venerdì 10 febbraio 2017

UNGHERIA e EUROPA 2008: la Formula 1 all'epoca della Santificazione Alternata

A parte che in certi momenti sono scaduta nel cliché (in particolare in uno dei miei cliché) e che non conoscevo il cognome di Rob Smedley, a suo tempo ho prodotto due commenti di cui sono abbastanza soddisfatta, per questi due gran premi.
Non ricordavo che alla vigilia del Gran Premio d’Europa fosse dato per certo un rumour a proposito di Bruno Senna e Takuma Sato ingaggiati dalla Toro Rosso per la stagione seguente, ma devo ammettere che la scenetta che ho ideato a proposito di quel fatto mi ha lasciata soddisfatta quasi quanto alcuni dialoghi immaginari più recenti.

Commento al Gran Premio d’Ungheria: 3 Agosto 2008
Era un bel giorno caldo e pieno di sole, nessuna insidia in vista, solo il tramonto che inondava il cielo di rosso... E mentre il cielo si inondava di rosso, qualcos'altro si inondava di fumo grigio, dimostrando che non solo le notti buie e tempestose danno origine a eventi sconvolgenti.
Venerdì al mare ho trovato una Gazzetta dello Sport e mi sono messa a leggere vari articoli che parlavano di F1 e MotoGP, riguardanti i seguenti argomenti: i problemi fiscali di Valentino Rossi, un'intervista ad Alonso (in cui, tra le varie domande, gli chiedevano se gli importa molto di perdere il record di più giovane pilota campione del mondo, della serie pare che il titolo sia ormai deciso, e Alonso non è interessato a questa eventuale perdita di record, inoltre ha detto che preferisce arrivare 6° con la Renault che stare più avanti nel team di Dennis), il caso Mosley (che presto pare svelerà chi ha ordito il complotto nei suoi confronti, inoltre diceva che sua moglie si era un po' incavolata per quella storia ma non gli aveva chiesto il divorzio), un accenno alle polemiche di Ecclestone e degli sponsor, infine una carrellata di articoli su vari incidenti di Schumacher. Su quest'ultimo punto è il caso di soffermarsi. Innanzi tutto un incidente in pista, mentre stava testando un prototipo di una vettura Ferrari sul circuito del Nürburgring. Pare però che a guidare quel prototipo fosse un collaudatore Ferrari. Infine l'ex campione del mondo di F1, mentre era per strada in Inghilterra a bordo di un furgone Fiat (un Ducato per l'esattezza), ha sorpassato un'auto a bordo della quale c'erano due signore anziane e ha investito un inglese di 39 anni che era per strada per chiudere un garage dove c'è la concessionaria di automobili di cui è gestore. L'investito non si è fatto quasi nulla, le sue lievi ferite pare che variano da un giornale all'altro, e intanto ha approfittato del fatto per diventare famoso per qualche giorno. Anzi, per un giorno. La Gazzetta dello Sport corredava il tutto di una foto di Schumacher nella pubblicità della Fiat Scudo mentre era vestito da giardiniere. In conclusione, a proposito di questo fatto, mi sorgono alcuni dubbi: 1) che cosa ci fa un garage praticamente in mezzo alla strada? 2) che cosa ci fa un Schumacher al volante di un furgone Fiat? 3) i giornali sono in grado di mettersi d'accordo? Pare di no, dato che la Gazzetta diceva che non era stato ritenuto opportuno dalle autorità sottoporre Schumacher all'alcol-test, mentre un altro giornale diceva che il suddetto test era risultato negativo. Ma lasciamo stare e preoccupiamoci un po' del GP d'Ungheria all'Hungaroring, nei pressi di Budapest, in una cittadina che mi pare si chiami Mogyorod. Il circuito fu introdotto nel mondiale di F1 nel 1986 e le prime due edizioni furono vinte dal pilota della Williams Nelson Piquet. A seguire: nel 1988 vinse Ayrton Senna (McLaren), nel 1989 Nigel Mansell (Ferrari), nel 1990 Thierry Boutsen (Williams), nel 1991 e nel 1992 Ayrton Senna (McLaren) e in occasione del GP del 1992 Mansell divenne campione del mondo con parecchie gare d'anticipo, nel 1993 ci fu la prima vittoria di Damon Hill (Williams), nel 1994 vinse Michael Schumacher (Benetton), nel 1995 di nuovo Damon Hill (Williams), nel 1996 e nel 1997 vi furono due vittorie di Jacques Villeneuve (Williams), nel 1998 Michael Schumacher (Ferrari), nel 1999 e nel 2000 Mika Hakkinen (McLaren), nel 2001 Michael Schumacher (Ferrari) che in conquistò il suo 4° titolo mondiale in quell'occasione, nel 2002 vinse Rubens Barrichello (Ferrari), nel 2003 vi fu la prima vittoria in carriera di Fernando Alonso (Renault), ad oggi il più giovane vincitore di un GP, nel 2004 vinse nuovamente Michael Schumacher (Ferrari), nel 2005 Kimi Raikkonen (McLaren), nel 2006 fu disputata l'unica edizione sotto la pioggia in cui si ebbe la prima vittoria in carriera di Jenson Button, finora anche l'ultima, e vi fu l'episodio di Liuzzi travolto da Raikkonen (nel giorno del proprio compleanno, bel modo di festeggiarlo) oltre che varie penalità ed episodi che causarono diverse polemiche su cui vorrei sorvolare, mentre nel 2007 vinse Lewis Hamilton (McLaren) dopo un week-end dominato dalle polemiche che si protrassero durante la pausa estiva. Quest'anno durante il mese d'agosto per fortuna ci saranno le Olimpiadi, quindi i TgSport parleranno di quell'evento, anziché preoccuparsi della rivalità tra Hamilton e Alonso o in alternativa della rivalità tra Valentino Rossi e il fisco.
