lunedì 15 gennaio 2018

Riviviamo i Commenti ai Gran Premi: Malesia 2010

Nel 2007/2008 nascevano i commenti ai Gran Premi, quando ancora guardavo il web come spettatrice.
In quegli anni si svolgevano due bellissimi campionati, ma ci sono stati dei bei campionati anche dopo e ho deciso di continuare a rivedere e commentare i gran premi del passato recente, procedendo con la stagione 2009. Poi è arrivato il momento della stagione 2010.
#RiviviamoICommentiAiGranPremi con commenti ai gran premi del 2010 scritti nel 2018, ma fingendo di essere nel 2010.

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Malesia 2010: Dalla Ferrari alla McLaren, dalla McLaren alla Redbull


È arrivato il mese di Aprile ed è arrivato il Gran Premio della Malesia: l'appuntamento di Sepang è stato il terzo della stagione, arrivato a una sola settimana di distanza dal gran premio d'Australia.
Si è rivisto un pilota malese in pista, anche se soltanto per la prima sessione di prove libere: si tratta di Fairuz Fauzy, che ricordo di avere sentito nominare all'epoca della GP2, che ha preso il posto di Kovalainen venerdì mattina. Non è stato il solo: anche lo scozzese Paul Di Resta ha sostituito Liuzzi alla Force India in quella sessione, tuttavia non essendo malese non fa notizia. Vorrei approfittare di questo momento che c'è stato un incontrastato eroe del motorsport di nazionalità malese, in Formula 1, in passato. Era il lontano 2001 e il soggetto in questione era Alex Yoong, assiduo frequentatore delle vie di fuga all'epoca della Minardi. Non ha lasciato ricordi molto marcati e credo che sia meglio così, perché non si sarebbe trattato di ricordi molto positivi.

