lunedì 15 gennaio 2018

Riviviamo i Commenti ai Gran Premi: Cina 2010

Nel 2007/2008 nascevano i commenti ai Gran Premi, quando ancora guardavo il web come spettatrice.
In quegli anni si svolgevano due bellissimi campionati, ma ci sono stati dei bei campionati anche dopo e ho deciso di continuare a rivedere e commentare i gran premi del passato recente, procedendo con la stagione 2009. Poi è arrivato il momento della stagione 2010.
#RiviviamoICommentiAiGranPremi con commenti ai gran premi del 2010 scritti nel 2018, ma fingendo di essere nel 2010.

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Cina 2010: Il pilota giusto e il pilota sbagliato

Sottotitolo: come passare dall'avere tifato per Barrichello contro Button l'anno scorso al difendere Button dalle ingiustificate critiche che gli opinionisti gli rivolgono all'indomani della sua seconda vittoria stagionale...
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...perché sì, Button ha vinto, e mi dispiace averlo comunicato così, a bruciapelo, prima ancora di iniziare il commento, ma in certi momenti bisogna mettere i puntini sulle "I" e dire le cose come stanno.
A proposito di dire le cose come stanno, vorrei citare me stessa per esprimere la mia opinione sulle performance di un certo sette volte campione del mondo nei primi quattro gran premi di questa stagione.
Dai miei commenti privati fatti con la mia amica fan di Raikkonen, Schumacher si candida ad assumere il ruolo di renna in letargo della Formula 1 odierna:
"Mi chiamo Michael, sono nato da talmente tanto tempo che non mi ricordo quanti anni ho, forse 15, forse 70, o qualcosa di compreso tra i 15 e i 70. Ho ottenuto 68 pole position, 91 vittorie, 7 titoli mondiali, ho perso un’altra buona quantità di titoli mondiali, ho buttato fuori circa duecento o trecento avversari, mi sono buttato fuori altrettante volte mentre tentavo di buttare fuori degli avversari, sono stato a stretto contatto con Eddie Jordan, Flavio Briatore e Jean Todt, ora il mio datore di lavoro è quell'uomo magro e longilineo che è Norbert Haug. Sono un tipo piuttosto atletico, riesco a saltare ad altezze esagerate senza inciampare e cadere a terra, ma del resto cado già abbastanza quando salgo in moto. Mi candido ufficialmente per diventare la nuova renna in letargo della Formula 1."
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...perché a volte è meglio ridere per non piangere, o per non sbattere la fronte contro a uno spigolo. In realtà di ragioni per sbattere la fronte contro uno spigolo ce ne sarebbero tante, in primis che anche stavolta non sono riuscita a vedere per intero le qualifiche.
Prima delle qualifiche, tuttavia, è venuto il venerdì, Button ha girato abbastanza forte, Alonso ha rotto il motore, sulla vettura di Buemi si sono rotte le sospensioni anteriori facendo schizzare via entrambe le ruote... insomma, tutte cose non troppo di routine, a parte Button che va forte, perché sia chiaro, non ho mai messo in dubbio il fatto che Button andasse forte o che Barrichello fosse migliore di lui. Niente affatto, Button l'anno scorso era superiore a Barrichello e lo dimostra anche il numero di vittorie ottenute, seppure abbia vinto solo nella prima parte della stagione, però siccome è ancora consentito avere le proprie simpatie, tra lui e Barrichello avrei preferito che il mondiale lo vincesse Barrichello. Per il resto vorrei ribadire che se la McLaren ha puntato su Button non l'ha fatto per caso e sì, è vero che Button ha vinto solo perché "guidava la Brawn GP" e non una carretta, ma è altrettanto vero che neanche Hamilton, Raikkonen o Alonso avrebbero vinto dei mondiali se avessero guidato delle carrette invece che una vettura che puntava a vincere la metà delle gare stagionali e ad arrivare sul podio nelle altre. Che poi Button non sia al livello di Hamilton, su questo non ci piove, anche se in realtà i risultati ottenuti finora e la classifica sembrano raccontare una storia un po' diversa.
Ho avuto dei dubbi su Button? Assolutamente sì.
Vederlo in cima alla classifica piloti, con 60 punti, dopo il Gran Premio della Cina, ha mandato in frantumi tutti i miei dubbi? No, ma un buon 90% sì.
Volenti o nolenti, ci tocca ammettere che se Button porta un numero 1 sulla propria vettura forse qualche ragione in più della legge del caso c'è.
Poi è da vedere quanto durerà, questo è poco ma sicuro. Dopo la Malesia, Massa era in testa alla classifica. Adesso è sesto. Prima di lui ci sono Button (60), Rosberg (50), Alonso (49 con 1 vittoria), Hamilton (49 senza vittorie), Vettel (45). Massa di punti ne ha 41, segue Kubica a 40, mentre ottavo c'è Webber che è salito ad appena 28 punti, quando dopo Sepang non sembrava neanche così tanto lontano dalla vetta.
Sono molto preoccupata di sapere che Rosberg è secondo in classifica con 50 punti mentre Schumacher ne ha totalizzati soltanto 11, per il momento. Sono arrivata alla conclusione che probabilmente Schumacher e Rosberg si scambiano la macchina e l'identità durante i weekend di gara, ma sto iniziando a ritenere anche questa conclusione alquanto inverosimile. Visti i risultati ottenuti di recente, colui che si fa chiamare Schumacher non può essere Rosberg, probabilmente è qualcuno tipo Petrov... ecco, a proposito, Petrov è anche arrivato al traguardo diverse posizioni più avanti dello stesso Schumacher.
Mi rendo conto di avere già narrato in lungo e in largo quello che è successo questo weekend, ma serve un race-recap che si rispetti e un race-recap che si rispetti deve iniziare per forza di cose dalla griglia di partenza:

