Oggi ci occupiamo di... *rullo di tamburi* ...fanboy
motoristici, soffermandoci maggiormente sui fanboy della Formula 1.
Sì, mi immagino le vostre osservazioni: “di nuovo fanboy?
l'Autrice© ha già parlato anche troppo spesso di fanboy”. È vero, ne ho parlato
spesso, ma non l’ho mai fatto scendendo nel dettaglio come stavolta, nemmeno
all’epoca in cui mi occupai delle “categorie” e dei “comportamenti tipici”.
Stavolta non ci soffermiamo più su “categorie” a grandi linee. No, stavolta ci
occupiamo dei soggetti che potrebbe capitarci di incontrare qualora dovessimo
avventurarci in luoghi come i social network o i blog motoristici di un certo
livello.
Let’s go!
Il fanboy
tunz-tunz-tunz!!!11!!11!!1
Questo tipo di fanboy è un ragazzino innocuo innamorato
follemente del proprio idolo. Soltanto sentirne parlare, lo manda in estasi, al
punto che si sente Carlos Sainz Junior al cospetto di Fernando Alonso. Tutto
ciò, soltanto sapendo che ha un idolo e che tale idolo esiste.
Ci sono fanboy innocui di ogni genere di piloti, sia
maschi sia femmine (queste ultime non definibili propriamente “fangirl”, in
quanto l’atto del “fangirling” include anche comportamenti - per esempio
sbavare dietro all’idolo in questione - che non rientrano in questa sfera di
adorazione), generalmente di età oscillante tra i dieci e i dodici anni.
Il fanboy innocuo non ha il benché minimo interesse per
tutto ciò che, nel contesto della Formula 1, non riguarda il proprio idolo, che
esiste come fine a se stesso. Essendo tutto il resto inesistente, non vale la
pena di parlarne.
Frase ipotetica: “FeRnAnDo 6 iL MiO sUpErErOe!!11!!11!!!
OgNi GiOrNo GuArDaNdO i TuOi PoStEr ChE Ho NeLLa MiA StAnZa SpErO Di DiVeNtArE
CoMe Te!!!111!!!!11!!”
Il ferrarista
mainstream
Questo tipo di fanboy può avere qualunque età ed è
verosimilmente il più diffuso sui blog motoristici italiani e ha due
comportamenti tipici, che si alternano nel tempo:
1) quando la Ferrari vince, la Formula 1 è un roseo mondo
perfetto che non va cambiato neanche di una virgola;
2) quando la Ferrari non vince, la Formula 1 andrebbe
reinventata da zero, per una quantità indefinibile di ragioni che vanno da
motivi concettuali tipo “la F1 va cambiata perché c’è troppa tecnologia /
troppo poca tecnologia” a motivi completamente campati in aria tipo “la F1 va
cambiata perché ci sono auto anziché moto”.
È generalmente un adoratore del pilota di punta della
Ferrari di turno, specialmente durante i momenti migliori, mentre durante i
momenti peggiori più tendere alla sindrome della santificazione alternata
oppure può decidere che entrambi i piloti sono il male del team. Inoltre si
riferisce al team in prima persona, stia parlando del team come entità, dei
piloti, della dirigenza o di qualunque altra cosa.
Frase ipotetica: “La gara di ieri è stata noiosissima.
Appena c’è stata la partenza e ho visto che c’erano le due Mercedes in prima e
in seconda posizione, quindi sono andato al centro commerciale con la mia
ragazza. Alla sera ho letto il risultato sul televideo. Siamo arrivati giù dal
podio, quindi è stata una gara bruttissima.”
Il fanboy che
crede nel caso
Questo tipo di fanboy è al corrente dei concetti di
“superiorità della vettura”, di “superiorità del pilota” o della combinazione
delle due precedenti. Sembra però essere del tutto convinto che tali concetti
non debbano avere nulla a che vedere, né presi separatamente, né presi
congiuntamente, con il risultato di gran premi o di campionati. Fare le cose
meglio degli altri, per lui, significa rubare a chi meritava le vittorie.
Slogan tipico: “La Redbull è veloce perché bara e Vettel
vince per culo e non per merito, rendendo il mondiale falsato.”
Il
Voyager-ferrarista
Variazione delirante del fanboy ferrarista mainstream,
anche questo può avere qualunque età, ed è specializzato nel vedere complotti
ovunque. Chiaramente solo quelli che riguardano la Ferrari hanno rilevanza e
meritano di essere citati. A seconda di quanto sia fantasioso, i complotti che
riguardano la Ferrari sono ad essa più o meno collegati.
Termini tipici: “gara falsata”, “mondiale falsato”.
Di solito il motivo per cui la gara è falsata non
riguarda le performance di qualcuno, quanto piuttosto il fatto che la direzione
gara abbia preso una decisione dubbia. Talvolta i complotti sono viste anche in
gare il cui risultato non l’ha reso insoddisfatto.
