martedì 3 dicembre 2019

Ferrari Day 2k21: Hamilton in Ferrari?

"One man on a lonely platform
One case sitting by his side
Two eyes tearing cold and silence
Show fears as he turns to hide
Will fade to grey, fade to grey..."
- Datura, "Fade to grey"

Viviamo in un mondo convinto che la Ferrari possa vincere il mondiale in qualunque circostanza, basta avere il pilota giusto. Certo, il pilota giusto, se esiste, probabilmente deve ancora nascere, ma quello che conta è esserne convinti.
Nei giorni che hanno preceduto e seguito il GP di Abu Dhabi, sono usciti prepotentemente dei rumour per il futuro. Arriverà il 2021, prima o poi, e nel 2021 potrebbe essere libero sul mercato il pilota giusto, quello che, dopo avere vinto il suo settimo titolo mondiale nel 2020 (cosa già scontata), nel 2021 andrà a battere il record di tutti i tempi alla Rossa (così, sulla fiducia, forse sarebbe meglio prima battere il record e poi cambiare team, ma chi sono io per decretare il contrario).
Che sia questa la strada per il successo? Non spetta a me giudicare, mi spetta soltanto scrivere un post dal 2021 e chiedervi, a bruciapelo: fino a che punto pensate che ci si possa spingere per procacciarsi il Salvatore della Patria(C), colui che riporterà il mondiale alla Rossa? Siete disposti a vendere l'anima a Toto Wolff? Oppure siete risposti a una rinuncia ancora più grande?... Forse la citazione iniziale, tirata fuori da una canzone dance anni '90 in quanto adatta al caso, potrebbe darvi un'idea di "che cosa" sia a svanire nel grigio nell'universo che sto per proporvi.

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"Settembre. Vigilia del Gran Premio d'Italia. Tanta gente al Ferrari Day. Sopravvissuti all'Apocalisse. Il Malehhhh Assolutohhhh si è abbattuto su di noi, sconsolati, senza sorriso come Lance Stroll. Ma siamo vivi e ce l'abbiamo duro come Lando Norris.
Si ringraziano Tizio, Caio e Sempronio(C) dalla regia per avermi scritto questa introduzione. Per fortuna al giorno d'oggi si inizia con stile, non come ai tempi in cui si rompevano subito gli indugi accogliendo i telespettatori con un cordiale saluto."

Il Gangster Rapper guarda con attenzione il video, cercando di cogliere le sfumature della lingua italiana. Prima di passare in Ferrari ha preso qualche ripetizione da Daniel Ricciardo e ora comprende perfettamente la lingua di Dante.
"Come no" commenta Ricciardo, passando per strada al volante di una Renault Clio.
Il video, sul canale "Tizio, Caio e Sempronio(R) sempre in fucsiahhhh" è intitolato "parodia del Vanz".
È tutto meraviglioso, come il bagno di folla che Gangster Hammi intravede dal backstage. Sono tutti felici, perché pensano alla doppietta Ferrari che danno per scontata tra qualche giorno, anche se in realtà non importa fare doppietta, perché la Rossa ha un solo pilota e la Giovination può mettersi il cuore in pace.
Il Ferrari Day sta per iniziare, Gangster Hammi mette in silenzioso il telefono e si prepara a fare qualcosa di serio e professionale, in un mondo in cui non c'è più niente di serio fin dal giorno in cui il numero 1 ha iniziato a svettare sulla vettura di Valt-...

"WOODMAN!" urla una voce. "Il boscaiolo. Il divorziato."
"Bwoah" commenta Pilota Generico dell'Alfa Romeo invitato solo affinché la gente si ricordi dell'esistenza dell'Alfa Romeo. "Voglio un ghiacciolo."
"Va bene che invecchiando si peggiora, ma stai raggiungendo livelli mai visti prima" gli ricorda Altro Pilota Generico dell'Alfa Romeo. "Non possiamo mangiare ghiaccioli adesso. Dobbiamo aspettare pazientemente che la folla vestita di rosso acclami i suoi eroi, restando rintanati dietro una tenda finché non verrà il nostro turno."
"Alle 16.59 abbandonerò il palco" dichiara Gangster Hammi. "Non posso arrivare in ritardo per l'ora del tè."
Mancano ancora cinquanta minuti all'ora del tè.

