lunedì 13 febbraio 2017

BELGIO e ITALIA 2008: la Formula 1 all'epoca della Santificazione Alternata

Il Commento al Gran Premio del Belgio che scrissi nel 2008 fu qualcosa di spettacolare, non perché sia un commento eccezionale, ma perché un’allusione casuale fatta così per scherzare nel primo paragrafo nel mio resoconto fu, contro ogni aspettativa, proprio il modo in cui terminò il Gran Premio d’Italia. Mi sembra doveroso, a questo punto, più di ogni altra volta, che questi due commenti si trovino all’interno dello stesso post.

Commento al Gran Premio del Belgio: 7 Settembre 2008
7 settembre 2008, gran premio del Belgio a Spa Francorchamps. Al pranzo con varia gente sui 50 anni e ancora di più gente anziana, ho sentito che qualcuno definiva Hamilton come "stronzo" (da uno che mi voleva rifilare il numero di telefono del proprio figlio, dicendomi testualmente che ha 20 anni, è biondo, occhi azzurri e macchina nuova) solo perché è un rivale dei ferraristi. Mio padre, mentre guardavo la gara (ed ero più o meno l'unica che era interessata più a ciò che si vedeva in TV più che alle critiche e agli insulti vari), mi ha detto "tieni alti i colori della McLaren in mezzo a tutti questi ferraristi", ma io sinceramente preferivo una vittoria della Toro Rosso, magari del mio coetaneo Sebastian Vettel detto Sebi, almeno su Youtube. A questo proposito, dato che ho nominato Vettel, posso già addentrarmi nel commento al gran premio, lasciando perdere nonnetti vari e cinquantenni vari che dispongono di poco senso della sportività.
La situazione nei giorni precedenti alla gara è stata quella: la notizia della conferma dei piloti della Toro Rosso del 2009, data per certa, pare che fosse una notizia falsa, dato che pare che Takuma Sato abbia buone speranze, mentre come seconda guida c'è è possibile l’arrivo di Sebastien Buemi. Ci sono ancora voci che dicono che comunque Coulthard potrebbe essere licenziato dalla Red-Bull prima della fine della stagione e rimpiazzato da Vettel. In quel caso il kamikaze Sato prenderebbe il posto di Vettel alla Toro Rosso. Non so quanto ci sia di vero in tutto ciò, ma mi piacerebbe vedere Taku mentre ottiene risultati tipo quelli che sta ottenendo Vettel di recente. E anche Bourdais in questo week-end è andato alla grande. Mentre le Red-Bull, se non ci fossero, in pista, non si noterebbe. A proposito di RB, pare che potrebbe esserci uno scambio tra il già confermato Webber e Alonso, in modo tale da avere Mark alla Renault e Fernando alla RB. Ma non si sa, dato che Alonso il prossimo anno guiderà la Ferrari, sdoppiandosi in due appositamente per sostituire contemporaneamente Massa e Raikkonen, che per vendetta andranno alla McLaren nel ruolo di spolveratori di specchietti per Lewis Hamilton, e lo aiuteranno nella preparazione di vari campi minati in cui far precipitare il suo grande rivale Alonso. Ah, no, quest'ultima notizia non è veritiera, ma è frutto della mia fantasia. Per tornare ad Alonso, pare che possa finire alla BMW (al posto di Heidfeld?) o alla Honda (al posto di chi? dato che pare che la Honda manderebbe volentieri sia Button sia Barrichello a fare altro, ed è un vero peccato perché in fondo aveva ragione la mia compagna di classe delle medie V. quando nel 2002 disse che Barrichello si impegna). Altre notizie importanti? probabilmente che Alonso e Montezemolo si sono parlati per pochi secondi durante i test di Monza, e in quell'occasione Alonso teneva anche il casco in testa, quindi chissà che cosa si sono detti... Tra l'altro Fernando ha dichiarato che dopo Montezemolo è andato a parlare anche, se non sbaglio, con Fisichella e Hamilton. E ora veniamo alle ipotesi...
Alonso: “Buongiorno, sublime ed eccellente presidente! Sono molto onorato di vederla, spero che lei possa unirsi a me nell'attività che svolgo con fervore ogni giorno, ovvero sperare che Ron Dennis, dopo la spy-story, venga condannato e che perda la patria potestà su suo figlio Lewis, che è anche suo nipote.”
Montezemolo: “Per quale motivo stai a pensare a queste cose? Lascia che Dennis nuoti nel proprio brodo, tanto tu, un giorno o l'altro, guiderai la Ferrari e dimostrerai di poter essere il miglior pilota di tutti i tempi. Non andare alla BMW, ripensaci, vieni da noi!”
Alonso: “Ma Massa e Raikkonen non hanno il contratto fino al 2010 e al 2009? Com'è possibile?”
Montezemolo: “Beh, magari Ron Dennis deciderà di adottare anche loro come figli...”
Alonso: “Non credo. Una volta aveva provato ad adottare Kimi, ma nel 2006 ha perso la custodia su di lui, quando Kimi fu adottato da Jean Todt. Mi dispiace, io verrei volentieri alla Ferrari, ma non ho speranze. Non mi resta che sperare che i miei fans continuino a sostenermi e che la mia tifosa e sosia che c'era in tribuna al GP di Spagna si metta insieme al tipo a petto nudo con cui ho parlato nella stessa occasione, dopo essermi ritirato.”
