lunedì 23 dicembre 2019

Vanziners o non vanziners, questo è il dilemma

Per l'argomento di oggi mi sono ispirata a dei post che ho letto su Twitter stamattina, a proposito di... *profondo respiro* telecronisti televisivi. Nello specifico, una certa fetta di fandom ha la convinzione che sia eticamente sbagliato non apprezzare le telecronache dei Vanzené. Precisazione: non parlo di chi insulta, parlo proprio di chi dice "Vanzini non mi piace perché [motivo espresso in termini civili e rispettosi della sua persona e del suo lavoro]", comportamento che, a mio vedere, non lede l'immagine di nessuno. Se si può non apprezzare un pilota o un team principal, allora deve essere lecito anche non apprezzare un telecronista, giusto?
Obiezione tipica, la più soft, è: "ma ti ricordi quando c'era Mazzoni??222???222 Era così perfetto??222???" Credo che da questo punto di vista ci sia un enorme problema di fondo, anzi due. Il primo, il minore, è la necessità di dovere confrontare i due. Non è che uno debba per forza essere il benehhhh assolutohhhh e uno il malehhhh assolutohhhh. In altre parole, a me piaceva Murray Walker e nessuno di loro somiglia a Murray Walker. Tra i due, quello che ha più punti di contatto con la mia idea di telecronaca ideale, seppure limitati alle telecronache entusiaste ma senza urli da stadio e occasionale auto-ironia, non è Vanzini. Per questa ragione, seppure con i suoi difetti, ho apprezzato maggiormente Mazzoni piuttosto che Vanzini. Altra ragione è che mi piace di più la parlata di Mazzoni che quella di Vanzini.
Il secondo, già più importante, è che mi ricordo quando c'era Mazzoni: riceveva quasi costantemente critiche, la poca imparzialità che mostrava in certe circostanze veniva criticata, idem certe osservazioni poco accurate e il fatto che si perdesse a parlare di cose che c'entravano poco. Non ho mai sentito o letto di una sola persona che, nel corso degli anni delle cronache di Mazzoni, si mettesse a insultare chi lo criticava, oppure a insinuare che fossero dei tifosi da stadio a cui non stava bene quello che Mazzoni diceva dei propri *fave*. Provate a criticare Vanzini e vedrete che ci sarà chi insinuerà che il vostro non apprezzamento alla telecronaca abbia dei "secondi fini".

A questo aggiunto altre cose: non è che ogni critica debba essere presa come un insulto. Sinceramente trovo più grave che un telecronista dica schiettamente, sull'unica TV che trasmette la Formula 1 sul territorio italiano, "se non vi piace la mia cronaca, andate a seguire la F1 da un'altra parte", piuttosto che qualsiasi critica civile e argomentata fatta da chi segue le suddette telecronache.
Credo che purtroppo lo stile di Vanzini sia frutto di una precisa linea editoriale e, in questo, probabilmente non differisce dai telecronisti precedenti: ciascuno commentava/ commenta con le caratteristiche di un telecronista dei propri tempi. Sfortunatamente le cronache attuali sono quelle urlate, che personalmente non ho mai gradito non solo da Vanzini, ma nemmeno da altri: "tutti in piedi sul divano, Rossi c'è, Rossi c'è!", questo non era certo Vanzini.
Entro certi limiti è normale che un professionista debba rispettare certi schemi e questi schemi cambiano nel tempo. Il fatto che, da parte di una certa fetta di pubblico, le cronache di Vanzini vengano apprezzate come ad altri prima di lui difficilmente capitava, mi fa pensare che le cronache attuali siano studiate prevalentemente per colpire l'immaginario di un certo tipo di tifoso e che questo tipo di tifoso non sia esattamente quello che segue la F1 in modo più pacato e informato.
Se Mazzoni era il telecronista che doveva commentare la Formula 1 non facendo cadere la palpebra a chi tendeva ad annoiarsi, Vanzini è perfetto per guardare la Formula 1 al bar, per sentire una frase urlata e poi commentare l'accaduto in una decina di persone, urlando per farsi sentire dagli altri, oppure per chi guarda la Formula 1 da casa rimpiangendo di non poterla vedere al bar insieme ad altri tifosi di quello stampo.
Non appartenendo a tale categoria, comprendo a pieno perché a chi non è abituato a seguire la F1 così possa non piacere, dato che anch'io mi ritrovo in quest'ultima scuola di pensiero.

