domenica 27 agosto 2017

Gran Premio del Belgio: qualifiche e gara

Il weekend di Spa Francorchamps è iniziato con Hamilton, Vandoorne ed Ericsson che, per la prima volta in questa stagione, testavano l'halo. Dopo pochi giri, comunque, l'halo è stato rimosso da tutti, che si sono concentrati sul weekend.
La top-6 è stata composta dagli stessi sei piloti , in ordine diverso, nelle tre sessioni di libere.
FP1: Raikkonen, Hamilton, Vettel, Verstappen, Ricciardo, Bottas (le Mercedes hanno girato sulle soft, gli altri sulle supersoft).
FP2: Hamilton, Raikkonen, Bottas, Verstappen, Vettel, Ricciardo (tempi registrati all'inizio della sessione, perché dopo è venuto a piovere).
FP3: Raikkonen, Vettel, Hamilton, Verstappen, Bottas, Ricciardo.

Il responso delle qualifiche è stato in linea con quanto visto nelle prove libere: Mercedes e Ferrari sparse per le prime due file, con a seguire le Redbull. A seguire hanno completato la top-ten le Renault e le Force India in ordine sparse, con Palmer che ha festeggiato la conservazione del volante per il resto della stagione(?) con una top-ten in qualifica, poi annullata da una penalità.
In Q3 in Ferrari si è rivisto l'uso delle scie, con Vettel che ha fatto registrare il secondo tempo che valeva la prima fila in scia a Raikkonen. Hamilton, frattanto, ha eguagliato, nel weekend del suo 200esimo gran premio, il record di 68 pole position appartenente a Michael Schumacher.

1. Hamilton Mercedes - 2. Vettel Ferrari
3. Bottas Mercedes - 4. Raikkonen Ferrari
5. Verstappen Redbull - 6. Ricciardo Redbull
7. Hulkenberg Renault - 8. Perez Force India
9. Ocon Force India - 10. Palmer Renault
11. Alonso McLaren - 12. Grosjean Haas
13. Magnussen Haas - 14. Sainz Toro Rosso
15. Vandoorne McLaren - 16. Massa Williams
17. Kvyat Toro Rosso - 18. Stroll Williams
19. Ericsson Sauber - 20. Wehrlein Sauber

Oltre che per Palmer, partito 14°, retrocessione sulla griglia anche per Vandoorne: 65 posizioni di retrocesione per sostituzione di vari componenti del motore.
Alla partenza tutti erano molto vicini, ma nella top-6 ciascuno ha mantenuto la propria posizione.
Alonso, risalito al settimo posto era nel frattempo in lotta con Hulkenberg e Ocon, quest'ultimo come il compagno di squadra Perez aveva perso posizioni in partenza (dopo un probabile contatto tra i due), anche se meno di Perez. Alonso non è comunque durato molto in settima posizione, in quanto più lento delle Force India e delle Haas che aveva dietro di sé.
Wehrlein si è ritirato dopo pochi giri di gara andando a parcheggiare ai box, mentre all'8° giro è stata la volta di Verstappen che ha iniziato a rallentare parcheggiando in una via di fuga: né VSC né SC sono state necessarie, mentre Raikkonen è stato messo sotto investigazione per non avere rallentato in presenza di doppie bandiere gialle. Qualcuno, nelle retrovie, iniziava a rientrare a box e in Williams hanno perso molto tempo per un pitstop andato male con Stroll.

Le Mercedes si sono fermate al 12° e al 14° giro, prima Hamilton e poi Bottas, per passare da ultrasoft a soft.
Vettel è stato il primo dei ferraristi a rientrare, mentre Hamilton prendeva di nuovo la testa della gara superando Raikkonen che non si era ancora fermato: l'avrebbe fatto un giro più tardi, tornando in pista davanti a Ricciardo: posizioni invariate in top-5, con il gap tra i primi due passato da 1.7 a due secondi, e con l'australiano unico sulle supersoft invece che sulle soft.
Mentre Vettel si avvicinava a Hamilton raggiungendo a un certo punto anche la zona DRS, Raikkonen veniva penalizzato con 10 secondi di stop-and-go old style per il fatto delle doppie bandiere gialle, tornando in pista in settima posizione, dietro a Ricciardo, Hulkenberg e Ocon. L'altra Force India di Perez era ottava e il pilota si è guadagnato 5 secondi di penalità per "leaving the track and gaining advantage".
Al 25° giro, dopo avere in precedenza superato Ocon, Raikkonen ha superato anche Hulkenberg per la quinta posizione.
Frattanto al 26° giro Alonso si è ritirato parcheggiando ai box per un guasto al motore, dopo essere stato coinvolto peraltro in un duello con Palmer che aveva imprecato contro di lui via radio.