I vincitori delle edizioni "antiche" della gara di Spa-Francorchamps: 1950 Juan Manuel Fangio, 1951 Nino Farina, 1952-53 Alberto Ascari, 1954 -55 Juan Manuel Fangio, 1956 Peter Collins, 1958 Tony Brooks, 1960 Jack Brabham, 1961 Phil Hill (che è morto una decina di giorni fa all'età di 81 anni), 1962-63-64-65 Jim Clark, 1966 John Surtees, 1967 Dan Gurney, 1968 Bruce McLaren, 1970 Pedro Rodriguez (ricordo di avere fatto ricerche in Internet l'hanno scorso, Roldan Rodriguez non è un suo parente, non sono nemmeno connazionali). La Formula 1 è tornata a Spa-Francorchamps soltanto da metà degli anni ’80 e diverse edizioni non ci sono state. Questi sono stati i vincitori: 1985 Ayrton Senna (Lotus), 1986 Nigel Mansell (Williams), 1987 Alain Prost (McLaren), 1988-89-90-91 Ayrton Senna (McLaren), 1992 Michael Schumacher (Benetton), 1993-94 Damon Hill (Williams), 1995-96-97 Michael Schumacher ('95 Benetton, '96-'97 Ferrari), 1998 Damon Hill (Jordan), 1999 David Coulthard (McLaren), 2000 Mika Hakkinen (McLaren), 2001-02 Michael Schumacher (Ferrari), 2004-05-07 Kimi Raikkonen ('04-'05 McLaren, '07 Ferrari). Gli episodi salienti del GP di Spa (edizioni moderne), alcuni letti in Internet, altri sentiti dire, altri semplicemente me li ricordo: alcuni siti segnalano che nel 1987 vi fu una rissa ai box tra Mansell e Senna per via di un incidente provocato da quest'ultimo; nel 1992 Schumacher ottenne la prima vittoria in carriera; nel 1998 al via avvenne un incidente che coinvolse ben 13 vetture (pare sia l'incidente che ne ha coinvolte di più nella storia della F1), per via di una serie di tamponamenti a ripetizione dopo che Coulthard era andato in testacoda, dopo la ripartenza, a gara inoltrata, sotto la pioggia battente Schumacher tamponò Coulthard mentre lo doppiava e poi si diresse incavolato nero verso ai box della McLaren accusando Coulthard di tentato omicidio, ritenendolo responsabile dell'incidente, dopo quel fatto passò in testa Damon Hill che diede la prima vittoria alla Jordan seguito dal compagno di squadra Ralf Schumacher, vi furono delle polemiche su ordini di scuderia impartiti a Ralf (quante polemiche, in quella gara...) e Jean Alesi (all’epoca alla Sauber) salì per l'ultima volta sul podio, ultimo francese ad esservi salito; dopo i fatti del 1998 a Spa tra Schumacher e Coulthard vi furono due anni buoni di polemiche, non per questo fatto in sé ma per qualunque fatto potesse suscitare polemiche; nel 2000 a due giri dalla fine Hakkinen divenne leader della gara sorpassando Schumacher mentre entrambi doppiavano la B.A.R. di Ricardo Zonta; nel 2004 quella di Spa fu l'unica vittoria stagionale per la McLaren in una gara condizionata da ritiri vari, secondo arrivò Schumacher che con i punti ottenuti divenne campione del mondo con un notevole anticipo; nel 2005 Takuma Sato (pilota degno di importanza) tamponò Michael Schumacher (e in Internet c'è una sua foto di quando ha abbandonato il circuito quel giorno, indossando una maglia raffigurante Qui, Quo e Qua); nel 2007 vi furono polemiche per una manovra fatta da Alonso in partenza ai danni di Hamilton. Nella storia del GP dagli anni '80 in poi, furono disputate sotto la pioggia le edizioni del 1985, 1989, 1992, 1995, 1997, 1998, 2000, 2005, che furono vinte rispettivamente da: Senna ('85 e '89), Schumacher ('92, '95, '97), Hill ('98), Hakkinen ('00), Raikkonen ('05).
Veniamo a quest’anno. Ho iniziato a guardare dalla fine della Q1, dove tutti i piloti di testa se ne stavano ai box, mentre gli altri cercavano di fare qualche giro veloce nella speranza di piazzarsi nella top15. Sembrava che le Force India, e in particolare Sutil, fossero sul punto di passare il turno. Illusione momentanea. Invece Bourdais stava spiazzando tutti, ha ottenuto il miglior tempo nella prima sessione, cosa che raramente accade. Intanto i telecronisti hanno iniziato a dichiararsi dispiaciuti di quanto accaduto a Fisichella, anche lui escluso, mi pare che fosse addirittura ultimo, ma non mi ricordo bene. Per riprendersi dal trauma, è stato necessario infierire su Nakajima: era la sua prima qualifica a Spa e si era piazzato 17°. Perfino peggio di suo padre Satoru, che nel 1987 si piazzò 15° sulla griglia di partenza, la prima volta che gareggiò a Spa. Dopo avere infierito abbastanza, uno dei due telecronisti si è reso conto che non aveva senso continuare su quello stampo, e ha precisato che Satoru Nakajima nel 1987 si qualificò 15°, ma a distanza di 5 decimi dal compagno di squadra Ayrton Senna. A 21 anni di distanza almeno Kazuki non ha senz'altro preso 5 decimi dal compagno di squadra. Ma tutto ciò è superfluo, dato che la Q2 ha continuato a non riservare troppe sorprese, dato che vedere le Toro Rosso davanti alle Red-Bull non è più una novità. Addirittura c'era Kovalainen che stava davanti a Hamilton, nei tempi, mentre Raikkonen stava dimostrando che aveva udito una sveglia che suonava, anche se ancora molto lontana. Heidfeld, intanto, si era già prontamente svegliato, non faceva il miglior tempo ma almeno è riuscito a giungere in Q3. In Q3 dove Vettel è uscito una volta sola per risparmiare un set di gomme ed è rimasto 10°, preceduto dal compagno di squadra Bourdais. In pole position si è piazzato Hamilton, seguito da Massa, dopodiché i rispettivi compagni di squadra finlandesi, Kovalainen e Raikkonen. Il Comitato della Terza Posizione ha cercato di far sì che entrambi venissero considerati terzi, ma non c'è stato verso, e Raikkonen si è accontentato della 4^ posizione. Dietro di loro Heidfeld, Alonso, Kubica e non so bene chi altro, non ricordo con esattezza le posizioni precise. Dopodiché un cordiale saluto ai cari telespettatori e linea allo studio, per cui ho spento la TV dato che non avevo voglia di ascoltare le critiche a una gara non ancora disputata.
La gara è scattata alle 14,00 di domenica 7, quando si sono accese le luci rosse e i commentatori parlavano a raffica come al solito. In quel momento è arrivato un annuncio fondamentale: "il governo del pianeta della perfezione ha emanato un decreto legge secondo il quale alle 14,00 circa della prima domenica di settembre è necessario che le renne che sono cadute in letargo nel maggio scorso si risveglino immediatamente, in caso contrario verranno multate. Ma in realtà non ci saranno penalità di alcun genere, dato che ogni renna si sveglierà in questo momento preciso." Altro messaggio: "Anche i portatori di barba devono svegliarsi all'improvviso, se no la BMW assumerà Alonso al loro posto." Successivamente una rettifica: "Il pianeta della perfezione ribadisce che è consentito a Kovalainen di assumere il ruolo di renna in letargo, dato che pare che questo ruolo sia necessario alla sopravvivenza." Infine un ultimo messaggio: "Rosberg dov’è, che fine ha fatto? È scomparso? Sappiamo bene che preferirebbe essere a pranzo piuttosto che in pista, ma ormai la fornitura di spaghetti sta per terminare!" Risposta di Rosberg: "Non è affatto vero! Sono arrivato in zona punti la volta scorsa, gli spaghetti sono aumentati notevolmente in quantità! Ce n'è in abbondanza!"
