venerdì 26 gennaio 2018

Riviviamo i Commenti ai Gran Premi: Giappone 2010

Nel 2007/2008 nascevano i commenti ai Gran Premi, quando ancora guardavo il web come spettatrice.
In quegli anni si svolgevano due bellissimi campionati, ma ci sono stati dei bei campionati anche dopo e ho deciso di continuare a rivedere e commentare i gran premi del passato recente, procedendo con la stagione 2009. Poi è arrivato il momento della stagione 2010.
#RiviviamoICommentiAiGranPremi con commenti ai gran premi del 2010 scritti nel 2018, ma fingendo di essere nel 2010.

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Giappone 2010: La fine si avvicina ma è ancora lontana

Il circuito di Suzuka si trova a circa 160 chilometri di distanza da Osaka, città nelle cui vicinanze è venuto alla luce Kamui Kobayashi, i cui familiari gestiscono un ristorante di Sushi. È l'unico circuito a forma di otto e, situato sull'isola di Honshu, nella regione di Kansai, fu realizzato all'interno di un parco giochi di proprietà della Honda. A questo circuito si è ispirato Fernando Alonso per far progettare un kartodromo di sua proprietà, ispirandosi ad alcune curve presenti sul tracciato giapponese. Nella seconda metà degli anni '90 e nella prima metà degli anni '00 è spesso capitato che il campionato terminasse con il Gran Premio del Giappone, intorno alla metà di ottobre o addirittura anche prima, in certi casi. Adesso tutto è cambiato, ma non il periodo dell'anno in cui il gran premio viene disputato, nella stagione dei tifoni.
Nel 2004, a causa di un tifone, le qualifiche furono sospese e rimandate alla domenica mattina. Stavolta c'è stato un caso di deja-vu, con le vetture spesso rintanate nel box e tanto tempo da dedicare alle curiosità, per esempio al casco di Button o alla partita di bowling di Hamilton.
Button, infatti, aveva un casco particolare, con raffigurato un ideogramma del termine "ichiban", "il numero 1", quello che porterà sul musetto della propria vettura per ancora un mese ma che, per come è messa la classifica al momento attuale, molto probabilmente verrà rimpiazzato da un altro numero per il prossimo anno, anche se devo ammettere che un po' mi dispiace, perché va bene che l'anno scorso snobbare Button era la regola, ma guardiamo in faccia la realtà: erano tutti convinti che avrebbe sfigurato nei confronti di Hamilton, ma non mi pare che sia avvenuto nulla di tutto ciò.
A proposito di Hamilton, in qualche momento non ben precisato del weekend è andato a giocare a bowling con vari membri del team: ha vinto Paddy Lowe, il capo degli ingegneri della McLaren, per un punto su Gary Paffett, il pilota di riserva che, anni fa, si vociferava potesse fare il proprio debutto come titolare al team Prodrive, se il team Prodrive fosse mai entrato in Formula 1, cosa che non è successa.
Per chi non l'avesse capito: al sabato era pressoché impossibile scendere in pista. Nelle prove libere ci hanno provato in pochi. Alguersuari ha ottenuto il miglior tempo, seguito dalle Virgin di Glock e Di Grassi. Quest'ultimo è solo sceso in pista, senza nemmeno tentare un giro: il fatto che sia stato classificato in terza posizione sta a indicare quanto fosse affollata la pista in quel momento.
In compenso c'è chi ha trovato un modo per passare il tempo, durante l'interminabile attesa: Webber e i suoi meccanici hanno realizzato una zattera attaccandoci delle lattine di Redbull e hanno tentato di farla scivolare sull'asfalto bagnato della pitlane.
Intervistato da Stella Bruno su come stesse trascorrendo l'attesa, Massa ha risposto, testualmente: "vivo come te, perché non c'è niente da fare". L'onore di Stella Bruno sarebbe stato prontamente vendicato domenica da Mazzoni, che avrebbe ricordato che Massa era l'unico pilota che, finora, aveva completato tutte le gare.
Era.
Aveva.
Non ho scritto: è.
Non ho scritto: ha.
Tutto ciò non è avvenuto per caso, ma non è il momento di parlarne, dopotutto nella mia trasposizione di quanto accaduto nel weekend del 10 Ottobre non sono ancora state disputate nemmeno le qualifiche, non è certo il momento di mettersi a pensare alla gara.
