domenica 24 febbraio 2019

Commento ai test prestagionali I

Il 2019 è qui /// Circuit de Catalunya, 18-21 Febbraio

Un cordiale saluto al mio popolo di mass dumper, la nuova stagione si avvicina e, con essa, stanno arrivando anche i Commenti Ironici ai Gran Premi, la cui stesura sembra essere molto sottovalutata, in giro per il web, perché ribadisco che mi aspetterei l'esistenza di centinaia di autori di commenti ironici... invece no, non sono poi così tanto diffusi quanto mi piacerebbe!
Dopo questa introduzione non mi resta che raccontare quello che abbiamo visto negli ultimi tempi e usare l'immaginazione a proposito di quello che non abbiamo visto, ma che sicuramente è successo a nostra insaputa.

PRESENTAZIONI - il primo team a presentare la propria monoposto è stato la Haas, i cui colori sono cambiati radicalmente grazie all'arrivo di un nuovo sponsor, che pare occuparsi di energy drink e che sui social non pare essere preso molto sul serio. Dopotutto mai fidarsi degli energy drink, uno di loro è soltanto riuscito a comprare due scuderie e a far diventare una di esse un top-team...
I piloti sono ancora Romain Grosjean e Kevin Magnussen. Il primo, altresì noto come RoGro, è il signore e padrone degli incidenti, ma dato che non ci saranno sovrapposizionihhhh in termini di orario tra F1 e Indycar è difficile che quest'anno venga buttato fuori pista da Ericsson con la forza del pensiero. Il secondo, altresì noto come Kmag, è essenzialmente il best friend forever di tutti nel paddock. Ovunque vada c'è sempre qualcuno che sogna a occhi aperti di rompergli il naso. Kmag si vendica facendo a costoro il malocchio affinché non salgano mai sul podio. Tempo sprecato, con uno di loro non c'è bisogno di impegnarsi tanto!
La Haas ha portato una livrea nera e oro che somiglia a quella della John Player Special e ciò non è piaciuto perché OMG è totalmentehhhh diversahhhh da quella dell'anno scorso. Per compensare, anche quella della Toro Rosso non andava bene, perché è uguale a quella dell'anno scorso, tendenzialmente blu elettrico. Non ci sono più i Gartley e la line-up è stata radicalmente stravolta. Da un lato c'è Alex Albon, che molti vedono come uscito dal nulla: si tratta di uno dei championship contenders della F2 2018 ed è anglo-thailandese, figlio di un ex pilota e di una ex truffatrice che ha scontato alcuni anni di carcere per avere venduto auto di lusso che in realtà non esistevano. Il suo compagno di squadra è...
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...nella vita, a volte, ci sono delle situazioni strane. Nel concetto di "situazioni strane" rientra totalmente la carriera in Formula 1 di Dany Kvyat. Campione di GP3, approdato nella massima serie nel lontano 2014 quando era ancora un ragazzino brufoloso, è diventato, per l'epoca, il più giovane pilota a conquistare punti. Non è che la cosa sia stata notata più di tanto, era su una Toro Rosso che non era il top dei top, ma con cui comunque era molto verosimile andare a punti. Un anno più tardi ha preso il posto di Vettel in Redbull, Redbull che cercava un "nuovo Vettel", ovvero un pilota giovanehhhh, che avesse battuto notevolmente il compagno di squadra alla Toro Rosso, la cui promozione sembrasse molto più sensata di quella del compagno di squadra o dell'ingaggio di qualsiasi altro pilota, che avesse ottenuto in precedenza risultati superiori alle aspettative e che potesse iniziare a vincere gare a ripetizione. Kvyat era semplicemente giovanehhhh e siccome c'era un sedile vacante e bisognava che qualcuno ci si sedesse sopra, è stato ingaggiato dalla Redbull tra polemiche a proposito del fatto che non avrebbe cavato un ragno dal buco e che era meglio Vergne. Non sapremo mai cos'avrebbe fatto Vergne al posto suo, ma a sostegno di Kvyat va detto che nel 2015 ha fatto più punti di Ricciardo e che sembrava sul punto di essersi conquistato un posto nel mondo. Purtroppo per lui quella è stata l'unica stagione di tutto quest'ultimo decennio in cui la Redbull non è riuscita a vincere una gara neanche approfittando di lanci di piatti tra la royal couple. Kvyat ha portato a casa un solo podio, risultato che ha ripetuto in Cina 2016. Quella è stata l'inizio della fine. Sul retro del podio abbiamo assistito a un'epica discussione tra lui e Vettel, che lo ha accusato di "you came like a torpedo", che è il "prova a imparare" dei poveri e quello è stato l'ultimo momento felice della carriera di Kvyat. Al via del successivo gran premio di Russia è riuscito nell'eroica impresa di fare a sportellate, tra tutti, proprio con il pilota con cui aveva litigato la volta precedente e a spalmarlo su una barriera. Purtroppo per lui la Redbull stava cercando una ragione a caso per sostituirlo con Verstappen e ha colto la palla al balzo per mandarlo a fare un lungo ritiro spirituale in Toro Rosso.