Le qualifiche sono iniziate senza che gli incidenti di Schumacher, il caso Mosley e un interminabile riepilogo dell'edizione 2007 divenissero l'evento portante, e già nella Q1 s'è verificata la prima sorpresa: l'esclusione di Heidfeld, insieme ai soliti Sutil, Fisichella & company. "L'erede di Michael Schumacher" si è lamentato di un rallentamento subito da Bourdais, e quest'ultimo è stato retrocesso di 5 posizioni (è stato possibile dato che aveva raggiunto la Q2) senza che venissero sollevati polveroni di dimensioni notevoli. Ma non c'era bisogno di polvere per offuscare la vista, sarebbe stata una certa fumata di motore piuttosto deludente ad annebbiare tutto in abbondanza. Ma per questo era ancora presto. Per il momento le Ferrari erano ancora impegnate a "inseguire" le inarrestabili McLaren. A sorpresa Vettel (definito "la rivelazione di questo campionato") è rimasto fuori dalla Q3 a cui aveva ormai fatto abbonamento. Infine su uno sfondo rosso è stata inquadrata una donna di profilo, castana con la coda (poi inquadrata anche oggi). Che fosse Jenni Dalhman? Mistero! In Q3 sono arrivati i soliti con poche varianti: le due McLaren, le due Ferrari, la BMW di Kubica, le due Renault, le due Toyota e se non sbaglio la Red Bull di Webber. Glock tra l'altro faceva dei tempi straordinari e mi sorprende che, vista la sua nazionalità, non siano arrivati gli immediati paragoni con Michael Schumacher, sostenendo che Glock vincerà due titoli con la Benetton e cinque con la Ferrari, poco importa che la Benetton abbia chiuso i battenti all'epoca in cui Button non aveva la barba e in cui Fisichella aveva i capelli a caschetto, per lasciare spazio alla Renault, in cui Button e Trulli avrebbero ottenuto poche soddisfazioni uno per un anno e l'altro per tre anni, ma Trulli avrebbe anche portato a casa una vittoria. Alla Renault, ovviamente, qualcuno ha avuto soddisfazioni maggiori, ma pare che ora nessuno ricordi più dell'esistenza di un certo Fernando Alonso che ha vinto due titoli nel 2005 e nel 2006 e che nel 2007 ha scoperto di non sopportare Ron Dennis. Per tornare alle qualifiche, pareva scontato che la pole si decidesse tra Hamilton e Massa, e di conseguenza il campionato (e quindi tra il miglior pilota di tutti i tempi e lo spazzino della pit-lane, dato che ormai sembrano essere definiti così), mentre oggi pare che il campionato sia ancora molto aperto. Hamilton ha ottenuto la pole, mentre sorprendentemente Kovalainen sembrava rimontare. Per un bel po' aveva avuto il 9° tempo provvisorio e nessuno sospettava che ciò fosse dovuto al fatto che, a causa del rinnovo contrattuale con la McLaren fino al 2009, prima di fare dei giri veloci gli era probabilmente imposto di passare almeno 5 minuti consecutivi a ripetere la formula di rito: "Il mio nome è Heikki Rubens Kovalainen, sono nato a San Paolo del Brasile il 23 maggio 1972 e lo scopo della mia vita è quello di non superare in alcun modo i tempi del mio compagno di squadra Lewis Michael Hamilton, nato a Kerpen il 3 gennaio 1969". E mentre Kova mostrava di essersi adattato perfettamente alla sindrome che l'ha colpito di recente, è riuscito anche lui a strappare un bel tempo, che è stato ottimo in tutti i sensi, prima di tutto perché ha ottenuto il 2° tempo, ma non meno importante perché lo ha fatto senza superare i tempi dell'imperatore di Woking Lewis Hamilton. Solo dopo la fine delle qualifiche Kovalainen si è ricordato della sua vera identità, rendendosi conto di essere nato in Finlandia nel 1981. Oggi hanno detto che è nato all'interno del circolo polare artico. Alla fine delle qualifiche solo Hamilton, Kovalainen e Massa (3° in griglia) sembravano presenti in zona, gli altri tutti dispersi. Hamilton e Kovalainen, intanto, si sono lasciati andare a qualche leggera risata, mentre Massa si avvicinava. E nessuno chiamava "Chi l'ha visto" per vedere che fine avesse fatto Raikkonen. Probabilmente stavano bene anche senza. La 2^fila, intanto, veniva completata da Kubica, e 5° c'era nientemeno che Glock. Il pilota snobbato da tutti, anche da me che fino al mese scorso invocavo a gran voce il ritorno del suo predecessore Ralf Schumacher, si teneva dietro nientemeno che il campione in carica Raikkonen (6°) e l'ex campione del mondo Alonso (7°). A seguire gli altri tre, non ricordo in che ordine. Preciso anche che in un momento indefinito delle qualifiche è stato intervistato Rosberg e lo staff Rai pensava di riuscire, con due parole, a fargli dire che strategia avevano scelto in Williams per la gara.
Oggi accendendo alle 13,45 ho scoperto che stavano mandando in onda dei filmati risalenti al 1989 in cui si vedeva un sorpasso di Mansell, all'epoca pilota della Ferrari. Intanto era molto probabile che i pronostici di rito fossero stati effettuati da tempo. Ormai non c'era più molto tempo per continuarli, dato che il cordiale saluto di Gianfranco Mazzoni era alle porte e che presto sarebbe iniziato un gran premio che avrebbe riservato solo due episodi emozionanti. Due episodi che comunque, pur durando pochi secondi, avrebbero cambiato radicalmente la storia della gara, e forse del campionato, riportando il sorriso sulla bocca di un pilota che, arrivando 3° al traguardo, avrebbe avuto modo di recuperare vari punti. Ah, no, mi sono sbagliata, l'unico a trarne dei vantaggi sarebbe stato Raikkonen, per cui dubito che qualcuno abbia sorriso.
Le due McLaren detenevano la leadership della griglia di partenza e sembrava che niente e nessuno avrebbe potuto fermarle. Tanto più che dietro di loro c'era Felipe Massa, accreditato come futuro parrucchiere personale di Barrichello. Ah, no, dimenticavo, pare che Rubens abbia rifiutato, dicendo che non vuole affidare la propria chioma acconciata con cura a un parrucchiere inesperto. Allora per Massa non ci sarà che dedicarsi alla professione di orologiaio per riparare, in caso di necessità, varie sveglie di proprietà del bello addormentato nell'abitacolo della Ferrari n°1. Si sono accese le luci rosse e poi si sono spente, purtroppo per Kovalainen qualcos'altro di rosso non s'è spento ed ecco che Kova ha potuto ammirare il retrotreno della Ferrari di Felipe che andava a raggiungere anche Hamilton, arrivando al bloccaggio delle ruote.
Intanto mio padre che stava guardando la gara insieme a me (almeno per il momento), ha commentato: “Noi l'abbiamo tanto criticato, e guarda che bel sorpasso.”
Per il momento Massa era in testa alla gara e sembrava poter prendere un margine non troppo elevato ma che comunque gli permetteva di non lasciare la gara tra le mani di Lewis Hamilton. Il pilota brasiliano della Ferrari era in testa e ai box suo fratello Eduardo ammirava i suoi risultati, pensando anche lui che Felipe aveva fatto bene ad andare in pista piuttosto che andare a prendere il sole. Che illusione soave e splendente, stroncata dopo 67 giri, quando ne mancavano solo tre... ma è ancora presto per parlarne.
Mentre Massa aveva recuperato due posizioni, anche Raikkonen era riuscito in una simile impresa, peccato che poi avesse perso tre ulteriori posizioni, finendo 7° dietro anche ad Alonso. Ma non c'era problema, prima o poi il mago dei pit-stop sarebbe riuscito a sopravanzare lo spagnolo all'uscita dalla pit-lane. Anche per questo, però, sembrava essere molto presto. Nei primi giri non è accaduto niente, in sostanza, se non che Alonso stava probabilmente facendo notare a Raikkonen: "Tu vuoi sorpassarmi, ma non si può fare! Prova tu a imparare!" Faceva questi commenti convinto di avere dietro Massa, ma evidentemente Massa era altrove, e ai box della McLaren iniziavano a circolare le prime bamboline vudù che lo raffiguravano. Massa però non se ne curava, era intenzionato ad andare avanti fino alla fine, facendo strisciare a terra tutti i suoi rivali, uno dopo l'altro. E i suoi rivali, in effetti, si stavano proprio preparando a strisciare a terra, mentre i telecronisti, con ammirazione, iniziavano già a elogiare il nuovo idolo della F1, Felipe Massa, ex spazzino della pit-lane. Quest'ultimo dopo il primo stop ha resistito alla grande, con Hamilton sempre dietro. Anche Alonso ha resistito alla grande e Raikkonen ha visto svanire, almeno per il momento, l'illusione del sorpasso ai box. Dopo il primo pit-stop Vettel ha dovuto purtroppo abbandonare la gara, mentre le vetture di Bourdais, Nakajima e Barrichello sono state protagoniste di leggeri incendi ai box. Ai box della Honda c'era anche un meccanico dalla chioma biondo-rossiccia che aveva una discreta somiglianza con Jenson Button. Quando l'ho visto ai box ho pensato per un attimo che Button si fosse ritirato, ma mi sono accorta che non era lui nonostante la somiglianza notevole, dato che Button era ancora in pista.