Il sabato è stato un susseguirsi di voci di corridoio poco informate che, in giro per la rete, parlavano di quello che sarebbe successo se fosse stato impossibile disputare le qualifiche. Non importava essere al corrente dei fatti, quello che contava era armarsi di copia e incolla e di riferire le notizie che circolavano altrove senza prendere in considerazione l'idea che il fanboy che andava sui blog motoristici per insultare gli avversari del suo idolo in italiano sgrammaticato potesse non essere una fonte degna di considerazione.
C'era chi raccontava che la griglia di partenza potesse essere stilata in base ai numeri di gara, ovvero che potesse seguire quest'ordine: Button, Hamilton, Schumacher, Rosberg, Vettel, Webber, Massa, Alonso, Barrichello, Hulkenberg, Kubica, Petrov, Sutil, Liuzzi, Buemi, Alguersuari, Trulli, Kovalainen, Yamamoto (bentornato!), Senna, Heidfeld, Kobayashi, Glock e Di Grassi... e addirittura chi polemizzava per questa griglia di partenza, sostenendo che non sarebbe stato un buon metodo per realizzarla. Non mi è ben chiaro cosa dica il regolamento a proposito di tutto ciò.
Il regolamento, infatti, sostiene che, in caso vengano interrotte le qualifiche per avverse condizioni meteo, la griglia di partenza viene stilata in questo modo:
> vetture con tempi cronometrati;
> vetture senza tempi cronometrati, ma scese in pista;
> vetture che non sono uscite dalla pitlane;
> vetture che non sono uscite dal box.
Ovviamente solo le vetture con tempi cronometrati non causano "problemi". Se ci sono diverse vetture senza tempi cronometrati ma sono andate in pista, l'ordine di queste viene stilato in base ai numeri di gara. Idem con quelle che non sono uscite dalla pitlane che, in base al numero di gara, vanno posizionate dietro a quelle che sono andate in pista. Infine succede la stessa cosa per quelle che non sono uscite dal box.
Quello che continua a non essermi chiaro è che cosa succeda se nessuna vettura è scesa in pista. Si va direttamente con i numeri di gara? Si va con i tempi delle prove libere? In tal caso, di quale sessione?
...
...
...domande a cui non abbiamo risposta e in effetti non ci serve nemmeno: qualifiche rimandate a domenica mattina orario giapponese, in piena notte in Italia. La pioggia aveva smesso di cadere e ne è uscita fuori una griglia di partenza non troppo fuori dagli schemi:
1^ fila: Vettel - Webber
2^ fila: Hamilton - Kubica
3^ fila: Alonso - Button
4^ fila: Rosberg - Barrichello
5^ fila: Hulkenberg - Schumacher
6^ fila: Heidfeld - Massa
7^ fila: Petrov - Kobayashi
8^ fila: Sutil - Alguersuari
9^ fila: Liuzzi - Buemi
10^ fila: Di Grassi - Glock
11^ fila: Senna - Yamamoto...
...
...
...e tutti sappiamo che, quando Yamamoto è ultimo, è tutto regolare.
Il cambio di Hamilton, frattanto, è stato sostituito, facendolo scivolare in ottava posizione accanto a Barrichello. Alonso è risalito in seconda fila, rendendo tutti soddisfatti. Anche Kubica, Button, Rosberg e Barrichello hanno recuperato una posizione, ma la dura legge della Formula 1 chiarisce che a nessuno importa nulla di quello che succede a Kubica, Button, Rosberg e Barrichello: Kubica esiste soltanto in funzione delle voci di corridoio che lo vogliono in Ferrari, mentre gli altri può darsi che non esistano davvero.
El Barry: "Infatti io sono talmente giovane che devo ancora nascere."
Hamilton: "Ah, ecco, mi sembrava di avere preso posto di fianco a un embrione."
El Barry: "E tu che cosa ci fai qui tutto solo? Non lo sai che i bambini piccoli devono essere accompagnati dai loro genitori? Dov'è tuo padre?"
Hamilton: "Spero che si sia perso dentro al Labirinto del Minotauro. Anzi, meglio di no. Sono certo che sarebbe in grado di farsi inquadrare al mio posto anche da là."
M.Schumacher: "Io invece sono molto anziano, ho bisogno di qualcuno che si occupi di me, infatti per questa ragione ho invitato mio fratello nel paddock, questo weekend."
Yamamoto: "Mi hai dato un'ottima notizia. È sempre bello rivedere soggetti la cui esistenza era talmente lontana nel tempo da farli apparire leggendari."
R.Schumacher: "Tu intanto stai attento che sei lontano dai tempi fatti dagli altri piloti."
Yamamoto: "Infatti sono tutti individui leggendari, che non esistono davvero. La pole position, quindi, l'ho ottenuta io in quanto sono l'unico pilota presente in pista. Continuo a non capire perché ci sia gente convinta che Vettel debba partire dalla pole...
