martedì 14 febbraio 2017

SINGAPORE 2008: la Formula 1 all'epoca della Santificazione Alternata

Il Commento più lungo da me scritto nel 2008 è verosimilmente quello al GP di Singapore, a cui ho deciso di dedicare un intero post.

Commento al Gran Premio di Singapore: 28 Settembre 2008
Dopo la gara di Singapore che si è svolta in una notte buia e tempestosa (anzi, solo di notte), oltre che esserti persa le prove, descriverò con attenzione e precisione gli eventi capitati nelle giornate di sabato 27 e domenica 28, non prima, però, di avere lasciato un po' di spazio alla mia immaginazione nell'analisi di dialoghi virtuali antecedenti al week-end di gara.
Dialogo immaginario ai box della Renault tra Fernando Alonso e Nelson Piquet Jr.:
Piquet: – Come mai quei capelli così spettinati e al vento? Non hai più quella sorta di caschetto così simile alla mia pettinatura?
Alonso: – No, devo iniziare ad adattare la mia pettinatura a quella di Massa, saremo al più presto compagni di squadra. Manca solo una cosa, ovvero che il mio caro amico Kimi venga mandato a fare altro. Potrebbe tornarsene alla McLaren dal suo Ron per esempio.
Piquet: – Vuoi andare alla Ferrari? Perché non mi porti con te? Posso interpretare la parte del piccolo brasiliano!
Alonso: – Tu credi? Secondo me non sei abbastanza basso...
Piquet: – Già... che peccato...
Alonso: – Che peccato niente... Tu non hai mai fatto niente di eccezionale per la Ferrari, io invece sono un loro alleato nella guerra stellare contro l'entità Hamilton-Dennis. E ora penso proprio che andrò a fare un giro nel rosso box.
Dialogo immaginario ai box della Ferrari tra Felipe Massa e Kimi Raikkonen:
Massa impreca contro alcuni meccanici che stanno parlando ad alta voce: – Shh... non vedete che c'è gente che dorme, qua dentro?
Raikkonen: – Scusa, Felipe, ti riferisci a me?
Massa: – E a chi secondo te?
Raikkonen: – Guarda che non stavo dormendo, ho dato quell'impressione?
Massa: – Mi sembravi piuttosto imbalsamato, l'alternativa è che tu fossi stato scelto come attore del cast di un remake de "La Mummia".
Raikkonen: – Ma lascia perdere queste sciocchezze sull'antico Egitto, piuttosto che cosa ci fai qua in giro? Non mi pare di averti visto, quando sono entrato, non vorrei averti fatto cadere finendoti addosso e non essermene accorto.
Massa: – Non preoccuparti, non è accaduto niente di tutto ciò.
Raikkonen: – Jag känn en bott, hon heter Anna, Anna heter hon, och hon kan banna, banna dig så hårt, hon röjer upp i våran kanal jag vill berätta för dig, att jag känner en bott...
Massa: – Che roba nordica è? È molto meglio la musica dei cantanti brasiliani! Get up get up get up and boogie, get un get up and move your body, you gotta shake it baby, there is not time for maybe, Paris, New York, Miami, Ibiza, Barcellona, get up and move your body, you're dancing with Corona...
In quel momento entra nel box Alonso, scortato dal fisioterapista Fabrizio Borra.
Alonso: – Cos'è questa roba? L'hai fatto apposta come a Barcellona, get up and move your body, vinci e dici cose così?
Massa: – Ehi, ciao! Che cosa ci fai tu qui?
Raikkonen: – Carissimo futuro compagno di squadra! Non vedo l'ora di slacciarmi la tuta in tua presenza e di ridere in abbondanza come in una foto di anni fa in cui me la stavo slacciando e ridevamo insieme!
Alonso: – Non offenderti, Kimi, ma credo che il mio futuro compagno di squadra non sarai tu. Che ne dici, Felipe?
Massa: – Dico che si può fare!
Alonso: – Strano... a me invece piaceva dire cose tipo "non si può fare"...
Massa: – E comunque quella volta al Nürburgring sei stato tu a iniziare, non io!
Alonso: – Ma che cosa dici? Hai un sacco di punti in più di me e dici cose così?
