giovedì 25 gennaio 2018

Riviviamo i Commenti ai Gran Premi: Singapore 2010

Nel 2007/2008 nascevano i commenti ai Gran Premi, quando ancora guardavo il web come spettatrice.
In quegli anni si svolgevano due bellissimi campionati, ma ci sono stati dei bei campionati anche dopo e ho deciso di continuare a rivedere e commentare i gran premi del passato recente, procedendo con la stagione 2009. Poi è arrivato il momento della stagione 2010.
#RiviviamoICommentiAiGranPremi con commenti ai gran premi del 2010 scritti nel 2018, ma fingendo di essere nel 2010.

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Singapore 2010: Arctic Fire

Il Gran Premio di Singapore, introdotto nel campionato di Formula 1 nel 2008, è giunto alla sua terza edizione e a poco a poco mi sto abituando al circuito, che a primo impatto non mi era piaciuto affatto.
Era l'ormai lontano 2008, era l'anno in cui Ferrari e McLaren lottavano per il campionato, quando le Redbull portavano a casa al massimo qualche punto e la Formula 1 era, per certi versi, diversa da come la conosciamo.
Simile, diverso, tutta questione di punti di vista: forse a volte cambiano i colori delle vetture che si trovano tra le prime posizioni, ma la situazione cambia molto di meno di quanto credevamo.
L'anno scorso Ferrari e McLaren lottavano per il terzo posto in classifica e la Redbull era seconda solo alla Brawn GP. La Redbull è rimasta in competizione per il titolo, mentre McLaren e Ferrari sono tornate protagoniste.
È dall'inizio dell'anno che c'è una situazione di incertezza, ci sono stati numerosi avvicendamenti in vetta alla classifica e, negli ultimi tempi, i protagonisti sono stati in particolare Hamilton e Webber, con Alonso, Vettel e Button lasciati a inseguire.
Nel weekend che abbiamo visto due di questi ultimi tre non sembravano particolarmente destinati ad inseguire gli altri due... ma alla fine che cosa importa tutto questo? Mentre uno dei contendenti al titolo vinceva con un altro contendente al titolo quasi negli scarichi, le inquadrature erano tutte per un eroe incontrastato che, al volante di una verde vettura malese che per convenzione si fa chiamare Lotus, si guadagnava i suoi due minuti di popolarità. È stata una scena eroica, ma purtroppo di Kovalainen parleremo in un altro momento, perché come ogni commento che si rispetti, anche questo deve approfondire almeno un po' l'argomento qualifiche.