Archiviato il venerdì, in cui Hamilton ha ottenuto il miglior tempo in entrambe le sessioni di prove libere, è arrivato il sabato. Webber ha fatto il miglior tempo, Hamilton era molto vicino e sembrava che i favoriti fossero Redbull e McLaren. Poi è arrivato l'orario delle qualifiche ed è arrivata mia madre che mi ha informata che dovevamo uscire, quella mattina. NOOOOOOOOOOOOOOO! Ovviamente non ero molto soddisfatta di perdermi almeno metà delle qualifiche, ma ero fiduciosa di riuscire a vedermene almeno una parte e di assistere a tanti eventi positivi e inaspettati.
Eventi positivi?
Mhm, dipende dai punti di vista.
Eventi inaspettati?
Sì, sì, sì, di eventi inaspettati ce ne sono stati anche troppi.
Pioveva.
Pioveva in stile temporale monsonico, in certi momenti.
Chandhok ha dato il meglio di sé: non so se abbia trovato il giro giusto o che cosa, dopotutto non era così improbabile che l'aumento della pioggia "falsasse" i tempi. Sta di fatto che si è qualificato in penultima fila, relegando nelle retrovie il suo compagno di squadra e addirittura anche la Virgin di Di Grassi o, come hanno detto i telecronisti Rai una volta all'epoca della GP2, Di Gratis. "Di Gratis", peraltro, ha preso anche due secondi e mezzo da Senna e addirittura tre secondi e mezzo da Chandhok. Credo che non sia tato molto soddisfatto da questa qualifica, tuttavia a nessuno importava un fico secco di Di Gratis, in quel momento, dato che erano capitati alcuni eventi che si distaccavano lievemente dalla classica routine delle qualifiche.
Massa è andato a impantanarsi.
Hamilton anche.
Poi ci ha pensato anche Alonso.
Nessuno dei tre ha superato il primo turno di qualifica, mentre Button l'ha superato. Però in compenso è andato a impantanarsi anche lui in corso d'opera, quindi in Q2 non ha potuto girare. Oltre al trio delle meraviglie, a Di Grassi e alle Hispania Racing, anche Trulli è rimasto escluso dalla manche successiva.
Ha passato il turno Glock.
Ha passato il turno anche Kovalainen.
Non era mai successo che una Virgin passasse la Q1, né tantomeno che succedesse a una Lotus team Malaysia. Visto l'andazzo, dubito che, in assenza di miglioramenti notevoli nel prossimo futuro, possa accadere un'altra volta.
Il miglior tempo in Q1 l'ha ottenuto Kubica e qualcosa, dentro di me, mi diceva che sabato era il giorno della Renault e della Mercedes. Petrov avrebbe successivamente smentito le mie aspettative - non che avessi aspettative molto elevate nei suoi confronti, ma facciamo finta di sì - facendosi sbattere fuori dalla top-ten, in compagnia di De La Rosa, delle Toro Rosso e dei due outsider passati a sorpresa in Q2.
In Q2 il miglior tempo l'ha ottenuto Vettel e, se in quel momento fossi stata davanti alla TV, mi sarei messa il cuore in pace e avrei capito che Schumacher non avrebbe lottato per la pole...
...
...
...in realtà per una ventina di minuti nessuno ha potuto nemmeno lottare per la pole, in Q3: bandiera rossa per diluvio, poi quando è ripresa Webber ha tirato fuori un giro, staccando di un secondo e tre decimi il suo diretto inseguitore, che curiosamente era Rosberg, quindi ci avevo visto giusto: era una giornata positiva per la Mercedes. Se qualcuno in quel team puntasse la sveglia, invece di dormire al volante come faceva Raikkonen all'epoca del letargo delle renne, forse la situazione migliorerebbe.
Terzo c'era Vettel.
Quarto c'era Sutil.
Ho sperato, invano, che il giorno dopo potesse capitare qualcosa di miracoloso e che potesse vincere.
Quinto c'era Hulkenberg: un debuttante che conclude qualcosa, di tanto in tanto: questa sì che è una notizia!
Kobayashi: "Perché, il fatto che io sia arrivato in top-ten non è una notizia?"
Hulkenberg: "No, probabilmente ti avranno scambiato tutti per me."
Kobayashi: "Ma non abbiamo niente in comune!"
Hulkenberg: "Abbiamo due compagni di squadra vecchi."
Barrichello: "Taci, poppante."
Hulkenberg: "Taci tu, vecchiaccio."
Barrichello: "Io non sono vecchio. Nonno Michael e Nonno Pedro sono entrambi più vecchi di me, adesso faccio la figura del giovincello."
Hulkenberg: "Ti sbagli, i giovincelli siamo noi."
Barrichello: "Ma se usi ancora il ciuccio..."
Hulkenberg: "E dov'è il problema nell'usare il ciuccio? Anche Vettel lo usa tuttora."
Vettel: "Non è vero! Quel bullo di Webber me l'ha nascosto."
Webber: "Ed è stata un'opera utile alla società. Adesso, approfittando della nostra vicinanza, cerco di rubare anche quello di Rosberg."
Rosberg: "Ma io non uso più il ciuccio."
Webber: "Allora ti ruberò la Barbie che tieni nascosta nel taschino della tuta."

