lunedì 5 dicembre 2022

La storia dell' "altra Haas" ripercorsa in ricordo di Patrick Tambay

Mentre scrivo questo post è domenica sera, è il 4 dicembre 2022 e oggi, all'età di soli 73 anni, ci ha lasciati Patrick Tambay, malato da molti anni. Ricordato in prevalenza per il suo periodo in Ferrari, nel quale ha ottenuto due vittorie (Germania 1982 e San Marino 1983), era in Formula 1 fin dal 1977, quando dopo una mancata qualificazione all'esordio con la Surtees è passato alla Theodore. Ha in seguito gareggiato per McLaren (1978/79), di nuovo Theodore e poi Ligier (1981) prima di essere chiamato alla Rossa dopo la morte di Gilles Villeneuve. Passato in seguito in Renault (1984/85) ha chiuso la sua carriera in Formula 1 presso un team americano, la Haas (che nulla aveva a che vedere con la Haas attuale, solo un caso di omonimia tra i fondatori).
Ho pensato quindi, stasera, in ricordo di Tambay di raccontarvi la storia dell'ultima squadra per la quale ha gareggiato: la Haas con i telai Lola (più o meno, in realtà i telai pare fossero costruiti dalla stessa Haas - e nello staff c'era anche un certo Ross Brawn e successivamente un certo Adrian Newey - ma ci fosse qualche legame commerciale con la Lola), team presso il quale l'ex ferrarista - nella foto sottostante - faceva coppia con un altro pilota dal nome altosonante, nientemeno che Alan Jones.


Il team ha debuttato in Formula 1 al GP d'Italia del 1985, verso la fine della stagione, perché ai tempi una squadra poteva entrare in Formula 1 in modo random a stagione in corso. C'era una sola vettura, nel 1985, così come pilota c'era solo Jones. Si trattava di un backmarker team, come potrete tranquillamente immaginare, ma uno di quei backmarker team che avevano prestazioni abbastanza rispettabili.
Per intenderci, qualche avversario messo dietro in griglia e prestazioni che non avevano nulla da invidiare a quelle degli altri backmarker. Nel gran premio conclusivo della stagione, quello di casa sua in Australia, a un certo punto della gara Jones viaggiava verso la zona punti, prima di essere costretto al ritiro a causa di un guasto a gara ormai inoltrata (ma con ciò, si è ritirata da ogni gara a cui ha preso parte).
Per il 1986 il team si apprestava a schierare due monoposto: accanto a Jones che aveva al momento 39 anni, è stato ingaggiato Tambay che ne aveva 36, perché ai tempi i piloti non venivano dati per finiti non appena non erano più primissimi peli. Oserei comunque dire che una coppia Jones/ Tambay in un team come la Lola Haas era top quality.

La stagione 1986 è iniziata utilizzando ancora la vettura dell'anno precedente, con un doppio ritiro in Brasile per problemi tecnici. Al secondo evento stagionale in Spagna, tuttavia, mentre Jones è uscito subito per un incidente al via, Tambay è riuscito a terminare la prima gara della storia del team: doppiato di alcuni giri e ultimo, grazie all'attrition rate è comunque giunto ottavo.
A Imola ha fatto il proprio esordio la vettura 1986 guidata da Jones, in realtà battuto e non di poco almeno in qualifica da Tambay sulla vettura 1985 - doppio ritiro in gara - mentre a Montecarlo hanno gareggiato entrambi con la monoposto 1986, entrambi ritirati per incidente, Jones nei primi giri, Tambay verso la fine dopo una spaventosa collisione con la Tyrrell di Martin Brundle: Tambay ha spiccato il volo, ha sfiorato il casco di Brundle ed è finito contro le barriere, fortunatamente senza che i commissari lì presenti venissero colpiti. In Belgio invece Tambay si è ritirato per incidente al via, mentre Jones era settimo quando ha finito la benzina a pochi giri dal termine, venendo classificato quindicesimo.

In Canada, Tambay ha avuto un incidente nel warm up ed è finito in ospedale, con una sola Haas al via, con cui Jones ha chiuso la gara in decima piazza. Al GP degli Stati Uniti, è stato schierato Eddie Cheever, che si è ritirato per problemi di fissaggio di una ruota esattamente come Jones.
Tambay è tornato al volante in Francia, dove la gara si è conclusa per la Haas con un doppio ritiro, quello di Jones peraltro nelle prime fasi per un incidente. Entrambe le Haas si sono ritirate per guasti di varia natura in Gran Bretagna, prima di riprendersi con un risultato molto positivo al GP di Germania: sul circuito laddove quattro anni prima aveva ottenuto la sua prima vittoria in Formula 1, Tambay ha chiuso la gara all'ottavo posto, seguito da Jones nono.
Al successivo evento in Ungheria, inoltre, Patrick ha ottenuto il miglior risultato in qualifica della storia del team: sesto (con Jones decimo), per poi giungere settimo in gara, unica Lola Haas al traguardo. Purtroppo ancora niente punti, ma il trend era indubbiamente positivo.

L'apoteosi è arrivata al GP d'Austria: le vetture sono partite a centro griglia, per poi chiudere la gara entrambe in zona punti, Jones quarto e Tambay quinto. Al successivo gran premio, a Monza, la gara di Tambay è finita dopo un paio di giri, quando è stato speronato da Riccardo Patrese durante un duello a centro griglia. Jones ha completato invece la gara, al sesto posto, ottenendo quello che sarebbe stato l'ultimo punto del team americano.
Le ultime tre gare stagionali, Portogallo, Messico e Australia, hanno visto tre ritiri per Jones e problemi anche per Tambay, che ha visto il traguardo a Estoril e Adelaide, ma senza completare il 90% di percorrenza a causa di guasti vari.
Frattanto il team aveva problemi finanziari legati alla perdita del main sponsor, pare abbia disputato gli ultimi eventi perché Bernie Ecclestone ci ha messo i soldi dopo (stando a quanto dice statsf1 e a quanto scritto sul forum di Autosport) avere comprato il team, non con l'intenzione di farlo sopravvivere, ma di impossessarsi di un contratto tra Haas e Ford per la fornitura di motori che sperava di potersi in tal modo accaparrare per la Brabham. In sintesi, la Lola Haas ha chiuso i battenti alla fine del 1986 e, in concomitanza, sia Jones sia Tambay si sono ritirati dalla Formula 1.


R.I.P. Patrick Tambay (25.06.1949 - 04.12.2022)

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