Pochi istanti dopo si è sentito un boato. Alcuni fanatici del Comitato della Terza Posizione hanno iniziato a cantare: "Popopopopopopopo popopopopopopo!" Ebbene sì, l'uomo più tatuato della F1 ha sorpassato Kovalainen, il suo amico inseparabile. Kovalainen, sconvolto dall'affronto subito dall'amico, ha avuto una minima esitazione che gli ha provocato la perdita di una quantità notevole di posizioni. E quando ha cercato di rimontare è finito addosso a Webber e si è beccato un Drive Through, ma questo sarebbe accaduto qualche giro dopo. Raikkonen ha corredato il sorpasso di un fuori pista, del resto non è stato l'unico. Subito dopo è andato a raggiungere Massa ed è andato vicino al contatto. Domenicali, Baldisseri & Company: "Provate a buttarvi fuori pista a vicenda e siete entrambi licenziati!" Raikkonen: "Ma quale buttarci fuori pista a vicenda? Io non lo farei mai, non posso fare una cosa del genere a un personaggio inferiore." Massa: "Personaggio inferiore? Forse di statura, hai ragione, ma io ho mille altre qualità che tu non hai." Raikkonen: "Davvero? Non riesco a vederne neanche una. Non hai una magnifica chioma rasata né tanto meno sembri imbalsamato, infine non hai nemmeno un tatuaggio fantastico con scritto il soprannome Iceman." Massa: "Se quelle sono le qualità a cui ti riferisci, sono ben felice di non possederne. Tu non hai nessun soprannome fantastico, a parte qualcosa che ha a che vedere con il ghiaccio, mentre io sono il piccolo brasiliano dal grande cuore, come dice Mazzoni." Raikkonen: "Esatto, hai un grande cuore, quindi mi farai passare." Massa: "Te lo scordi." Raikkonen: "Invece mi farai passare, se no quando ti addormenterai verrò a rasarti i capelli." Massa: "Non credo che ci riusciresti. Mio padre, mia madre, mia moglie e il bambino che c'era nei pressi di mia moglie qualche mese fa te lo impedirebbero e ti direbbero frasi tipo: vinci e dici cose così?" Raikkonen: "Esatto, hai afferrato il concetto, io vincerò questa gara, ne sono certo, così come sono certo che tutti sono particolarmente attratti dalla cresta laterale che avevo dopo la vittoria del GP di Malesia, in cui tu sei rimasto schiacciato come una formica. Voglio Alonso come compagno di squadra." Massa: "E io rivoglio Schumacher! Lui mi stava simpatico e quando c'era lui ridacchiavo sempre, da quando ci sei tu, invece, ho dovuto farlo solo per contratto, su incarico di Jean Todt. In passato, però, abbiamo ridacchiato insieme anche una volta che stavamo appoggiati ad alcuni pali e io indossavo una maglia rossa della Ferrari, dei pantaloncini beige e un cappello da cui usciva una distesa di ciuffoni fantastici." Raikkonen: "È vero, me lo ricordo... che magnifici pantaloncini che indossavi e quante risate che ci siamo fatti quel giorno..." Massa: "Tempi passati. Per me non esisti più. Ho anche strappato il tuo volto dalla mia copia di gruppo dei piloti." Raikkonen: "Che cosa romantica. L’hai fatto ascoltando l’inno del Brasile nel frattempo?" Pensando probabilmente all'inno del Brasile, Massa si è lasciato distrarre ed è stato sorpassato da Raikkonen. La decisione, comunque, si è rivelata quella giusta per arrivare a fine gara, impresa in cui altri non sono riusciti.
Ad un certo punto è successo quello che molti ferraristi si auguravano. Leggero fuori pista o testacoda di Hamilton, non so, quanto è bastato per far passare in vantaggio lui... The Iceman, l'ex renna in letargo, ovvero Raikkonen. La situazione era critica per la McLaren... tra l'altro Alonso era in 4^ posizione, nonostante tutti gli scongiuri dei meccanici che su incarico di Ron Dennis erano interessati al massimo ad evitare un simile evento. E invece niente, Alonso restava lì, e tra l'altro Hamilton non riusciva neanche a sorpassare Raikkonen. Ordine di Ron Dennis ai meccanici: "Andate a recuperare immediatamente Zonta, ovunque sia, e mettetelo in pista doppiato su una B.A.R. del 2000, poi chiamate Erja Hakkinen e alcuni meccanici dell'epoca a esultare. Hamilton è l'erede di Hakkinen e sorpasserà a questo modo il sosia di Schumacher, ovvero Kimi Raikkonen." Diverse tifose di Raikkonen: "Signor Dennis, scusi per il disturbo, ma non ci pare che Raikkonen somigli così tanto a Schumacher, è mille volte più bello." Milly: "In ogni caso, secondo me, sono più belli un certo Jenson e un certo Nelsinho." A proposito di Nelsinho Piquet, dopo una decina di giri (sui 44 previsti, circuito piuttosto lungo) è andato a sbattere terminando lì la propria gara. Il secondo ritirato, invece, è stato Rubens Barrichello, per problemi tecnici. Altra segnalazione è che in 5^ posizione si era piazzato Bourdais e che il suo compagno di squadra Vettel non era di tanto più indietro. Dopo i primi pit-stop, Bourdais ha perso una posizione a favore di non so dire chi, almeno così mi sembra, mentre davanti niente di che era cambiato, se non qualche distacco.