Dopo un 2016 vissuto tra alti e bassi e un 2017 non iniziato in modo migliore, la Renault ha avuto la buona idea di ingaggiare Sainz, ma prima c'era da liberarsi di Palmer e la Toro Rosso aveva già ingaggiato Gasly per fargli sostituire Sainz. Il risultato è stato che Sainz e Gasly hanno fatto coppia tra di loro e che Kvyat è rimasto a piedi. Poi Sainz è davvero passato in Renault e Kvyat ha ritrovato un volante. Non è durata molto: quando Gasly ha saltato un gran premio per andare in Giappone a disputare una gara di Superformula che poi è stata cancellata per l'arrivo di un tifone, Hartley è stato ingaggiato come suo sostituto. A partire dalla volta dopo, hanno fatto coppia Gasly e Hartley, con Kvyat rimasto a piedi, che poi si è riciclato nel 2018 come terzo pilota Ferrari. Nel frattempo è riuscito in quello che gli altri piloti non sono riusciti: fidanzarsi con la figlia di Nelson Piquet (non quella che stava insieme a Nasr in passato, un'altra). Ebbene, Kvyat, il Kiwi, il Torpedo, è riuscito a rientrare dalla porta dopo essere stato scaraventato giù dalla finestra ripetute volte. Per qualche mese Dan Ticktum, tacciato di essere il Next Best Bull Baby, non disporrà della Superlicenza.
A proposito di ritorni, quel giorno è stata presentata anche la nuova Williams con la livrea post-Martini, bianca e azzurra, e Robert Kubica di nuovo in Formula 1 dopo otto stagioni di assenza. Qualora non faccia sfaceli, mi immagino un abbassamento dell'età percepita in cui non si distingue più il giorno dalla notte al gran premio di Singapore. Il suo compagno di squadra sarà il debuttante George Russell, campione di F2 e in precedenza di GP3, nonché a qualche titolo legato alla Mercedes.
Dopo si è presentata la Renault, gialla e nera come l'ape maya, che quest'anno vedrà al proprio volante nientemeno che Daniel Ricciardo, per i miei commenti Dani-Smile, nonché il futuro fondatore del Quarto Reich (non so di chi fosse originariamente questa battuta, ma era talmente bella che ho sentito il bisogno di appropriarmene) Nico Hulkenberg, signore e padrone della quarta piazza e del #MaiUnaGioia. Li shippavo già nel lontano 2016, quindi sono felice che siano compagni di squadra. Aaaaawwww...
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...ehm dicevamo? ah, sì, che in seguito è stata presentata anche la Redbull abbandonata da Dani-Smile e che in occasione della presentazione aveva una livrea one-off blu e rossa con strane righe che piaceva a chiunque nel mondo tranne che a me. Sono stata felice di vedere tornare la livrea originale con i test, tale e quale a quella delle scorse stagioni. Max Verstappen farà coppia con Pierre Gasly e tutti sono pronti a scommettere che Verstappino batterà nettamente il Pokemon. Io non ne sono affatto certa e penso che Gasly dimostrerà di non essere il primo sfigato che passava per la strada.