L'unico che non accennava a fermarsi ai box era Heidfeld, con una strategia di una sola sosta, pronto a restare in pista per oltre 40 dei 70 giri previsti, con il risultato che non avrebbe portato a casa neanche un punto. E Massa e Hamilton stavano continuando a staccare tutti, primo tra tutti Kovalainen, che occupava la 3^piazza, contribuendo al rispetto dell'obbligo principale di cercare il possibile per occupare quella posizione a cui è tenuto qualunque pilota abbia origini finlandesi. C'è anche da segnalare che Raikkonen, vista l'impossibilità di appropriarsi della 3^ posizione si accontentava della 6^, il suo risultato alternativo quando non gli riesce di arrivare 3°. La ragione del recupero di una posizione non era un'eccellente sorpasso, ma una prestazione tutt'altro che eccellente della BMW di Kubica. Già, pare che la BMW, seconda forza del mondiale, prima forza del mondiale o quant'altro, sia di nuovo precipitata nell'oblio e nell'abisso dei margini della zona punti. Intanto Raikkonen si era finalmente deciso a lanciare qualche segnale virtuale: "Che cosa ci fa Massa in prima posizione? Quel posto tocca a me, dovrebbe farmi passare immediatamente!" Massa: "Stai parlando con me, Kimi? Guarda che se riuscissi a recuperare tutte le posizioni che ti separano da me e le varie decine di secondi, mi piegherei al tuo strapotere e ti lascerei passare stendendo un tappeto rosso sotto la tua vettura... Pensa a sorpassare gli altri, prima di venire a disturbare la mia gara." Raikkonen: "Vai a fare lo spazzino!!!" Kovalainen: "Ehi, Kimi, mio carissimo amico, che fine hai fatto? Dove sei?" Raikkonen: "Non ti preoccupare, Heikki, prima o poi vengo a raggiungerti!" Kovalainen: "Chi è Heikki? Io mi chiamo Rubens! Speriamo che il mio compagno di squadra Michael possa arrivare primo e io secondo alle sue spalle!" Raikkonen: "Lo spero anch'io, mio caro Rubens..." Barrichello, dalle retrovie: "Ma siete tutti suonati?" Raikkonen: "Sì, siamo tutti suonati, a parte la mia sveglia... Sogni d'oro a tutti!" Kovalainen: "Michael, imperatore di Woking, sei riuscito a raggiungere Felipe?" Hamilton: "Purtroppo no, ma ce la farò e lo disintegrerò, così come ho fatto con un certo Fernando, uno che l'anno scorso era al top e quest'anno probabilmente non corre più in F1." Alonso: "Ti riferisci a me?" Hamilton: "Sì, che cosa ci fai in pista?" Alonso: "Sto aspettando di vincere la gara e di strabuzzare gli occhi in modo notevole." Button, dalle retrovie: "Ma siete tutti impazziti all'improvviso? L'unico che può strabuzzare gli occhi in modo notevole sono io!" Barrichello: "E l'unico Rubens della Formula 1 sono io!" Heikki: "Ma che cosa dici? Sono io che mi chiamo Rubens Kovalainen e il mio dovere è quello di essere il fedele servitore del mitico Michael Hamilton!" Barrichello: "Jenson, hai ragione tu, qui sono tutti impazziti, uno dopo l'altro..." Kovalainen: "Lo so perché mi snobbate, solo perché sono un brasiliano... continuate a preferire i piloti tedeschi a quelli brasiliani." E mentre Kovalainen, Hamilton iniziava, a poco a poco, a perdere un po' di terreno. Finché non ha perso anche qualcosa di più importante ai fini della conservazione della seconda posizione: a metà gara o giù di lì ha forato la gomma anteriore sinistra con il risultato che ha dovuto farsi un mezzo giro come minimo con una ruota a terra, ma almeno ai box gli hanno potuto mettere in vettura la benzina sufficiente fino alla fine della gara. Di conseguenza non doveva più fermarsi e chi finiva dietro a lui dopo la seconda sosta ci sarebbe rimasto. È rientrato comunque fuori dalla zona punti, non si sa bene in che posizione perché, per un misterioso motivo, il computer non recepiva la presenza di Raikkonen e considerava le posizioni come se lui non ci fosse stato. Evidentemente il computer ce l'ha con i finlandesi, dato che era toccato anche a Kova tempo fa.
La situazione era cambiata: i telecronisti, adesso, univano agli elogi per la bella gara di Massa e per la ripresa della Ferrari anche il loro dispiacere per la foratura di Hamilton. Anzi, no, erano dispiaciuti per il fatto che la reputazione di Massa, dopo questa gara, non sarebbe più stata quella del pilota che "aveva vinto per la propria bravura" ma quella del pilota che "era stato bravo, ma aveva anche approfittato della sfortuna altrui". Insomma, sembrava che sulla vittoria di Massa non ci piovesse, ma sarebbe stato meglio se veniva a piovere. Dopo che Hamilton era finito indietro, Kovalainen si era appropriato della seconda posizione, mentre ai box cercavano tutti di mantenere la calma, probabilmente continuando a trafficare con le bamboline vudù che raffiguravano Massa. A quel punto qualcuno deve avere proposto di unire a quelle bamboline vudù anche delle piccole vetture e di iniziare a infierire sulle componenti tecniche di quelle microvetture... La guerra McLaren-Ferrari, anche se a distanza, continuava alla grande, mentre alcuni meccanici, ai box, erano impegnati a conversare virtualmente... Meccanico 1: "Quel piccolo brasiliano non riuscirà a intralciare le smanie di vittoria della nostra stupenda scuderia McDennis!" Meccanico 2: "Ci puoi contare, i riti vudù che stanno facendo alcuni nostri colleghi saranno di grande utilità, come quelli che hanno fatto l'anno scorso contro la vittoria del titolo da parte di Alonso." Meccanico 3: "Infatti, quelle bamboline che lo raffiguravano si sono rivelate di grande utilità, specie quando abbiamo iniziato a forarle con diversi spilli." Meccanico 2: "Esatto!" Meccanico 4: "Infatti, ma purtroppo c'è finita per sbaglio, in mezzo a quelle bamboline, anche la statuetta che raffigurava e lo sposo che era su una torta di nozze... Ed è stato quello l'inizio di tutti i nostri problemi!" Meccanico 1: "Che torta era?" Meccanico 4: "Mah, si pensava che Hamilton dovesse sposare Sarah, la figlia dello sceicco Ojjeh, solo perché erano stati visti insieme sullo yacht della McDennis, quindi il nostro capo supremo Dennis ci aveva dato l'ordine di farci recapitare una torta di nozze. Solo che la statuetta che rappresentava Hamilton è finita tra quelle su cui praticare riti vudù, e neanche Hamilton ha vinto il titolo!" Meccanico 3: "Shh... parla piano, non vorrei che Dennis ci mandasse tutti a fare altro!" Meccanico 1: "E la bambolina che raffigurava Raikkonen dov'era? Non dovevano essere praticati dei riti vudù anche su quella?" Meccanico 4: "Sì, certo... c'era un pupazzetto che raffigurava Raikkonen in pantaloni azzurri e felpa arancione, proprio come quando cadde dalla barca. La civetta che hanno inquadrato diverse volte a Interlagos, però, l'ha preso nel becco ed è volata via ad ali spiegate." Meccanico 2: "Per colpa di quella civetta, quindi, non abbiamo potuto fare le attività di rito!" Meccanico 4: "Che ci vuoi fare? Quel che è fatto è fatto..."