Tra i primi e i secondi pit-stop non c'è stato alcun cambiamento saliente, tra le primissime posizioni. Soddisfacente la posizione del mio coetaneo che era nella top ten, in ogni caso. Poco soddisfacenti invece le posizioni dei piloti italiani, dato che Fisichella era ultimo e Trulli era precipitato penultimo poco dopo il via, con scarsa contentezza di Mazzoni & Company. Altro pilota ad essere precipitato indietro era Kovalainen, fuori dalla zona punti, nonostante vi fosse rientrato, a un certo punto, dopo la confusione dei pit-stop. Raikkonen: "Heikki, amico mio, dove sei? Sento la tua mancanza... Io volevo che arrivassi secondo tu, non Hamilton, così avremmo potuto inondarci di spumante e scolarcene una buona quantità." Kovalainen: "Purtroppo stavolta non stapperò lo spumante, e soprattutto non arriverò tra le prime posizioni. Perché mi hai superato all'inizio?" Raikkonen: "Perché ne avevo voglia!" Kovalainen: "Ah, bella spiegazione!" Raikkonen: "Non provare a dirmi: vinci e cose così?, non potrei sopportare una frase del genere." Kovalainen: "Infatti non ho intenzione di pronunciare niente di simile. Mi hai scambiato per Massa per caso?" Raikkonen: "Non ti preoccupare, non farei mai una cosa del genere... Tu sei l'unico a cui farò vedere i magnifici pantaloni a quadretti che portavo una foto in cui sono stato immortalato in presenza di Webber!" Kovalainen: "Allora le cose cambiano... sei un amico, Kimi!" Hamilton: "Sei un mito, Rubens! Continua pure a distrarre Kimi con le tue chiacchiere, che io mi avvicino..." Raikkonen: "Cosa?! è vero, Heikki?" Kovalainen: "Chi è Heikki? Il mio nome è Rubens Barrichello, e sono al servizio del mitico Michael Lewis Schumacher!" Hamilton: "Lo sapevo che mi avresti sempre sostenuto."
Dopo i secondi pit-stop ancora nulla di eccezionale, se non che le Toro Rosso avevano recuperato qualche posizione, portandosi subito dopo i primi tre. Poi la notizia principale: pioggia prevista nei giri finali. Tutto poteva cambiare, ma sembrava che purtroppo Button non avrebbe potuto vincere, dato che le condizioni necessarie non c'erano: Raikkonen avrebbe dovuto travolgere Liuzzi che non era in pista, Alonso avrebbe dovuto andare a cambiare gomme e una doveva essere imbullonata male ma Alonso non era intenzionato a cambiare gomme così dal nulla, Schumacher avrebbe dovuto logorare le gomme e ritirarsi ma non era presente nemmeno lui... e soprattutto Button era nella zona del dimenticatoio, per intenderci quella in cui finiva spesso il suo compagno di squadra lo scorso anno. L'alternativa era l'interruzione della gara immediata con attribuzione della vittoria a Sebastian Bourdais, 2 Sebastian Vettel, 3 Takuma Sato, ma non sussistevano i presupposti per tutto ciò. Soprattutto non c'era Sato in pista, ed era questo l'ostacolo principale che impediva la realizzazione di un simile evento. Inoltre presumo che Raikkonen, Hamilton e Massa, che erano davanti, non sarebbero stati molto d'accordo con questa proposta.
Massa si avvicinava a Hamilton. I telecronisti dimenticavano di essere neutrali. Hanno pronunciato all'interno della stessa frase il nome di Massa e la parola "motore". Pare che Massa fosse disposto a pagarli purché non pronunciassero più la parola "motore" in una frase in cui inserivano anche il suo nome. La pioggia iniziava a scendere. Hamilton rimontava. Hamilton su Raikkonen, tentativi di sorpasso. 4 giri al termine. Leggera sbavatura, Raikkonen riprendeva terreno. 3 giri alla fine. Il vantaggio di Raikkonen era quasi inesistente. Doppiati in mezzo, che rischiavano di diventare bersagli perfetti (quello che c'è andato più vicino è stato Rosberg... quindi ciò significa che era in pista, nonostante nessuno se ne fosse accorto). Lotta incandescente per la leadership della gara, con Massa che se ne stava tranquillo per i fatti suoi, tanto male che andava sarebbe arrivato terzo come era stato dall'inizio alla fine e si sarebbe beccato un sacco di critiche come al solito, dato che se le becca in qualunque occasione, quindi almeno questa volta sarebbe stato criticato per una ragione valida. Hamilton è finito fuori, ha tagliato una chicane, è rientrato davanti a Raikkonen. Poi ha commesso quello che è ritenuto un grave crimine: gli ha restituito la posizione restandogli in scia, riuscendo quindi a sorpassarlo di nuovo senza troppa difficoltà. Se al posto di Raikkonen ci fosse stato qualsiasi altro pilota, forse i commissari avrebbero chiuso un occhio e con l'altro occhio avrebbero guardato altrove. Se al posto di Raikkonen ci fosse stato Alonso, forse sarebbe stato Alonso ad essere accusato di scorrettezze. Invece al posto di Raikkonen non c'era nessun altro, ma c'era proprio Raikkonen, e le cose sono anche continuate: lui e Hamilton avevano già rischiato una volta di finire entrambi fuori pista, durante un tentativo di sorpasso di Raikkonen, e Hamilton aveva un po' contenuto i rischi. A quanto pare solo Hamilton è riuscito a contenerli: Raikkonen infatti è andato a terminare la gara con due giri d'anticipo, contro un muro. Comunque non è stato l’ultimo dei ritirati, quando mancava un giro o giù di lì alla conclusione anche Kovalainen si è fermato, non si sa perché, forse per problemi con la vettura. La pioggia si stava facendo forte. Alcuni piloti, Alonso, probabilmente quelli della Toro Rosso e forse Kubica, sono andati a cambiare gomme, mettendo le rain. I telecronisti davano già Bourdais sul podio, a dieci anni dall'ultimo podio di un francese, il primo podio nella storia della Toro Rosso...
L'uomo dalla barba folta, ovvero Nick Heidfeld, ad oggi anche uomo dai capelli lunghi, che gli stanno tutt'altro che bene e lo rendono simile a una versione centro-europea di Emerson Fittipaldi, dato che la barba è corredata anche di basette, aveva deciso di farsi l'ultimo giro sulle gomme da asciutto. Decisione ottima, dato che ha tagliato il traguardo in terza posizione, dopo Hamilton e Massa.
Ordine materiale d'arrivo, lasciando perdere il resto: 1) Lewis Hamilton, 2) Felipe Massa, 3) Nick Heidfeld, 4) Fernando Alonso, 5) Sebastian Vettel, 6) Robert Kubica, 7) Sebastien Bourdais, 8) Timo Glock. Fuori dalla zona punti: 9) Mark Webber, 10) Heikki Kovalainen [RIT. ultimo giro]; 11) Nico Rosberg; 12) David Coulthard; 13) Kazuki Nakajima; 14) Jenson Button; 15) Adrian Sutil; 16) Jarno Trulli; 17) Giancarlo Fisichella.  Non c'è stato giro d'onore, dopo la gara, perché pioveva troppo. Dopo lo stacco pubblicitario i piloti erano già saliti sul podio e l'inno inglese suonava in onore di Lewis Hamilton e della McLaren. Sono poi stati consegnati i trofei e, intanto, Massa ha fatto notare a Hamilton che Ron Dennis lo stava chiamando. I due "innamorati" hanno iniziato immediatamente a contemplarsi e abbracciarsi. Dopodiché spruzzi a tutto andare, con Massa che se ne stava a debita distanza e che si scolava gran parte del contenuto della bottiglia, sembrando tutt'altro che soddisfatto. Spero che almeno si sia reso conto di non chiamarsi Kimi Raikkonen... Poi la conferenza stampa, con Hamilton che diceva di non ritenere scorretta la propria manovra. Poi ci si sono messi i commissari... Ordine dopo la penalizzazione di Lewis Hamilton di 25 secondi: 1) Felipe Massa, 2) Nick Heidfeld, 3) Lewis Hamilton. In zona punti sono poi arrivati: 4) Alonso, 5) Vettel, 6) Kubica, 7) Bourdais, 8) Webber, dopo che Glock è stato penalizzato anche lui di 25 secondi per un sorpasso in regime di bandiera gialla.
