strano? magari qualche sprovveduto che va a impantanarsi nel giro di schieramento? E qualcuno che va addirittura a sbattere?" Ebbene sì, uno che si impantana c'è e lo fa al volante di una Brabham. È Niki Lauda. E poi c'è anche che direttamente sfascia la macchina. Quella macchina è una Lotus e a guidarla è Ronnie Peterson. Lauda non può prendere parte al giro di formazione perché ha un guasto sulla vettura di riserva, Peterson si prepara a partire dalla pitlane. Marione Andretti e James Hunt sono davanti a tutti nel giro di formazione per quella che sembra una gara destinata ad essere piuttosto devastante.
Il giro di formazione inizia appunto in modo devastante e vede varie vetture finire in testacoda e ripartire. Al via si presentano tutti e la McLaren di Hunt sembra involarsi verso la leadership, ma no, ecco che arriva una vettura blu... è la Hesketh di Derek Daly che si porta davanti a tutti, un po' come se il premio per il vincitore fosse una lavatrice Candy! Sulla vettura di Daly c'è il numero 38 davanti e anche su un lato... sull'altro lato della monoposto invece ha il numero 24?!?!?!?! Numero 24 che tra parentesi gli dà un'aura divina, perché è in realtà il numero di gara della sua compagna di squadra Divina Galica! Prima che termini il primo giro, comunque, fa una gran sbinnata per aquaplaning e finisce fuori venendo subito imitato da Hunt e da un altro non identificato.
Troviamo quindi in testa la Lotus di Andretti, mentre Peterson partito dai box vi rientra per problemi tecnici e non ne esce più. Due giri più tardi, tuttavia, Marione finisce fuori alla stessa curva e colpisce la vettura di Hunt. Un'altra vettura è ferma lì, non saprei se la Shadow di Clay Regazzoni o la Ensign di Jacky Ickx entrambi ritirati dopo un giro. Secondo Murray Walker è una Hesketh, ma in realtà Derek Daly è tornato in pista quasi subito trovandosi secondo alle spalle della Shadow di Hans Joachin Stuck e Divina Galica al momento è ancora in gara. Ciò resterà un mistero, ma non abbiamo tempo di pensare ai misteri, dobbiamo salutare la Tyrrell che esce di scena con Patrick Depailler al volante. Sarà meno traumatico il ritiro non inquadrato di Emilio De Villota che sulla McLaren esce di scena per un guasto.
Stuck ha problemi ed è costretto a rallentare, Daly potrebbe quindi puntare alla vittoria, ma invece va a sbattere nello stesso punto di Depailler, lasciando la leadership al suo diretto inseguitore Keke Rosberg. Più o meno nello stesso momento di Daly, ha un incidente anche Divina Galica. Facendo due rapidi calcoli dieci vetture si sono già ritirate, ne rimangono solo sei, di cui una è quella di Stuck che non completerà il 90% della gara, trascorrendo vari giri fermo ai box. Rimangono solo due vetture a pieni giri, che sono quella di Rosberg e quella di Fittipaldi. Emmo sulla Copersucar rimonta mentre da parte sua Tony Trimmer su McLaren è doppiato, ma si trova stabilmente al terzo posto, seguito da un'altra McLaren (sono tutte di team privati eccetto quella ufficiale di Hunt) guidata da Brett Lunger. Rupert Keegan su una Surtees si trova invece quinto ma staccato di diversi giri.
La pioggia nel frattempo ha smesso di cadere e giungono in cabina di commento informazioni contrastanti sulla durata della gara: sembra venga accorciata di dieci giri, per un totale di trenta, ma si opta invece per la distanza originale, ovvero quaranta. Gli ultimi dieci, sulla pista ancora piuttosto bagnata, sono caratterizzati dal duello Keke Rosberg vs Emerson Fittipaldi. Il pilota della Copersucar non si arrende e più di una volta arriva vicino a Sexy Baffo, ma lo spray che si alza dietro la Theodore sembra aiutare il pilota finlandese, che regge per dieci giri e va a prendersi una vittoria non ufficiale in quella che di fatto è la sua seconda gara al volante di una Formula 1 (la prima è stata il primo gran premio ufficiale della stagione 1978). Mentre in futuro ne vincerà cinque ufficiali, per la Theodore questa rimane l'unica vittoria.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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Milly Sunshine