Frase ipotetica: “Proprio mentre le Ferrari erano in
prima e seconda posizione con mezzo minuto di vantaggio sul terzo grazie al
fatto di avere montato gomme heavy rain un attimo prima che scoppiasse il
temporale monsonico che stava allagando la pista, dodici vetture sono finite
simultaneamente in testacoda mentre ne sopraggiungevano altre e, dopo una lunga
serie di collisioni multiple e di cappottamenti, per motivi del tutto
inspiegabili è stata esposta la bandiera rossa e la gara è ripresa tre ore
dopo, quando la pista era ormai asciutta. Ciò ha deprivato le Ferrari dei loro
trenta secondi di vantaggio, poco importa che poi abbiano vinto lo stesso
perché erano le uniche due vetture uscite indenni dal maxi-incidente.”
L’antiferrarista
mainstream
L’antiferrarista mainstream ha la convinzione innata di
non essere un fanboy, per il semplice motivo che non è ferrarista. La realtà
dei fatti, però, è molto diversa e, di fatto, spesso è più fanboy da solo di
quanto lo siano dieci ferraristi mainstream messi insieme. Mentre il ferrarista
mainstream pratica l’adorazione della Ferrari per motivi abbastanza ragionevoli
(per esempio il fatto che è italiana, oppure che gli piace, oppure che è
cresciuto in una famiglia di ferraristi fanatici e ne è stato assuefatto fin
dalla prima infanzia), l’antiferrarista mainstream invece spesso si ritiene un
rivoluzionario che, per proclamare la propria superiorità, deve appassionarsi a
qualcosa di diverso da ciò che appassiona la maggioranza e schifare ciò che
piace ai ferraristi mainstream e, di conseguenza, anche gli stessi ferraristi
mainstream.
Gli antiferraristi mainstream di solito tifano per la
McLaren, proclamano la santità del pilota di punta del loro team del cuore e
alternano anni di attività ad anni di letargo, a seconda dei risultati della
McLaren e a seconda del fatto che questa sia in diretta competizione con la
Ferrari. Spesso non hanno vie di mezzo: amano follemente un numero ristretto di
piloti e ne detestano follemente un numero altrettanto ristretto, mentre tutti
gli altri non esistono. Tali piloti vengono generalmente citati a caso nei loro
discorsi.
Frase ipotetica: “Ora me ne torno a letto perché tanto la
McLaren è ultima ed è guidata da uno stronzo che ha litigato con mezzo team
qualche anno fa mentre in testa al mondiale c’è un traditore della patria.
L’ultima cosa che contemplerò prima di chiudere gli occhi sarà il poster di
Hakkinen e, non appena mi addormenterò, mi sognerò Hakkinen mentre, dopo un
duello in stile medievale, trafigge Schumacher con una spada, decretando la vittoria
dei Santihhhh Subitohhhh, tutto ciò mentre Coulthard, che ha tradito la
Santahhhh McLaren per andare a travestirsi da Superman, va in giro con il
carrello delle lattine, cercando di vendere bibite a fanboy ferraristi che si
sono suicidati facendo harakiri.”
Il fanboy
anti-Formula 1
Questo tipo di fanboy detesta la Formula 1, almeno a
parole. Non è ben chiara quale sia la ragione per cui continui a parlarne,
generalmente criticandola e criticando chi la guardano, invece di dedicare la
propria esistenza ad altri interessi; una probabile ragione è che in realtà non
abbia dei veri interessi.
Frase ipotetica: “Certo che siete proprio dei coglioni se
perdete tempo a guardare gare di Formula 1 dove il risultato è completamente
scontato, dove non avviene nulla di emozionante e dove c’è un complotto per
fare vincere sempre i soliti piloti. A proposito, chi sarebbero questi piloti? Io
non li ho mai sentiti nominare. Comunque, gente, andate al mare, invece di
rincoglionirvi a guardare la Formula 1! Oppure cambiate sport!”
Il fan-nonno
Questo soggetto ha generalmente almeno cinquanta o
sessant’anni, a volte anche oltre, e non fa altro che parlare della Formula 1
del passato, generalmente degli anni ’70 o dei primi anni ’80, parlando di
quanto fosse emozionante, nel 90% dei casi citando sempre solo ed
esclusivamente un episodio (infatti, come tutti sanno perfettamente, in Formula
1 in quel decennio non è accaduto altro oltre al famoso duello Villeneuve vs
Arnoux). Generalmente è un fan di Lauda, Villeneuve o Peterson e nella maggior
parte dei casi ha un nickname inneggiante al suo idolo. È convinto che la
Formula 1 attuale sia un campionato seguito soltanto da bambini o adolescenti.
Frase ipotetica: “Non capisco i ragazzini di oggi, che
guardano gare del tutto anonime in cui non ci sono né sorpassi, né colpi di
scena, né piloti con una personalità, né canadesi al volante della Ferrari. La
Formula 1 va allo sfascio, perché non è più quella del 1980.”
Tale lista non è da considerarsi esaustiva.
Si accolgono suggerimenti per altre tipologie. ^^
Originariamente pubblicato su F1GC.
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