sabato 29 gennaio 2022

La Formula 1 degli anni '70: stagione 1979

Dal momento che nel corso dei mesi scorsi e anche delle ultime settimane ho visto tutta la stagione 1979, ritengo doveroso dedicarvi un intero post. Quale data migliore del 29/01 per pubblicarlo? Il 29/01 è infatti il compleanno di Jody Scheckter, che in quella stagione ha vinto il mondiale.

ENTRY LIST - mi sembra doveroso elencare i piloti che hanno preso parte al mondiale, anche se la maggior parte non verranno nominati molto di frequente o non verranno nominati affatto. Vi ricordo che i numeri di gara nel 1979 sono fissi già da alcuni anni e rispetto alla stagione precedente cambia solo il numero 1/2. Nel 1978 stavano sulla Brabham in quanto guidata dal campione del mondo in carica. Nel 1979 sono andati alla Lotus, che ha ceduto i propri numeri 5/6 alla Brabham. Per il resto i numeri assegnati agli altri team rimangono invariati.

LOTUS: #1 Mario Andretti, #2 Carlos Reutemann
TYRRELL: #3 Didier Pironi, #4 Jean-Pierre Jarier // Jarier è assente per malattia da due gran premi, venendo sostituito prima da Geoff Lees e poi da Derek Daly, Daly guida in seguito una terza vettura numero #33
BRABHAM: #5 Niki Lauda, #6 Nelson Piquet // Lauda lascia la Formula 1 con due gran premi d'anticipo venendo sostituito da Ricardo Zunino
MCLAREN: #7 John Watson, #8 Patrick Tambay
ATS: #9 Hans-Joachim Stuck
FERRARI: #11 Jody Scheckter, #12 Gilles Villeneuve
COPERSUCAR: #14 Emerson Fittipaldi // solo nelle ultime due gare il team schiera una seconda vettura #19 Alex Ribeiro
RENAULT: #15 Jean-PierreJabouille, #16 René Arnoux
SHADOW: #17 Jan Lammers, #18 Elio De Angelis
WOLF: #20 James Hunt/ Keke Rosberg // l'avvicendamento avviene a metà stagione dopo il ritiro di Hunt dalle competizioni
ENSIGN: #22 Derek Daly/ Patrick Gaillard/ Marc Surer // Daly lascia il team a metà stagione e viene sostituito prima dall'uno e poi dall'altro
MERZARIO: #24 Arturo Merzario // sostituito per un solo gran premio da Gianfranco Brancatelli
LIGIER: #25 Patrick Depailler, #26 Jacques Laffite // quando Depailler resta infortunato in un incidente in deltaplano, verso metà stagione, viene sostituito da Jacky Ickx
WILLIAMS: #27 Alan Jones, #28 Clay Regazzoni
ARROWS: #29 Riccardo Patrese, #30 Jochen Mass
REBAQUE: #31 Hector Rebaque
ALFA ROMEO: presente a soli cinque gran premi, di cui solo due con due vetture, #35 Bruno Giacomelli, #36 Vittorio Brambilla
KAHUSEN: in precedenza usa il #36 con Gianfranco Brancatelli prendendo parte a due gran premi (o per meglio dire alle loro prequalifiche) prima di uscire di scena

LA STAGIONE - il campionato prevede un totale di 15 gran premi e la stagione inizia con il gran premio d'Argentina al quale segue il gran premio del Brasile (a questi due gran premi ho dedicato un post unico insieme al GP di Spagna - a breve capirete perché). La Ligier sembra la vettura più performante del lotto, con Laffite e Depailler che si qualificano rispettivamente in pole e in seconda posizione.
Laffite riesce a vincere entrambe le gare, mentre Depailler dopo essere stato costretto da una foratura a cedere la seconda posizione a Buenos Aires, riesce finalmente a portarla fino al traguardo a Interlagos, dove completa la doppietta.

Le cose cambiano a Kyalami in Sudafrica (gran premio con un post dedicato), dove a lottare per la vittoria, in una gara condizionata da una bandiera rossa per forte pioggia e in seguito dalla pista umida, sono i due piloti della Ferrari. Tra Villeneuve e Scheckter non c'è uno scontro diretto, quanto piuttosto un confronto a livello strategico. Villeneuve passa dalle gomme da pioggia a quelle da asciutto, Scheckter tenta il restart su gomme da asciutto. A uscirne vincente è Villeneuve, mentre Scheckter deve accontentarsi del secondo posto.
Villeneuve vince di nuovo precedendo il compagno di squadra il gran premio degli Stati Uniti Ovest a Long Beach, circuito sul quale la stagione precedente aveva avuto un incidente mentre era in testa (ho scritto un unico post sulle edizioni 1978 e 1979 di Long Beach).

Il quinto gran premio della stagione si svolge in Spagna e la Ligier torna a monopolizzare la prima fila. In gara (il cui resoconto è insieme alle altre due vittorie della Ligier a inizio anno) Depailler parte meglio del compagno di squadra e se lo mette dietro. Viene inseguito da Laffite fino al ritiro di quest'ultimo. La Ferrari, tuttavia, sta per dare una svolta alla propria stagione e nello specifico lo sta per fare Scheckter... un po' a sorpresa, in realtà.
Al gran premio del Belgio che si svolge a Zolder (per questa gara c'è un post dedicato) sembrano ancora i piloti Ligier a dettare legge, con Jones che cerca di mettersi in mezzo, ma del trio rimane solo Laffite dopo il ritiro degli altri due. Nella fase finale della gara, tuttavia, è costretto a cedere e Scheckter conquista così la prima vittoria della stagione.