Raikkonen si siede su una sedia, spossato, e sembra che stia per addormentarsi da un momento all'altro.
Alonso: – Ma che cosa fa? Dorme?
Massa: – Certo, lui dorme sempre, sembra che faccia parte ormai del Comitato degli Addormentati. Da quando si è ritirato dal Comitato della Terza Posizione non è più lui.
Alonso: – Mi pare che abbia rifatto l'abbonamento.
Massa: – Boh, non so... Forse avrà fatto l'abbonamento al ritiro.
Alonso: – Non dire così, sono sicuro che concluderà in bellezza questa gara, magari vincendola.
Massa: – Attento a quello che dici...
Alonso: – Va beh, allora arriverà 2° dietro di te... Purtroppo io non avrò alcuna speranza di vittoria e mi consolerò vedendo la faccia che farà Ron Dennis in occasione di una doppietta Ferrari.
Massa: – Piuttosto, è vero quello che dice Mazzoni in diretta TV che ci sono dissidi tra il tuo manager e Flavio Briatore?
Alonso: – Ma che cosa te ne frega? Bada ai fatti tuoi.
Massa: –Ed è vero che non sei in ottimi rapporti con Nelsinho Piquet?
Alonso: – Può essere che sia vero, negli ultimi anni non sono mai stato in ottimi rapporti con i miei compagni di squadra e credo che, quando saremo compagni di squadra alla Ferrari, non sarò in buoni rapporti neanche con te e che ci insulteremo davanti alle telecamere.
Massa: – Ti ricordo che l'abbiamo già fatto.
Alonso: – Ah, è vero... è stata tutta colpa tua!
Massa: – No, non è vero, lo ribadisco! Sei stato tu!
Dialogo immaginario ai box della BMW tra Nick Heidfeld e Robert Kubica:
Heidfeld: – La barba è fantastica, le basette meravigliose, i capelli lunghi mi stanno che è una meraviglia... Credo proprio che la giuria di Mr. F1 2008 non avrà dubbi a decretare che sono il pilota più fascinoso del mondiale.
Kubica: – Secondo me staresti meglio se ti rasassi un po' quella barba e se eliminassi quelle basette in stile Emerson Fittipaldi, oltre che accorciare buona parte di quella chioma.
Heidfeld: – Non hai buon gusto quanto me, il mio look è di gran lunga superiore a quello di Mario Theissen. E comunque i gusti sono gusti e non è giusto criticare nemmeno quelli più penosi, per cui vedrò di sorvolare sul fatto che non porti nessuna barba. Ritengo opportuno, a questo punto, pensare ad altro. Pensi di poterlo ancora vincere, il mondiale?
Kubica: – Farò sicuramente meno fatica di te!
Dialogo immaginario tra i piloti di Red-Bull e Toro Rosso:
Vettel: – Meno male che l'indiscrezione secondo cui sarei finito alla Red-Bull da subito era falsa... La RB è pessima, in confronto alla Toro Rosso!
Coulthard: – Attento a quello che dici, ragazzino, perché niente Red-Bull niente ali. Comunque sono contento che tu sia ancora alla Toro Rosso e che nessuno mi abbia fatto forzatamente scendere dalla Red-Bull.
Webber: – Allora, sapete per caso chi sarà il futuro pilota della Toro?
Bourdais: – Mi pare si chiami Takuma Sebastien Bruno Giorgio Sato Buemi Senna Pantano... Ha gli occhi di un orientale, sembra un anziano pur essendo estremamente giovane, ha una chioma tipo anni '80 e un pizzetto non indifferente. È una fusione di quattro presunti candidati. Ah, no, dimenticavo, si è candidato anche Barrichello per la Toro Rosso l'anno prossimo, o almeno questo è lo spassionato parere di Mazzoni.
Webber: – Credo che sarà estremamente interessante la prossima gara.
Coulthard: – Certo, e noi della Red-Bull potremmo trionfare su tutti, guardando in basso verso i nostri avversari sui gradini più bassi del podio.
Webber: – Ti ricordo che, per via della nostra statura, non è necessario che siamo sul gradino più alto del podio per dover guardare in basso, quando guardiamo i nostri avversari.