Prima del secondo stop, i telecronisti (che non avevano l'onore di ascoltare conversazioni virtuali) sono rimasti delusi da una leggera uscita di pista di Raikkonen: aveva perso i secondi che gli avrebbero permesso di sopravanzare Alonso ai box (ai box della McLaren: "Oh, no, Alonso conserverà la posizione..."). E invece Raikkonen, da grande esperto, ha dimostrato di potercela fare anche stavolta, compiendo alla perfezione questa attività e spiazzando lo spagnolo della Renault, che non si sa come era precipitato una marea di secondi più indietro (ai box della McLaren: "Ti sta bene, così impari a rispondere alle email di De La Rosa!"). Alla McLaren iniziavano a fabbricare bamboline vudù in cui era ritratto anche lui, dal momento che Alonso stava sbarrando la strada a Hamilton. Ah, no, dimenticavo, alla McLaren hanno dall'anno scorso una gran quantità di bamboline vudù che raffigurano Alonso, e le hanno collocate sotto il ritratto di famiglia in cui Ron Dennis abbraccia Lewis Hamilton. Mazzoni ha poi definito Alonso come il "nemico storico" dell'idolo di Ron Dennis. Poi Mazzoni ha constatato per ben due volte che "Raikkonen si stava svegliando", mettendo a segno vari giri veloci che lo avvicinavano notevolmente a Timo Glock, al momento saldamente 3°. Raikkonen, sconcertato dal fatto che la 3^ posizione fosse nelle mani di Glock, era intenzionato a superarlo immediatamente, pur non disponendo di un ulteriore pit-stop in cui mettere a segno i suoi tentativi. Pensava che, se l’avesse superato in pista, nessuno avrebbe avuto voglia vedere lui come spazzino del retrobox. In quelle circostanze, intanto, si ritirava anche Adrian Sutil (ma stavolta non per un tamponamento). A mio parere a quel punto avrebbero dovuto inquadrare Sutil per almeno una mezz'oretta, ma evidentemente la regia non era esattamente d'accordo.
Intanto continuavano gli elogi di Mazzoni, che sosteneva che era una gara lunga soprattutto per i ferraristi e continuava a complimentarsi per il risultato eccezionale di Massa e per il fatto che Raikkonen si stava dando da fare per accaparrarsi della terza posizione. Intanto il Comitato dei Motori Rotti iniziava con il proprio messaggio: "Pretendo la rottura immediata del motore di una Ferrari guidata da un pilota finlandese abbonato alla terza posizione." Solo che, a causa dei rumori dei motori, non si è sentito che la prima parte: "pretendo la rottura immediata del motore di una Ferrari." Mancavano tre giri al termine e Mazzoni continuava con i suoi elogi per la vittoria ormai certa che Massa ancora non aveva messo a segno. Per più o meno tre secondi tutto è andato bene, poi la telecamera ha inquadrato la vettura di Massa, avvolta da una certa quantità di fumo grigiastro. E il pilota della suddetta vettura si teneva la testa tra le mani. A quel punto ci stava più che bene una di quelle musiche lente che mettono nei filmati commemorativi, invece c’era solo la quasi totalità dei ferraristi che urlava, rivolta al motore che aveva ceduto di schianto: "Eri al primo posto e fai cose così? Eri davanti a tutti e fai cose così? Eri davanti a tutti e fai cose così? Motore del cavolo, prova a imparare!"
Intanto Heikki Kovalainen era balzato finalmente in testa, mentre probabilmente alla Ferrari avevano avvertito Raikkonen: "Lascia Glock lì dov'è che se lo butti fuori come hai fatto con Sutil finiamo a 0 punti nella classifica costruttori. E a quel punto verrai mandato a spazzare la pit-lane sul serio, sempre se riuscirai a sfuggire a Glock e a tutta la scuderia Toyota, naturalmente." Raikkonen: "E che cosa c'entro io? Prendetevela con quello spaccamotori di Felipe! È lui che porta sfortuna ai motori ed è per questo che si rompono." Dai box McLaren è arrivata una voce: "Ah, Massa sarebbe uno spaccamotori? Stai zitto, Kimi, che fai più bella figura!" Raikkonen: "Infatti, io sto spesso zitto e faccio spesso bella figura." Dai box Ferrari: "Stai dietro a Glock e mantieni la 3^ posizione!" Raikkonen: "Ah, già, avevo dimenticato di essere 3°... Sì, va più che bene come posizione... piuttosto non vedo l'ora di andare a complimentarmi con il mio migliore amico Heikki, ovvero il finlandese atipico, e di festeggiare con lui per la sua vittoria stratosferica, sono davvero felice di questa sua vittoria. Venite a festeggiare insieme a me?" Dai box Ferrari: "Avevano ragione quelli della McLaren, stai zitto che fai più bella figura! Ti sei reso conto che Massa s'è appena ritirato col motore in fumo e che, per questa ragione, ci è vietato festeggiare?" Raikkonen: "Certo che me ne sono accorto! e penso che, per celebrare questo episodio, potrò sfoderare addirittura un leggero sorriso da mostrare a Heikki-Rubens, oltre che esibire sul podio una specie di crestino microscopico alto più o meno un centimetro." Ai box Toyota intanto si preparavano per festeggiare il 2° posto di Timo Glock, una posizione paragonabile a una di quelle che aveva raggiunto una volta un certo Ralf prima di cadere nell'oblio e nella dimenticanza e andare a guidare la Mercedes nel DTM, privando la F1 della sua presenza. Gianfranco Mazzoni & company, intanto, si stavano dedicando con grande fervore al loro ruolo di telecronisti che conoscono alla perfezione il significato della parola "neutralità" e sono sicura che, se avessero potuto, avrebbero lasciato loro stessi la cabina di commento per andare a consolare Felipe Massa e a urlagli "sei il migliore", Massa che nel frattempo era stato esortato da un commissario di pista a giungere ai box scavalcando un muro e che aveva uno sguardo che non sembrava particolarmente felice. Mazzoni si è anche pubblicamente pentito delle critiche da lui fatte nei confronti di Massa dopo i vari testacoda di Silverstone (questa è sfiga: il motore non lo poteva rompere quella volta?) e dopo il sorpasso subito da Hamilton a Hockehneim.