Non è la sola, vincerà anche a Montecarlo (anche per questa gara c'è un post apposito) in una gara nella quale il suo compagno di squadra Villeneuve è stato a lungo secondo prima del ritiro. Quello di Montecarlo è l'ultimo gran premio disputato da Depailler 1979, nonché il suo ultimo gran premio con la Ligier.
L'ottavo evento della stagione si svolge a Digione in Francia (vi ho dedicato anche un intero post, seppure più di riflessioni che non una cronaca dettagliata), gara caratterizzata per buona parte della sua durata da una certa piattezza, ma salvata negli ultimi giri da un evento entrato negli annali del motorsport.
Inizialmente Villeneuve è in testa seguito dalle Renault, che nella seconda parte di gara sono più performanti, tanto che Jabouille supera il pilota della Ferrari e si porta in testa. Vince la gara, è la prima vittoria di un motore turbo, ma gli occhi sono tutti puntati sul duello per il secondo posto tra Villeneuve e Arnoux. Non penso di dovere aggiungere altro.
Anzi, sì: se al giorno d'oggi questo duello viene tanto elogiato e usato come esempio dei vecchi tempi in cui i piloti erano molto più liberi di osare, non si può dire che questa sia la corrente di pensiero effettivamente nel 1979, dove i critici del comportamento tenuto da Villeneuve e Arnoux non mancano.

Si apre a questo punto una nuova fase, che vede susseguirsi ben quattro vittorie della Williams. Curiosamente la prima va a Regazzoni, che nel team occupa il ruolo di seconda guida. In Gran Bretagna (gara alla quale ho dedicato un post) prende la prima posizione dopo il ritiro del compagno di squadra Jones e non la lascia più, salendo quindi sul gradino più alto del podio davanti ad Arnoux e a Jarier.
Il pilota di punta della Williams si impone nelle tre gare successive in Germania, Austria e Olanda (ho scritto a suo tempo un post unico per Hockenheim e Zeltweg, mentre uno a parte per Zandvoort). Nel primo di questi appuntamenti il pilota australiano, tornato alla vittoria dopo avere già vinto in precedenza con la Shadow nel 1977, fa doppietta insieme a Regazzoni, mentre torna sul podio Laffite, giungendo terzo, risultato che curiosamente ripeterà anche in occasione delle due successive vittorie di Jones.
La Ferrari torna sul podio sia in Austria con Villeneuve sia in Olanda con Scheckter, rimediando due secondi posti. A Zandvoort tuttavia il pilota Ferrari che passa più alla storia non è Scheckter che va a podio, bensì Villeneuve che dopo avere forato compie un intero giro su tre ruote per rientrare ai box.

Il tredicesimo appuntamento della stagione è il gran premio d'Italia (al quale ho dedicato un post diversi mesi fa), con le conseguenti polemiche: il circuito di Monza, infatti, ha su di sé l'aura nefasta della stagione precedente, quando è avvenuto l'incidente costato la vita a Ronnie Peterson.
Con due soli eventi a seguire, sul tracciato monzese può essere assegnato il titolo con anticipo. Scheckter è leader della classifica, ma l'aritmetica lascia ancora delle speranze sia a Laffite sia a Villeneuve. Il ritiro del pilota della Ligier, tuttavia, mette fine ai suoi sogni di gloria anzitempo. Villeneuve, da parte sua, rimane dietro al compagno di squadra. I due fanno doppietta e questo per Scheckter significa la certezza del titolo mondiale. Quella di Monza sarà anche la sua ultima vittoria in carriera, ma questo lo scopriremo solo molto tempo più tardi, quando si ritirerà un anno dopo.
Non solo, si tratta anche dell'ultima volta in cui sale sul podio, dal momento che in Canada giunge quarto mentre al gran premio degli Stati Uniti Est si ritira. A Montreal (al quale ho dedicato un post, anche se più che altro incentrato sulla copertura televisiva dell'evento stesso) torna alla vittoria Jones. Per il pilota australiano si tratta del quarto successo stagionale, il che lo rende il pilota con il maggior numero di vittorie della stagione, un presagio forse di come andrà il 1980.
Secondo classificato nella gara di casa, Villeneuve chiude la stagione con una vittoria sotto la pioggia a Watkins Glen (di cui ho parlato alla fine del post su Long Beach). Si classifica secondo nel mondiale alle spalle del compagno di squadra, 51 punti vs 47. Jones si classifica terzo nel mondiale piloti con 40 punti, segue Laffite a 36, poi Regazzoni a 29. Sesto classificato c'è Depailler, 20 punti nonostante abbia saltato mezza stagione. Tornerà in pista nel 1980 all'Alfa Romeo, e il resto credo che purtroppo lo conosciate. Ickx che l'ha sostituito nella seconda parte della stagione, invece, ha avuto grandi difficoltà ad adattarsi alla monoposto e il gran premio finale di Watkins Glen è anche la sua ultima partecipazione in Formula 1.

PS. Non ho parlato di lui perché la Brabham non ha ottenuto grandi risultati nel corso della stagione, ma a suo modo tra i protagonisti va segnalato Lauda che, con due eventi ancora da disputare, decide di lasciare in anticipo le competizioni. A soli 30 anni (sì, perché non il vecchio decrepito che viene descritto) si ritira, per dedicarsi alla vita imprenditoriale e alla sua compagnia aerea. Tornerà con la McLaren nel 1982, ma quella è un'altra storia.



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