I'm surrounded by your embrace,
Baby, I can see your halo,
You know you're my saving grace,
You're everything I need and more,
It's written all over your face,
Baby, I can feel your halo,
Pray it won't fade away.
-Cit.
Beyoncé Knowles
In una settimana può succedere di tutto e possono
capitare fatti di un certo livello, dentro o fuori dalle piste.
Iniziamo da quello che è accaduto fuori dalle piste e
soffermiamoci un attimo su Jaime Alguersuari, insomma, quel tipo con gli occhi
azzurro shocking che guidava la Toro Rosso mezzo decennio fa e che, tra
parentesi, è stato il primo pilota nato negli anni ’90 a debuttare in Formula
1, oltre che, per i suoi tempi, il pilota più giovane di tutti i tempi
(sappiamo benissimo chi e quando abbia battuto il suo record, quindi non
soffermiamoci). Nel 2014/2015 prendeva parte al campionato di Formula E come
compagno di squadra di Sam Bird, anche se non ha preso parte all’ultimo eprix
stagionale per non precisati problemi di salute e di lì a poco si è
ufficialmente ritirato dalle competizioni ad appena 25 anni sostenendo che
ormai ha perso la passione per i motori a causa della Toro Rosso che l’ha messo
a piedi anni fa. Non sono qui per soffermarmi sul fatto che, alla luce dei
problemi di salute che aveva avuto, io ho sempre avuto il sospetto che fosse
stata quest’ultima la ragione, né tantomeno per ricordare che, grazie alle
telecronache di Mazzoni, a suo tempo scoprimmo che si chiama Jaime esattamente
come suo padre (purtroppo non sappiamo il nome del nonno, per chi fosse
interessato) e Stella Bruno lo ribattezzò Giacomino. Poi va beh, il suo cognome
veniva costantemente storpiato come quello di un Baumgartner qualsiasi, ma
questo è un dato di fatto relativo non solo alle telecronache italiane quanto
anche a quelle straniere.
Perché costui è al centro dell’attenzione? Purtroppo non
per questioni motoristiche, ma per questioni di puro gossip. DJ Jaime infatti
ha recentemente sorpreso quella piccola parte di mondo che si ricorda di lui
pubblicando su instagram una foto in cui bacia un uomo e la cui didascalia
recita testualmente “sì, sono gay, ahahahahahahahahahahah!” Il mondo (sempre
quella ristretta parte di mondo che si ricorda della sua esistenza, sia chiaro)
si sta dibattendo su quale sia la realtà dei fatti, se DJ Jaime sia realmente
gay o se, come lascia credere la risata finale, che si tratti di una risposta
scherzosa alle voci che a quanto pare circolano in Spagna sulla sua
omosessualità. Ciò lascerebbe suggerire la risposta dell’amico, che sul suo
profilo Instagram ha postato la stessa foto commentando qualcosa tipo “sono gay
anch’io, ma di solito preferisco le donne”. Su Tumblr l’attenzione si è
catalizzata prevalentemente sulla foto e sulla prima parte di didascalia,
tralasciando completamente la risata. C’è già chi definisce DJ Jaime “il
secondo pilota gay dichiarato della storia della Formula 1”, il che mi lascia
alquanto sconcertata, dato che il primo era uno che ha avuto una brevissima
carriera negli anni ’70 di cui al momento mi sfugge il nome, e non credevo che
la gente di tumblr fosse minimamente al corrente della sua esistenza. Quest’ultimo
dettaglio mi ha aperto gli occhi e mi ha fatto capire che Tumblr è la versione fangirl-friendly
delle telecronache: è incentrato sui fatti privati della gente.
Direi che a questo punto possiamo passare oltre e
concentrarci (finalmente) su quello che è successo in pista, dove
essenzialmente non è accaduto nulla di particolare, rispetto alla scorsa
settimana, se non che, come esattamente la scorsa settimana, le McLaren hanno
fatto più chilometri in una sola giornata di test rispetto a quanti ne abbiano
fatti l’anno scorso sommando le tre sessioni di test prestagionali e il gran
premio d’Australia, certe volte girando anche su tempi decenti.
I tempi, ovviamente, lasciano il tempo che trovano, cosa
che mi piacerebbe spiegare al tizio che conduce il programma radiofonico che
sento ogni tardo pomeriggio al lavoro che, nel giorno in cui Raikkonen ha fatto
registrare il miglior tempo, se n’è partito (cosa che comunque mi ha allietata
dato che di Formula 1 se ne parla molto raramente) con l’osservazione che
questo è l’anno buono, come dimostrato dai tempi delle Ferrari nei test.
...
...
...
...Perché, perché, perché? Perché è così difficile capire
come funzionano i test? Perché è così difficile capire che, se in una giornata
della settimana scorsa, Hulkenberg ha fatto registrare il miglior tempo, questo
non significa che la Force India sia diventata magicamente la prima forza del
mondiale e che dominerà tutta la stagione? Lo stesso discorso chiaramente si
applica alla Ferrari, se non che ha qualche probabilità in più di essere
vincente, piuttosto che alla Force India.
Comunque ormai è una causa persa: la parte di popolazione
mondiale convinta che i risultati dei test forniscano un quadro dettagliato di
ciò che sarà la classifica è troppo elevata per potere fare qualcosa, ormai. Se
non altro potranno consolarsi nel probabile caso in cui, durante la stagione,
vedranno il nostro eroe Haryanto nelle retrovie. A proposito di Haryanto,
ultimamente ha migliorato i suoi tempi rispetto alla settimana scorsa.