Anch’io ci sono rimasta male. L'unica cosa per cui vale la pena di sorridere è che a tagliare per primo il traguardo, almeno, è stato un pilota che raramente ha occasione di farlo. Dopo una gara come quella di oggi non ci sarebbe stato niente di meno appropriato che una vittoria da parte di qualche pilota che ha già vinto tante gare. Fine della gara, pubblicità e poi gli istanti prima della premiazione. Kovalainen, il 100° pilota a vincere una gara di F1, è stato accolto immediatamente dal connazionale e amico inseparabile Raikkonen che vedendolo non ha potuto trattenere un sorriso leggero. Intanto c'era Glock lì nei pressi. C'era in zona una specie di divanetto, mentre Glock se ne stava tranquillamente in piedi, Raikkonen si è seduto sprofondando immediatamente e magari si sarebbe messo anche a dormire, vista l'espressione che stava sfoderando. Poco lontano c'era Kovalainen, anche lui seduto, ma un po' più sveglio.
Mio padre intanto, che era sopraggiunto davanti alla TV, mi ha chiesto: “Chi è quel biondino seduto là in fondo, Glock? “Da notare che due ore prima a "Pole position" avevano intervistato Glock inquadrandolo in primo piano e dimostrando che è tutt'altro che biondo.
Intanto durante il dopo gara è stato ribadito che Heikki proviene da sopra il circolo polare artico, poi è stato intervistato Norbert Haug che si è dichiarato dispiaciuto per la rottura del motore da parte di Massa (immagino che non fosse poi così dispiaciuto... nessuno al suo posto lo sarebbe stato) infine i tre piloti sono saliti sul podio. Purtroppo non c'era Ron Dennis in zona pronto a tirare varie secchiate d'acqua come se fosse stato Ferragosto o il gran premio del Giappone del 1991, ma credo che si potesse sopravvivere lo stesso. Peccato che dal lontano 1991 a venire ad oggi non siano capitate cose simili e che nessuno si sia ancora informato di che cosa ci facesse un secchio lì in zona. Durante gli inni nazionali tutti se ne stavano immobili e impalati come delle statue greche, a differenza di quando ci sono altri piloti che preferiscono darsi pacche sulle spalle o in alternativa chiacchierare, o magari ignorarsi e guardarsi con espressioni schizzate, e durante la consegna dei trofei anche. Successivamente è scattata la fase dello champagne e, mentre Glock l'ha subito sollevato mettendosi a spruzzarlo, Kova e Raikkonen si sono fiondati sulle bottiglie portandole alla bocca nello stesso momento. Poi Kovalainen ha iniziato a spruzzare Raikkonen che però s'è girato di spalle allontanandosi e spruzzando giù dal podio, così Kovalainen ha lasciato perdere. Glock, intanto, veniva messo in secondo piano e inquadrato raramente. Alla fine lo si è visto nella fase delle bottiglie lanciate giù dal podio (mentre non si è visto Raikkonen lanciare bottiglie).
Riassumendo, ecco i risultati della gara:
1) Heikki Kovalainen;
2) Timo Glock;
3) Kimi Raikkonen;
4) Fernando Alonso;
5) Lewis Hamilton;
6) Nelsinho Piquet;
7) Jarno Trulli;
8) Robert Kubica;
fuori dalla zona punti: 9) Mark Webber; 10) Nick Heidfeld; 11) David Coulthard; 12) Jenson Button; 13) Nico Rosberg; 14) Giancarlo Fisichella; 15) Kazuki Nakajima; 16) Rubens Barrichello; 17) Sebastien Bourdais.
Curiosità: Mazzoni durante la gara di Indianapolis 2007 ad un certo punto, verso la fine, dichiarò che Rosberg (al momento in zona punti) stava facendo un'ottima gara e che per la prima volta dopo parecchio tempo nessuna BMW era in zona punti. Dopo pochi minuti Rosberg si ritirò con il motore in fumo e subentrò in zona punti all'8° posto Sebastian Vettel (sostituto di Kubica alla BMW) che prima era 9°. Durante questa gara è successa una cosa simile: Mazzoni ha elogiato l'ottima gara di Massa, in testa, e ha commentato che nessuna BMW sarebbe finita in zona punti dopo un casino di tempo, dato che Kubica era solo 9°. Nel giro di qualche minuto Kubica era 8° per via del ritiro di Massa. Per questo motivo chiederei volentieri a Mazzoni di evitare di inserire le espressioni "ottima gara" e "BMW fuori dalla zona punti" all'interno della stessa frase.
Infine un episodio capitato verso le 16,30 circa... ero nella mia stanza e ho sentito la gente del palazzo che c'è vicino al mio che parlava. C'era della gente che chiacchierava seduta nei pressi di un garage e hanno chiesto a una tipa alla finestra qualcosa tipo se andava con loro. Lei ha risposto:  “Adesso devo stirare, non l'ho fatto prima perché stavo guardando la Ferrari.” Non ho sentito che cosa le hanno detto, ma dopo lei ha commentato la gara dicendo: “Peccato, peccato...”
Mi aggrego a quella signora, comunque non posso fare a meno di notare che:
1) la maggior parte della gente italiana che guarda la F1 la guarda per le Ferrari;
2) la maggior parte degli italiani sono ferraristi;
3) c'è ancora qualche ferrarista che non invoca a gran voce il nome di Alonso;
4) fortunatamente la F1 non viene seguita solo dagli uomini.

Commento al Gran Premio d’Europa: Valencia, 24 Agosto 2008
Era una notte buia e tempestosa quando un famoso allevamento di tori da combattimento, di provenienza italo-austriaca, subì un misterioso assalto. Immediatamente Gerhard Berger e il suo socio comproprietario della Toro Rosso (di cui non ricordo il nome) si allarmarono, supponendo che qualcuno volesse nuocere gravemente alla salute dei loro tori di colorazione rossiccia, in grado di mettere le ali a Sebastian Vettel e un po' meno a Sebastien Bourdais. Ma niente paura, si scoprì che, dentro una fitta nebbia, si stavano avvicinando alcuni ballerine di samba. Berger e il suo socio, chiedendosi chi avesse radunato così tanti esemplari di popolazione di probabile origine sudamericana, e tutti così simili uno all'altro, si avviarono verso l'uscita del loro quartier generale e scoprirono che alcuni tir stavano trasportando una buona quantità di euro, dollari, yen e sterline. Intanto nel bel mezzo della nebbia comparve il pilota di GP2 Bruno Senna, che chiese ai due boss della Toro Rosso: "Che ne dite di assumermi per la stagione 2009, in cambio di una cospicua quantità di denaro che ho trasportato fin qui attraverso alcuni tir? Oltre che vari sponsor, ovviamente."
