domenica 18 dicembre 2022

Scuderie vintage: la storia della Theodore

Carissimi appassionati di Formula 1 vintage, oggi vi porto in viaggio negli anni '70/'80 per scoprire nientemeno che la storia di un team vintage e non un team qualsiasi: un team dalla nazionalità non proprio comune in Formula 1, ovvero di Hong Kong. Si tratta della Theodore Racing, fondata da Theodore Yip (1907-2003), più comunemente noto come Teddy Yip. Il suo vero nome pare fosse Jap Tek Lie, aveva cittadinanza indonesiana e olandese (dovuta al fatto di essere nato in Indonesia che ai tempi era colonia olandese) e viveva tra Hong Kong e Macao. Era un imprenditore immobiliare miliardario - e secondo una vecchia telecronaca di Mario Poltronieri possedeva diversi tipi di business, tra cui dei bordelli - con una passione per il motorsport, ragione per cui fin dai primi anni '70 ha iniziato a sponsorizzare piloti nelle formule minori, oltre che Vern Schuppan in Formula 1 nel 1974 sulla Ensign (il quale al GP della Svezia di quell'anno è stato squalificato per "partenza illegale", anche se in modo meno pittoresco rispetto a Hans Heyer).

Nel 1977, poi, il salto di qualità: Yip è entrato in Formula 1 con il proprio team e l'ha fatto comparendo "a caso" nella seconda metà del campionato. Erano altri tempi, i team potevano esordire a stagione inoltrata e soprattutto potevano entrare come squadre, ma non come costruttori. Nella sua entrata a caso, Theodore era infatti un team cliente e schierava come vettura una Ensign. Il pilota era il debuttante Patrick Tambay e i risultati sono stati anche di buon livello, quando ha finito le gare: sesto in Germania, quinto in Olanda e quinto ancora in Canada. Sarebbero cinque punti, con il sistema di punteggio pre-2003, ma i team clienti non potevano ottenere punti. Per il 1978 il team ha deciso di esordire anche come costruttore, schierando una vettura guidata dal debuttante Eddie Cheever, che nei primi due eventi della stagione non è riuscito a qualificarsi. Poi è arrivato un altro pilota, ugualmente debuttante, Keke Rosberg, che è riuscito ad andare in griglia al GP del Sudafrica, dove è stato costretto al ritiro.

Poco dopo c'era un evento non-championship, l'International Trophy a Silverstone. Theodore ha preso parte a questa gara ed è andata regolarmente in griglia, qualificandosi undicesimo. Varie squadre importanti mancavano, ma c'erano anche piloti di primo piano, la maggior parte dei quali sono finiti fuori pista sotto la pioggia torrenziale. In sintesi, quel giorno Rosberg si è portato a casa la vittoria, in una gara che solo lui ed Emerson Fittipaldi hanno completato a pieni giri. Purtroppo la stagione ufficiale non andava altrettanto bene, anzi, dopo la qualificazione in Sudafrica sono seguite una serie di mancate qualificazioni e prequalificazioni, tanto che il team ha deciso di ritirare le proprie vetture e di tornare ad essere un team cliente. Rosberg ha preso parte agli ultimi eventi della stagione a bordo di una vettura del costruttore Wolf, qualificandosi per alcune gare e terminando in decima piazza al GP di Germania. Alla fine di quella stagione Teddy Yip ha deciso di non iscrivere il proprio team alla stagione successiva, non prendendo parte al mondiale 1979.