...
...
...dov'è Vettel? chi è Vettel? Esiste? Io ne dubito."
Anch'io ne dubito tanto quanto Yamamoto, ma dal momento che sono anch'io assoggettata alle false informazioni che prevedono l'esistenza di altri ventitré piloti oltre al kamikaze errante della HRT, continuerò a portare avanti questa strana illusione.
La gara è partita.
Vettel ha mantenuto la prima posizione.
Kubica ha superato Webber per la seconda.
Petrov e Hulkenberg si sono toccati.
Petrov è finito fuori, andando a schiantarsi contro a un muro.
Anche Hulkenberg si è ritirato.
Intanto si sono toccati anche Massa e Liuzzi: sono finiti fuori entrambi.
Quattro ritirati in una sola partenza, ma quantomeno Petrov, Hulkenberg, Massa e Liuzzi hanno avuto l'onore di finire fuori dopo che la gara era già iniziata, diversamente da Di Grassi che si è ritirato per incidente nel giro di formazione. Rimarrà comunque un eroe, per il suo terzo posto nelle prove libere del sabato.
È entrata in pista la safety car e, quando la gara è ripartita, c'erano le Redbull in prima e seconda posizione.
Vettel: "Kubica dov'è?"
Webber: "Non lo so, ad un tratto è sparito."
Kubica: "Ho perso una ruota. Neanche fossi Rosberg."
Voce fuori campo: "Parliamo di cose serie. Dietro alle Redbull c'erano Alonso, Hamilton e Button."
Schumacher: "Parliamo di cose serie. Ho superato Barrichello."
Voce fuori campo: "Ordine di scuderia!"
Schumacher: "Veramente io e Barrichello non siamo più compagni di squadra da anni."
Voce fuori campo: "Ma hai l'abitudine di appropriarti di posizioni a spese dei tuoi compagni di squadra."
Schumacher: "Guardando la classifica piloti non si direbbe."
Ecco, a proposito, Schumacher si è anche ritrovato dietro al suo compagno di squadra, via radio è stato avvertito che non ci sarebbero stati ordini di scuderia, ma in TV hanno insistito sull'esatto opposto, parlando del fatto che il sorpasso di Schumacher su Rosberg fosse stato frutto di un ordine di scuderia.
Schumacher: "Perché, quando mai l'avrei superato?"
Voce fuori campo: "Non l'hai ancora fatto, ma mettersi avanti con i lavori è sempre positivo. Se bisogna stare ad aspettare te, il momento potrebbe non arrivare mai."
A proposito di posizioni invertite tra compagni di squadra, l'unica inversione è stata quella tra Hamilton e Button a circa due terzi di gara, ma dovuta a un problema al cambio da parte di Hamilton, che tra parentesi aveva il cambio nuovo. Visto il peggioramento delle condizioni della propria vettura Hamilton ha dovuto rallentare, cedendo quindi la quarta posizione a Button, e mantenendo la quinta posizione senza problemi perché gli altri piloti erano tutti molto più lontani.
Chi si è ritirato per problemi tecnici è stato Sutil, che è finito in testacoda dopo che il suo motore era andato in fumo.
A sette giri dalla fine anche Alguersuari ha rischiato grosso, quando Kobayashi l'ha superato tentando di abbatterlo nel frattempo, ma i due hanno potuto vedere la luce del traguardo.
Rosberg non ha avuto lo stesso onore dato che a quattro giri dalla fine ha perso una ruota ed è uscito di pista andando a sbattere. Il suo commento immagino che sarà stato "neanche fossi Kubica". Dato che il suo incidente è avvenuto dopo che aveva già completato il 90% della distanza, è stato classificato in ultima posizione, salvando Yamamoto da questo disonore. A proposito di Yamamoto, lo si è visto impegnato in un duello con Glock, ad un certo punto, ma Glock ha visto il traguardo decisamente più avanti di lui. L'eroe di casa, inoltre, a quanto pare era destinato ad essere un altro.
Ad ogni modo di eroi non ne nascono soltanto in Giappone, ma qualcuno anche in Finlandia. Kovalainen dodicesimo! *________* Questa sì che è una notizia che non passa inosservata, altro che Vettel e Webber che fanno doppietta separati da meno di un secondo. Qualcuno si chiede perché non ci siano stati ordini di scuderia, in Redbull.
Altre osservazioni: Schumacher ha chiuso la gara in sesta posizione, portando a casa otto punti in un colpo solo, e anche Heidfeld ha chiuso in zona punti. Il suo futuro, comunque, sembra essere lontano dalla Sauber, che per il 2011 ha annunciato l'ingaggio del pilota messicano Sergio Perez, coetaneo di Alguersuari, che attualmente gareggia in GP2.