Parlando di tempi, seppure prendendoli con le pinze,
penso di potermi spingere a fare due osservazioni che potrebbero non dimostrarsi
veritiere nel corso della stagione, ma che per il momento non mi sentirei di
escludere.
1) Mi è sembrato di notare che tra la vetta e il fondo
della classifica ci fossero differenze meno abissali rispetto alle precedenti
stagioni; insomma, distacchi di sei o sette secondi tra il primo e l’ultimo se
ne sono visti abbastanza raramente.
2) Oltre a un minore gap tra il primo e l’ultimo, mi è
sembrato che ci fossero gap meno elevati tra centro classifica e fondo
classifica, rispetto a quanto ce ne fossero negli scorsi anni. Non so se
dipenda dal motore Mercedes delle Manor (cosa che va tanto di moda declamare su
Tumblr) o piuttosto dal fatto che hanno una vettura specifica per questa
stagione, non come l’anno scorso che correvano con la vettura del 2014
modificata.
A proposito di Manor, mi soffermerei inoltre sul fatto
che alla fine della scorsa stagione sia John Booth sia Graeme Lowdon se ne sono
andati, facendo sorgere molti dubbi.
La ragione per cui se ne sono andati, abbiamo ormai scoperto,
è che quest’anno debutterà un team Manor nell’endurance. Uno dei piloti
ingaggiati è nientemeno che Who’s That Guy, mentre voci di corridoio dicono che
un altro potrebbe essere Bloody Merhi!
Poi... cos’altro è successo in questi giorni?
Ah, già! Il nuovo sistema di qualifiche...
...
...
...
...forse sì, forse no, ancora non abbiamo capito cosa
succederà, ma dopotutto è uno standard che certi anni capiti che viene proposta
una modifica ai regolamenti all’ultimo momento.
Stavolta si tratta del sistema di qualifiche: per evitare
che qualcuno rimanga a rigirarsi i pollici ai box, le eliminazioni avverrebbero
una dopo l’altra a distanza di un minuto e mezzo, in tutte le sessioni. Questo provocherebbe
sia un po’ di confusione sia forse maggiori possibilità per i piccoli team di
passare in Q2, quindi sono abbastanza neutrale in proposito.
Il problema è che è stato proposto più o meno il 29 di
febbraio e che si parlava, siccome non è ancora ben definito il tutto, di
introdurlo a partire dal gran premio di Spagna, della serie, quest’anno il
mondiale non è ancora iniziato, ma pensiamo già alle modifiche in corso d’opera.
La cosa pare non piacere ai piloti e ai team, quindi è
plausibile che venga rimandata a data da destinarsi (il che, generalmente,
significa mai).
Se deve entrare in corso d’opera, personalmente preferisco
che non venga introdotta affatto. Insomma, mi piacerebbe vedere un mondiale con
regole chiare, non che cambiano da un giorno all’altro come quando introdussero
le penalità “a rate”.
Infine in casa Ferrari hanno testato l’“halo”, novità che
ha fatto molto discutere ultimamente, la cui introduzione potrebbe essere
prevista per il 2017.
Di fatto, esteticamente, sembra una specie di gruccia
attaccata all’anteriore della macchina, che dovrebbe proteggere la testa del
pilota.
Dovrebbe... perché ultimamente pressoché chiunque si sta
ponendo domande che NULLA hanno a che vedere con la sicurezza.
Al di là del fatto che la gente sui social si stia preoccupando
della visibilità... perché Raikkonen dopo averlo provato ha detto che ci si
vede bene ugualmente, ma chiaramente alla gente sui social basta vedere un paio
di fotografie per capire che no, non ci si vede bene.
Poi sì, la gente sui social parla del fatto che è “brutto
esteticamente” (a proposito, stesso commento è stato fatto pari pari anche da
Hamilton e Hulkenberg, che si sono focalizzati prevalentemente su questo
aspetto - NdA: facepalm) e che snatura la Formula 1. Ora, stessimo parlando di
un vero e proprio cupolino potrei anche arrivare a capire queste perplessità,
ma non riesco a capire esattamente in che modo una specie di gruccia attaccata
alla macchina possa snaturare la Formula 1.
Poi, da ultimo, il tormentone maggiormente da facepalm:
con l’“halo” montato sopra, un incidente tipo quello di Bianchi avrebbe
conseguenze ancora più devastanti. Al di là del fatto che non sono ancora
riuscita a capire di che cosa ci sia di “più devastante” di impiegare nove mesi
per morire, vedo un grosso problema di fondo, ovvero che molti saccenti opinionisti
non abbiano ancora capito un cazzo di come funzionano le cose: l’“halo”
dovrebbe essere un meccanismo utile sempre, mentre i trattori in pista non
dovrebbero esserci; sono due cose separate l’una dall’altra e non è necessario
doverle combinare per forza. Nota dell’Autrice©: a proposito, cosa avrebbe
questo “halo” di così brutto?
Occupiamoci infine di cose semi-serie: Rosberg, Bottas,
Raikkonen e Vettel hanno fatto registrare il miglior tempo rispettivamente
nelle giornate di martedì, mercoledì, giovedì e venerdì.
Povero Bottas, però... ç_ç
Ha fatto il miglior tempo e in radio non se lo filano
nemmeno (diversamente dal suo compagno di squadra, citato il giorno in cui ha
fatto il secondo tempo dietro a Raikkonen, presumibilmente perché, trattandosi
di un ex pilota Ferrari, lo speaker della radio era al corrente della sua
esistenza).
Adesso non ci resta che darci appuntamento al weekend del
20 marzo.
Il campionato di Formula 1 è sempre più vicino.
Dall’Autrice© un cordiale saluto e la promessa di
risentirci prestissimo.
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