I titolari della Toro Rosso contestarono: "Stavamo già progettando di assumere Buemi, per continuare la serie fortunata dei piloti di nome Sebastien. Tu ti chiami Bruno, non saresti adatto."
Senna Jr: "Vi prego, non fatelo! In tal caso, se assumerete Buemi, vi farò saltare gli allevamenti di tori grazie a un kamikaze che ho assunto di recente e che sarà ben lieto di abbattervi facendovi ammirare per l'ultima volta i simboli del Giappone e del Sol Levante!"
In quel momento sorse appunto il sole e giunse un trentenne orientale vestito da samurai, che dichiarò: "Il mio nome è Takuma Sato detto Taku e sono ben felice di aiutare Bruno Senna a distruggervi, nel caso assumerete Buemi! E già che ci sono mi candido come pilota per il 2009."
Berger: "Affare fatto! Non ci sarà bisogno di coinvolgere kamikaze di vario genere! L'anno prossimo sarete i nostri piloti!"
L'altro tipo: "Sono sicuro che ogni gara ci sarà una doppietta Toro Rosso grazie a voi, e festeggeremo ogni volta mangiando sushi fino a mezzanotte e ballando la samba fino alle tre del mattino! E' tutto chiaro?"
Sato: "Il messaggio è chiaro come la luce del Sol Levante. La Toro Rosso e il Giappone trionferanno su tutto e su tutti, non c'è alcun bisogno di preoccuparsi! Il grande samurai Takuma Sato è qui!"
Ebbene sì, questo è quanto accaduto nei giorni precedenti il gran premio: pare proprio che la notizia che girava da anni secondo cui Bruno Senna sarebbe giunto alla Toro nel 2009 fosse veritiera, mentre che tutte le voci a proposito di altri piloti non lo fossero affatto, dato che nessuno aveva mai fatto il nome di Sato in una frase a proposito della Toro Rosso. Solo ora si è scoperto che Sato sarà il nuovo Toro, e chissà se riuscirà ad avere di nuovo la meglio sull'unico torero della F1... Ricordo ancora il sorpasso di Sato su Alonso in Canada nel 2007, GP che Mazzoni & Company ricorderanno per via della squalifica di Fisichella, oltre che di Massa. Ma questa è un'altra storia, non c'è bisogno di stare a riepilogare episodi come quelli appena elencati, ovvero quelli riguardanti Fisico e Massa. Invece a proposito di Alonso, mi sorprende che non ci sia mai stato un tormentone Alonso-Toro Rosso. Se mi capitasse di incontrare qualche giornalista sportivo, glielo suggerirei.
La F1 si è trasferita a Valencia, su un nuovo circuito davvero bello, circondato dal mare e da vari yacht. Su uno di questi yacht nella giornata di sabato 23 agosto si è potuto ammirare un uomo vestito di nero che indossava un paio di ciabatte infradito dello stesso colore. Ma lasciamo perdere yacht e ciabatte, preoccupiamoci delle qualifiche. Innanzi tutto pareva che la Toro Rosso anziché arrancare come spesso accade stesse dando vita a una serie impressionante di bei giri, mentre la Ferrari sembrava da buttare. Addirittura in Q1 Raikkonen aveva ottenuto un 13esimo tempo che non faceva certo impazzire di gioia il Comitato del Pianeta della Perfezione, ovvero un comitato che vuole dimostrare che Raikkonen è l'uomo più perfetto dell'automobilismo internazionale. Il Comitato della Terza Posizione, invece, vedendo la seconda cifra del numero 13, ne è rimasto particolarmente allietato, essendo questa cifra un numero 3. Con il passare del tempo, però, si è notato che Massa non arrancava quanto sembrava, e che riusciva senz'altro ad avere la meglio su Bourdais, che probabilmente grazie alle prestazioni delle qualifiche lanciava messaggi virtuali che dichiaravano: "chiunque voglia offrirmi un contratto per il 2009 avrà l'onore di essere ritratto sui muri esterni e interni di casa mia". Al termine della Q1, intanto, fuori le due Honda, le due Force India e la Red Bull di Coulthard, con Barrichello che ora che non deve più stare dietro a Schumacher può raggiungere tranquillamente la prima posizione, poca importanza ha che sia la prima posizione a partire dalla fine. Intervistato Fisichella, si è intuito che il pilota della Force era soddisfatto di essere rimasto davanti alle Honda, però immagino che virtualmente lanciasse dei segnali virtuali a Schumacher, invitandolo a partecipare a una bella sfida a bordo di autoscontri, possibilmente in pista durante la gara, in onore dei loro scontri risalenti al 2006. Ma Schumacher si trovava ai box della Ferrari, indossando un paio di jeans e una maglia della Ferrari che sembrava piuttosto sgualcita e non aveva intenzione di assecondare i desideri di Fisichella. Quando è finita la Q2 le due Renault (segnalo anche che in Q1 Piquet Jr. aveva investito un volatile che gli era volato addosso) erano già fuori, e Alonso, idolo di casa, era solo 12esimo. Le due Toro Rosso, invece, erano riuscite ad entrare entrambe in Q3, e probabilmente tutti invocavano a gran voce la pole di Sebastian Vettel, che in Q2 aveva segnato il miglior tempo. Ma Sebastian Vettel era troppo impegnato ad ascoltare la sua biografia. Il mio appello ai telecronisti: Sebastian Vettel è un nome abbastanza lungo in sé, senza che venga ulteriormente incrementato ricapitolando a intervalli di 10 minuti la storia della sua vita. Immagino che questo appello non verrà preso in considerazione, comunque noto con piacere che ultimamente viene sorvolato il dettaglio di una partita di calcio tra vari piloti e non so chi in seguito alla quale Michael Schumacher e Sebastian Vettel si sono seduti vicini a tavola chiacchierando per varie ore. Non che sia meglio parlare di rallentamenti piuttosto che di chiacchiere e di pranzi, ma mi sarebbe sembrato eccessivo continuarne a parlare ulteriormente. Come sono andate a finire le qualifiche? Beh, con la pole position di Massa (ai box c'era suo padre Titonio)... ma non guidava una Ferrari e quindi una vettura indescrivibilmente inadeguata? A quanto pare no. Affiancato a lui c'era Lewis Hamilton, dopodiché Kubica, Raikkonen, Kovalainen, il mitico Vettel e tutti gli altri superstiti, tra cui Trulli che mi pare fosse dietro a Vettel e poi non ricordo bene chi altro.