Coulthard: – Hai proprio ragione...
Bourdais: – Che ne dici, Seb, ti ripeterai in questa gara?
Vettel: – Lo spero ampiamente, e spero che tu possa stare subito dietro di me e arrivare al secondo posto!
Coulthard: – Sogna, sogna! Con la Toro Rosso non andrai da nessuna parte...
Webber: – E non andremo da nessuna parte neanche noi con la Red-Bull, in realtà.
Dialogo immaginario ai box della Williams tra Nico Rosberg e Kazuki Nakajima:
Rosberg: – Sushi, sushi, sushi... Ma non ci sono degli spaghetti, in questa zona?
Nakajima: – Che ci vuoi fare? Non si può avere tutto dalla vita.
Rosberg: – Infatti. Quello che mi disse la Winslet quando le chiesi di venire con me a "volare" sulla punta di una nave. Mi disse ce non bastava la mia somiglianza con Di Caprio e che con me non sarebbe neanche venuta a cena!
Nakajima: – E non ti ha detto che sembri una donna?
Rosberg: – Assolutamente no. E a te, non hanno mai detto una cosa simile?
Nakajima: – No.
Dialogo immaginario ai box della Honda tra Jenson Button e Rubens Barrichello:
Button: – Stanotte ho sognato di essere Michael Schumacher! E, ti dirò, mi sento molto immedesimato nella parte.
Barrichello: – Non mi sembra di avere sentito bene...
Button: – Hai sentito benissimo, Rubinho... Preparati a starmi dietro per tutto il week-end!
Barrichello: – Te lo scordi! Ho più punti di te in classifica e non ho intenzione di lasciarti passare.
Button: – Non ci sarà bisogno che mi lasci passare, perché ti starò davanti, in attesa di vincere il mio ottavo titolo con la Honda, dopo averne vinti due con la Benetton e cinque con la Ferrari.
Barrichello: – Ti ricordo che ti chiami Jenson Button.
Button: – Chi è che si chiama Jenson? Io mi chiamo Michael!
Barrichello: – Sì, e io sono Emerson Fittipaldi!
Button: – Certo che lo sei, tutti i brasiliani sono identici! Infatti mi pare che tu abbia una certa somiglianza con Antonio Pizzonia.
Barrichello: – Ma che caspita dici? Non gli somiglio nemmeno un po'!
Button: – Invece sei identico a lui!
Dialogo immaginario ai box della Toyota tra Jarno Trulli e Timo Glock:
Glock: – Per caso hai seguito il consiglio che ti ha dato Alesi? Mi pare che tu abbia i capelli un po' più corti.
Trulli: – Però sto progettando di farmeli crescere ulteriormente, e di tingermeli nuovamente.
Glock: – Non farmi ridere, ce li hai già tinti e si vede alla grande.
Trulli: – E tu, invece, ti sei rasato la barba in questi giorni?
Glock: – Il mio leggero pizzetto mi dà l'aria di essere molto attraente e posso competere senz'altro al titolo di Mr. F1 2008! Altro che Heidfeld...
Trulli: – Infatti, mi pare che abbia la barba un po' troppo folta, lui.
Glock: – Hai ragione...
Trulli: – Però i suoi capelli lunghi sono bellissimi, non sai cosa darei per avere una chioma del genere...
Glock: – Anche il mio pizzetto è estremamente sofisticato, anche se al mondo magari c'è qualcuno che crede che l'unico pilota a cui il pizzetto donava fosse un certo Ralf...
Trulli: – Ah, ho capito a chi ti riferisci, dovrebbe essere stato il mio compagno di squadra in passato...
Glock: – Molto probabile che lo fosse!
Dialogo immaginario ai box della Force India tra Giancarlo Fisichella e Adrian Sutil:
Fisichella: – Da quando sono venuto alla Force India, non me ne va più bene una! Da quando sono arrivato qui non vedo più la zona punti, Gianfranco Mazzoni non mi ammira più come idolo supremo, la Roma non ha neanche vinto lo scudetto, qualche mese fa... Che cosa ci faccio ancora qui? Io dovrei stare alla Renault, dov'ero l'anno scorso!
