domenica 26 febbraio 2023

GP Germania 1973: l'ultima doppietta Stewart/ Cevert

È la tarda serata del 25 febbraio 2023 (che stando alla mezzanotte, è già ufficialmente 26, ma personalmente la considero ancora la sera del 25) e oggi sarebbe stato il compleanno non solo di Tony Brooks, che ho già citato nel post di stamattina, ma anche di François Cevert. Il pilota dagli occhi azzurro shocking nasceva infatti esattamente 79 anni fa, il 25 febbraio 1944. In Formula 1 dalla stagione 1970 inoltrata fino alla sua morte avvenuta in qualifica a Watkins Glen nel 1973, ha disputato in totale 47 gran premi, tutti con la Tyrrell (quelli del 1970 tecnicamente su una March, di cui la Tyrrell era team cliente, mentre dal 1971 la Tyrrell era anche costruttore) e tutti come compagno di squadra di Jackie Stewart.
Autore di una vittoria, a Watkins Glen nel 1971, è salito sul podio in totale altre dodici volte sui gradini più bassi. Il suo ultimo podio è avvenuto al vecchio Nurburgring, secondo classificato alle spalle di Stewart, proprio il giorno in cui Jackie ha ottenuto quella che sarebbe stata la sua ultima vittoria in carriera.

Al vecchio Nurburgring viene spesso associato il concetto di gara spettacolare, tuttavia vedendo l'edizione integrale del 1973 (che già avevo visto più o meno dieci anni fa giungendo a simili conclusioni) tutto lascia pensare che i duellihhhh e sorpassihhhh spettacolari su un circuito di 27 chilometri non siano esattamente favoriti, in più qualora questa sia stata una gara spettacolare, almeno televisivamente tutto questo spettacolo non emergeva.
Questo gran premio disputato in agosto, a una sola settimana dalla tragica morte di Roger Williamson al GP d'Olanda, è disponibile in forma integrale, con tanto di sigla dell'eurovisione sia all'inizio sia alla fine. Ha visto Stewart partire in pole, con a fianco la Lotus di Ronnie Petetson, il quale ha avuto problemi al via, diventando il primo ritirato.
Cevert fin dalle prime battute è stato secondo alle spalle del compagno di squadra, con i due vicini l'uno all'altro, inquadrati dalle telecamere come nel mezzo di una parata. Sarebbero rimasti 1/2 per tutta la percorrenza del gran premio.

La gara procedeva, con il rumore dei motori che tramandava tempi passati... ecco, proprio solo con il rumore dei motori, perché non c'era la telecronaca. Non c'erano neanche indicazioni scritte che permettessero di identificare con chiarezza i piloti, in occasione di ritiri, e ce ne sono stati vari di ritiri (a questo ricordo che era un'epoca in cui molti televisori erano in bianco e nero, quindi potete immaginare come potesse essere guardare la gara per il telespettatore medio).
Si è vista una BRM, identificata in fase di mio approfondimento su fonti scritte, come quella o di Niki Lauda o di Jean-Pierre Beltoise, entrambi ritirati dopo pochi giri. È servito un po' di tempo per rimuoverla, con diverse inquadrature. Ce ne sarebbe stata un'altra, di BRM ritirata, più avanti, quella di Clay Regazzoni.
In più si sono ritirati anche George Follmer su Shadow e Carlos Reutemann su Brabham. Questo si trovava al quarto posto, dietro alla McLaren di Jacky Ickx (faccenda che approfondirò a breve) al momento del suo ritiro per un guasto al motore.

Non so se nel 1973 chi correva per la Ferrari e poi cambiava team fosse visto come un traditorehhhh della patriahhhh, ma Ickx addirittura ha superato questi livelli: ha gareggiato per la McLaren come one-off in un gran premio alla quale le Rosse non prendevano parte!
Già assente anche al precedente gran premio a Zandvoort, la Scuderia di Maranello infatti aveva scelto di saltare due gran premi (ai tempi si poteva fare) dopo alcune prestazioni deludenti per concentrarsi sulla parte conclusiva del campionato.
Ad ogni modo Ickx è arrivato terzo, andando a completare il podio con gli Stevert, mentre la zona punti è stata curiosamente completata da un terzetto di brasiliani, Carlos Pace (Surtees) ha preceduto i fratelli Fittipaldi, con Wilson (Brabham) davanti al campione in carica Emerson (Lotus), il tutto con ben poche inquadrature contestualizzate di costoro... anzi, diciamo proprio senza inquadrature o al più con inquadrature non contestualizzate. Diciamo che a livello televisivo, le gare di un tempo erano molto diverse.

In una gara in cui il massimo colpo di scena è stato uno spettatore(?) che attraversava la pista con il massimo della calma indossando indumenti che ricordavano un po' una tuta da astronauta, ben sedici vetture, su ventidue partite, sono giunte fino alla bandiera a scacchi: in epoca di grandi attrition rate, un risultato simile non si vedeva certo tutti i giorni!
Fuori dalla zona punti hanno concluso Jochen Mass (Surtees), il futuro fondatore della Arrows Jackie Oliver (Shadow), Peter Revson (McLaren), Henri Pescarolo (Iso Marlboro), Rolf Stommelen (Brabham), Denny Hulme (McLaren), Graham Hill (Shadow), Mike Hailwood (Surtees), David Purley (March) e Mike Beuttler (March). Quest'ultimo è stato inquadrato più di una volta ai box, riconoscibile dal fatto che sulla sua monoposto il nome fosse scritto a caratteri cubitali.
Finisce così il mio resoconto, con un ordine d'arrivo non specificato in alcun modo nel video, che ugualmente a quei tempi non doveva essere molto facile verificare in altra maniera (immagino che i giornali non lo elencassero completo).


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