1^ fila: Vettel - Webber
2^ fila: Alonso - Rosberg
3^ fila: Button - Hamilton
4^ fila: Massa - Kubica
5^ fila: Schumacher - Sutil
6^ fila: Barrichello - Alguersuari
7^ fila: Buemi - Petrov
8^ fila: Kobayashi - Hulkenberg
9^ fila: De La Rosa - Liuzzi
10^ fila: Glock - Trulli
11^ fila: Kovalainen - Di Grassi
12^ fila: Senna - Chandhok

La gara è stata disputata in un giorno grigio e nebbioso, con un po' di pioggia all'inizio. Chandhok è partito dalla pitlane, così come le Virgin, anche se ho seri dubbi sul fatto che Glock sia riuscito a partire.
Gli eventi che hanno contraddistinto la giornata di domenica sono stati i seguenti;
> Alonso è partito decisamente meglio di tutti, portandosi in testa... ah, no, è semplicemente partit prima che si spegnesse il semaforo, pertanto si è portato in prima posizione, con a seguire Webber e Vettel;
> mentre Vettel perdeva terreno, secondo Mazzoni doveva guardarsi "anche da Raikkonen" che, a quanto pare, come Berger e Katayama ha l'abitudine di infestare le gare di Formula 1;
> dietro, frattanto, si scatenava il caos, con Liuzzi, Kobayashi e Buemi coinvolti in un incidente, evitato per poco da Hulkenberg, e le vetture incidentate hanno provocato l'ingresso della safety car;
> la leadership di Alonso è durata pochissimo perché, come tutti i piloi eccetto Rosberg, Button e le Renault, è rientrato ai box per cambiare gomme perché la pioggia stava aumentando, dopodiché ha perso ulteriori posizioni venendo penalizzato con un drive through per jump-start;
> la scelta di Rosberg, Button, Kubica e Petrov si è rivelata quella giusta, dal momento che la pioggia non è aumentata e sono rimasti davanti a tutti, mentre le Redbull, Hamilton e le Ferrari si erano un po' persi;
> intorno al 16/17° giro si è assistito a un bel duello tra Schumacher e Hamilton e si può facilmente immaginare dalla mia introduzione chi ne sia uscito sconfitto, e saremmo anche messi bene se Schumacher avesse perso solo quella posizione;
> al 19° giro, mentre si avvicinava il momento del cambio gomme per i piloti che non si erano fermati nei primi giri, Rosberg ha fatto un mezzo svarione che ha consentito a Button di avvicinarsi abbastanza per passargli davanti e prendersi la prima posizione;
> intorno al 20° giro o giù di lì quasi tutti sono rientrati ai box e c'è stato un po' di caos tra Hamilton e Vettel che hanno proceduto fianco a fianco finché Hamilton non si è accodato, mentre è capitato un altro fatto tra le Ferrari, che approfondirò in un secondo momento;
> poco dopo Alguersuari è rientrato ai box con l'ala danneggiata e ne ha perso un pezzo in corso d'opera, facendo entrare la safety car per detriti;
> Button, Rosberg, Kubica e Petrov erano ancora i primi quattro, nel frattempo, e Button, Rosberg e Kubica hanno lungamente mantenuto la posizione anche dopo, mentre non si può dire la stessa cosa di Petrov;
> mentre nella seconda parte di gara la pioggia era indubbiamente più intensa che nella prima parte, Hamilton ha rimontato al punto tale da superare entrambe le Renault, con Petrov che appunto è stato il primo a cadere davvero nel dimenticatoio, dopodiché anche Rosberg portandosi in seconda posizione alle spalle del compagno di squadra, dove è rimasto fino al termine della gara;
> Alonso è riuscito a risalire in quarta posizione, anche lui davanti a Kubica, mentre Massa era nelle zone basse della top-ten fin dal momento del fatto sul quale per il momento ho taciuto e di cui parlerò in seguito;
> Petrov è riuscito sia ad arrivare a punti sia a superare Schumacher nel corso della gara.