Domenica, ore 10.00: la gara, anticipata di un'ora per evitare temporali monsonici il stile 2009, si apprestava a partire.
La griglia di partenza recitava: Webber, Rosberg, Vettel, Sutil, Hulkenberg, Kubica, Barrichello, Schumacher, Kobayashi e Liuzzi nei primi dieci. Piloti esclusi in Q2: Petrov, De La Rosa, Buemi, Alguersuari, Kovalainen, Glock e Button. Piloti esclusi in Q1: Trulli, Alonso, Hamilton, Massa, Chandhok, Senna e Di Grassi.
Alla partenza Webber è riuscito a rubare il ciuccio di riserva che Vettel teneva in bocca. Vettel se ne è fregato altamente e l'ha superato facendogli una pernacchia. Webber ha tentato di lanciargli addosso la bambola faticosamente sottrtta a Rosberg. Però è rimasto dietro. La bambola l'ha ridicolizzato per essersi fatto soffiare la prima posizione da sotto al naso.
De La Rosa, intanto, si stava lamentando, inascoltato da tutti: "Il motore mi ha lasciato a piedi prima ancora che iniziasse la gara, ma a nessuno interessa."
Webber: "Esattto, puoi dirlo forte, a nessuno interessa. Sei un vecchiaccio e dovresti andare in pensione!"
De La Rosa: "Vacci tu in pensione!"
Webber: "Ma ho solo trentatré anni."
De La Rosa: "Appunto, se non ci fossimo io, Nonno Michael, Nonno Rubens e Trulli, saresti il pilota più vecchio. Inoltre te lo sei appena fatto mettere in quel posto da un poppante, quindi devi solo tacere."
Webber: "Se ci fai caso anche quel poppante del tuo compagno di squadra è ancora in pista, mentre tu sei a piedi."
De La Rosa: "Ancora per poco!"
La gara di Kobayashi è stata breve e indolore: otto giri prima che il motore lo lasciasse a piedi, destino già toccato a DLR.
Glock: "Io mi sono ritirato molto prima di lui, perché nessuno mi prende in considerazione?"
Trulli: "Ti prenderò in considerazione io, quando mi metterò a sbraitare contro di te come ho fatto con Sutil quella volta."
Glock: "No, ti prego, non farlo. In fondo tu sei ancora in pista senza problemi, sono io che ci ho rimesso."

Durante i primi giri di gara ero sollevata, neL notare come tutto sommato Schumacher stesse facendo una gara rispettabile. Era in sesta posizione. Davanti a lui c'erano le Redbull, Rosberg, Kubica e Sutil. Non che essere dietro a Sutil fosse un dettaglio che giovava alla sua immagine, ma non si può avere tutto dalla vita.
Poi, dopo nove giri di gara tutto sommato rispettabile ha perso un bullone in una ruota e la sua gara è terminata. Per fortuna è continuata almeno quella di Sutil, ma non è stato altrettanto fortunato il suo compagno di squadra Liuzzi: un problema tecnico ha messo di lì a poco fine alla sua gara.
Liuzzi: "Dato che hai fatto intervenire De La Rosa, posso intervenire anch'io?"
L'Autrice(C): "Certo che sì! Anzi, è un tuo dovere morale farlo."
Liuzzi: "Se avessi continuato la gara, avrei senz'altro chiuso in top-ten, cosa che non sarebbe invece successa a De La Rosa nemmeno tra un milione di anni."
De La Rosa: "Perché ce l'avete tutti con me, oggi?"
Schumacher: "Perché sei un vecchiaccio."
De La Rosa: "Pensa per te."
Schumacher: "E tu guarda al lato positivo del tuo ritiro. Dobbiamo andare entrambi in posta."
De La Rosa: "Come ho fatto a dimenticarmene?! Dobbiamo andare subito a prelevare la nostra pensione!"