La gara è scattata domenica 24, una decina di minuti dopo il cordiale saluto da parte di Gianfranco Mazzoni, che ha potuto immediatamente constatare che Massa era scattato bene. E anche Raikkonen, a suo dire, nonostante tra le prime posizioni fosse uno dei pochi che aveva perso una posizione, a favore del connazionale Kovalainen. Il Comitato della Terza Posizione non era intenzionato a demordere, convinto che 57 giri sarebbero bastati per piazzare al terzo posto un pilota finlandese, anche se al momento non stava accadendo niente di tutto ciò. E neanche dopo, ma questa è un'altra storia. Anche Alonso era scivolato in 13esima posizione, ma andava decisamente lento. Qualche istante dopo si è scoperto che l'ala anteriore della vettura di Nakajima si era innamorata del posteriore della vettura di Alonso, e tra le due vetture c'era stato un incontro ravvicinato che aveva portato alla rottura di entrambe, con la sola differenza che Nakajima se l'è cavata con qualche imprecazione, mentre Alonso dopo qualche istante era fermo ai box, poco dopo era fuori dalla vettura, un altro po' dopo era intervistato dai giornalisti Rai, infine dopo mezz'ora o giù di lì se ne stava andando, indossando una maglia larga quanto una stanza e dei pantaloncini sotto al ginocchio, purtroppo non ho visto se indossasse un paio di scarpe o un paio di ciabatte, dato che pare che parecchia gente lì in zona se ne vada in giro in ciabatte. Ma questo dettaglio mi pare superfluo, quello che non è superfluo è che pare che degli spettatori (ne hanno inquadrato uno che dopo il ritiro di Alonso faceva un gesto tipo quelli di Massa dopo il GP di Vatti a guardare che cos'hai fatto) che avevano speso un sacco di soldi per starsene lì se ne siano andati via subito dopo il ritiro di Alonso, dato che evidentemente avevano speso dei gran soldi unicamente per vederlo arrivare tra le prime posizioni. Dopo il ritiro di Alonso c'era anche Coulthard che si stava impegnando per arrivare ultimo, e mi pare che abbia avuto un fuori pista. Comunque è proprio arrivato ultimo, quindi almeno ha raggiunto lo scopo di primeggiare in qualcosa, dato che è stato il vincitore, se consideriamo la gara in posizioni invertite.
La situazione intanto si stava arenando, con Massa che prendeva un po' di vantaggio su Hamilton, che a sua volta ne prendeva su tutti gli altri, mentre i rispettivi compagni di squadra (5° e 4°) erano in lotta per la 4^ posizione, con Raikkonen che si avvicinava a Kovalainen ma dubitava che soprassare in pista fosse utile, meglio aspettare il pit-stop. Intanto Vettel (6°) ormai non ci vedeva più dalla contentezza, dato che reggeva tranquillamente il passo di una McLaren e di una Ferrari, poca importanza ha che le due monoposto in questione fossero guidati da personaggi che non si rendevano conto di non essere a letto, in quel momento. Poi c'era il problema di Kubica, che aveva preso su una parte della vettura un sacchetto di plastica. Ce n'erano in abbondanza in zona, per cui mi chiedo per quale motivo. Per caso c'era qualche fruttivendolo che le aveva perse, mentre vi infilava dentro della frutta o in alternativa dei radicchi? Mistero... uno dei misteri della F1 moderna. Il problema di Kubica, però, non era di notevole entità, dato che non era intenzionato né tanto meno costretto a cedere la terza posizione a uno dei due finlandesi, dato che pare che entrambi la reclamassero. Ad un certo punto c'è stato anche un contatto tra Fisichella e Coulthard.
Se Raikkonen sembrava addormentato, dopo il primo pit stop di Massa le cose sono andate ancora peggio. Felipe è uscito dai box davanti a Raikkonen, che probabilmente si aspettava di poterlo sorpassare facilmente, o magari che Massa gli lasciasse strada. Ma il "piccolo brasiliano dal grande cuore", definito così a fine gara da Mazzoni, avrà anche un grande cuore, ma non grande al punto tale da aiutare Raikkonen a far punti. Trauma psicologico per Raikkonen, ovvero l'uomo freddo che non si lascia condizionare da niente e da nessuno? Può essere... O forse, semplicemente, è vero che sta deludendo le aspettative. Considerando che dal 2002 erano già tutti convinti che fosse il campione del mondo di tutti gli anni successivi, si tratta di aspettative che non è così difficile deludere. Dopo il primo pit stop il finlandese di ghiaccio si è visto lontano anni luce da Kovalainen, per cui occorreva aspettare il pit stop successivo per sopravanzarlo. Avesse saputo come sarebbero andate le cose...
Dopo il primo giro di pit stop nulla di eccezionale era cambiato, a parte le posizioni di chi faceva una sosta sola, ma non c'era tra loro nessuno che fosse in posizioni di grande interesse. Altra piccola annotazione: Trulli aveva "sorpassato" Vettel tramite pit stop, relegandolo in settima posizione senza che nessuno facesse nulla per attribuire a Vettel la vittoria con vari giri d'anticipo. Le cose sono cambiate con il secondo giro di pit stop... Innanzi tutto Massa per poco non faceva uno schianto degno di nota contro Sutil che usciva dai box, e forse in quell'occasione Massa ha tagliato una linea bianca che non doveva tagliare, non si sa, i commissari di pista indagavano sul fatto e poi la cosa è caduta nel dimenticatoio. Per quanto riguarda Sutil, tra l'altro, qualche giro dopo ha coronato la propria gara andando come da rito a terminarla in una via di fuga, con grande contentezza di Raikkonen che non sarebbe stato costretto a mettere fine alla gara di Sutil tamponandolo, come invece era successo a Montecarlo. Raikkonen che si era avvicinato notevolmente a Kovalainen ed era intenzionato a darsi da fare per uscire dai box davanti a lui. Sono rientrati pressoché contemporaneamente. Kovalainen con un pit stop di 9 secondi circa. Raikkonen dopo 6 secondi o giù di lì è ripartito, con il bocchettone della benzina che era rimasto incastrato dentro e con un meccanico che veniva investito dal bocchettone per poi essere portato via in ambulanza (pare comunque che stia abbastanza bene). Raikkonen è riuscito finalmente a riprendere la via della pista, con Kovalainen che era ormai svanito con un bel margine di vantaggio e gli urlava: "Prova a prendermi!!". Questione di un minuto o due, poi, a 12 giri dalla fine, una fumata bianco-grigiastra ha invaso tutta la pista, e da questa fumata si intravedeva una vettura di colore rosso, ma non la stessa dell'altra volta. Da quello sciame di fumo è uscito Kimi Raikkonen, che probabilmente stava imprecando virtualmente: "Se quel motore del ca*** si fosse rotto all'inizio della gara, avrei almeno evitato di rimanere in pista per tutta la gara!" Parole intercettate da Massa, che si è aggiunto: "È il momento più bello della mia vita! Quando scenderò dalla macchina correrò a telefonare a Rafaela e a chiederle se per l'occasione mi vuole sposare una seconda volta!" Miracolosamente i giornalisti Rai sono riusciti, in un modo o nell'altro, a intercettare Raikkonen che, prima di dileguarsi, ha dovuto pronunciare qualche parola.
Nei giri finali Vettel era a pochi secondi da Trulli ed era più veloce. Purtroppo i giri erano troppo pochi e il mio coetaneo si è dovuto accontentare della posizione in cui era. Da segnalare, sempre negli ultimi giri, l'unico sorpasso della gara, effettuato da Nakajima su Barrichello, per la 15esima posizione. Però tutto sommato mi sono divertita abbastanza, nonostante i pochi sorpassi.