Invitato a salire sul palco, Gangster Hammi sta per fare un inchino al pubblico, ma ricorda per tempo che tocca al pubblico inchinarsi al suo cospetto.
Non sapendo cosa fare nel frattempo, si guarda intorno e nota una pianta ornamentale con i capelli lunghi, che indossa indumenti della Ferrari.
Un grande numero di spettatori si mette a saltellare agitando uno striscione sul quale c'è scritto "Giovination forevahhhh": sono tantissimi, in totale ben quattro, Gangster Hammi non si aspettava un simile successo di Seconda Guida Generica.

"Vediamo che Lewis Hamilton è salito sul palco e sta borbottando qualcosa in italiano sgrammaticato al microfono. Scusate per l'inconveniente, dimenticavo che se mantengo questo tono lo sentite, quindi mi correggo: STA BORBOTTANDO QUALCOSA IN ITALIANO SGRAMMATICATO AL MICROFONOHHHH! Ed è subito FUCSIAHHHH nel primo settore per il nostro Gangster Rapper, sei volte campione del mondo A MENO UNO DA SCHUMACHER, derubato dal Woodman del suo SETTIMOHHHH TITOLOHHHH!"
Gangster Hammi sente una voce che esce dalla cabina di commento. Alla menzione del Woodman si gratta le parti intime per dieci minuti.
Poi si ricorda dell'esistenza della pianta ornamentale, gli fa un cenno, gli dice di avvicinarsi e chiede al pubblico: "Secondo voi della Giovination, Seconda Guida Generica dovrebbe pettinarsi con le treccine come me?"
I quattro della Giovination non stanno ascoltando: sono tutti attaccati ai loro smartphone, probabilmente a mettere dei like alle meme postate da Lando Norris.

Mentre la gente del pubblico mette dei like a Norris, Gangster Hammi non può fare lo stesso, anche se nel frattempo sfilano sul palco numerosi piloti del passato ferrarista, insieme ai loro titoli: ciascuno, infatti, porta con sé una vecchia copia della Gazzetta dello Sport con una prima pagina a lui dedicata. Solo Alesi e Berger hanno un solo giornale in due, perché non esiste uno senza l'altro.
Purtroppo Gangster Hammi è sempre al centro dell'attenzione, anche quando è graziato dal dovere parlare in italiano sgrammaticato alla Ricciardo.
Va a nascondersi dietro la pianta ornamentale altresì nota come Seconda Guida Generica. Finalmente può prendere fuori il cellulare di nascosto e andare a controllare il profilo di Lando Norris.
Lando ha pubblicato solo un tweet negli ultimi due minuti, ma molto importante. Recita, testualmente "ce l'ho più grande io di Sainz".
Sainz gli risponde: "non ce l'avrai mai grande come Alonso".
Una fazione del pubblico esplode in un ruggito.
"Dai, ragazzi, state calmi" li invita Irvine, che sta parlando in questo momento. "Alonso ha quarant'anni suonati, non può tornare indietro."
Poi smette di parlare di San Fernando da Oviedo e ricomincia con i suoi racconti sui giorni in cui, in gioventù, camminava in *una* Valleverde, tenendo l'altro piede infilato in una ciabatta.
"Teoria del kompl8" confida il Gangster Hammi alla pianta ornamentale, "l'altra scarpa gliel'aveva rubata Daniel per fare uno shoey".

