venerdì 19 gennaio 2018

Riviviamo i Commenti ai Gran Premi: Turchia 2010

Nel 2007/2008 nascevano i commenti ai Gran Premi, quando ancora guardavo il web come spettatrice.
In quegli anni si svolgevano due bellissimi campionati, ma ci sono stati dei bei campionati anche dopo e ho deciso di continuare a rivedere e commentare i gran premi del passato recente, procedendo con la stagione 2009. Poi è arrivato il momento della stagione 2010.
#RiviviamoICommentiAiGranPremi con commenti ai gran premi del 2010 scritti nel 2018, ma fingendo di essere nel 2010.

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Turchia 2010: Bull-fight

Sabato 29 Maggio: Milly compie 22 anni e spera che un certo pilota brasiliano al volante di una Ferrari le faccia un bel regalo, come ad esempio una pole position. O almeno ci voleva che la mia amica fan di Raikkonen a cui sembra importare poco e niente dei gran premi ora che Raikkonen corre nei rally prestasse un po' di attenzione ai miei monologhi. Niente da fare, i miei monologhi sono destinati a rimanere monologhi, però la parte sulla qualifica della Ferrari era molto bella, quindi ho deciso che valeva la pena di inserirla anche nel Commento al Gran Premio di Turchia.

Con la Q2 si passa al momento del dolore per i tifosi della rossa scuderia, e per rossa scuderia non intendo nulla che abbia a che vedere con tori vari ma semplicemente con il colore rosso. E con un torero. I tifosi della Rossa naturalmente contavano sul fatto che l'unico pilota del loro team ("C'è solo Alonso... Massa, chi era costui?") ottenesse la pole position senza alcuna difficoltà. Avevano già preparato gli striscioni da esporgli con frasi tipo "sei il nostro idolo", "W le corride e i toreri", ecc... Nessuno di quei tifosi sapeva che un pugnale stava per trapassare una volta per tutte i loro cuori, facendo sgorgare sangue rosso come la rossa... Okay, okay, non sto scrivendo un romanzo ottocentesco appartenente al filone del romanticismo, in cui capitavano soltanto eventi tragici e spettrali, ma un divertente e solare commento a un gran premio. Quindi ricominciamo. I tifosi della rossa scuderia contavano sul fatto che il loro unico dio ottenesse la pole e saltellavano a tutto andare cantando per la felicità "One, two, three, train with me" di Playahitty e credevano per l'occasione di essere precipitati indietro fino al 1995. 1995 in cui Alonso aveva decisamente troppi pochi anni per guidare la Ferrari, ma non fa niente, Alonso è un dio e come tale non ha avuto un ciclo di vita umano, ha sempre avuto una trentina d'anni ai tempi del big bang e ce li avrà anche nei secoli a venire, quando anche i pronipoti dei nipoti di Felipinho saranno già morti di vecchiaia. I tifosi della rossa a quel punto hanno subito un trauma: hanno ricordato di essere nel 2010, epoca in cui nessuno conosce più "One, two, three, train with me" e le parole sono morte sulle loro bocche, con grande gioia di Playahitty che non poteva sopportare che una massa informe di tifosi sfegatati di Alonso storpiasse la sua canzone cantandola con voci stonate. La verità però non ha nulla a che vedere con il fatto che siano stonati, ma semplicemente con Alonso. Si scopre infatti che Playahitty è una grandissima fan di Grosjean, Montagny e Bourdais, proprio come il gufo di Interlagos e che alla scoperta che nessuno di loro sarebbe stato presente nella gara in questione, ha minacciato di fare causa a tutti i fan di Alonso. I fan di Alonso, che hanno anche un certo interesse per le polemiche e i tribunali, hanno accolto la notizia saltando dalla felicità, i loro salti imitavano quelli di Schumacher in caso di vittoria ovvero un evento ai limiti della realtà, ma essendo tutti molto meno atletici avendo delle stazze che più che a quella di Schumacher somigliavano a quella di Norbert Haug, il titolare della Mercedes che dovrebbe urgentemente mettersi a dieta, non erano altrettanto atletici e sono caduti tutti a terra slogandosi le caviglie. Il dolore che provavano per gli infortuni subiti, però, sarebbe stato sempre e comunque alleviato da una pole di Alonso... Ma nel mezzo del cammino di questa qualifica, Alonso si ritrovò per una selva oscura, giacché la pole position era smarrita e la top-ten anche: 12°.
Il grido de suoi fan sovrastava il rumore dei motori, tenevano tutti la testa tra le mani e urlavano fino a sgolarsi, tanto che Munch aveva preso in seria considerazione l'idea di resuscitare al solo fine di ritrarli e immortalarli in un quadro che avrebbe intitolato "l'urlo collettivo". Ma poi Munch ha preferito rimanersene nell'Aldilà pensando che di quadri ne aveva già dipinti abbastanza in passato. Inutile dire che la delusione di Nando era enorme (non per Munch, ma per il risultato). Mentre rientrava mestamente ai box nei suoi occhi scorreva l'immagine del giorno in cui avrebbe sfidato a duello il suo compagno di team sconfiggendolo una volta per tutte, pensando che non era possibile che potesse arrivare più avanti di lui così come se nulla fosse e pensando che a tre giri dalla fine non si può fare. E così, sognando, si apprestava a trasmettere fiducia ai suoi numerosi fan. Poi, naturalmente, è corso al computer e ha aperto Outlook Express iniziando a scrivere questo testo: "Carissimo Pedro, sono completamente allibito dal risultato di questa qualifica. Mi sono classificato soltanto 12° senza alcuna ragione logica, a mio parere io dovrei arrivare sempre e comunque primo. Ho notato che sono soltanto di una posizione davanti da te e la cosa mi sorprende, perché ho sempre saputo che tu vali molto di più come zappatore che come pilota. Spero che oggi pomeriggio verso le 17,30 ci incontreremo nel piazzale del supermercato per continuare il nostro discorso sui progetti passati tra Ferrari e Mclaren diversi anni fa e spero che tu non ti sia offeso perché ho pensato che saresti più valido a zappare i campi piuttosto che a gareggiare in Formula 1. A presto. Nando alias il miglior torero di tutti i tempi."
Fine del monologo, dopotutto doveva finire in modo alquanto pazzo e nonsense...
...
...
...ma non c'era più tempo per parlare di monologhi, non restava altro da fare che contemplare a bocca spalancata il risultato della Q3 ovvero: Webber, Hamilton, Vettel, Button, Schumacher, Rosberg, Kubica, Massa, Petrov e Kobayashi. Se non è un'iniezione di fiducia questa... No, assolutamente, spancare la bocca nel vedere Schumacher qualificarsi davanti al compagno di squadra non è un'iniezione di fiducia, ma un decadimento verso il vuoto cosmico e la fine delle certezze, in vista della fine del mondo pronosticata dai Maya.
Nostradamus: "Io invece posso pronosticare chi resterà escluso in Q2? Direi Sutil, Alonso, De La Rosa, Buemi, Barrichello, Alguersuari e Hulkenberg. In Q3 invece penso che avrebbero potuto uscire Liuzzi, Trulli, Kovalainen, Glock, Senna, Di Grassi e Chandhok, con quest'ultimo in ultima posizione, appunto, e Di Grassi dietro a Senna per punizione dopo che ha osato mettersi sulla strada del Ferrari Man a Montecarlo."
Ho la vaga impressione che Nostradamus abbia barato, pronosticando il risultato solo dopo avere visto le qualifiche, ma tutto questo non ha importanza, adesso.