Nei giorni seguenti la McLaren ha fatto ricorso contro la penalizzazione di Hamilton, per cui chissà quando si scoprirà mai il vero risultato di questa gara, se è il primo che ho elencato o il secondo. Domenica sera, comunque, un articolo del televideo Mediaset, e quindi del TgCom, ha approfittato per accennare alla solita storia della rivalità tra Alonso e Hamilton. Il pilota della Renault, infatti, è arrivato al traguardo a più o meno 28 secondi di distanza da Hamilton e, intervistato dai giornalisti, pare avere dichiarato ridendo che avrebbero penalizzare Hamilton di una quantità maggiore di secondi, così avrebbe recuperato una posizione.
Voce fuori campo: “Quando ci sarà la prossima gara?”
Milly: “Il 14, ovvero domenica prossima.”
Voce fuori campo: “Fantastico! Me la guarderò senz'altro, sperando che Sato ricompaia in pista all'improvviso e che vinca la gara!”
Milly: “Probabile che la vincerà, ma dovrà comunque vedersela con Barrichello, che ha già vinto due volte il GP di Monza in passato.”
Voce fuori campo: “Davvero? E chi era arrivato 2°?”
Milly: “Schumacher in entrambe le occasioni.”
La redazione di Meteo2: “E ora le previsioni del tempo straordinarie.”
Il presentatore di Meteo2: “Domenica 15 settembre 2002 e domenica 12 settembre 2004 Rubens Barrichello vinse il gran premio d'Italia a Monza tenendo dietro il compagno di squadra Michael Schumacher. Vista l'impossibilità che quest'anno si ripeta lo stesso episodio, se non altro perché Schumacher al massimo sarà ai box della Ferrari, la perturbazione che ha portato pioggia battente per diversi anni si interrompe, e a Monza brillerà il sole!”

Commento al Gran Premio d’Italia: 14 Settembre 2008
A Monza brillerà il sole, avevo scritto nello scorso commento. Direi che questa previsione era tutt'altro che azzeccata, comunque per non scrivere cavolate ulteriori credo che riepilogherò le varie vittorie a Monza. "Vecchie" edizioni: 1950 Nino Farina, 1951 e 1952 Alberto Ascari, 1953, 1954 e 1955 Juan Manuel Fangio, 1956 e 1957 Stirling Moss, 1958 Tony Brooks, 1959 Stirling Moss, 1960 e 1961 Phil Hill, 1962 Graham Hill, 1963 Jim Clark, 1964 John Surtees, 1965 Jackie Stewart, 1966 Ludovico Scarfiotti (ultimo italiano a vincere il GP d'Italia), 1967 John Surtees, 1968 Denny Hulme, 1969 Jackie Stewart, 1970 Clay Regazzoni, 1971 Peter Gethin, 1972 Emerson Fittipaldi, 1973 e 1974 Ronnie Peterson, 1975 Clay Regazzoni, 1976 Ronnie Peterson, 1977 Mario Andretti, 1978 Niki Lauda, 1979 Jody Scheckter. Nel 1980 non venne disputata nessuna gara a Monza, ma ci fu un gran premio d'Italia a Imola (successiva sede del GP di San Marino, che ha chiuso i battenti nel 2006), quell'edizione venne vinta da Nelson Piquet, che credo che all'epoca fosse già alla Brabham (si scrive così??? Mistero che non verrà mai svelato!). Le edizioni "moderne" del GP di Monza: 1981 Alain Prost (Renault), 1982 René Arnoux (Renault, se non sbaglio), 1983 Nelson Piquet (Brabham), 1984 Niki Lauda (McLaren), 1985 Alain Prost (McLaren), 1986 e 1987 Nelson Piquet (Williams), 1988 Gerhard Berger (Ferrari), 1989 Alain Prost (McLaren), 1990 Ayrton Senna (McLaren), 1991 Nigel Mansell (Williams), 1992 Ayrton Senna (McLaren), 1993 e 1994 Damon Hill (Williams), 1995 Johnny Herbert (Benetton), 1996 Michael Schumacher (Ferrari), 1997 David Coulthard (McLaren), 1998 Michael Schumacher (Ferrari), 1999 Heinz-Harald Frentzen (Jordan), 2000 Michael Schumacher (Ferrari), 2001 Juan Pablo Montoya (Williams), 2002 Rubens Barrichello (Ferrari), 2003 Michael Schumacher (Ferrari), 2004 Rubens Barrichello (Ferrari), 2005 Juan Pablo Montoya (McLaren), 2006 Michael Schumacher (Ferrari), 2007 Fernando Alonso (McLaren).
Oggi a pranzo dai miei nonni mia zia ha chiesto se oggi c'era la Formula 1 e, come conseguenza, se n'è parlato per pochi minuti. Ad un certo punto mio zio ha chiesto: "E Montoya, che era così bravo, dov'è andato a finire?" Ah, quindi a mio zio piace Montoya?
Io: "è stato licenziato dalla McLaren due anni fa dopo un incidente in cui era rimasto coinvolto anche il suo compagno di squadra."
Mio zio: "E non è stata la prima volta... Hamilton non è nuovo fare queste cose."
Ma che commento è?! 2) Montoya ha gareggiato per l'ultima volta in F1 il 2 luglio 2006, Hamilton ha debuttato il 18 marzo dell'anno seguente, quindi non hanno mai preso parte alla stessa gara.