Una cosa che trovo irritante, che trascende un po' dal modo in cui Vanzini parla, è il modo in cui sui social l'apprezzamento o il non apprezzamento per Vanzini viene percepito. Non è un mistero che le telecronache di Vanzini siano orientate a mettere su un piedistallo Leclerc qualunque cosa succeda e a fare il contrario con Vettel qualunque cosa succeda. La mia principale rimostranza, a questo proposito, è un concetto molto semplice: in pista ci vanno venti piloti di dieci scuderie, in un weekend si dovrebbe valutare sì il confronto tra compagni di squadra, ma anche tante cose, come le performance delle vetture su una certa pista, le performance del singolo pilota (come individuo a sé stante, e nel confronto con sé stesso nelle gare precedenti) e quant'altro. Dedicare gran parte del tempo a parlare del fatto che tra i Leclettel c'è uno che ce l'ha enorme e uno che ce l'ha piccolo (non in questi termini) è a mio vedere molto riduttivo. Se poi è fatto andando basandosi solo ed esclusivamente sui tempi effettuati in un unico giro random di prove libere in uno specifico settore, è ancora più riduttivo.
Questa storia del "se non apprezzi Vanzini, sei un tifoso di Vettel e in quanto tale sei un traditorehhhh della kausahhhh ferraristahhhh", sinceramente, mi ha stancato e anche molto. Parte da presupposti sbagliati, prima di tutto quello che chiunque sia ferrarista, che non esistano tifosi di altre squadre o altri piloti, oppure spettatori neutrali, perché magari i loro veri piloti preferiti sono ritirati da anni. Poi parte dal presupposto che l'essere ferrarista significhi schierarsi dalla parte di uno o dell'altro pilota, portare su un piedistallo uno e dare contro all'altro. Dov'è andata a finire la storia del "le gare sono noiose, perché non ci sono duelli e sorpassi, ma sarebbero bellissime se la Ferrari facesse doppietta?" Mi sembrava un'idea molto più di buon senso. Altra cosa a mio vedere sbagliata, è la convinzione che il non apprezzare il portare qualcuno su un piedistallo a livelli esagerati debba provenire da un detrattore invidioso del successo altrui, oppure che il criticare abitualmente qualcuno ancora prima che le vetture scendano in pista debba provenire da un fanboy indignato.

Proprio stamattina leggevo che, secondo lo spassionato parere di un utente di Twitter, quelli che tra Mazzoni e Vanzini avrebbero preferito Mazzoni, sono degli hater di Vanzini incoerenti, perché ai tempi in cui Vettel vinceva mondiali in Redbull, Vanzini lo elogiava/ non lo criticava pesantemente e quindi a loro la cosa stava bene.
Ma... quanta ignoranza plateale c'è in una simile osservazione? E giusto per chiarire il concetto, perché pararsi il cu*o in certe circostanze è d'obbligo, da simpatizzante della Toro Rosso credo che Vettel abbia esaurito la propria utilità quando l'ha lasciata al termine del 2008, stagione in cui diversamente dal suo collega Bourdeeeyyyy non correva con la nuvola di Fantozzi infilata in tasca accanto alla custodia degli occhiali. Da allora in poi ha raggiunto lo status di "pilota di scuderia generica non particolarmente pittoresca" e in quanto tale l'ho sempre considerato, al pari di tutti gli altri piloti presenti. Diversamente da chi fa questi commenti, quindi, non penso affatto che la Formula 1 e le telecronache gli girino intorno come se non ci fosse un domani.
Venendo alle cose più serie, fino al 2017 compreso molte persone non abbonate a PayTV hanno guardato le gare sulla Rai, in diretta quando c'erano, oppure in differita, questa è probabilmente la ragione principale per cui Vanzini aveva meno critici, essendo "confinato" a una televisione che si poteva guardare soltanto sottoscrivendo un abbonamento. In più, cosa significa "non criticare"? tutto e niente. A fine telecronaca perché dovrei lamentarmi se il telecronista *non ha criticato* qualcuno? E per elogi cosa si intende? Perché finché non si raggiunge l'esagerazione, mi sembra che elogiare performance positive sia una cosa totalmente sensata. Certo è che se ripeti il termine "predestinatohhhh" ogni tre per due, magari a lungo andare qualcuno si stanca.
Infine avrei un'ultima osservazione a questo proposito: i ferraristi sostenitori di Vettel, difficilmente erano suoi sostenitori quando vinceva mondiali sulla Redbull. In più c'è gente che ai tempi in cui Vettel vinceva mondiali in Redbull non guardava la Formula 1. Last but not least (sedetevi, perché potreste non reggere il colpo), ai tempi in cui Vettel vinceva mondiali in Redbull, Sky non trasmetteva la Formula 1, Vanzini era il telecronista delle gare di Indycar.


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