Argomenti clou della telecronaca:
> il padre di Hamilton non fa più parte del management del figlio, pertanto è questa la ragione per cui non lo vediamo spesso, negli ultimi tempi, e pare che l'assenza della guida paterna sia la ragione per cui Hamilton ogni tanto ha comportamenti fuori dagli schemi tipo quella volta dei burnout per strada;
> nei giorni antecedenti al gran premio Kobayashi si è recato presso un tempio shintoista, dove pare abbia chiesto la grazia di potere vedere il traguardo, ma nemmeno la grazia ha funzionato;
> bonus nelle interviste post-qualifica, quando Stella Bruno ha osservato con Michael Schumacher che "stavolta non è andata male" e lui le ha risposto: "la mia impressione è che sia stata una delle mie qualifiche peggiori";
> altro bonus proveniente dalle interviste, Stella Bruno ha chiesto a Kubica quale donna avrebbe voluto invitare a cena e lui ha risposto che avrebbe voluto invitare a cena la sua fidanzata.

Veniamo a quello che è successo al ventesimo giro. Mentre Massa e Alonso - non particolarmete in vista nel corso della gara, l'unico momento in cui uno dei due si era fatto notare era la partenza, ma non in positivo - erano uno dietro l'altro, a distanza ravvicinata, sono stati chiamati entrambi ai box per il cambio gomme, nello stesso giro.
All'ingresso della pitlane, Alonso ha superato Massa, con un sorpasso che significava non dovere attendere che l'altro completasse la propria sosta e condannare piuttosto l'altro all'attesa.
Pare che ci siano state polemiche, oppure che le fonti di informazione abbiano ingigantito le polemiche in modo da poterne parlare in lungo e in largo.
Può darsi che sia finita così:
"Ma va a ******! Sei un ********! Vinci e dici cose così, vinci e dici cose così, vinci e dici cose così?"
"Veramente non ho vinto un ca**o. Anzi, non siamo stati neanche minimamente vicini a pensare di potere lottare per la vittoria."
"Comunque prova a imparare."
"Impara tu a imparare."
Adesso, però, questi eventi non succedono davanti alle telecamere, pertanto quando si deve parlare si parla d'altro.
Il giorno dopo, infatti, a Studio Sport la questione faceva discutere per altri motivi e, anzi, non faceva discutere affatto, perché da tutto ciò che è successo in gara la Ferrari, seppure abbia perso la leadership sia della classifica piloti sia della classifica costruttori (90 punti contro i 109 della McLaren), ha ottenuto ciò che conta davvero, ovvero avere il pilota giusto davanti a quell'altro in classifica, cosa che non si può dire della McLaren.
Ho una voglia intensa di mettermi le mani tra i capelli, nel commentare le logiche su cui queste osservazioni si basano. Ho voglia di mettermi le mani tra i capelli, perché posso passare tranquillamente sopra a ciò che è stato detto di Alonso/Massa, ma non riesco a concepire come si possa dire una cosa del genere della situazione Button/Hamilton.
Chiariamo in fretta la mia opinione sulla situazione in Ferrari. Ho SEMPRE saputo che sarebbe andata a finire così, che Alonso avrebbe fatto più punti di Massa e che sarebbe stato messo su un piedistallo. L'ho sempre saputo perché so che il ferrarista che fa più punti viene sempre e puntualmente messo su un piedistallo. L'ho sempre saputo perché ho sempre pensato che Massa non fosse allo stesso livello di Alonso e che, se con Raikkonen se l'era cavata abbastanza agevolmente approfittando del fatto che "Iceman" avesse un rendimento piuttosto incostante, con Alonso la storia si sarebbe difficilmente ripetuta. Se a questo aggiungiamo che Alonso è arrivato probabilmente in quello che, dal punto di vista di Massa, era il momento peggiore possibile, il quadro della situazione appare abbastanza chiaro. Per quanto io trovi vagamente nonsense andare a parlare di "pilota giusto" e "pilota sbagliato" davanti in classifica, in una classifica in cui vorrei ricordare che in testa c'è Jenson Button, non mi stupisce che, non appena Alonso ha asfaltato Massa con un sorpasso mentre stavano entrando in pitlane (mi sfugge ancora la logica per cui fosse necessario far rientrare entrambi allo stesso giro, ma sembra che questo aspetto in realtà non interessi a nessuno), tutti siano saliti in branco sul carro del vincitore.