Prima di parlare delle qualifiche dobbiamo fermarci un attimo a parlare di due argomenti di un certo livello, in quanto due piloti hanno fatto il loro ritorno al volante:
> Nick Heidfeld, nella prima parte della stagione terzo pilota della Mercedes, è stato ingaggiato dalla Sauber per sostituire Pedro De La Rosa da qui fino alla fine della stagione;
> Christian Klien, che non vedevamo in F1 da quando fu appiedato dalla Redbull nel tardo 2006, era stato vicino a tornare in Formula 1 alla Spyker nel 2007 prendendo il posto che era stato di Albers e di Winkelhock, ma al suo posto venne scelto Yamamoto, e finalmente si è preso la propria rivincita rimpiazzando nientemeno che Yamamoto alla HRT, pare temporaneamente.
Nel frattempo, auguri di pronta guarigione a Yamamoto, appiedato da un'intossicazione alimentare. Curiosità: Klien si è addirittura salvato dal disonore dell'ultima fila (disonore fino a un certo punto, guida pur sempre un'HRT, non possiamo aspettarci miracoli), grazie al giro sottotono fatto dal suo compagno di squadra e al cambio di Massa che ha impedito a quest'ultimo di completare un singolo giro.
Oltre a Massa, in Q3 sono usciti di scena, come facilmente prevedibile, i piloti dei "nuovi team", mentre in Q2 sono crollate le Force India, le Toro Rosso, Hulkenberg, Petrov e Heidfeld. In Q3 Alonso ha ottenuto la pole, davanti alle McLaren e alle Redbull in ordine sparso. Ha chiuso al sesto posto Barrichello, davanti alle Mercedes, Kubica e Kobayashi in ordine sparso.
In sintesi i primi dieci sono stati Alonso, Vettel, Hamilton, Button, Webber, Barrichello, Rosberg, Kubica, Schumacher e Kobayashi. Il primo degli esclusi in Q2 è stato Alguersuari, seguito da Hulkenberg (retrocesso in 12^ posizione per la sostituzione del cambio), Petrov, Buemi, Heidfeld, Sutil e Liuzzi, mentre in origine, i primi a lasciare le qualifiche erano stati Glock, Kovalainen, Di Grassi, Trulli, Klien, Senna e Massa. Quest'ultimo ha cambiato il motore per la gara, oltre che il cambio, ma non ha scontato nessuna retrocessione in quanto era già ultimo e più ultimo di così non poteva partire. La sua gara era sicuramente vista con ottimismo: è meglio partire ultimi che partire in testa e ripetere la performance del 2008, anche se tuttavia ripetere la performance del 2008 sarebbe impossibile, visto che non ci sono più i rifornimenti di benzina. Io sono una persona fiduciosa, dopotutto, anche se la fiducia del sabato in genere svanisce quando arriva la domenica.
Oh, che sorpresa: è già arrivata la domenica.
Three.
Two.
One.
GOOOOOOOOOOO!
Si parte, anzi, forse Alguersuari non parte nemmeno... In realtà è partito, ma dalla pitlane, in quanto ha avuto problemi durante il giro di formazione.
La gara è partita in modo breve e indolore, anche se sono certa che Heidfeld e Liuzzi non concorderebbero con me, Liuzzi soprattutto: il pilota della Force India, infatti, è giunto a contatto con Heidfeld e dopo che questo era già giunto a contatto con Sutil. Risultato: Sutil incolume, Heidfeld ai box per un pitstop non previsto, Liuzzi ritirato. Frattanto al secondo giro Massa è rientrato ai box per effettuare l'unico cambio gomme della sua gara.
Subito dopo è entrata la safety car per via dell'incidente iniziale e vari piloti sono rientrati ai box. Tra quelli della top-5 l'unico è stato Webber, che ha subito iniziato a superare vetture.
Visto che vari piloti erano rientrati tornando in pista dietro alle Virgin, si sono viste varie inquadrature di queste ultime quando subivano dei contatti. Tra Glock e Hulkenberg c'è stato anche un lieve contatto, ma non ci sono stati danni eccessivi e la gara è stata caratterizzata da un certo periodo di calma piatta, senza ritiri fino quasi a metà gara, quando Trulli è andato a parcheggiare ai box per problemi tecnici.
Kobayashi: "Che gara tranquilla. Forse dovrei pensarci io."
Schumacher: "Che cosa intendi fare?"
Kobayashi: "Non saprei, magari potremmo sfiorarci l'uno con l'altro, per vedere che cosa capita."
Non è capitato nulla di irreparabile: Schumacher è andato a sfiorare un muro e ha perso terreno, mentre Kobayashi sembrava non avere fatto altri danni.
Kobayashi, tuttavia, ha deciso di stupirci e poco dopo è andato a schiantarsi a muro. Non è finita lì, perché è arrivato il momento d'oro della HRT: Senna è uscito nello stesso punto e si è schiantato contro la vettura di Kobayashi. Per il team spagnolo era ormai giunta la fine: pochi giri dopo anche Klien si è ritirato, per problemi tecnici, mentre la gara proseguiva dietro la safety car per via delle vetture incidentate.

