mercoledì 17 gennaio 2018

Riviviamo i Commenti ai Gran Premi: Spagna 2010

Nel 2007/2008 nascevano i commenti ai Gran Premi, quando ancora guardavo il web come spettatrice.
In quegli anni si svolgevano due bellissimi campionati, ma ci sono stati dei bei campionati anche dopo e ho deciso di continuare a rivedere e commentare i gran premi del passato recente, procedendo con la stagione 2009. Poi è arrivato il momento della stagione 2010.
#RiviviamoICommentiAiGranPremi con commenti ai gran premi del 2010 scritti nel 2018, ma fingendo di essere nel 2010.

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Spagna 2010: Il traguardo visto dai piloti che non vedono mai il traguardo


Weekend del 9 Maggio e weekend del 16 Maggio: due gran premi vicini, i primi della stagione europea, perché si comincia a Montmelò e si prosegue a Montecarlo.
Il Gran Premio di Spagna è ovviamente accolto con molto entusiasmo dai tanti sostenitori di Alonso: come ricordato da Mazzoni, le tribune sono piene di bandiere della Ferrari e di bandiere delle Asturie. In fondo al cuore sono tutti certi di una cosa: il Ferrari Man non li deluderà.
Che cosa passi per la testa del Ferrari Man non è chiaro, quello che conta è che dalla telecronaca apprendiamo che i suoi genitori sono entrambi presenti all'interno del box.
È presente anche la madre di Button, che diversamente dal padre segue raramente il figlio ai gran premi, mentre non è ben chiaro se sia presente o no, ma si parla anche del padre di Chandhok, in qualche modo coinvolto nel motorsport e a quanto pare amico di Bernie Ecclestone.
La presenza di Chandy è stata in dubbio fino all'ultimo: è stato vittima di un virus intestinale. Sembra essersi ripreso e anche alla grande: sabato va in pista e si qualifica penultimo, cose che non succedono tutti i giorni.
La Q1 non è tanto sorprendente, se ne esce il solito terzetto dei "nuovi team", esattamente nella loro scala gerarchica prestabilita. Fuori anche Barrichello, ma si sa che da quando non corre più per un top team non viene dato molto peso ai suoi risultati. Poi, parlando di Williams, c'è Hulkenberg da elogiare, il che è più importante... Stavolta non c'è nulla da dire: Hulkenberg va avanti e si mette dietro diversi piloti in Q2. Va bene, va bene, si è messo dietro Petrov e le Toro Rosso, non è il caso di fare tanti proclami, però farsi battere anche ad loro avrebbe potuto essere decisamente più infamante.
Arriva la Q3 e sono ancora in pista le Redbull, le McLaren, le Ferrari, le Mercedes, una Renault e una Sauber. La Sauber, purtroppo per lui, non è quella di De La Rosa, ma in realtà non si dà molta importanza neanche a De La Rosa, se non per parlare della sua età avanzata. Tuttavia De La Rosa è del 1971, ha ben due anni in meno di Michael Schumacher, quindi non è necessario parlarne continuamente.
La Q3 è il momento decisivo.
Il Ferrari Man non ottiene la pole.
Fa comunque una figura notevole, se il suo risultato lo si confronta con quello del Ferrari Baby che, curiosamente, nonostante il soprannome che gli ho appioppato, è di tre mesi più vecchio di Alonso.
Immagino che il pubblico sia deluso.
È normale che il pubblico possa essere deluso.
Nonostante finora la Redbull abbia sempre conquistato la pole, erano tutti convintissimi che stavolta sarebbe toccato ad Alonso essere il più veloce di tutti...
...
...
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...ma suvvia, non perdiamoci in dettagli di questo genere. È l'8 Maggio 2010 ed è appena successo un miracolo, che forse porteremo nel cuore molto a lungo: apparentemente per la prima volta nella stagione Michael Schumacher è sceso in pista, dopo avere rinchiuso da qualche parte il fantoccio che guidava al posto suo nelle puntate precedenti. In termini numerici tutto ciò si converte in un sesto posto sulla griglia di partenza: credo che perfino i suoi detrattori più accaniti stiano festeggiando il fatto che per la prima volta nel corso della stagione si è qualificato meglio di Rosberg. Che poi avere i suoi detrattori più accaniti commossi per la sua sorte forse non fosse la sua massima aspirazione è un altro discorso...