Mentre Schumacher e De La Rosa si recavano nel più vicino ufficio postale, la gara proseguiva con le McLaren e le Ferrari che recuperavano posizioni portandosi in zona punti e con Petrov che si ritirava per un guasto al motore.
Hamilton e i ferraristi, partiti su gomme dure, hanno ritardato il pitstop rispetto a Button, che invece era partito sulle soft come i piloti di testa.
Hamilton era il messo meglio di tutti, mentre Button è stato superato prima da Massa e poi da...
...
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...nessuno, perché Alonso aveva problemi al cambio e non riusciva a superarlo, mentre erano in lotta per l'ottava posizione. La sua gara è terminata con due giri d'anticipo, mentre era nono, per la rottura del motore. È stato classificato in tredicesima posizione, perché dietro di lui c'erano vari piloti doppiati di diversi giri: il primo di questi era "Di Gratis". Quello era un momento epocale nella storia del motorsport: per la prima volta nella storia una Virgin vedeva il traguardo di un gran premio.
Non solo: era anche la prima volta che entrambe le HRT vedevano il traguardo, con Chandy ancora davanti al compagno di squadra e i due abbondantemente davanti a Trulli.
Per quanto riguarda le Lotus è accaduta una cosa curiosa: entrambi sono arrivati al traguardo, ma solo Trulli è stato considerato classificato. Kovalainen, infatti, che aveva avuto problemi tecnici nel corso della gara, era rientrato ai box per poi uscirne con diversi giri di ritardo anche nei confronti dei piloti con vetture alla sua portata. Arrivato al traguardo a dieci giri di distacco da Vettel, non ha completato il 90% di gara che serve per risultare classificato.
Oh, giusto, Vettel: mentre accadeva tutto questo, era stabilmente in testa, mentre Webber tentava ancora di colpirlo con la bambola sottratta a Rosberg alla partenza.
Rosberg: "Come ti permetti di andartene in giro con la mia Barbie così come se niente fosse? Restituiscimela subito, altrimenti ti prendo a colpi di biberon."
Webber: "Mi avevi detto che avevi smesso di usare il biberon, adesso che sei un bambino grande."
Rosberg: "Sì, ma me lo porto dietro per ogni evenienza."
Webber: "Okay, riavrai la tua bambola sul podio."
Rosberg: "OMG, iL PoD10!!!!!!"
Kubica: "Tutto ciò è ingiusto, avrei dovuto salirci io."
Rosberg: "E tu chi sei? Chi ti conosce?"
Kubica: "Se ti può consolare, io non conosco te."
A consolare me, invece, c'era un risultato notevole: SUTIL QUINTO! SUTIL QUINTO! SUTIL QUINTOOOOOOOOOOOOO! Non era epico come vederlo sul podio, ma ci vuole anche un po' di realismo, di tanto in tanto, e vedere Sutil sul podio era di più di quanto potesse essere lecito sperare. Curiosità: per la prima volta sia Alguersuari sia Hulkenberg hanno visto la gloria della zona punti. Alguersuari è il secondo pilota più giovane (dopo Vettel) a conquistare punti in Formula 1.

RISULTATO: 1. Sebastian Vettel (Redbull), 2. Mark Webber (Redbull), 3. Nico Rosberg (Mercedes), 4. Robert Kubica (Renault), 5. Adrian Sutil (Force India), 6. Lewis Hamilton (Mclaren), 7. Felipe Massa (Ferrari), 8. Jenson Button (Mclaren), 9. Jaime Alguersuari (Toro Rosso), 10. Nico Hulkenberg (Williams), 11. Sebastien Buemi (Toro Rosso), 12. Rubens Barrichello (Williams), 13. Fernando Alonso (Ferrari), 14. Lucas Di Grassi (Virgin), 15. Karun Chandok (HRT), 16. Bruno Senna (HRT), 17. Jarno Trulli (Lotus), NC. Heikki Kovalainen (Lotus), RIT. Vitaly Petrov (Renault), RIT. Tonio Liuzzi (Force India). RIT. Michael Schumacher (Mercedes), RIT. Kamui Kobayashi (Sauber), RIT. Timo Glock (Virgin), DNS. Pedro De La Rosa (Sauber).

La notizia del giorno è che Alonso ha perso la prima posizione in classifica: nonostante il settimo posto ottenuto in gara, infatti, Massa si è portato in vetta a 39, con Alonso che è a 37 appaiato con Vettel, ma che risulta davanti a Vettel grazie al tredicesimo posto ottenuto a Sepang (entrambi hanno una vittoria e un quarto posto, mentre come ulteriore risultato Vettel ha un ritiro). In generale in classifica sono tutti molto vicini: Button e Rosberg seguono infatti a 35 punti (con Button davanti perché ha vinto un gran premio), Hamilton è a 31, Kubica a 30 e, un po' più lontano, Webber a 24.
La Ferrari è ancora in testa al mondiale costruttori con 76 punti, seguono McLaren a 66, Redbull a 61, Mercedes a 44 e Renault a 30. Tutto può succedere, quest'anno.

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Milly Sunshine