Lo stesso giorno della Redbull rossoblu sono state presentate anche la Mercedes e la Racing Point. Entrambe sono essenzialmente dei colori della stagione precedente, grigio argento l'una e rosa l'altra. Lewis Hamilton e Valtteri Bottas guideranno ancora la Mercedes, con il Gangster Rapper che ultimamente ha sfoderato nuovamente delle treccine, mentre Bo77as si è fatto crescere occasionalmente la barba. Checo Perez ha conservato il proprio posto alla ex Force India, mentre il suo nuovo compagno di squadra è Lance Stroll, figlio dell'attuale titolare, proveniente dalla Williams.
La successiva presentazione è stata quella della McLaren, arancione e blu come lo sfondo originale del mio nuovo cellulare, un Samsung Galaxy 4J il cui sfondo mi ha ricordato qualcosa per settimane senza che riuscissi a collegarlo a qualcosa nello specifico. Accanto al debuttante Lando Norris, championship contender in F2, nonché campione di F3 europea 2017, anno in cui delle sue ipotetiche dimensioni del DRS si parlava nella chat del livestreaming su youtube (è un mondo strano), ci sarà una nostra vecchia conoscenza, ovvero Carlos Sainz jr, che dopo avere passato Toro Rosso (ex Minardi) e Renault adesso è in McLaren. I prossimi passaggi saranno tornare in Renault, passare in Ferrari, tornare in McLaren, poi andare a Indianapolis e a Le Mans, come il suo YdOlO!!11!!!!1!!! al quale si ispira da anni e anni.
Non è stata data molta importanza alle presentazioni di tutti i team sopra citati e la stampa italiana si è svegliata essenzialmente il giorno della presentazione della Ferrari, di cui abbiamo sentito ripetere in mille salse che non è più del vero rosso Ferrari e adesso è di un rosso opaco...
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...e in realtà è da oltre un decennio che la Ferrari non è del vero rosso Ferrari. Se stavolta la scelta è stata attuata per ragioni di peso della vernice, l'altra volta era una scelta molto probabilmente dettata da ragioni estetiche, le stesse che hanno portato le Ducati del motomondiale a non essere più del vero rosso Ducati già da molti anni (per quanto riguarda la Ducati, ne sentii parlare anche una volta anni fa a una lezione universitaria): il vero rosso Ferrari e il vero rosso Ducati appaiono troppo scuri sugli schermi contemporanei, quindi anche in concomitanza con la progressiva diminuzione delle TV a tubo catodico sia le Ferrari sia le Ducati sono state dipinte di un colore che sugli schermi sembri il rosso originale. Se volete farvi un'idea della differenza tra il vero rosso Ferrari e quello che abbiamo visto da oltre un decennio il mio suggerimento è questo: cercatevi qualche foto di test effettuati da Michael Schumacher nel periodo 2007/2008 a bordo delle monoposto Ferrari dell'epoca e confrontate il colore della vettura con quello del casco, dal momento che MSC ha continuato a utilizzare caschi del colore originale che c'era ai suoi tempi anche in occasione di test avvenuti quando le vetture erano già state "schiarite" (e ha mantenuto lo stesso colore anche ai tempi della Mercedes, in realtà).
I piloti Ferrari di questa stagione sono Sebastian Vettel e Charles Leclerc e, come già precisato per il Pokemon, anche il Ferrari Baby non è che sia uscito esattamente dal nulla. Si tratta del campione di F2 2017 già vincitore della GP3 nel 2016.
A quel punto non restava che un'unica presentazione, quella dell'Alfa Romeo...