1^ fila: Webber - Vettel
2^ fila: Hamilton - Alonso
3^ fila: Button - Schumacher
4^ fila: Kubica - Rosberg
5^ fila: Massa - Kobayashi
6^ fila: Sutil - De La Rosa
7^ fila: Hulkenberg - Petrov
8^ fila: Buemi - Alguersuari
9^ fila: Liuzzi - Barrichello
10^ fila: Trulli - Kovalainen
11^ fila: Glock - Di Grassi
12^ fila: Chandhok - Senna

Arriva la domenica. Petrov, le due Virgin e Chandhok vengono retrocessi di cinque posizioni per la sostituzione del cambio, ma come facilmente prevedibile, a parte Petrov non tutti hanno cinque piloti dietro di loro. Inoltre sono irrilevanti abbastanza perché non si parli di loro.
L'attenzione è tutta puntata su Webber.
In Spagna, negli ultimi nove anni, ha sempre vinto chi partiva dalla pole. Tuttavia quest'anno non ha mai vinto chi partiva dalla pole.
Quale sarà il destino di Webber?
Quale sarà il suo futuro per...
...
...
...Webber: "Scusa se ti interrompo, ma potresti almeno cercare di non tirarmela?"
L'Autrice(C): "Ma non ho detto niente..."
Webber: "So che ce l'hai con me per quella sportellata che ho tirato a Barrichello l'estate scorsa."
L'Autrice(C): "No, non preoccuparti, ormai ci sono passata sopra. Continuo a pensare che qualcuno avrebbe dovuto tirarti un calcio nel cu*o quel giorno, ma ti ho perdonato e ti concedo di vincere questa gara."
Webber: "Grazie, è molto gentile da parte tua. Però dovresti convincere i miei avversari."
Non ce n'è bisogno.
Webber parte dalla pole e sembra che non ci sia nessuno capace di impensierirlo.
Oggi è sicuramente il suo giorno.
Vettel gli sta dietro, ma non lo raggiunge mai.
La Redbull fa doppietta, con i soli Hamilton e Alonso capaci di tenere il loro passo.
Ho fatto male a parlare bene di Button, l'altra volta, perché non si ripete. Però, diversamente da Hamilton, vede il traguardo (di quello che è successo a Hamilton racconterò in seguito), quindi tutto sommato la classifica parla ancora a suo favore, nel confronto con il compagno di squadra.
La Redbull ha fatto doppietta e questo è quanto, per l'argomento "vittoria".
Vince Webber.
Vettel arriva secondo, anche se non così facilmente come l'ho spiegato (anche a questo ci arriverò tra poco).
C'è anche la gara degli altri di cui parlare, ma a Webber e Vettel interessa relativamente, in un momento come questo. Quello che conta è che, ai fini delle statistiche, per il decimo anno consecutivo vince ancora chi parte dalla pole e che Webber è il primo a sfidare la legge del caso che quest'anno ha voluto che chi partiva dalla pole fosse vittima di problemi tecnici o che ne combinasse di tutti i colori servendo ad altri la leadership su un piatto d'argento.

