Mentre si parla di ampliare ulteriormente i calendari delle prossime stagioni, con la "minaccia" di incrementare i gran premi fino a trenta, perché gli States pretendono di avere tanti gran premi negli Stati Uniti quanti ce ne sono altrove in interi continenti, andiamo controcorrente parlando di quando ce n'erano solo quindici. Non era comunque tutto rose e fiori neanche ai tempi per il tifoso medio, posso immaginare, dato che i gran premi con copertura televisiva minimalista sembravano abbondare. Sia chiaro, il fatto che i video dei gran premi completi fino alla metà degli anni '70 scarseggino è parzialmente legato al fatto che molti sono stati diffusi da registrazioni private, arrivate con l'avvento e la diffusione dei videoregistratori, ma rimane comunque il fatto che certi eventi, specie extra-europei, in TV non arrivavano.
Non è chiaro cosa venisse effettivamente trasmesso ai tempi, sicuramente qualche servizio televisivo c'era, ma è abbastanza chiaro dalla qualità degli highlight di cinque minuti che ho trovato che del GP d'Argentina che ha aperto la stagione 1974 esistono 1) solo registrazioni in bianco e nero, 2) riprese da una sola telecamera con una panoramica piuttosto piccola in relazione all'intero circuito di Buenos Aires. Dall'highlight non si capisce nemmeno che cosa stia succedendo, quindi per ricostruire i fatti sono andata a recuperarmi un reportage scritto, che narra di come il pilota di casa Carlos Reutemann, ai tempi alla Brabham, abbia leaderato la gara fin dal terzo giro, dopo avere superato la Lotus di Ronnie Peterson già alle prese con probabili problemi di gomme che l'hanno in seguito fatto scivolare indietro di varie posizioni.
Il pubblico doveva essere estasiato, un po' come sarebbero i tifosi a Interlagos se Rubens Barrichello fosse in testa alla gara quando mancano ormai due giri alla fine. Quello che sembra essere successo a Reutemann sembra essere tale e quale a quello che potrebbe mediamente succedere a Barrichello in una situazione analoga nel proprio gran premio di casa: ha finito la benzina. Ha preso la testa della gara quindi Denny Hulme, che aveva trentasette anni e una chioma ridotta più o meno come quella di Robert Kubica, ma ai tempi non sembrava essere un grosso problema. Partito dalla decima piazza, fino a quel momento si era fatto largo tra gli avversari salendo piuttosto in alto... troppo in alto, garahhhh rubatahhhh, perché ha chiuso davanti alle Ferrari invece di levarsi di mezzo per raggiungere l'obiettivo ultimo dell'umanità, ovvero vedere vincere la Rossa.
Quella di Hulme è stata la sua ultima vittoria in Formula 1 nonché ad oggi l'ultima vittoria di un pilota neozelandese (purtroppo Brendon Hartley non ha cambiato le cose durante la sua breve ma intensa presenza), mentre Niki Lauda, secondo, ha conquistato per la prima volta un podio nella massima categoria. L'ha fatto in modo estremamente romantico, in dolce compagnia del compagno di squadra Clay Regazzoni, terzo classificato. Laudazzoni vibes, che contribuivano in parte a ristabilire l'ordine naturale delle cose. Quello che non hanno potuto fare loro, l'ha fatto Mike Hailwood che in qualità di campione di motociclismo ha portato lo spettacolohhhh classificandosi quarto a bordo della McLaren. Hanno completato la zona punti Jean-Pierre Beltoise su BRM e Patrick Depailler su Tyrrell. Reutemann è stato classificato solo settimo, quindi non ha portato a casa nemmeno un punto.