Dubbio: sarà stato lo stesso guasto dell'altra volta? La Ferrari lo scoprirà, e se la risposta sarà affermativa sarà il caso di iniziare a preoccuparsi e di correre ai ripari. Ma si vedrà. Intanto preoccupiamoci dei risultati:
1) Felipe Massa;
2) Lewis Hamilton;
3) Robert Kubica;
4) Heikki Kovalainen;
5) Jarno Trulli;
6) Sebastian Vettel;
7) Timo Glock;
8) Nico Rosberg (evento sorprendente);
e fuori dalla zona punti: 9) Nick Heidfeld (sempre meno sorprendente), 10) Sebastien Bourdais, 11) Nelsinho Piquet, 12) Mark Webber, 13) Jenson Button, 14) Giancarlo Fisichella, 15) Kazuki Nakajima, 16) Rubens Barrichello, 17) David Coulthard.
Ritirati, come già avevo indicato: Fernando Alonso, Adrian Sutil, Kimi Raikkonen.
Al termine di questa gara saranno stati senz'altro soddisfatti: i ferraristi, che hanno visto una vittoria del loro pilota preferito, avendo dimenticato tutti quanti che tempo fa l'avrebbero mandato a spazzare il retrobox Ferrari, i tifosi McLaren dato che Hamilton è ancora in vetta alla classifica, i tifosi di Kubica dato che il loro idolo è salito sul podio dopo mesi, i telecronisti Rai per l'arrivo di Trulli in zona punti, i tifosi della Williams per l'arrivo di Rosberg in zona punti, tutti i nati del 1987 e 1988 per l'arrivo in sesta posizione di un loro coetaneo. E invece non saranno stati per niente soddisfatti: la totalità degli abitanti della Spagna dato che tifano tutti per Alonso, i fan del collaudatore della Force India Liuzzi per l'ennesimo ritiro di Sutil che tempo fa era definito a rischio per il futuro, i ferraristi nostalgici, per la seconda posizione a partire dalla fine ottenuta da Barrichello, il mio amico L., la cui mini-TV portatile si è rotta mentre era a lavorare al mercato impedendogli di vedere l'arrivo, purtroppo in una posizione piuttosto arretrata del suo pilota preferito (Button).
E ora veniamo al dopogara. Innanzi tutto dopo la pubblicità è stato intervistato un certo Rob non ricordo il cognome, l'ingegnere di macchina di Felipe Massa. Dopodiché Stella Bruno stava per intervistare anche Michael Schumacher, e ci ha informati che l'intervista era stata rimandata di qualche istante perché quest'ultimo (che oggi portava dei pantaloni bianchi) era al telefono con suo figlio Mick, che gli aveva telefonato dopo la fine della gara. Dopo le interviste finalmente Rob ha raggiunto Massa e lo abbracciava come se fosse stato suo figlio. Sul podio come rappresentante della Ferrari c'era proprio quel Rob di prima.
E ora le voci dei tifosi...
I tifosi della Ferrari: "Popopopopopopopo popopopopopopo! W Felipe, il piccolo brasiliano dal grande cuore, e W Mazzoni, che l'ha definito con tali parole!"
I tifosi della McLaren: "Prima o poi il titolo costruttori sarà nostro!"
I tifosi della Ferrari: "Vi consigliamo di non contarci troppo!"
I tifosi della BMW: "Infatti il titolo verrà vinto dalla BMW, mentre il campionato piloti verrà vinto da Nick Heidfeld, è chiaro come la luce che illumina il volto perfettamente rasato del mitico Nick!"
Tutti, a parte i tifosi della BMW: "Quale volto perfettamente rasato? Siete ciechi? Non vedete quella barba folta? Comunque è probabile che Nick, se in cambio potesse vincere il mondiale, correrebbe a rasarsela immediatamente!"
I tifosi della BMW: "Guardate che Nick vincerà senz'altro il mondiale, anche senza tagliarsi la barba!"
I tifosi della Benetton: "Ma che caspita dite? Il titolo è saldamente nelle mani di Nelson Piquet! Sarà lui il campione del mondo del 1990!"
Tutti, a parte i tifosi della Benetton: "Guardate che il 1990 è già finito da un pezzo, e quel campionato non ci pare che l'abbia vinto Piquet!"
I tifosi della Benetton: "Come osate? Siamo nel 1990 e Nelson sarà il nuovo campione del mondo!"
I tifosi di Mansell: "È stato Mansell a vincere il titolo nel 1990!"
I tifosi di Rosberg: "No, l'ha vinto il nostro mito! E sarà suo figlio a vincere quest'anno! e per l'occasione si farà spuntare anche lui dei bei baffoni folti!"
I tifosi di Boutsen: "No, a vincere il titolo nel 1990 è stato il nostro idolo!"
I tifosi di Nakajima: "No, l'ha vinto Satoru Nakajima e quest'anno a vincere sarà suo figlio Kazuki!"
I tifosi della McLaren: "Si può sapere che caspita state blaterando? Il titolo nel 1990 l'ha vinto Senna con la McLaren!"
I tifosi della Benetton: "E noi che cos'abbiamo detto? Siamo stati gli unici ad azzeccarci!"
I tifosi della McLaren: "Veramente avete detto che il titolo l'ha vinto Piquet..."
I tifosi della Benetton: "E che differenza fa? Tutti i brasiliani sono uguali!"
I tifosi di Barrichello: "Non è affatto vero, Barrichello non lo è!"
I tifosi di Schumacher: "Perché arriva sempre secondo!"
I tifosi di Barrichello: "Magari arrivasse sempre secondo! Ci speriamo follemente a ogni gara, ma ci ritroviamo sempre a piangere!"
I tifosi di Schumacher: "E secondo me non siete gli unici!"
I tifosi della McLaren: "Si può sapere che cosa state blaterando, voi? Perché non ve ne state zitti? Tifate per dei piloti e per delle scuderie che correvano in Formula 1 ai tempi dell'antico Egitto, lasciate perdere!"
PS. Oggi verso le 12,00 ho visto un pezzo di Grand Prix e stavano intervistando Raikkonen. Gli hanno chiesto: se preferiva Hakkinen o Kovalainen (ha detto che li conosce entrambi, ma conosce di più Kova e quindi preferisce lui), Massa o Schumacher (si è astenuto dal rispondere), essere single o sposato (sposato), il vino bianco o rosso (rosso), e cinque parole che sa in italiano, e a questa domanda ha risposto di non saperne nemmeno una.
PPS. Il prossimo GP sarà tra due settimane, e in quell'occasione io sarò con tutta probabilità a un pranzo come quello dell'anno scorso dove c'era quella gente che faceva commenti strani. Ricordo che qualcuno non era nemmeno in grado di distinguere Alonso e Hamilton, solo perché entrambi erano alla McLaren, e che nominava uno al posto dell'altro e viceversa, e che in molti dicevano "Alonzo" anziché "Alonso", e oltretutto non facevano altro che pensare alle posizioni delle Ferrari, e uno mentre ero in bagno ha anche chiesto a mia madre se sapeva per chi tifavo, e poi quando ero tornata dal bagno mi aveva chiesto se ero una fan di Raikkonen, io gli ho detto che tra i due preferivo Massa e lui mi sembrava piuttosto sorpreso da tutto ciò.

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