La gara degli altri ha i piloti della McLaren cone protagonisti, uno in positivo ma senza happy ending, l'altro meno in positivo, ma con la consapevolezza di portare a casa punti che potrebbero essere molto preziosi in un campionato come questo in cui sembra non esserci una supremazia chiara e in cui sono vari i piloti che potrebbero puntare alla vittoria del campionato.
Quello che è stato protagonista in positivo ma senza happy ending viaggia a lungo in seconda posizione, approfittando un pitstop andato male di Vettel.
Di fatto viaggia in seconda posizione fino quasi alla fine...
Hamilton: "Qualcuno potrebbe spiegare alla mia macchina che sono uno di questi?"
Alonso: "Temo che la tua macchina non possa farci niente. Siamo "a casa mia" e il pubblico probabilmente ti sta facendo il malocchio."
Hamilton: "Tutto ciò è ingiusto."
Alonso: "Concordo, dato che abbiamo passato un'intera stagione a litigare ma ne siamo usciti entrambi perdenti, quindi se volessero vendicare il mio onore dovrebbero invocare che Raikkonen si trasformi in un cubetto di ghiaccio."
Hamilton: "Veramente Raikkonen si è trasformato in un cubetto di ghiaccio nel lontano 1979, al momento della sua nascita."
Alonso: "Vedo che diventando grande inizi a usare il cervello. Bene, sono molto soddisfatto per te. Vedrai che presto ti spunterà la barba."
Hamilton: "A proposito, senti mai la mancanza di Heidfeld?"
Alonso: "Sì, vorrei tanto lottare per la vittoria con lui e a due giri dalla fine non si può fare."
Hamilton: "Ecco, parole magiche. Perché la mia auto non ti ha ascoltato?"
A due giri dalla fine, infatti, si consuma il dramma: Hamilton, che in quel momento è ancora secondo e sembra destinato a conservare la posizione fino al traguardo, fora e finisce fuori.
Il suo ritiro fa risalire di una posizione tutti quelli che gli stanno dietro.
Uno dei piloti che risalgono di una posizione è Alonso: da quarto che era si ritrova terzo e sale sul podio.
Uno dei piloti che risalgono di una posizione è Schumacher.
Arriva quarto.
Arriva quarto ed è il miglior risultato da quando è tornato.
Sembra ormai chiaro che per lui c'è un prima e un dopo, che la sua carriera è inequivocabilmente spezzata in due ed è una strana dinamica, di quelle che si osservano di rado.
Nella maggioranza dei casi in cui c'è un prima e un dopo, si tratta di qualcuno i cui risultati non importano a nessuno. Per Schumacher funziona tutto diversamente, è sotto gli occhi di tutti fin da quando è tornato e si è detto tutto e il contrario di tutto.
Si è partiti da "avrebbe dovuto tornare al volante della terza vettura Ferrari", come se ci fosse una terza vettura Ferrari.
Si è passati per l'accusa "è tornato con la Mercedes perché sapeva che la Mercedes avrebbe vinto e la Ferrari no", quando la realtà dei fatti ci dice che la Ferrari è messa meglio della Mercedes, che di sicuro non è al livello della Brawn GP dell'anno scorso.
Adesso siamo arrivati a quella situazione in cui tutto ciò che Schumacher fa finisce per fare discutere.
Gran parte della telecronaca è incentrata su di lui già da quando supera Button (dopo la sosta) e quindi viene messo per un attimo su un piedistallo, per forza di cose, dopodiché si passa a far notare quanto sia lontano da Alonso o quanto sia lontano dalla vetta della classifica. È l'unica volta da Marzo a oggi in cui la più veloce e meglio posizionata delle Mercedes è quella guidata da Schumacher, ma di colpo la cosa sembra non interessare a nessuno. L'importante è che se ne parli, poi se si riesce a focalizzarsi sulle cose negative tanto meglio...
...
...
...
...Voce fuori campo: "Per caso sei una fan frustrata?"
No.
Questo non lo accetto.
Il mio non è un discorso da fan frustrata, i fan frustrati mi sembrano piuttosto quelli che, in ogni angolo del web, non fanno altro che ripetere che non riescono ad accettare il fatto che il loro iDoLo del passato adesso indossi una tuta di un colore diverso.
Il mio non è nemmeno un discorso da fan, è un discorso fatto perché ormai ne ho abbastanza di un certo tipo di atteggiamento, che purtroppo sembra avere contagiato un po' chiunque, anche le fonti di informazione.
Se la difesa a oltranza degli interessi della Ferrari non si fosse sempre focalizzata, nel corso degli anni, nel portare su un piedistallo il loro pilota di punta, forse non avrei nemmeno fatto caso a questo improvviso voltare le spalle al pilota che più di ogni altro è stato portato su un piedistallo, anche se sul "più di ogni altro" aggiungerei ancora per poco, perché mi sembra che adesso il pilota di punta della Ferrari venga addirittura idolatrato più di quanto accadeva a Schumacher in passato. O quantomeno Schumacher ha dovuto vincere il mondiale con la Ferrari dopo due decenni di digiuno e vincere titoli in successione per essere portato su un piedistallo allo stesso modo in cui Alonso è stato portato su un piedistallo semplicemente per avere vinto la gara inaugurale o per un piazzamento sul podio.
Questa è una delle ragioni per cui spero che un giorno si diventi capaci, a tutti i livelli, di parlare di un gran premio anche per quello che si vede, non solo allo scopo di idolatrare qualcuno o di screditare qualcuno.
Che cosa rimane, altrimenti, al lunedì?
Che cosa rimane, una volta che si esaurisce l'esaltazione?