Ma ora lasciamo perdere i commenti degli appassionati e preoccupiamoci dei commenti rilasciati dai vari piloti prima della gara (fonte: televideo), nelle giornate di giovedì e venerdì. Fortunatamente, nonostante le dichiarazioni (vere o presunte) di Hamilton, secondo cui Raikkonen non ha abbastanza coraggio per ritardare le frenate, non sono seguite polemiche a ripetizione, in quanto Raikkonen, a proposito dei commenti di Hamilton, ha dichiarato che non gli interessano, il che non è più una novità, dato che dà la stessa risposta in quasi qualunque occasione. Poi Kubica: a 18 punti da Hamilton non aveva ancora smesso di sognare il titolo. E ora i punti sono discesi ulteriormente, mentre per Raikkonen in questo weekend sono aumentati.
QUALIFICHE, sabato alle 14,00. Piove di brutto, perfino piloti di un certo spicco sembrano precipitare in zona rischio. Alla fine, però, le cose non vanno neanche così diversamente dal solito: escono le due Honda, Nakajima, Piquet Jr e Sutil... I telecronisti impazziscono di felicità: c'è qualcuno che manca all'appello, si tratta di Fisichella che si piazza intorno alla 12^ o 13^ piazza, con tempi che somigliano più o meno a quelli di Raikkonen. Intanto Kovalainen vola e fa i tempi migliori, e anche Rosberg non scherza. Qualcuno potrebbe dire: "Ah, ecco perché piove". Fatta eccezione per l'arrivo di una Force India in Q2, per il resto la situazione è ancora ai limiti della normalità, se escludiamo la pioggia battente. Le Toro Rosso praticamente volano, ma ormai non mi sembra più una novità, mentre le Ferrari arrancano e la stessa sorte tocca anche a Hamilton e Kubica. Poi la pioggia si intensifica. Massa (11°) fa un tentativo per migliorarsi. Strappa una 10° posizione che gli dà l'accesso alla Q3: quelli dietro di lui non riescono a rimontare. 11° Kubica, 12° Fisichella, 13° Coulthard... e poi il delirio totale: 14° Raikkonen e 15° Hamilton. Alla Q1 accedono le due Toro, le due Toyota, Rosberg (finalmente sveglio!), Heidfeld, Massa, Kovalainen, Webber, Alonso... Massa ottiene il 6° tempo, seguendo di poco Rosberg (5°). In seconda fila 3° Webber e 4° Bourdais... 2° Kovalainen, mentre la pole è di... di... di... di... di... del mio coetaneo Sebastian Vettel!!!!!!!!!!!!! Non restava che cantare "popopopopopopo" così dal nulla, ma era meglio guardare ciò che accadeva. Sebastian Vettel (alias piccolo Schumacher, della serie sono tutti piccoli) era in pole per la prima volta in carriera e tutto ciò si prospettava estremamente interessante. Segnalo anche l'inquadratura per ben due volte di "un sosia di Schumacher" accostato allo stesso Schumacher, ai box della Ferrari. Ho scoperto solo durante la seconda inquadratura quale fosse l'identità autentica del "sosia": si trattava di nientemeno che Luca Badoer, il collaudatore della Ferrari, che visto di profilo gli somiglia vagamente, anche se ha i capelli più lunghi.
Domenica 14: a Monza domina la pioggia, quando sta per scattare la gara. Si decide che le vetture partiranno dietro la safety car (e Nakajima e Button dai box, se non sbaglio), in modo tale da consentire anche a Gianfranco Mazzoni di risparmiare un po' la voce che gli serve generalmente per parlare a raffica durante le partenze. Grazie a questa voce risparmiata, avrà la possibilità di nominare ulteriormente la storia della vita di Sebastian Vettel, dalle origini nella stessa zona in cui è nato Michael Schumacher, fino ai suoi soprannomi, tipo Wonder Boy e Piccolo Schumacher, oltre che alla descrizione associata a Vettel di essere la rivelazione di questo campionato. 53 giri, e niente giro di ricognizione, che non serve per via della safety car. La giornata che per la Toro Rosso iniziava alla grande viene colta da una piccola stonatura: una vettura della suddetta scuderia è mestamente ferma sullo start, e viene sfilata da tutti. Probabilmente qualcuno avrà pensato: "ecco tutto quello che sa fare Vettel, sa fare un buon tempo quando gli altri non ci riescono, ma non è nemmeno in grado di partire". E invece non si trattava di Vettel, ma di Bourdais, la cui auto si era spenta in partenza. La vettura viene spinta ai box.
La safety car resta in pista due giri. La visibilità è ancora pressoché inesistente e tutti iniziano a distaccarsi in modo notevole gli uni dagli altri. O almeno ciò capita davanti, dove Kovalainen dopo poco è distaccato una decina di secondi da Vettel, mentre dietro ci sono diversi piloti che stanno praticamente a poca distanza l'uno dall'altro, cercando di sorpassarsi e di difendersi da eventuali sorpassi. Si tratta di un terzetto di piloti di grande spicco, capeggiato da Giancarlo Fisichella, idolo supremo del telecronisti, almeno fino a qualche tempo fa. Subito dietro di lui il campione del mondo in carica Kimi Raikkonen e ancora più indietro Lewis Hamilton che, nell'impossibilità di sparare a vista contro Alonso e tutti i suoi fans, si limita a inseguire il pilota che lo precede. Intanto Adrian Sutil, ormai tra le ultime posizioni, lancia messaggi al compagno di squadra: "Stai attento, Giancarlo, che hai a che fare con un pericolo pubblico, il centratore di Force India!" Raikkonen: "Ma quale centratore di Force India? Te lo scordi, io non butto via una gara così, io posso ancora superare tutti uno dopo l'altro e arrivare primo! Tanto sono sicuro che il mio fedele seguace Felipe e il mio migliore amico Heikki mi aiuteranno senza ombra di dubbio in questa impresa, che renderà molto felice mio zio Jean Todt." Massa: "In quale impresa ti devo aiutare? In quella di rasarti di nuovo i capelli?" Raikkonen: "Ma quale rasatura? Quello è un look sorpassato e privo di ogni utilità, sto progettando di tingermi nuovamente i capelli di quel colore a metà tra il fucsia e il viola che mi ero fatto diversi anni fa." Massa: "Divertiti, divertiti!" Raikkonen: "Divertiti tu a spolverare gli specchietti della mia mitica Ferrari Ice2008!" Massa: "Ma va' a cagare! Sei il campione del mondo e dici cose così? Sei un raik-koglione! Sei il campione del mondo e dici cose così? Prova a imparare!" Alonso: "Come ti permetti di insultare uno dei miei più grandi amici? Ti ricordo che io e Raikkonen, anni fa, abbiamo riso per diversi minuti, in alcune occasioni!" Massa: "Non sapevo che tu e Raikkonen foste così amici... Ricordo che lo guardavi sempre con un'aria schizzata, quando gli spruzzavi lo spumante addosso!" Alonso: "Non c'è pericolo che accada, al giorno d'oggi, Raikkonen va sul podio solo di rado ultimamente e io ci vado ancora di meno. Ti confesso che un po' lo invidio, dato che dispone di una Ferrari Ice2008. Te lo confesso, Felipe, mi piacerebbe tanto prendere il posto di Raikkonen alla Ferrari ed essere il tuo compagno di squadra, sono sicuro che andremmo perfettamente d'accordo." Massa: "C'è tutta questa pioggia e dici cose così? Non è che mi vuoi distrarre per farmi perdere terreno?" Sutil: "FATE SILENZIO! Il mio compagno di squadra sta riuscendo in un'impresa storica!" Infatti Fisichella si sta difendendo bene dagli attacchi di Raikkonen, sta conservando la posizione nonostante una Force India e sta dando ragione a Mazzoni & Company di essere soddisfatti. Tutto ciò dura poco: prima di tutto Raikkonen riesce finalmente a ultimare il sorpasso (la sveglia: DRIIIIIIIIN!), poi Fisichella addirittura finisce fuori pista, primo ritirato di una giornata che era iniziata bene.