RISULTATO: 1. Sebastian Vettel (Redbull), 2. Mark Webber (Redbull), 3. Fernando Alonso (Ferrari), 4. Jenson Button (McLaren), 5. Lewis Hamilton (McLaren), 6. Michael Schumacher (Mercedes), 7. Kamui Kobayashi (Sauber), 8. Nick Heidfeld (Sauber), 9. Rubens Barrichello (Williams), 10. Sebastien Buemi (Toro Rosso), 11. Jaime Alguersuari (Toro Rosso), 12. Heikki Kovalainen (Lotus), 13. Jarno Trulli (Lotus), 14. Timo Glock (Virgin), 15. Bruno Senna (HRT), 16. Sakon Yamamoto (HRT), 17. Nico Rosberg (Mercedes), Rit. Adrian Sutil (Force India), Rit. Robert Kubica (Renault), Rit. Nico Hulkenberg (Williams), Rit. Felipe Massa (Ferrari), Rit. Vitaly Petrov (Renault), Rit. Vitantonio Liuzzi (Force India), Rit. Lucas Di Grassi (Virgin).

Dal punto di vista del campionato, Vettel ha raggiunto Alonso a quota 206. In cima alla classifica c'è Webber, con 220 punti. I due piloti della McLaren sono un po' più indietro del duo Alonso/Vettel: Hamilton ha 192 punti e Button ne ha 189.
La Redbull, nel frattempo, sembra essere stabilmente al comando sulla McLaren. Tuttavia il 426 vs 381 potrebbe portarmi a pensare: stabilmente, ma non abbastanza.
Corea.
Brasile.
Abu Dhabi.
Tre gran premi ci separano dalla fine di questo avvincente campionato, in cui sono successe tante cose.
Negli ultimi tempi mi sono fatta qualche domanda e mi sono chiesta su chi vadano le mie speranze, per questo mondiale. Sono una voce fuori dal coro e una delle ragioni per cui credo di essere una voce fuori dal coro (oltre a quella di non desiderare di vedere il pilota per cui tifo portare un numero 2 sulla propria vettura l'anno prossimo) è che il coro, spesso e volentieri, mi sembra fin troppo irritante. Non ho niente contro il concetto di tifare Alonso, di per sé. Però ho molto contro il concetto di tifare Alonso da parte di fanboy che non fanno altro che portarlo su un piedistallo screditando tutti gli altri piloti, insultando chi non porti altrettanto su un piedistallo Alonso o la Ferrari, specie alla luce del fatto che gran parte di questi fanboy, fino a poco più di un anno fa, spargevano quintali di m*rda sullo stesso pilota che al giorno d'oggi trattano come una divinità dell'Olimpo.
Tornando a me, mi sono chiesta su chi vadano le mie speranze.
La classifica dice molte cose.
Una delle cose che mi dice è che ho ancora la possibilità di sperare che a vincere il titolo sia Webber e non Alonso. Però, se vogliamo essere realistici, a guardarci bene i potenziali campioni del mondo sono cinque e Webber oscilla tra il terzo e il quarto posto nella mia scala di preferenze, come strascico della mia identità anti-McLaren di un tempo. Se Hamilton non avesse vinto un mondiale con la McLaren all'epoca in cui odiavo la McLaren, non si parlerebbe di oscillazione, ma Webber scenderebbe direttamente al quarto posto.

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Milly Sunshine