Sutil: – Che cosa dovrei dire io, allora? Secondo alcune indiscrezioni alcuni mesi fa sarei dovuto andare alla McLaren, e invece sono ancora qui, alla India Sfasciacarrozze. Avevo altre ambizioni, nella vita! Speriamo che le cose cambieranno presto, ad ogni modo.
Dialogo immaginario ai box della McLaren tra Lewis Hamilton e Heikki Kovalainen:
Kovalainen: – Dove ti eri cacciato? Che cosa ci facevi in giro senza scorta armata? Dennis è stato categorico su questo punto e ha detto che, quando tornavi, ti avrebbe fatto una ramanzina interminabile per il modo in cui hai messo a repentaglio la tua stessa incolumità.
Hamilton: – Non preoccuparti, gli posso spiegare tutto.
Si rivolge a Ron Dennis: – Papà...? Nonno...? Zio...? Dove sei?
Finalmente compare Dennis: – Come hai potuto, Luigino caro, andartene in giro senza scorta armata?
Hamilton: – Non mi sembrava che fosse necessaria.
Dennis: – Invece sì! Lo capisci che c'è gente malintenzionata in giro?
Hamilton: – Ah, ho capito a chi ti riferisci... A della gente della Ferrari che se ne va in giro con le palette da rifornimento. Non ti preoccupare, non me le vogliono tirare in testa, le stanno semplicemente andando a buttare in una discarica dato che loro utilizzano un semaforino che va davvero alla grande. Perché non lo facciamo mettere anche noi?
Dennis: – Ma quale semaforino e semaforino? Che se le tengano loro queste invenzioni di poco conto. Sono certo che non saranno i loro semaforini a dare vantaggi che non esistono. E comunque non mi riferivo a loro! Lo sai che un gruppetto di attentatori sta progettando di sopprimerti?
Hamilton: – E chi sarebbero, sentiamo?
Dennis: – I servizi segreti mi hanno informato che devo stare attento ad alcuni nomi. Pare che un certo Fernando voglia sopprimerti, aiutato dal suo fisioterapista.
Hamilton: – Ah, ho capito a chi ti riferisci. Non preoccuparti, Fernando è innocuo, ci ho anche parlato alcune volte l'anno scorso a proposito di alcuni servizi di Studio Aperto che parlavano di noi e mi ha detto di averli trovati piuttosto insensati.
Dennis: – Quante volte ti ho detto di non parlare con gli sconosciuti?
Hamilton: – Infatti non gli parlo da tempo immemorabile e sto bene anche senza! Peccato che per questo fatto la stampa internazionale debba scriverci dei papiri in proposito.
Dennis: – Va beh, Luigino, mi fido di te, ma fai attenzione, perché il mondo è pieno di insidie e di problemi. In particolare ne capiteranno a un certo Felipe, in questo week-end, ma non dobbiamo comunque crederci vincitori, perché alla fine tutto è possibile. Per esempio potrebbe esserci una rimonta di Raikkonen e...
Hamilton: – Sì, va beh che tra guerre stellari e supereroi è diventata fantascienza, ma non fino a questo punto! Ora vado a fare un giro anch’io nel box Ferrari. (...entra nel box) Ciao a tutti, cosa state facendo?
Massa: –Io ero impegnato a spiegare a Nando che il colpevole di quanto è accaduto al Nürburgring... è lui!
Alonso: – Te lo scordi, Fely, io non ho colpa in quell'episodio increscioso!
Raikkonen: – Basta! Mi volete lasciare dormire in pace, una buona volta? Noi persone di una certa età nate negli anni '70 non siamo in grado di affrontare la vita con lo stesso entusiasmo di voi ragazzi nati negli anni '80.
Massa: – Scusa, ma non sei nato nel '79? Io sono nato solo un anno e mezzo dopo, non sono così più giovane.
Hamilton: – Che cosa ci vuoi fare? C’è chi invecchia precocemente.
Alonso: – Si può sapere che cosa vuoi? Stattene zitto, che è solo colpa tua se nessuno di noi due è riuscito a vincere il titolo!
Hamilton: – Ah, sarebbe colpa mia? Io direi che sei tu il responsabile, è colpa tua se un impostore ci ha tolto il titolo mondiale!