Hamilton e Raikkonen, una settimana dopo il sorpasso delle polemiche. Hamilton taglia una chicane ma restituisce notevolmente la posizione, dopodiché finalmente, senza sprecare parole inutili, riesce a completare il sorpasso. Da quel momento in poi Hamilton si trova protagonista di una gara in salita (effettua mi sembra otto sorpassi, e quando sorpassa Alonso i due vengono definiti "i due grandi rivali"), mentre Raikkonen si inoltra in una gara in discesa. Altro pilota che taglia una chicane è Massa, mentre è in lotta con Rosberg per la quarta posizione. Alla fine riesce comunque ad avere la meglio sul pilota tedesco di origini per metà finlandesi, e gli permette di inoltrarsi nel dimenticatoio, cosa che avviene mediamente una gara sì e quell'altra pure.
A questo punto ci sono più cose da segnalare: 1) i piloti di testa erano su una strategia di due soste, molti altri su una strategia di una sosta; 2) erano partiti tutti con le gomme da bagnato estremo, le heavy-rain; 3) chi faceva una sosta sola, doveva azzeccare il tipo di gomme adatte a completare la seconda parte di gara, se no era obbligato a fermarsi una seconda volta (o in alternativa aveva la soluzione di restarsene in pista con gomme totalmente inadatte, doppiato di due giri e dando l'impressione di essere al volante di un apecar, soluzione per cui ha optato Adrian Sutil, che evidentemente ha tentato con successo riadattarsi al proprio standard, dopo che nella scorsa gara non era riuscito ad arrivare ultimo). Due pit-stop per Vettel, Kovalainen, Webber e Massa. Di strategia. Se continuerà piovere, però, sarà difficile per tutti controllare la rimonta di Hamilton, che va come un razzo sulle heavy-rain. Ma ora eccoci nel quartier generale di Ron Dennis & seguaci. I meccanici hanno lasciato da parte la bamboline vudù raffiguranti Alonso e tengono tutti le dita incrociate, affinché continui a diluviare, così Hamilton guadagnerebbe... e anche Raikkonen, ma fa lo stesso perché tanto non è Alonso. Oppure potrebbe addormentarsi. La sveglia di Raikkonen: "Io ci sto provando a suonare, ma pare che Raikkonen sia sordo!" Raikkonen: "Non c'è peggior sordo di quello che non vuole sentire, e io non voglio sentire quel suono che mi ricorda vagamente la melodia del pianoforte suonato da Sutil!"
Ciao Hamilton, ciao gomme heavy-rain, arrivederci pioggia... Tra i piloti su una sosta Kubica è forse quello che azzecca meglio il momento opportuno per l'unico pit-stop: il momento di mettere le gomme intermedie, proprio come fanno i vari Vettel, Kovalainen, Webber e Massa, con Webber precipitato indietro in una fase non più definita della gara. Per il momento slittavano ancora un po', ma presto avrebbero raggiunto i loro migliori risultati. E tutti gli altri, che contavano sulla pioggia per tutta la gara, non hanno trovato niente di meglio che attaccare al tram tutte le loro speranze e precipitarsi ai box prima che fosse troppo tardi. Anche Nelsinho Piquet aveva azzeccato il momento della sosta, per citarne un altro, ma la sua gara finisce intorno alla 10^ posizione.
Quando finiscono i pit-stop la distanza di Vettel da tutti gli altri fa paura. Non che sia qualcosa di eccezionale, ma vedere una Toro Rosso (l'ex Minardi, che poteva sperare in un 5° e 6° solo se a correre erano in sei) in testa, che staccava di parecchi secondi una McLaren, era un sogno di quelli che capitano solo poche volte e in confronto al quale il sorpasso di Sato su Alonso avvenuto in maggio del 2007 perdeva d'importanza: un conto è una Super Aguri che coglie la possibilità di sorpassare una McLaren in una gara caotica, un altro conto è vedere una Toro Rosso che letteralmente domina una gara senza che ci sia nessun Kovalainen in grado di reggere il passo! Kovalainen intanto porta dietro di sé un trenino piuttosto compatto di vetture, era infatti seguito da Kubica, Alonso, Heidfeld (tutti e tre su una sosta), Massa, Hamilton... Massa cerca di sorpassare Heidfeld, Heidfeld cercava di difendersi, classico taglio di chicane e Massa restituisce la posizione al pilota della BMW, memore della regola che domina la F1: i piloti tedeschi hanno la precedenza sui brasiliani, specie se i primi sono stati definiti eredi di Schumacher e i secondi nuovi Barrichello. Hamilton cerca di sorpassare Massa, Massa cerca di difendersi. Come al solito in queste situazioni in cui tutti sono a pochi passi di distanza l'uno dall'altro porta a un rallentamento globale, e chi ci guadagna? Quelli che stanno davanti, ovvero Vettel, e quelli che stanno dietro, ovvero Webber, già vicino a Hamilton. Webber tenta il sorpasso su Hamilton, Hamilton lo chiude con una manovra di montoyana memoria. Webber finisce malamente contro la vettura di Hamilton, Hamilton neanche lo sente e tira dritto, Webber rischia di finire fuori pista e per il momento non è degno di sentirsi descrivere come il "piccolo australiano che ha tenuto testa a una McLaren". E spero che non venga mai definito così, per via della sua statura (1,83) che mi sembra tutt'altro che adeguata al termine "piccolo".