Nel frattempo prosegue il countdown per l'ora del tè.
Mancano ancora quattordici minuti e ventuno secondi, quattordici come il numero di Alonso, ventuno come quello di Gutierrez. A Melbourne tante teiere cappottano.
Irvine, nel frattempo, sta lanciando un'invettiva contro un giovane sorridente che gli ha sottratto una scarpa Valleverde al Gran Premio d'Australia 1999.
Mentre il giovane teppista sorrideva rubando la scarpa, aggiunge, in quel giorno del 1999 i coniugi Norris concepivano un figlio.
"Azz, tutto ciò si sta facendo sempre più inquietante" borbotta Altro Pilota Generico dell'Alfa Romeo dietro la tenda.
"Bwoah" gli risponde Pilota Generico dell'Alfa Romeo.
Gangster Hammi fugge e cerca accoglienza nel backstage, anche se i Maschi Alfa sono due vecchiacci. In più quello con gli occhi azzurro shocking ha sicuramente le piattole. Gliele deve avere trasmesse per vicinanza il Traditore della Patria quando erano compagni di squadra, o almeno è quanto afferma la gente sui profili social.
Sul palco, nel frattempo, appare René Arnoux, che chiede a gran voce il ritorno delle telecronache Rai per il Gran Premio d'Italia, in vista del trionfo del Gangster Rapper.
"Forza, grattati le palle per scaramanzia!" gli suggerisce Altro Pilota Generico. "Io non me le sono grattate abbastanza e adesso mi tocca fare da compagno di squadra a uno zombie ultraquarantenne!"
Gangster Hammi, distratto da Pilota Generico dell'Alfa Romeo che fa un ruggito da morto vivente, arriva in ritardo. La grattata non fa effetto.

"Un cordiale saluto ai nostri telespettatori, io sono Gianfranco Mazzoni e, colpevole di avere rubato la scena a Vanzini, sono stato penalizzato dal mio compagno di telecronache. Emanuele Pirro ha decretato che la mia cronaca del Gran Premio d'Italia sarà in differita di venticinque secondi... SCATTAVANOHHHH LE VETTUREHHHH venticinque secondi fa!"
Così, pensano i tifosi, la sofferenza diventerà definitiva soltanto venticinque secondi dopo.
Uno non si è grattato le parti intime.
L'altro è una pianta ornamentale.
Tutto è pronto per il disastro imminente.
Il mondiale può addirittura chiudersi prima di arrivare ai gran premi asiatici, vista la classifica.
Un'associazione di volontariato, per la salvaguardia dei diritti dei sopravvissuti all'Apocalisse, passa tra il pubblico, distribuendo katane, affinché la poca gente che popola ancora questo pianeta dopo la fine possa suicidarsi in massa.
Alla fine di tutto, il leader della classifica piloti taglia il traguardo in prima posizione, mettendo da parte abbastanza punti da vincere il mondiale in largo anticipo.
Sul gradino più alto del podio sorride compiaciuto, assistendo alla morte del pubblico, quel pubblico che inneggiava a Gangster Hammi e che pensava che il mondiale fosse già sul punto di tornare a Maranello.

Qualche schizzo di sangue arriva fino al podio, sporcando le tute dei piloti della Haas, giunti in seconda e terza posizione.
I due non se ne preoccupano più di tanto. Si stanno prendendo a bottigliate, come fanno sempre, solo che stavolta possono usare le bottiglie di champagne per il loro nobile scopo.
Magnussen sta accusando il suo compagno di squadra di essere un attention seaker: la sua presenza sul podio fa passare in secondo piano il vincitore del titolo.
Non sa quello che dice. Gli spettatori e i telespettatori sono tutti morti, per suicidio di massa oppure di crepacuore, nessuno fa caso a Hulkenberg e al suo inatteso terzo posto.
Il neoincoronato campione del mondo abbassa lo sguardo sulla propria tuta. Per fortuna non ci sono schizzi di sangue sull'argento puro che indossa fin dal giorno in cui ha scommesso con Gangster Hammi che, se si fossero scambiati le auto per il 2021, avrebbe potuto vincere il mondiale.
"Se dovesse accadere" gli ha detto Lewis, quel giorno, "ti ritroverai completamente solo e senza tifosi."
"Non importa" gli ha risposto, "Resterò sempre un predestinato".
Ed è proprio così che si sente, in questa calda domenica di settembre.

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Milly Sunshine