Oggi facciamo un viaggio nell'estate 2000, quando ero una dodicenne che si lamentava sul proprio diario segreto delle doppiette McLaren. Guess what, iniziamo con un gran premio-lamentela e ci spostiamo a Magny-Cours, pista celebre perché nel 2004 Michael Schumacher ci ha vinto facendo quattro pitstop grazie al fatto di potere essere più leggero degli avversari e di fare presto a fare le soste per via della brevità della pitlane. Si vede che la Formula 1 del 2004 era tanto diversa da quella attuale, perché c'erano i rifornimenti di benzina, ma in primo luogo perché un pilota Ferrari poteva permettersi di fare quattro soste senza tremare di paura ogni volta.
Quattro anni prima a Magny-Cours, Schumacher scattava dalla pole position, affiancato dalla McLaren di David Coulthard. Dietro di loro c'erano i rispettivi compagni di squadra Rubens Barrichello e Mika Hakkinen. Coulthard è partito bene, ha cercato di affiancare Schumacher e di strappargli la pole position, ma Schumacher gli ha detto "col ca**o che mi passi". Ne ha approfittato Rubinho che si è infilato tra i due, mentre si sono accodati in quinta e sesta piazza Heinz-Harald Frentzen (Jordan) e Jacques Villeneuve (B.A.R.).
Le due Ferrari erano 1/2 e le due McLaren erano 3/4, con i compagni di squadra che diligentemente stavano ben lontani gli uni dagli altri. Non era esattamente così in casa Prost, dove nel corso del primo stint abbiamo assistito a una scena memorabile: Jean Alesi in testacoda, speronato dal compagno di squadra Nick Heidfeld.
La gara dei due è proseguita, mentre proseguiva con molti meno intoppi quella del quartetto di testa. Poi Barrichello ha detto: "no, veramente la mia sta iniziando a procedere non proprio senza intoppi" e ha iniziato ad avere problemi con le gomme, tanto che Coulthard si è avvicinato notevolmente. Barrichello ha risolto il problema rientrando ai box per primo, ma subendone gli effetti: eravamo in epoca di rifornimenti di benzina e all'epoca dei rifornimenti di benzina chi rientrava prima degli altri rischiava di subire overcut.
In quella parte di gara Schumacher conservava la leadership, ma non troppo agevolmente, dato che Coulthard gli si è avvicinato e i due hanno ingaggiato un acceso duello, che ha visto Michael sbarrare la strada a David con decisione in più di un'occasione. In un'occasione Coulthard gli ha anche rivolto un elegante saluto con il dito medio alzato. Ricordo dai tempi che poi in conferenza stampa si è scusato per l'accaduto sostenendo - sono seria - che con la sua azione dava il cattivo esempio ai bambini che seguivano le gare!
La gara si è successivamente risolta in favore di Coulthard, mentre Hakkinen sembrava destinato a rimanere dietro a Schumacher anche a soste ultimate. Il motore della Ferrari, tuttavia, non era molto d'accordo, tanto che a gara ormai inoltrata, quando mancavano una dozzina di giri al termine, ha dato forfait, costringendolo al ritiro. Ancora non lo sapevamo, ma per vedere Michael Schumacher ritirarsi da un gran premio per un guasto al motore avremmo dovuto attendere nientemeno che il GP del Giappone 2006.
Coulthard in testa, Hakkinen secondo, Barrichello risaliva in terza piazza, il tutto mentre a debita distanza Villeneuve concludeva la gara in quarta posizione. La quinta piazza è andata a Ralf Schumacher (Williams) che ha preceduto Jarno Trulli (Jordan) dopo averlo superato in precedenza. Ha chiuso solo settimo Frentzen, invece, quindi fuori dalla zona punti, precedendo la Williams di un giovanissimo Jenson Button.
Mentre la McLaren faceva doppietta, a Michael Schumacher non restava altro da fare che sperare che le cose andassero meglio due settimane più tardi a Zeltweg, evitando quantomeno stavolta di ritirarsi. Era in buona compagnia, l'intero team Prost sperava infatti, insieme a lui, per il proprio destino, di fare una gara tranquilla senza contatti tra compagni di squadra.