Domenica 30 Maggio: ormai era tardi per festeggiare il mio compleanno, ma mi auguravo che tutto possa proseguire sugli standard del sabato. Non so quanto sia elegante scriverlo chiaro e tondo in un commento a un gran premio, ma tutto sommato vedere Massa diverse posizioni davanti al compagno di squadra è stato comunque un regalo.
La gara è partita in modo calmo e tranquillo, senza stravolgimenti di sorta, se non un duello tra Button e Schumacher al primo giro che ha visto Schumacher andare davanti a Button, per poi perdere di nuovo la posizione a vantaggio del pilota della McLaren.
C'è stato un giro di pitstop, ci sono stati i ritiri delle Lotus per problemi tecnici, mentre le HRT e le Virgin proseguivano: le Virgin sarebbero arrivate fino in fondo, le HRT no.
Webber. Vettel. Hamilton. Button. Schumacher. Rosberg. Kubica. Massa. Petrov. Alonso. Questa era la top-ten, in quei momenti di calma piatta.
Questo è il modo in cui ho commentato la fase centrale della gara con la mia amica fan di Raikkonen quando da monologo sono passata ai dialoghi immaginari (dopotutto la calma piatta può essere combattuta anche e soprattutto con i dialoghi immaginari):
Webber: "Ah ah, Seb sei ridicolo! Dovresti andare all'asilo insieme a tutti gli altri poppanti che si spacciano per dei piloti! Quando sei nato? Alla fine del 2009 come Felipinho? Secondo me avete più o meno la stessa età!"
Vettel: "Veramente sono nato nel 1987, come tutte le persone più importanti del mondo che sono nate tra il 1987 e il 1988."
Webber: "Appunto, hai l'età di uno scolaretto tipo Zac Efron e Vanessa Hudgens, perché non vai a fare vari balletti insieme a loro?"
Vettel: "L'unica occasione in cui ballerò sarà a fine stagione dopo avere vinto il titolo mondiale."
Hamilton: "Ah ah ah, poveri ragazzi ingenui, ve ne state lì a dire cavolate, quando non sapete che sarò io a vincere la gara."
Webber: "Ah ah, non farmi ridere, secondo me sei tu il povero ragazzo ingenuo!"
Button: "Infatti. Se uno di noi due vincerà la gara, non ho dubbi che quello sarò io. Sono sicuro che un certo L. si metterà a festeggiare immediatamente."
Schumacher: "Per quanto mi riguarda sono convinto che questo L. stia aspettando con ansia una mia vittoria e che sia convinto che io potrei battere tutti quanti anche a bordo di un tosaerba o di una Panda, o magari di una moto!"
Button: "Ma stattene zitto, tu che sei capace solo di romperti il collo! Sono io il campione del mondo!"
Rosberg: "Yeah!"
Kubica: "Sono in settima posizione! Credo che questo possa ritenersi un evento di spicco, anche se preferirei mille volte essere in testa ed affascinare tutte le ragazze della zona per la bellezza strabiliante del mio naso!"
Massa: "Ma quale bellezza strabiliante? Perfino io con il sopracciglio spaccato avevo più charme di te e non avevo problemi a farmi fotografare e a farmi riprendere."
Felipinho alzandosi dalla culla: "Sei un grande!!! Sorpassali tutti, quei buoni a nulla!"
Massa: "Spero di riuscirci prima o poi ma non sperarci troppo!"
Felipinho: "Brasil, lalalalalalalalalala, Brasil, Brasil... Potere ai bambini do Brasil!"
Massa: "Ve lo confesso, sono ancora un bambino! Piuttosto che starmene qui in pista preferisco mille volte starmene a casa a giocare con Felipinho!" Felipinho: "È un peccato che qui con me non ci siano né mio nonno Titonio né mio zio Eduardo, ce ne staremmo a esultare per il tuo arrivo in prima posizione!"
Petrov: "Secondo me allora fai in tempo a fare l'esame di maturità, nell'attesa!"
Felipinho: "E tu chi saresti, con quelle occhiaie da cadavere? Sembri uscito da un film dell'orrore, sei per caso un personaggio de 'L'alba dei morti viventi' o un parente di It?"
Petrov: "Scusa, ma tu a sei mesi ti guardi quel genere di film? Va beh che dei familiari come Felipe, Eduardo, Titonio e company sono molto peggio di un film dell'orrore!"
Massa: "Come ti permetti, ridicolo omarino, di dire che io, mio fratello e mio padre siamo peggio di un film dell'orrore? Siamo dei miti di prima qualità, e ci scommetto che tutti i gufi della zona te lo potrebbero confermare!"
etrov: "Il gufo di Interlagos è un pennuto estremamente intralciante! Spero che venga spennato al più presto e che finisca in pentola."
Il gufo di Interlagos: "Non dovevi permetterti! Insultare me è peggio che risvegliare il sonno eterno del grande faraone Tutankimi terzo, detto il capellone!"
Il faraone finlandese Tutankimi terzo detto il capellone: "Possibile che non si possa mai dormire in pace? Me ne sono andato dalla F1 perché è un mondo troppo caotico e volevo dormirmene tranquillo, ma a quanto pare non sono riuscito nel mio intento..."
Massa: "Ehi, mummia imbalsamata, perché non vieni mai a trovarmi?"
Tutankimi terzo: "Perché non ne ho voglia! Preferisco mille volte essere scambiato per un baccalà, piuttosto che stare nelle tue vicinanze."
Petrov: "Sono un mito! Nothing can stop me, not, no I love you, they're not gonna get us, they're not gonna get us! [CIT. T.A.T.U.] W la Russia!"
Alonso: "Popopopopopopopo, sono il campione del mondooo, popopopopopopopo!"
Petrov: "Dovrai passare sul mio cadavere per sorpassarmi."
Alonso: "Ti ricordo che tu sei già un cadavere, quindi la cosa non sarà particolarmente difficile!"
Petrov: "Invece ti assicuro che lo sarà. Ti terrò dietro fino a farti pentire di essere nato!"
Alonso: "Oh, guarda, sto già tremando dalla paura..."
Petrov: "La cosa non mi sorprenderebbe, dato che molti, quando vedono le mie occhiaie, si spaventano!"

