giovedì 31 agosto 2017

Può il battere d'ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas? [cit.]

Parliamo di effetto farfalla, che fa parte della teoria del caos. La teoria del caos fa parte della fisica, che non è sicuramente l'ambito scientifico in cui sono più ferrata e per il quale io nutra un grande interesse (diversamente da matematica, statistica, matematica finanziaria e derivati), quindi non saprei dire se le condizioni meteo del Gran Premio degli Stati Uniti del 2015 siano state provocate da un battito d'ali in Brasile, da un battito di cappellino sul naso di Hamilton o da che cos'altro... quello che conta è che il Brasile c'entra, uno dei mondiali vinti da Hamilton anche e sarebbe anche ora che, se Heikki Kovalainen, pilota statisticamente ignorato da tutti, si assume una piccola parte dei meriti, forse sarebbe giusto quantomeno diffondere la storia che ha raccontato per un'intervista uscita sul sito della McLaren in cui mette i puntini sulle "i" a proposito di un fatto che tutti ignoravamo e che, dato che quell'intervista sul sito della McLaren è rimasta senza che nessuno la diffondesse, tutti continuiamo a ignorare.

Ci fu un'occasione, infatti, in cui "il centesimo pilota a vincere un gran premio di Formula 1" si mise a rallentare in stile Abu Dhabi 2016 chi aveva dietro, nel tentativo di parare il fondoschiena al compagno di squadra. Non ci è chiaro se il pilota che gli stava dietro abbia nel frattempo urlato "blue flags!" alla radio o se se ne sia rimasto lì ad aspettare in silenzio. Quello che conta è che stando lì dietro a Kovalainen, la sua posizione in pista, secondo quanto narra Kovalainen, è stata condizionata in un momento successivo della gara.

Il "finlandese atipico" come lo chiamava Mazzoni, nell'intervista da me linkata spiega che, quando arrivò quello specifico gran premio, in McLaren gli chiesero di rallentare chi aveva dietro, per mettere spazio tra Hamilton e le vetture che lo seguivano. Kovalainen narra che, in accordo con il team, questo invece di esporgli cartelli con i distacchi indicati in giallo, gli avrebbe esposto cartelli con i distacchi indicati in arancione, qualora ci fosse stato bisogno di rallentare qualcuno. Ad un tratto, nello stint centrale della gara, gli esposero un cartello con numeri arancioni e lui si adeguò di conseguenza, tenendosi dietro il malcapitato e rallentando per permettere a Hamilton di allontanarsi in caso di necessità.
Conclusione di Kovalainen (traducendo in italiano le sue parole riportate nell'articolo): "fu una vera coincidenza che Lewis abbia superato Glock subito prima del traguardo; quindi ho avuto un piccolo ruolo in tutto ciò".

Ho qualche dubbio sul fatto che Kovalainen abbia dato il proprio contributo alla vittoria del titolo del 2008 più del momento in cui scoppiò il famoso temporale di fine gara, ma è bello sapere che sente di avere fatto qualcosa di utile al proprio team rallentando una vettura a caso e che, diversamente da colui che guidava quella specifica vettura a caso, non è diventato una barzelletta vivente!

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