giovedì 10 marzo 2022

I gran premi fantasma // GP Belgio e Svezia 1977

Esistono gare che su Youtube sono introvabili anche per epoche nelle quali esistono filmati integrali o comunque extended highlights e nel 1977 sembrano essercene due di fila.
Uno è il GP del Belgio: ho trovato un video di dieci minuti tratto dal programma "Telesprint" con un commento alla gara (che facendo ricerche scoprio che veniva trasmesso apparentemente dal canale Elefante TV che ricordo che in seguito negli anni '90 faceva 24/7 televendite di tappeti), oltre che un highlight, non in italiano invece, della durata di cinque minuti.
L'altro è il GP di Svezia e qui c'è anche meno: una sintesi di appena tre minuti in inglese e una di quattro senza audio. Questi due gran premi, avvenuti uno dopo l'altro, hanno avuto in comune di essere stati vinti da piloti che non avevano mai vinto in Formula 1 prima di quelle specifiche occasioni.

A Zolder si corre con la pioggia e certe cose non cambiano, who kers che negli anni '70 ci sono i very uominy, questi very uominy degli anni '70 sembrano comportarsi esattamente come i piloti odierni in analoghe condizioni meteo: fanno testacoda, vagano per prati oppure finiscono addosso ad altri. È il caso di Marione, di cui il giornalista italiano del commento alla gara osserva pacatamente "Andretti sul bagnato non è così allenato essendo un pilota americano". Parte dalla pole accanto a John Watson, Watson passa davanti... e niente, Andretti gli cozza contro. Passa in testa Jody Scheckter, rimanendoci fino quasi a un quarto di gara quando, essendosi quasi fermata la pioggia, va ai box a mettere le slick anticipando gli altri piloti. Appena uscito dai box, va in testacoda, cosa che a suo onore altri hanno fatto prima di lui senza essere sulle slick.

Passa quindi in testa Jochen Mass, che poi si ferma a sua volta. Gli succede Vittorio Brambilla, che poi ai box rimane fermo piuttosto a lungo. Non è il solo a fare una sosta lunga... in realtà quasi tutti fanno soste lunghe, ed ecco che Niki Lauda si ritrova in testa. Mentre dietro vari piloti continuano a superarsi, Lauda si trova stabilmente in testa con un certo vantaggio nei confronti degli inseguitori.
Scheckter nel frattempo durante uno scroscio di pioggia torna su gomme da bagnato, ma la pioggia smette subito di cadere. Mass invece inizia a fare dei testacoda e dopo uno di questi va direttamente a sbattere... frattanto uno degli inseguitori sembra essere destinato a risalire più avanti. È Gunnar Nilsson, che a tre quarti di gara supera Lauda e si porta in testa. Non solo: inizia anche a staccare Lauda like a boss e va a vincere con un ampio vantaggio salendo su un podio alquanto pittoresco.


Non so voi, ma a me pare tutto fighissimo, ci sono scritti a caratteri cubitali anche i nomi dei primi tre classificati Gunnar Nilsson, Niki Lauda e Ronnie Peterson (quest'ultimo al volante di una Tyrrell a sei ruote). Vittorio Brambilla, Alan Jones e Hans-Joachim Stuck completano la zona punti. Per il pilota della Lotus si tratta della prima vittoria in carriera, che purtroppo sarà anche l'ultima.
Il GP successivo si svolge in Svezia e per narrarvelo devo fare ricorso anche alla cronaca di statsf1 perché i filmati mostrano ben poco. La gara si svolge in SoVrApPoSiZiOn3 con la 24 Ore di Le Mans ed è il compagno di squadra di Nilsson, ovvero Andretti, a sembrare il favorito per la vittoria per gran parte della gara, dopo essersi conteso nei primi giri la leadership con Watson. Stavolta va tutto bene: i due riescono a non venire a contatto!

Mentre Andretti si riporta al comando, ci sono invece problemi per Nilsson: il vincitore di Zolder prima procede lentanente poi deve rientrare ai box tornando in pista nelle retrovie. Più avanti nel corso della gara sarà anche costretto al ritiro, giusto per non farsi mancare niente.
Abbiamo nel frattempo lasciato Watson secondo dopo avere subito il sorpasso di Marione a seguito di un suo precedente attacco al primo giro e lo ritroviamo ancora secondo, ma lontano da Marione. Ha Scheckter negli scarichi, che cerca in tutti i modi di prendersi la seconda posizione, ma il tentativo di sorpasso del pilota della Wolf finisce con un incidente. Tra i due l'unico che prosegue è il pilota della Brabham, ma perdendo svariate posizioni a causa di un testacoda.
Secondo c'è adesso James Hunt, seguito da un Patrick Depailler esa-ruotato, da Jochen Mass, da Jacques Laffite e da Carlos Reutemann.

La graziosa e tamarra Ligier di Laffite come una scheggia impazzita supera tutti eccetto Andretti, portandosi in seconda posizione, mentre i piloti già citati si rimescolano un po' nella seconda parte di gara, in particolare Hunt perde numerose posizioni a causa di, mi pare di capire, gomme eccessivamente usurate. Mentre avviene tutto ciò Marione ha un vantaggio abissale, ma c'è un plot-twist: nella fase finale della gara è costretto a rallentare per scarsità di carburante.
A due giri dalla fine è costretto a una sosta ai box per un rifornimento che gli consenta di vedere la fine della gara. Il primo a vedere la fine è Laffite che ottiene la prima delle sue sei vittorie in carriera, salendo sul podio insieme a Mass e Reutemann, con Depailler, Watson e Andretti a completare la top-6. Secondo statsf1 sul podio non viene suonato l'inno nazionale perché non è presente un disco con l'inno francese.

PS. Il gran premio seguente è quello di Francia, che ho visto tempo fa, nel quale continueranno peraltro le poco felici peripezie di John Watson. Stay tooned.

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Milly Sunshine