Hakkinen, Coulthard, Barrichello, Schumacher, questi erano i primi quattro sulla griglia di partenza. In casa McLaren è andato tutto bene al via, mentre in casa Ferrari un po' meno. Ricardo Zonta (B.A.R.), infatti, che scattava intorno alla terza fila, ha tamponato Schumacher, che si è girato, con grande delusione di tutti i suoi fanboy. Tutti, tranne uno, Sebastian Vettel, che seguendo la gara da casa sognava il giorno in cui lui stesso si sarebbe girato di centottanta gradi in un gran premio di Formula 1, ritrovandosi a novanta.
Barrichello è stato molto vicino a finire in mezzo all'ingorgo, riuscendo a evitare il caos tagliando per i campi, mentre si formava un certo ingorgo. Uno dei piloti che ha incappato nel caos era Trulli, che ha sicuramente espresso il desiderio di vivere una giornata tranquilla svegliandosi nel corpo di Fisichella. Giancarlo gli ha detto "guarda che a me non sta andando meglio" e ci siamo ritrovati con una Jordan e una Benetton in meno.
Pare che Barrichello sia stato colpito di striscio da Trulli e sia precipitato indietro di alcune posizioni, il tutto mentre Schumacher tentava con scarso successo di far redflaggare la gara spostandosi al centro della pista. Non è riuscito nell'intento: è stata mandata la safety car, mentre un paio di piloti usciti malmessi ma non troppo dall'ingorgo si recavano ai box.
Le McLaren erano 1/2 mentre in terza posizione c'erano Mika Salo (Sauber) e Pedro De La Rosa (Arrows). Ebbene sì, siamo arrivati a una situazione da plot-twist, una di quelle in cui non bisognava fare altro che sperare che gli outsider potessero ottenere buoni risultati. Con Hakkinen in testa alla gara e Salo terzo c'era anche l'eventualità di potere assistere a un podio Mikax2, ma De La Rosa ha subito smorzato le aspettative portandosi in terza piazza, mentre Salo è stato a lungo quarto per poi scivolare quinto dietro a Barrichello.
Frattanto Zonta è stato penalizzato con uno stop and go per avere innescato l'incidente alla partenza, mentre un destino simile è toccato anche a Pedro Diniz (Sauber), colpevole di avere apparentemente centrato Fisichella nel caos della partenza. Si tratta di uno dei pochi casi in cui ai tempi è stata data una penalità in gara per fatti che non riguardassero dei jump start o delle bandiere blu ignorate.
In tutto ciò Heidfeld faceva ancora parlare di sé ritrovandosi a battagliare lungamente con Villeneuve, con il quale pare essere anche finito in polemica a fine gara. Alla fine della gara di Villeneuve, intendo, perché quella di Heidfeld è finita anzitempo.
Preparate i pop-corn e la Coca Cola: si è scontrato con il compagno di squadra Alesi e i due si sono ritirati per effetto dell'incidente! Prima che accadesse tutto ciò, comunque, era già accaduto un tremendo colpo di scena anti-outsider: De La Rosa, che si trovava ancora stabilmente in terza piazza e senza Barrichello negli scarichi, si è ritirato per un problema al cambio. Rubinho quindi è andato a prendersi il terzo gradino del podio dietro al duo Hakkinen/ Coulthard, salendo anche stavolta sul podio con il duo McLaren. Sarebbe accaduto anche a Hockenheim nel successivo gran premio, ma ci sarebbe salito da vincitore.
Villeneuve, frattanto, ha chiuso la gara di nuovo in quarta piazza, precedendo Button e Salo, il quale alla fine dell'opera è comunque riuscito a portarsi a casa un punto, perché nella vita ci vuole qualche soddisfazione. Segnalo che settimo ha concluso Johnny Herbert (Jaguar), mentre ha ottenuto una prestigiosa ottava piazza, che purtroppo ai tempi non dava punti, el nuestro amigo Marc Gené sulla Minardi, riuscendo a tenersi dietro alcuni avversari, anche approfittando del fatto che molti fossero finiti nel caos. A proposito di gente finita nel caos, non per dire che ci fosse finito suo malgrado, Zonta si è ritirato a gara inoltrata per un guasto al motore.
PS. A Zeltweg ha debuttato Luciano Burti sulla Jaguar, al posto di Eddie Irvine ricoverato in ospedale nel corso del fine settimana per disturbi intestinali.