Le Force India erano in lotta tra di loro dopo avere effettuato il secondo pitstop e, nel caso di Perez, scontato i 5 sec di penalità.
Perez ha superato Ocon che via radio ha iniziato a lamentarsi con la squadra di avere pasticciato con le strategie permettendo a Perez di undercuttarlo entrando prima di lui ai box. Ocon ha tentato di riprendersi la posizione e i due sono venuti a contatto: i due hanno proseguito perdendo pezzi ed è entrata in pista la safety car. Ocon, quello che aveva riportato meno danni, è tornato in pista in top-10 dopo avere sostituito l'ala anteriore, mentre Perez è tornato in pista nelle retrovie dopo essere rientrato ai box su tre ruote.
I piloti della top-5 sono rientrati tutti ai box, con posizioni rimaste invariate, così come quella di Hulkenberg e di Grosjean risalito 7° dopo il crash delle Force India. Di fatto l'unico undercut che si è visto in top-10 è stato quello di Massa nei confronti di Magnussen per l'8^ posizione.
La safety car entrata al 30° giro, rimanendo in pista abbastanza a lungo per consentire ai doppiati di sdoppiarsi.

La gara è ripartita con 11 giri ancora da disputare: Hamilton su gomme soft e Vettel su supersoft sono arrivati ad affiancarsi l'uno con l'altro e Hamilton ha mantenuto la posizione, mentre dietro c'erano affiancate ben tre vetture: Bottas, Ricciardo e Raikkonen con il pilota della Mercedes che ha perso due posizioni in quel duello. Magnussen, nel frattempo, rimasto coinvolto in un mezzo contatto tra Grosjean e Massa, è finito fuori pista venendo costretto a un nuovo pitstop che l'ha fatto precipitare nelle retrovie.
Nei giri conclusivi il gap tra Hamilton e Vettel ha oscillato tra un secondo e un secondo e mezzo, senza mai entrare nella DRS zone. Le posizioni sono rimaste invariate fino al traguardo, non solo davanti, ma anche in tutte le posizioni eccetto quelle delle retrovie, dove Perez è rientrato ai box per ritirarsi a pochi giri dalla fine, mentre Ericsson è stato superato da Magnussen all'ultimo giro. Tutte le vetture hanno chiuso a pieni giri.

RISULTATO:
1. Lewis Hamilton - Mercedes
2. Sebastian Vettel - Ferrari
3. Daniel Ricciardo - Redbull
4. Kimi Raikkonen - Ferrari
5. Valtteri Bottas - Mercedes
6. Nico Hulkenberg - Renault
7. Romain Grosjean - Haas
9. Felipe Massa - Williams
10. Carlos Sainz - Toro Rosso
11. Lance Stroll - Williams
12. Daniil Kvyat - Toro Rosso
13. Jolyon Palmer - Renault
14. Stoffel Vandoorne - McLaren
15. Kevin Magnussen - Haas
16. Marcus Ericsson - Sauber
Rit. Sergio Perez - Force India
Rit. Fernando Alonso - McLaren
Rit. Max Verstappen - Redbull
Rit. Pascal Wehrlein - Sauber

TOP: i Vettelton oggi erano davvero imprendibili, anche da quelli che guidavano vetture uguali alle loro. Il loro gap in classifica è attualmente di 7 punti a vantaggio di Vettel.

TOP ONORARIO: Vettel che, durante le interviste sul podio da parte di Webber, si è ricordato del compleanno di quest'ultimo e gli ha fatto gli auguri!#WebberettelIsLove.

FLOP: le Force India... quanti punti hanno perso per strada da quando hanno iniziato a crashare l'uno con l'altro?
Aggiungerei il telecronista che ha detto che Hamilton ha vinto la sua 200esima gara in carriera, esattamente com'era successo a Schumacher (Spagna 2004?) e a Rosberg (Singapore 2016). Nulla di falso in tutto ciò, ma si è dimenticato di aggiungerne un altro, ovvero Button che vinse il 200esimo in Ungheria 2011!

FLOP ONORARIO: un giornale bimestrale della mia zona, che nell'anteprima del GP ha elencato i vincitori delle ultime sei edizioni, è riuscito a topparne ben due su sei, assegnando la vittoria del 2014 a Rosberg invece che a Ricciardo e quella del 2012 ad Alonso invece che a Button. Mi lascia perplessa soprattutto il 2012, dato che non stiamo parlando nemmeno di un pilota che è finito sul podio, ma di un pilota che si è ritirato per incidente al via e peraltro in uno degli incidenti più famosi degli ultimi anni!

Milly Sunshine per F1GC.

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