Nel frattempo era impegnato nelle serie minori, nelle sponsorizzazioni e in Formula Aurora: era una Theodore la vettura con la quale Desiré Wilson ha ottenuto la sua storica vittoria. A un certo punto sembra che Yip abbia anche comprato quote di quello che restava del team Shadow, destinato a scomparire dalla Formula 1 a fine 1980, per poi tornare nel 1981 di nuovo con la propria scuderia, stavolta come costruttore, rimanendovi per tre stagioni. Ha schierato una sola vettura, guidata da Patrick Tambay, e ha esordito benissimo la stagione: con un sesto posto al GP degli Stati Uniti Ovest a Long Beach. La gara è stata condizionata da numerosi ritiri, con solo otto vetture al traguardo, ma andando a vedere le posizioni giro per giro, ne viene fuori che, partito diciassettesimo, Tambay è entrato in top-ten praticamente nelle prime fasi di gara, a metà era già ottavo, risalendo poi progressivamente settimo e poi sesto e trascorrendo in zona punti l'ultimo terzo di gara. In sintesi, la Theodore è davvero partita bene, non è arrivata a punti solo ed esclusivamente per effetto delle defezioni altrui.

Come tutte le storie che iniziano bene era destinata a peggiorare, infatti quello conquistato a Long Beach è stato l'unico punto della stagione. I risultati, di per sé, non sono neanche stati terribili: in Brasile un decimo posto, addirittura un settimo a Montecarlo, anche se su sole sette vetture giunte al traguardo. Ancora una volta, comunque, va segnalato come il risultato non sia derivato solo ed esclusivamente dai ritiri altrui, perché vari dei piloti ritirati si trovavano al momento del ritiro dietro a Tambay, il quale peraltro era penultimo fino a pochi giri dal termine, quando gli è passato davanti Marc Surer, colui che avrebbe preso il suo posto di lì a poco in seguito al suo passaggio a stagione in corso alla Ligier... e obiettivamente parlando, la stagione non è proseguita malissimo, anche Surer ha colto due top-ten, seppure fuori dalla zona punti, ottavo in Olanda, nono in Canada. Il team si è classificato in dodicesima posizione nel mondiale costruttori, in generale penso si possa dire non sfigurando.

Nel 1982 Theodore ha continuato a schierare una sola monoposto, sulla quale si sono alternati nel corso della stagione diversi piloti, in primis Derek Daly e poi, dopo il suo passaggio alla Williams, Jan Lammers, Geoff Lees e Tommy Byrne. La stagione è stata decisamente peggiore di quella precedente, l'unica volta in cui una vettura è giunta al traguardo è stata alla gara inaugurale in Brasile in cui Daly si è classificato quattordicesimo. Gli altri risultati sono stati nel migliore dei casi ritiri, nei peggiori, un po' più frequenti dei ritiri, mancate qualificazioni. Nonostante ciò, nel 1983 il team ha deciso di schierare non più solo una, ma due vetture, guidate da Roberto Guerrero e Johnny Cecotto. Non solo, a parte Montecarlo (doppia mancata prequalificazione) in tutti gli altri gran premi una vettura in griglia c'è sempre andata, nella maggior parte dei casi entrambe. Nel corso della stagione è stato conquistato un solo punto, curiosamente ancora una volta a Long Beach, per opera di Cecotto, nel secondo gran premio della stagione.

La squadra non ha terminato il campionato: al penultimo evento stagionale si è presentata con una sola monoposto, quella di Guerrero, mentre all'ultimo non si è proprio presentata, ritirandosi per problemi economici, per concentrarsi su Indycar e formule minori. Il team Theodore, peraltro, ha vinto ben sette volte nel corso degli anni il GP di Macao (e uno dei suoi vincitori è stato un certo Ayrton Senna che forse avrete sentito nominare). Dopo la sua uscita di scena come team, il marchio Theodore è comunque apparso - per opera di uno dei figli di Yip, Ted Jr - a Macao in partnership con la Prema. Tra i piloti che hanno gareggiato allo storico evento di Formula 3 in epoca abbastanza recente come Prema-Theodore alcuni sono anche arrivati in Formula 1 negli anni seguenti: si tratta di Lance Stroll, Esteban Ocon, Nicholas Latifi, Mick Schumacher e Guanyu Zhou. Anche negli ultimi anni, con il GP di Macao divenuto una gara di Formula 4 cinese, il nome Theodore non è mancato: si tratta del team con cui Charles Leong ha vinto l'edizione 2021.


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Milly Sunshine