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...giusto, perché tra una cosa e l'altra la Sauber ha preso ufficialmente il nome di Alfa Romeo. La si era già vista in pista con una livrea celebrativa qualche giorno prima dei test, mentre in occasione dei test è stata presentata la vettura dei colori ufficiali. I maschi alfa che la guideranno saranno Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi. Note random: alla fine di questa stagione Iceman compirà quarant'anni, mentre per quanto riguarda Giovi la cosa che salta all'occhio è che ha un'acconciatura in stile JR Hildebrand! La vettura ha base bianca con rifiniture blu e sopra e nell'halo è bordeaux. Nel complesso è forse una delle mie preferite e va a compensare con il fatto che la Ferrari mi abbia fortemente deluso, non per il colore opaco, quanto piuttosto per il colore dell'halo, che quest'anno è nero con uno sponsor scritto in bianco invece che rosso con lo stemma del cavallino.

POLEMICHE PRESTAGIONALI: guess what, ci sono due squadre finite nell'occhio del ciclone per degli sponsor leggermente fuori dagli schemi.
Uno è il celebre Mission Winnow della Ferrari, che ci dovremo sorbire anche quest'anno. Il problema di Mission Winnow è che il suo proprietario è la Philip Morris.
Qualcosa di analogo è capitato anche alla McLaren, che ha un nuovo sponsor anch'esso di proprietà di un marchio di tabacco... e non di un marchio qualsiasi, no, piuttosto la British American Tabacco, proprietario di marchi come Lucky Strike e 555, nonché vecchio proprietario della B.A.R.! Giustamente, dopo i motori Honda, serviva anche la British American Tabacco, organizzatrice di ormai storiche grigliate.
La polemica è stata archiviata abbastanza in fretta, o quantomeno, non appena le vetture sono scese in pista è stato scelto dai più di parlare di quello che effettivamente accadeva in pista o di quello che, secondo la loro immaginazione, succedeva in pista.
Per intenderci, le conversazioni sul web erano più o meno così:
"Stamattina Tizio ha fatto il miglior tempo per essere battuto da Caio, mentre Sempronio è attualmente ultimo."
"Lo sai che questi sono solo test???222???22 e non valgono niente!!!111!!!11! come ti permetti di dire che Tizio e Caio hanno fatto i migliori tempi???222???22 Vedremo in Australia se saranno ancora davanti, anzi, lo vedrò, tu intanto mettiti avanti con i lavori buttandoti giù da un ponte!!111!!!11! chi commenta i tempi dei test non merita di vivere!!!111!!1"
Vedo che facciamo progressi. Un tempo per il "sei una m*rda!!!11!!! datti fuoco!!!1111!!!" bisognava quantomeno aspettare il primo evento polemico della stagione avvenuto in gara. Mi sembra che il tifoso medio stia sempre più velocemente regredendo a un livello Tumblahhhh e per livello Tumblahhhh intendo che purtroppo stanno intraprendendo questo percorso tifosi di qualsiasi team e di qualsiasi pilota. Una volta se non altro a rompere i co***oni erano soprattutto tifosi di top-team o top-driver, adesso il fenomeno si sta estendendo a macchia d'olio.
A completare l'opera ho letto di polemiche a proposito di ordini di scuderia che avverranno in futuro in Ferrari e Mercedes. Sì, avete letto bene: ordini di scuderia che avverranno in futuro. Credo che questo mostri in pieno la decadenza del tifoso medio, ormai non c'è più molto da fare, temo.

I TEST: la prima sessione di test è durata da lunedì 18 a giovedì 21 febbraio e ha visto gran parte delle scuderie, comprese quelle motorizzate Honda, riuscire a percorrere una grande quantità d giri senza che intervenissero problemi simili a quelli della McLaren Honda nei suoi giorni di maggiore gloria.
Si tratta di un segnale positivo, che potrebbe portare a pensare che, tutto sommato, i problemi al motore quest'anno potrebbero essere un po' meno traumatici che in precedenza e che magari la Redbull Honda potrebbe funzionare meglio della McLaren Honda.
Ciò che non mi sembra funzioni bene sono le mescole di gomme, invece. Se prima avevamo le hard, le medium, le soft e millemila varianti di soft, adesso per "semplificare" le comme sono definite da sigle tipo C2, C3, C4 e C5. Avete capito tutto? Se la risposta è no, sappiate che siamo nella stessa barca. O meglio, ho capito che, essenzialmente, tutto funziona all'incirca come prima, ma che sarà meno intuitivo.