A proposito di vincitori "veri", ovvero di colui che in questo gran premio è stato il primo a vedere il traguardo, trovo abbastanza spiacevole il fatto che lo si voglia screditare a tutti i costi anche quando vince e, soprattutto, quando lo fa davanti al suo compagno di squadra, uno che viene visto come uno scalino al di sopra di lui. Questa cosa mi mette molta tristezza, anche se io stessa sono rimasta perplessa quando, un anno fa di questo periodo, iniziavo a capire che Button avrebbe vinto il mondiale. Ha vinto due gare su quattro. È in testa alla classifica. Per ora non sta sfigurando e, anche se dovesse vincere delle gare Hamilton (cosa che probabilmente accadrà, presto o tardi), difficilmente qualcuno potrebbe affermare che Button sta disputando una brutta stagione. Anzi, sta mettendo a tacere i suoi detrattori. I suoi detrattori, però, pensano che tacere non faccia al caso loro, quindi continuano con la solita storia. Povero Button, sacrificato alle logiche contorte di coloro che, in realtà, hanno da sempre l'obiettivo di screditare Hamilton, come vendetta per i suoi due anni da enfant prodige in cui ha rischiato seriamente di vincere il mondiale 2007 e in cui ha vinto quello del 2008. È Hamilton quello che ha fatto un torto ai ferraristi, quella di prendersela con Button è stata solo una fase di passaggio, perché nessuno dei nemici storici della Ferrari stava cavando un ragno dal buco l'anno scorso. Se Hamilton dovesse continuare a portare a casa meno punti di Button, sarebbe facilissimo affermare che, se Button è scarso, allora Hamilton deve essere più scarso di lui.
La mia domanda è: ma se Button dovesse vincere il titolo? e se dovesse vincerlo contro la Ferrari? Oppure se dovesse vincerlo Hamilton? Che vantaggio avrebbe l'opinione pubblica ferrari-centrica nel criticarli anche quando fanno doppietta? Se si arrivasse a fine anno e la Ferrari perdesse in uno scontro contro la McLaren, che vantaggio ci sarebbe nell'andare a sbandierare ai quattro venti di avere perso contro degli scarsi?

RISULTATO: 1. Jenson Button (McLaren), 2. Lewis Hamilton (McLaren), 3. Nico Rosberg (Mercedes), 4. Fernando Alonso (Ferrari), 5. Robert Kubica (Renault), 6. Sebastian Vettel (Redbull), 7. Vitaly Petrov (Renault), 8. Mark Webber (Redbull), 9. Felipe Massa (Ferrari), 10. Michael Schumacher (Mercedes), 11. Adrian Sutil (Force India), 12. Rubens Barrichello (Williams), 13. Jaime Alguersuari (Toro Rosso), 14. Heikki Kovalainen (Lotus), 15. Nico Hulkenberg (Williams), 16. Bruno Senna (HRT), 17. Karun Chandhok (HRT), RIT. Jarno Trulli (Lotus), RIT. Lucas Di Grassi (Virgin), RIT. Pedro De La Rosa (Sauber), RIT. Sebastien Buemi (Toro Rosso), RIT. Kamui Kobayashi (Sauber), RIT. Vitantonio Liuzzi (Force India), DNS. Timo Glock (Virgin).

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