Nell'ultima domenica di settembre si chiude il campionato di Indycar e si chiude con la bellezza di ventotto vetture al via, con la stessa line-up già vista nei due eventi precedenti alla quale si aggiunge un solo pilota già visto in precedenza. Ci sono quattro Penske guidate da Josef Newgarden, Will Power, Simon Pagenaud e Scott McLaughlin, due Arrow McLaren guidate da Patricio O'Ward e Felix Rosenqvist, quattro Ganassi guidate da Scott Dixon, Alex Palou, Marcus Ericsson e Jimmie Johnson e quattro Andretti guidate da Alexander Rossi, Colton Herta, James Hinchcliffe e Ryan Hunter-Reay.
Per quest'ultimo si tratta dell'ultima gara con il team, nel 2022 al suo posto ci sarà Romain Grosjean che per ora fa coppia con Ed Jones in Coyne. Takuma Sato e Graham Rahal sono ancora affiancati al team Rahal da Oliver Askew, mentre Max Chilton guida l'unica Carlin. Sebastien Bourdais, Dalton Kellett e Charlie Kimball fanno coppia per Foyt, Jack Harvey e Helio Castroneves per Shank, Conor Daly e Rinus Veekay corrono per Carpenter, mentre Callum Ilott guida l'unica vettura del team Juncos, comparso in corso d'opera e con il quale prenderà parte all'intera stagione 2022. Tra tutti i piloti citati è Kimball quello che non era presente agli ultimi due eventi finora disputati.
Lo scontro per il titolo è aperto tra lo spagnolo Alex Palou, il messicano Pato O'Ward e lo statunitense, già campione di Indycar in passato, Josef Newgarden. A Palou basterebbe un undicesimo posto per vincere il titolo qualunque cosa facciano gli altri e il campionato sarebbe quasi assicurato se dovesse confrontarsi con il solo Newgarden. Il pilota del team Penske è autore della pole position e ciò non guasta, ma sembra che tutto ciò che possa fare arrivato a questo punto sia concludere la stagione in bellezza, perché come appena specificato il titolo è qualcosa di molto lontano per lui ed è già abbastanza lontano anche per O'Ward.
Quando la gara - che ho visto su Youtube grazie a un canale "non ufficiale" - inizia, le cose per Palou si mettono ancora peggio e di fatto viene eliminato dallo scontro per il titolo fin dal via, quando rimane coinvolto in un incidente tra varie vetture, pare venendo speronato da Jones(?). Precipitato indietro, la sua gara sarà fatta di varie peripezie. Resterà fermo, uscirà dai box dopo una trentina di giri per percorrere ancora qualche giro, poi si ritirerà definitivamente. Tornando invece al via, Newgarden è in testa nella prima parte di gara, seguito da Dixon e da Castroneves. Palou è in bassa top-ten, ma se dovesse arrivare in quella posizione gli basterebbe e avanzerebbe per diventare il primo spagnolo campione di Indycar.
Castroneves tenta una strategia diversa dagli altri piloti. Nel primo terzo di gara ci sono due ulteriori ingressi della safety car, ulteriori rispetto a quello per l'incidente iniziale, uno quando si ferma O'Ward, l'altro per Ericsson a muro. Tutti o quasi si fermano durante l'una o l'altra neutralizzazione. Helio no, prosegue in testa alla gara e poi rientra più tardi. La strategia non pagherà affatto e terminerà la gara in ventesima posizione, il che non è esattamente l'ideale per chi nella prima fase di gara stava tra i primi tre. Herta, nel frattempo, ha preso la testa della gara davanti a Newgarden e a Dixon. Palou risale al quarto posto ed è lì che terminerà la gara.
La top-ten viene completata da Pagenaud, Rossi, Harvey, Bourdais, Sato e Power. Seguono McLaughlin, Jones, Rosenqvist, Hinchcliffe, Rahal, Chilton, Johnson, Kimball, Kellett, Castroneves, Daly, Askew e Hunter-Reay che non chiude esattamente nel modo migliore la sua ultima stagione con il team Andretti. Chiude comunque peggio il campionato il suo successore: Grosjean, che aveva viaggiato in top-5 a inizio gara e in top-ten in un secondo momento, danneggia una sospensione strisciando contro un muretto(?) ed è costretto al ritiro ai box. Oltre a lui anche Veekay e Ilott non hanno completato la gara, come i già citati O'Ward ed Ericsson.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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