Il successivo GP del Brasile è ugualmente arrivato ai giorni nostri su Youtube con un solo video di highlight, anche più corto di quello precedente, ma la qualità della copertura televisiva sembra migliore: migliori inquadrature, immagini in bianco e nero e chissà, magari almeno Rede Globo l'avrà anche trasmesso in versione integrale. Questo non lo scopriremo mai, mentre per scoprire quali siano stati gli eventi della gara ho dovuto nuovamente ricorrere a una cronaca scritta. Partiva dalla pole position il pilota di casa Emerson Fittipaldi sulla McLaren, ma la partenza è stata ritardata a causa del pubblico che aveva lanciato bottiglie sull'asfalto. Al via le cose non sono andate molto bene per Emmo, scivolato dietro a Reutemann e Peterson. I due, comunque, hanno avuto sventure varie e Fittipaldi è tornato in testa, destinato a un successo maggiore sul suolo domestico rispetto a Reutemann.
La gara è terminata poco dopo i due terzi della percorrenza, quando è scoppiato un temporale e la direzione gara ha deciso che i piloti non erano very uominy e ha messo fine all'evento con la bandiera rossa. Dopo il ritiro di Lauda avvenuto nei primissimi giri di gara, Regazzoni ha salvato l'onore della Ferrari con il secondo posto, con il podio completato da Jacky Ickx su Lotus. L'altro pilota di casa Carlos Pace ha chiuso quarto sulla Surtees, mentre la zona punti è stata completata da Hailwood e Peterson. Curiosamente sembra che una settimana più tardi si sia svolto un non-championship event a Brasilia, vinto nuovamente da Fittipaldi, ma dovrebbe trattarsi di una gara poco importante perché facendo ricerche risulta che non vi abbia preso parte la Ferrari! Il terzo gran premio ufficiale della stagione è stato quindi quasi due mesi più tardi in marzo in Sudafrica.
Purtroppo erano gli anni '70 quindi non succedevano solo cose allegre e spensierate come le non-championship race vinte da Fittipaldi. Circa una settimana prima del GP di Kyalami, infatti, il pilota della Shadow Peter Revson è deceduto in un incidente avvenuto in una sessione di test sullo stesso circuito. Non sarebbe neanche stato l'unico incidente mortale della stagione, ma ci meritiamo un po' di tregua in questo post, quindi andiamo ad analizzare i filmati disponibili dell'evento sudafricano. Dagli highlight la regia non sembra granché, ma almeno, diversamente dall'Argentina, ci sono le immagini a colori. Sussistono vari dubbi sul fatto che il gran premio sia stato trasmesso dalle TV europee, quello che è certo è che anche stavolta tocca leggere un resoconto dell'evento per capire che cosa sia capitato e sembra che nella prima fase sia capitata un po' di confusione con contatti vari.
Non ci sono stati contatti comunque nelle primissime posizioni, con Lauda che si è involato in prima posizione davanti a Reutemann e Regazzoni, rimanendoci per diversi giri, finché Reutemann non ha preso il comando della gara e l'ha mantenuto fino alla bandiera a scacchi, conquistando la sua prima vittoria in Formula 1. I Laudazzoni si sono ritirati in corso d'opera entrambi per problemi tecnici e, dopo una lunga rimonta, Beltoise si è classificato in seconda posizione precedendo Hailwood che ha portato motomondiale vibes sul podio rendendo l'evento spettacolare. Patrick Depailler ha chiuso quarto, mentre hanno completato la zona punti Hans-Joachim Stuck su March e nientemeno che Arturo Merzario sulla Iso Marlboro (la prima scuderia di Frank Williams). Il vincitore del gran premio precedente Fittipaldi ha chiuso soltanto settimo, quindi fuori dalla zona punti l'ultima delle gare che hanno preceduto la stagione europea.
PS. A proposito di stagione europea, non temete, cercherò di scoprire cosa sia arrivato a noi degli eventi europei e vi parlerò anche di quelli, a suo tempo.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
martedì 29 marzo 2022
La copertura televisiva minimalista dei gran premi extraeuropei nei mid-70s // GP Argentina, Brasile e Sudafrica 1974
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