Intanto la virtualità domina, con la sigla di "Chi l'ha visto" e con la presentatrice che parla: "E ora mandiamo in onda la sua fotoscheda, se qualcuno di voi l'avesse visto chiamate immediatamente il numero 02-8262 e segnalatelo."
Sullo schermo compare una foto di un uomo in tuta rossa, pettinato con una cresta laterale.
La voce della presentatrice: "Kimi Raikkonen, scomparso da Monza il 14 settembre 2008, la scomparsa è stata denunciata intorno alle tre del pomeriggio, è alto 1,75, di media corporatura, con gli occhi azzurri e i capelli biondi. Putroppo questa foto risale a qualche mese fa e ora i suoi capelli sono molto più corti. Segni particolari: ha un tatuaggio a forma di un tribale di dimensioni notevoli sul polso destro e un altro tatuaggio con scritto "Iceman" sul braccio sinistro. Quando si è allontanato era a bordo di una vettura da competizione di colore rosso con un numero 1 sul davanti, e indossava una tuta da pilota di colore rosso. Pare comunque che abbia degli altri indumenti con sé, nella fattispecie una maglia rossa con il colletto, dei pantaloncini beige o in alternativa a quadretti e un cappello di colore rosso. Chiunque l'avesse visto è pregato di mettersi immediatamente in onda con il nostro programma."
Il telefono dello studio di "Chi l'ha visto" suona.
La presentatrice: "Buonasera, è in contatto con lo studio di Chi l'ha visto, chi parla?"
Una voce maschile dall'accento orientale: "Buonasera. Mi chiamo Kazuki Nakajima e dalla mia postazione distinguo la sagoma dell'auto da gara dello scomparso, che non è mai scomparso e che si trova ancora sulla pista di Monza. Se vuole riesco ad avvertirlo che tutti lo stanno cercando... Ma ora mi scusi, pare che la mia vettura sia entrata in collisione con quella di un certo David Coulthard... Attenda in linea..." Coulthard dritto ai box a sistemare qualcosa, dopo l'incidente con Nakajima. Raikkonen c'è, è più o meno a metà classifica, e il risultato finale è il seguente:
1) SEBASTIAN VETTEL!!!;
2) Heikki Kovalainen;
3) Robert Kubica;
4) Fernando Alonso;
5) Nick Heidfeld;
6) Felipe Massa;
7) Lewis Hamilton;
8) Mark Webber (quelli del "trenino" sono arrivati in posizioni tali e quali, non ci sono stati sorpassi tra loro);
e fuori dalla zona punti finalmente 9) Kimi Raikkonen, 10) Nelsinho Piquet, 11) Timo Glock, 12) Kazuki Nakajima, 13) Jarno Trulli, 14) Nico Rosberg, 15) Jenson Button, 16) David Coulthard, 17) Rubens Barrichello, 18) Sebastien Bourdais, 19) Adrian Sutil.
Una curiosità: anche nel 2006 arrivarono nelle prime tre posizioni rispettivamente un tedesco, un finlandese e un polacco, ovvero Schumacher, Raikkonen e lo stesso Kubica, presente sul podio sia allora sia quest'anno.
La classifica prevede Massa distaccato di un punto dal leader Hamilton, sempre se non ci saranno ulteriori cambiamenti il 22 settembre, quando ci sarà la decisione d'appello riguardo la penalità attribuita a Lewis Hamilton la gara scorsa.
Sebastian Vettel, all'età di 21 anni e 74 giorni, è divenuto il più giovane vincitore di una gara, dopo essere già stato il più giovane pole-man. Gli articoli del giorno dopo hanno dichiarato che, in questo, è stato più precoce del connazionale Schumacher, il che non è stato particolarmente difficile, dato che Schumacher è arrivato in F1 che i 21 anni li aveva già compiuti da un pezzo, e anche i 22. Durante la premiazione inno tedesco abbinato a quello italiano, con la considerazione che ciò avveniva anche all'epoca di Schumacher alla Ferrari. E ovviamente è nato il dubbio che anche Vettel, in futuro, potrebbe finire alla Ferrari (in futuro, non domani, dato che la Ferrari ha già due piloti sotto contratto). Vettel aveva un'espressione incredula, durante la premiazione (mentre Kovalainen e soprattutto Kubica erano raramente inquadrati), e probabilmente in tanti erano increduli. Comunque, la vittoria a Monza di una scuderia italiana, ha fatto sì che fosse dimenticata la prestazione delle Ferrari, in particolare di una di esse.
A "Pole position" (per quel poì che ho visto) l'attenzione era principalmente per lui. Dato che lo studio si trova nei pressi di Monza, qualche minuto dopo Jarno Trulli era già sul posto, perfettamente cambiato d'abito (ma aveva fatto in tempo a farsi la doccia almeno?), mentre Badoer, presente prima della gara, durante la gara era probabilmente ai box Ferrari. In studio era invitato anche Jackie Stewart, che stranamente non portava pantaloni a quadretti scozzesi con berretto in tinta, ma era vestito in modo più convenzionale.
In studio si è parlato della vittoria del 1988 di Berger a Monza, e a distanza di vent'anni della vittoria di un pilota della scuderia che Berger gestisce. Poi un dubbio: il perché del letargo di Raikkonen. Poi è stato chiesto a vari presenti che cosa ne pensassero della penalizzazione a Hamilton e il parere collettivo era in linea di massima: ci vuole un regolamento che specifichi per filo e per segno cosa fare in questi casi, anziché fare tutto a casaccio come capita spesso. Infine ho sentito (prima di spegnere), uno dei rari siparietti comici che accadono di tanto in tanto. La presentatrice, dopo che era stato mandato un servizio, ha chiesto, al rientro in studio, ad Alesi e a Trulli di che cosa parlassero tra di loro. Alesi ha detto: "Dicevo che mi sarebbe piaciuto vederlo sul podio, oggi, ma prima dovrebbe andare dal barbiere, perché con questi capelli lunghi non mi piace." Mitico Alesi! Chissà se Trulli prenderà in considerazione questa ipotesi.
I tifosi di Vettel: "Milly, hai finito di parlare?! Adesso tocca a noi!"
Milly: "Scusate... Addirittura stavolta parlerete soltanto voi... gli altri tifosi staranno nel silenzio più totale!"
I tifosi di Vettel: "Fantastico! LA VITTORIA DI SEBASTIAN È STATA SPETTACOLARE!!! Vogliamo vederlo vincere anche nel prossimo gran premio!"

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