Mi ricordo di una volta l'anno scorso in cui Hamilton commentò con qualcun altro, in attesa di un podio, forse con Ricciardo, qualcosa che suonava come "ma se le soft possono durare per tutta la gara, perché non le chiamano le hard?" Se l'avessero ascoltato e le gomme venissero definite "prime" e "option" come succedeva qualche secolo fa, avremmo risolto il problema. Ora, mi rendo conto che i piloti spesso non dicano cose particolarmente sensate, ma l'attuale denominazione non mi ispira poi così tanta fiducia.
Lunedì e martedì sono andate in pista nove vetture: la Williams il massimo che avrebbe potuto fare poteva essere qualcosa tipo mandare in pista Kubica a bordo di una bicicletta o qualcosa del genere, cosa che non è stata fatta.
Alla fine della giornata ne è venuto fuori che il miglior tempo è andato a Vettel. Per grazia ricevuta abbiamo scoperto che le gomme con cui aveva ottenuto il miglior tempo erano le C3, ovvero quelle a banda gialla, che dovrebbero essere le soft. Il secondo miglior tempo è andato a un bambino che ha ancora la bocca sporca di latte (perché nel tempo libero si diverte a impersonare il suo YdOlO che vince la Indy 500): Carlito è adato infatti ad accaparrarsi la seconda posizione al volante di una McLaren. Credo che fosse la prima volta in questa era geologica in cui in qualche genere di classifica le prime due vetture erano una Ferrari e una McLaren, quindi ci voleva l'elemento stonato, ovvero il terzo posto di RoGro a bordo di una Haas, scuderia che all'epoca in cui la McLaren faceva cose tipo vincere o arrivare in seconda posizione non era neanche un pensiero lontano.
Poi è calata la notte, è arrivato il giorno seguente e...
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...plot-twist, ancora uno 1-2 Ferrari & McLaren! Stavolta è stato Leclerc a fare la migliore performance, molto probabilmente ancora su gomme C3. Il secondo posto invece è stato ottenuto da Lando Non Sono Chuck Norris, la new-entry della McLaren.
Poi è arrivato il terzo giorno che è stato sintetizzato così dalla radio che ascoltavo al lavoro: ieri Vettel ha fatto il miglior tempo, mentre Leclerc ha ripetuto il tutto stamattina. Wait, wait, wait, siete in ritardo di appena ventiquattro ore, non so se ve ne siete accorti.
Quel giorno alla mattina Raikkonen ha avuto la pessima idea di ottenere il miglior tempo, che ha portato ad osservazioni del tipo "l'Alfa Romeo vincerà sicuramente il mondiale". Non che le cose fossero andate diversamente nei giorni precedenti con la Ferrari, sia chiaro, però il fatto che l'Alfa Romeo sia nientemeno che una Sauber, rende la Ferrari una candidata se non altro meno inverosimile.
Per fortuna nel corso del pomeriggio la generazione degli #AlfaCaputMundi è tornaa alla realtà: come un torpedo, è arrivato il Kiwi che ha posizionato una Toro Rosso in testa alla classifica generale. Spoiler alert, per tutta la giornata c'è stato chi ha usato la mescola C5, che corrisponde alla ultrasoft, direi.
Il quarto giorno la radio si è rimessa in pari e durante la pausa pranzo ho sentito la notizia del miglior tempo di Albon! Si trattava, ovviamente, del tempo della mattina, che nel corso del pomeriggio è stato migliorato da un altro losco individuo che utilizzava gomme C3. Abbiamo avuto la prova che un test è solo un test, perché il losco individuo in questione era Hulkenberg che, piazzandosi in testa alla classifica, si è portato esattamente a tre posizioni di distanza dalla migliore a lui consentita nei gran premi!
Con Hulkenberg mi fermo. Ci riaggiorniamo la prossima settimana, dopo il prossimo giro di test.

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Milly Sunshine