Mi rendo conto solo ora di non avere parlato minimamente di quello che succedeva davanti, quindi mi sembra ora di fare una digressione a proposito di come Alonso avesse mantenuto la testa della gara fin dal via e di come Vettel fosse stabilmente secondo, posizioni rimaste invariate nonostante i pitstop.
Quando la safety car si è levata di torno, Hamilton e Webber si sono ritrovati a lottare per la terza posizione. Hamilton ha affiancato e superato Webber, per poi essere toccato da quest'ultimo. La sua gara è terminata, quella del leader della classifica no: Webber intendeva tornare a casa da Marina Bay ancora in testa alla classifica.
Da quel momento in poi nulla ha più cambiato le posizioni della top-6: Alonso, Vettel, Webber, Button, Rosberg e Barrichello, destinati ad arrivare in quelle posizioni fino al traguardo, traguardo che, come ho già detto due righe più in su, Hamilton non ha visto affatto, per la seconda volta consecutiva, e ciò ha il suo rilievo sulla classifica. Dato che ho già specificato chiaramente quali siano state le posizioni di arrivo dei piloti che lottano per il campionato, posso provvedere a trattare anche questo argomento: Webber si è portato a 202 punti, mentre Alonso è salito in seconda posizione a 191. Hamilton è terzo, fermo a 182 punti, mentre alle sue spalle è risalito al quarto posto Vettel, dato che mi sa che nel commento al GP d'Italia avevo invertito la sua posizione con quella di Button... e dire che ho anche copiato le classifiche da internet, non le ho calcolate a mano. Ad ogni modo Vettel ha 181 punti, mentre Button ne ha 177. Se vincesse in Giappone e Webber si ritirasse, tuttavia, andrebbe a eguagliare il pilota della Redbull.
Webber: "Non mi piacciono queste proiezioni. Perché le fai?"
L'Autrice(C): "Per dare una visione più completa della situazione."
Button: "A me piace quella proiezione, ma visto che adesso sto vedendo la vetta della gara con il binocolo, non sono così sicuro di potere ricominciare a vincere gran premi da un giorno all'altro."
Alonso: "Se ti può consolare, nemmeno io sono sicuro che tu possa riuscirci."
Button: "Grazie. Avevo proprio bisogno di queste parole di conforto."
Schumacher: "Va beh, qui ho già capito che, se voglio farmi notare, devo continuare le mie battaglie con le Sauber. Dov'è Heidfeld?"
Heidfeld: "Sono esattamente contro di te."
Schumacher: "Sì, me ne sono accorto!"
Heidfeld si è ritirato, mentre Schumacher è stato costretto a una sosta ai box in più ed è tornato in pista nelle retrovie, mentre la gara si è evoluta nuovamente verso una situazione di calma piatta, che non è stata interrotta dal ritiro di Glock per problemi tecnici.
Di Schumacher se ne è sentito parlare un po' alla fine, quando era all'inseguimento di Kovalainen, che si trovava in 13^ posizione, un risultato di tutto rispetto per un pilota della Lotus. Superato indenne un contatto con Buemi, il finlandesino ha però avuto una terribile sorpresa: al sessantesimo giro, su un totale di sessantuno, la sua monoposto ha deciso di andare a fuoco.
Voce fuori campo: "Che peccato. Adesso sarà costretto a rientrare ai box e..."
Kova: "No way!"
Mi è sembrato che abbia avuto una piccola indecisione, che sia stato al punto di imboccare la corsia dei box, ma che poi abbia scelto di rimanere in pista, nel tentativo di arrivare in fondo. Peccato che la sua auto non fosse nelle condizioni ideali e, all'ultimo giro, si è dovuto arrendere. Ha parcheggiato e, dopo essersi fatto passare un estintore dai commissari, ha spento lui stesso l'incendio della sua macchina. Intanto, mentre dal terzo in poi erano distanti di parecchio, i primi due erano staccati di meno di un secondo... ma voglio dire, Vettel doveva avvicinarsi proprio adesso ad Alonso? Stavamo parlando di cose molto più serie, come ad esempio l'incendio spento da Kovalainen!
Kova: "Sapevo che prima o poi sarei stato riconosciuto universalmente come un eroe."
L'Autrice(C): "Finalmente questo importante giorno è arrivato. Il 26 Settembre 2010 è un giorno che merita di essere ricordato da qui all'eternità."

