venerdì 14 giugno 2019

Verso Le Mans

A volte quello che conta davvero per un pilota è non solo avere l'occasione giusta, ma anche sapere scegliere la squadra giusta... per intenderci, quello che Fernando Alonso non ha fatto con particolare successo durante la sua carriera in Formula 1 e, di recente, nemmeno a Indianapolis.
Probabilmente va a compensare con il fatto che invece nell'endurance la scelta giusta l'ha fatta, quando ha deciso di accasarsi in Toyota, dove è andato ad affiancare Sebastien Buemi e Kazuki Nakajima.

Al volante della vettura numero 8 i tre hanno ottenuto numerosi successi, in un campionato che è passato nei mesi scorsi per Sebring (marzo) e per Spa Francorchamps (maggio) e che il "trio delle meraviglie" ha già vinto anche se non è ancora terminato.
È quel famoso campionato extra-lungo iniziato nella primavera 2018 e che terminerà al termine di questo weekend con la 24 Ore di Le Mans. È quel campionato che, con la Toyota rimasta il solo team di un certo livello a competere in LMP1, finisce quasi sempre con la vettura numero 8 in testa e con la vettura numero 7 (guidata da Kamui Kobayashi, Mike Conway e José Lopez) al secondo posto, tranne le occasioni minoritarie in cui è la numero 7 a vincere. Dietro di solito una delle Rebellion si piazza al terzo posto e il mondo si lamenta del fatto che la Toyota sia più dominante della Mercedes 2014.

Le Toyota si sono appropriate della prima e della seconda posizione sulla griglia di partenza a Le Mans, con stavolta Kobayashi e soci davanti al "trio delle meraviglie".
Alonso sta per lasciare il team delle meraviglie, destinazione sconosciuta. Di recente c'è stato anche chi ha parlato del mondiale rally. Ad affiancare Buemi e Nakajima nella prossima stagione sarà nientemeno che Brendon Hartley, che finalmente potrà avere le gioie che gli sono mancate negli ultimi tempi.
Prima, però, c'è Le Mans. Ci sono due vetture favorite, ciascuna delle quali ha un giapponese al volante, e c'è la possibilità che ancora una volta il Giappone possa vedere un proprio pilota salire sul tetto del mondo.
Poi ci sono le Rebellion che sfoggiano delle vetture dai colori sgargianti, quasi stile carri di carnevale così come ci sono gli altri: loro puntano al terzo posto, a meno che la maledizione Toyota non ritorni a farsi viva.
Il lato positivo è che il gran premio dell'Azerbaijan è stato disputato un mese e mezzo fa.

EDIT. Voci di corridoio mi informano che il clan Buemi/ Alonso/ Nakajima non ha ancora ufficialmente vinto il titolo, ma che c'è molto vicino.


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