Arriva il lunedì e, nei commenti tra me e L. il tifoso di Button, rimane anche l'incidente di Bruno Senna al primo giro.
Stella Bruno era già pronta a intervistarlo prima ancora che si togliesse il casco. Di fatto ha risposto con ancora il casco in testa.
Secondo L.: "ha detto che ha fatto una buona partenza, ma è andato a sbattere poco dopo, che andasse a zappare", e giù con le risate.
Perché per noi il gran premio di Spagna è stato anche questo: focalizzarci per un attimo su quello che succedeva a un pilota di una scuderia di infimo livello.
Già che ci sono, mi ritrovo a elencare anche gli altri ritirati:
> Kovalainen, non parte nemmeno;
> De La Rosa, dopo una ventina di giri, per i danni riportati in un contatto al via con Buemi, e Buemi perché gufato da De La Rosa (no, scherzavo, per un problema tecnico);
> in partenza c'è stato un contatto anche tra Kobayashi e Rosberg, ma nessuno dei due è stato costretto al ritiro;
> Chandhok, superato indenne un contatto con Massa mentre veniva doppiato, non è uscito altrettanto indenne da un analogo contatto con Alguersuari;
> all'ultimo giro Liuzzi, per un guasto al motore.
In HRT avranno commentato la gara più o meno così:
Chandy: "Confessa, il motivo del tuo incidente è che hai avuto un attacco di diarrea... ti ho contagiato il mio virus!"
Senna: "No, in realtà stavo pensando alle tue orribili sopracciglia e mi è venuto il voltastomaco."
Chandy: "Io non ho le sopracciglia. Ho un cespuglio che ha la funzione di monosopracciglio. Sii più preciso, quando descrivi le mie meravigliose caratteristiche fisiche."
Senna: "Se devo essere sincero, trovo che le occhiaie di Petrov siano più belle del tuo monosopracciglio."
Chandy: "Ciò significa che non mi apprezzi abbastanza."
Senna: "Penso che dovresti accettare la realtà, nessuno ti apprezza. Tutti preferiscono Di Gratis a te."
E con "Di Gratis", che spesso sta in fondo (infatti è arrivato ultimo), siamo arrivati in fondo a questo commento. Ci sentiamo tra una settimana, anche se prima devo fare una doverosa precisazione: Kobayashi ha visto il traguardo e Glock anche, quindi ogni tanto capita qualche miracolo.

RISULTATO: 1. Mark Webber (Redbull), 2. Fernando Alonso (Ferrari), 3. Sebastian Vettel (Redbull), 4. Michael Schumacher (Mercedes), 5. Jenson Button (McLaren), 6. Felipe Massa (Ferrari), 7. Adrian Sutil (Force India), 8. Robert Kubica (Renault), 9. Rubens Barrichello (Williams), 10. Jaime Alguersuari (Toro Rosso), 11. Vitaly Petrov (Renault), 12. Kamui Kobayashi (Sauber), 13. Nico Rosberg (Mercedes), 14) Lewis Hamilton (McLaren), 15. Vitantonio Liuzzi (Force India), 16. Nico Hulkenberg (Williams), 17. Jarno Trulli (Lotus), 18. Timo Glock (Virgin), 19. Lucas Di Grassi (Virgin), RIT. Sebastien Buemi (Toro Rosso), RIT. Pedro De La Rosa (Sauber), RIT. Karun Chandhok (HRT), RIT. Bruno Senna (HRT), DNS. Heikki Kovalainen (Lotus). ||| CLASSIFICA: Button 70, Alonso 67, Vettel 60, Webber 53... McLaren 119, Ferrari 116, Redbull 113...

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Milly Sunshine