Per finire vorrei dare qualche piccola spiegazione, a questo proposito. Mi rendo conto che un evento come la vettura di Kovalainen andata a fuoco non è stato l'evento più memorabile di questo gran premio o di questa stagione e che, in realtà, c'è anche tanta gente che non si è nemmeno accorto della presenza di Kovalainen, nel corso di questa stagione. Quando dico che questo evento è stato importante, parlo chiaramente in tono scherzoso... ma un fondamento di verità c'è.
Quando guardiamo un gran premio spesso non ce ne accorgiamo, perché siamo troppo focalizzati a chiederci chi vincerà o chi salirà sul podio, ma la realtà dei fatti è che non ci sono solo loro. In pista ci sono ventiquattro vetture, non solo le due che lottano per la vittoria - nel caso di oggi, oppure addirittura solo una, nei casi in cui il gap tra i primi due è maggiore di quello che c'era tra Alonso e Vettel a Singapore - anche se talvolta non ce ne rendiamo conto.
A volte è bello anche guardare oltre. È bello vedere che c'è qualcosa, oltre alla lotta per il titolo o allo scontro per la vittoria dei singoli gran premi. Per quanto le Lotus, le Virgin, le HRT e in realtà anche quasi tutti gli altri piloti presenti sulla griglia di partenza possano sembrarci inutili, ci siamo mai chiesti cosa succederebbe se non ci fossero?
Niente HRT.
Niente Virgin.
Niente Lotus.
Niente Sauber, dopotutto la BMW era uscita di scena.
Anche la Renault era sul punto di lasciare il campionato...
Quattro o cinque in meno significherebbero avere appena quattordici o sedici vetture in pista. Magari non ci sarebbero "doppiati che intralciano" durante il gran premio di Montecarlo, ma a quale prezzo?
Fine.
Non insisterò più su quanto Kovalainen e i suoi compari abbiano la loro importanza, mi limiterò a elencare il risultato, specificando che Hulkenberg era arrivato in nona posizione al traguardo, ma poi è stato retrocesso per un taglio di chicane, ritrovandosi in decima posizione. La penalizzazione è arrivata dopo un reclamo della Force India... guardando la posizione in cui è stato classificato Sutil, mi verrebbe da dire che non è poi così strano che in Force India abbiano deciso di fare ricorso!
Sutil: "Il mio team ha fatto benissimo. Quella posizione mi spettava di diritto."
Hulkenberg: "Ma nessuno ti prende in considerazione, io invece sono una star."
Sutil: "Sul fatto che tu sia una star ho qualche dubbio, così come sul fatto che nessuno mi prende in considerazione. Che cosa credi che stia facendo l'Autrice(C) in questo momento?"
Hulkenberg: "Probabilmente si sta pentendo di averci lasciato la parola."
Sutil: "Lo pensi anche tu, allora? Anche a me sta venendo questo orribile dubbio."
Hulkenberg: "Allora possiamo andare a nasconderci e, dato che ci siamo, ridere alle spalle di Petrov, che ancora una volta non ha cavato un ragno dal buco."
Petrov: "Taci, poppante."
Hulkenberg: "Non sono un poppante. Sono più vecchio di Buemi."
Petrov: "Non vale. Tutti sono più vecchi di Buemi."
Hulkenberg: "Alguersuari non sarebbe d'accordo con te."
Petrov: "Chi?"
Hulkenberg: "Prova a guardare dietro di te."
Petrov: "Vedo un bambino piccolo che cammina a quattro zampe. Spero che la sua baby sitter venga a prenderlo."

RISULTATO: 1. Fernando Alonso (Ferrari), 2. Sebastian Vettel (Redbull), 3. Mark Webber (Redbull), 4. Jenson Button (McLaren), 5. Nico Rosberg (Mercedes), 6. Rubens Barrichello (Williams), 7. Robert Kubica (Renault), 8. Felipe Massa (Ferrari), 9. Adrian Sutil (Force India), 10. Nico Hulkenberg (Williams), 11. Vitaly Petrov (Renault), 12. Jaime Alguersuari (Toro Rosso), 13. Michael Schumacher (Mercedes), 14. Sebastien Buemi (Toro Rosso), 15. Lucas Di Grassi (Virgin), 16. Heikki Kovalainen (Lotus), Rit. Timo Glock (Virgin), Rit. Nick Heidfeld (Sauber), Rit. Lewis Hamilton (McLaren), Rit. Christian Klien (HRT), Rit. Kamui Kobayashi (Sauber), Rit. Bruno Senna (HRT), Rit. Jarno Trulli (Lotus), Rit. Vitantonio Liuzzi (HRT).

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Milly Sunshine