Nei momenti di calma piatta servono i dialoghi immaginari, quando si va oltre la calma piatta non servono più: evidentemente vedere Di Grassi effettuare un sorpasso sulla HRT di Senna non era sufficiente, così come la continua minaccia di pioggia imminente (che, guarda caso, come spesso accade in queste circostanze, non è arrivata).
È servito un plot-twist di un certo livello dopo una quarantina di giri di gara, quando Vettel, che seguiva Webber molto da vicino, ha fatto una gran entrata sul compagno di squadra...
...
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...ma proprio in senso letterale, intendo! Mi chiedo se in quel momento Hamilton, che li seguiva da vicino, abbia avuto un orgasmo, nel vederli mentre finivano fuori.
Per Vettel la gara è finita. L'abbiamo lasciato lì a gesticolare e inveire contro il suo compagno di squadra al quale lui stesso era andato addosso.
A Webber è bastato un pitstop per salvare il salvabile: era precipitato dietro alle McLaren e aveva un vantaggio enorme nei confonti delle Mercedes, quindi non ci ha rimesso in termini di posizioni.
Terminato lo scontro tra i due tori per il fatto non irrilevante che uno dei due tori in questione fosse ormai fuori dai giochi, è toccato ai piloti McLaren lottare per la leadership. L'hanno fatto senza disconnettere i neuroni, a differenza d'altri, e hanno portato a casa la doppietta, con Button che, dopo avere tentato il sorpasso su Hamilton, ha desistito accontentandosi della seconda piazza.
Fossero finiti fuori anche loro, Schumacher sarebbe finito sul podio, sempre ammesso che speronarsi tra compagni di squadra non divenisse la prassi del giorno: Rosberg lo seguiva molto da vicino, quindi non c'era da stare molto sicuri.
Frattanto Alonso era ancora dietro a Petrov e c'è rimasto fintanto che, a pochi giri dalla fine, non ha tentato il sorpasso nei confronti del russo della Renault. Il sorpasso è riuscito. I due, però, si sono toccati e chi ci ha rimesso è stato Petrov, costretto a una sosta ai box che l'ha fatto precipitare fuori dalla zona punti.
Questo ha lasciato un punto disponibile per una Sauber: quella di Kobayashi, ma non senza che dovesse difendere la posizione durante un duello con De La Rosa.
Kobayashi: "Kamikaze Kamui wins! Potere ai piloti giapponesi! DLR vai all'ospizio!"
DLR: "Sono ancora giovanissimo. Ho ben due anni meno di Schumacher!"
A proposito di Schumacher, nonostante il quarto posto, Jean Alesi l'ha definito testualmente un rincoglionito nel dopogara. Ciò ha maturato in me la convinzione che i risultati, per lui, siano ormai inutili. Più le cose vanno meglio e più viene criticato...
Hamilton: "Io avrei anche vinto per la prima volta quest'anno... Non vi pare qualcosa a cui sarebbe doveroso prestare attenzione?"
Button: "No."
Hamilton: "Sapevo che prima o poi avresti ricominciato a comportarti da bullo."
Button: "È meglio non perdere mai le vecchie abitudini..."

RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (Mclaren), 2. Jenson Button (Mclaren), 3. Mark Webber (Redbull), 4. Michael Schumacher (Mercedes), 5. Nico Rosberg (Mercedes), 6. Robert Kubica (Renault), 7. Felipe Massa (Ferrari), 8. Fernando Alonso (Ferrari), 9. Adrian Sutil (Force India), 10. Kamui Kobayashi (Sauber), 11. Pedro De La Rosa (Sauber), 12. Jaime Alguersuari (Toro Rosso), 13. Vitantonio Liuzzi (Force India), 14. Rubens Barrichello (Williams), 15. Vitaly Petrov (Renault), 16. Sebastien Buemi (Toro Rosso), 17. Nico Hulkenberg (Williams), 18. Timo Glock (Virgin), 19. Lucas Di Grassi (Virgin), RIT. Karun Chandhok (HRT), RIT. Bruno Senna (HRT), RIT. Sebastian Vettel (Redbull), RIT. Heikki Kovalainen (Lotus), RIT. Jarno Trulli (Lotus).

CLASSIFICHE: Webber 93, Button 88, Hamilton 84, Alonso 79, Vettel 78, Kubica 67, Massa 67, Rosberg 66... /// McLaren 172, Redbull 171, Ferrari 146, Mercedes 100, Renault 73...

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Milly Sunshine