Raikkonen: – Davvero nessuno di voi è riuscito a diventare campione del mondo l'anno scorso? Credevo che ci foste riusciti, alla fine. Mi sono perso qualcosa? Chi l'ha vinto quel titolo?
Hamilton: – Forse qualcuno tipo Glock o Pantano.
Raikkonen: – Ma se neanche hanno disputato lo scorso campionato!
Alonso: – Infatti, credo che il titolo l'abbia vinto Winkelhock!
Raikkonen si risveglia parzialmente e si rende conto di essere lui stesso il campione del mondo in carica: – La finite di prendermi in giro, ragazzini? Vi dimostrerò che sono superiore a tutti voi messi insieme, prima o poi!
Fine dei dialoghi immaginari, perché mi rendo conto che dovrei fare il commento al gran premio, e cercherò di andare con ordine, anche se vorrei dire innanzitutto complimenti alla Ferrari per il funzionamento magnifico ed eccelso dei semaforini da pit-stop.
Le qualifiche erano sabato alle 16,00. In quell’ora ho dedotto che: 1) il circuito non permanente di Singapore, ricavato da varie strade, è a dir poco inguardabile; 2) è da un anno che le Ferrari aspettano la fine della Q1 per cercare di fare un buon tempo, mentre i telecronisti al completo continuano a non accorgersene e a parlare di crisi; 3) niente e nessuno potrà mai prendere in considerazione l'idea che parlare in continuazione della rivalità tra Alonso e Hamilton non sia così interessante, dato che non fanno altro che dire le stesse cose; 4) il desiderio di notizie strane non finisce mai; 5) i fisioterapisti vengono inquadrati più dei vari piloti. A proposito di fisioterapisti hanno inquadrato un indiano fisioterapista di Giancarlo Fisichella, ex fisioterapista di Michael Schumacher. Poi anche un certo Raniero (non so se sia il nome o il cognome) che è il fisioterapista di Vettel; qualunque inquadratura era da Mazzoni descritta come "suggestiva", avrà pronunciato quel termine una quindicina di volte in un'ora. Altre notizie curiose sono state le seguenti: nei giorni scorsi alla gara era giunto un allarme secondo cui una bomba sarebbe stata piazzata nei pressi del box BMW, questo allarme terroristico era in realtà una bufala; i vari piloti hanno potuto finalmente indossare caschi con visiere chiare, non correndo sotto al sole, e i telecronisti ci hanno fatto notare come finalmente si vedano i loro occhi; Robert Kubica nei giorni scorsi indossava un casco con la visiera arancione e per giunta tanto per fare qualcosa nelle prove libere aveva messo una lampadina da minatore sopra al proprio casco; Sebastian Vettel portava un casco con qualcosa di fosforescente in cima (a me sembrava che in cima fosse semplicemente un misto tra rosa e lilla, ma lasciamo perdere); nei pressi c'è una ruota panoramica da cui si poteva assistere al gran premio pagando un biglietto da 5000 euro; è stato intervistato Liuzzi; Trulli durante le prove libere di non so quando ha compiuto un tratto contromano dopo un'uscita di pista perché gli sembrava di essere in una posizione pericolosa ed è stato multato di 10mila euro, prima multa della sua carriera in F1. Ad un certo punto è stata anche inquadrata una donna dai capelli biondo chiaro vista da dietro. Quando si è girata si è visto notevolmente che aveva delle occhiaie enormi. Peccato che Raikkonen sia già sposato, se no avrebbe potuto farci un pensiero...
In Q1 Fisichella era messo decisamente male, con la vettura incidentata nelle libere del mattino. Anzi, del pomeriggio. Boh, non so a che ora le abbiano fatte, questo fatto della gara in notturna mi impedisce di avere una visione chiara e lineare degli orari di Singapore. Resta il fatto che quando Fisico è riuscito finalmente a entrare in pista per fare il proprio tentativo, dopo poco era già finito contro una barriera di protezione, aggiudicandosi l'ultimo posto che si sarebbe aggiudicato anche senza scendere in pista. Non è andata molto meglio al compagno di squadra, Sutil, 19°. Pare inoltre che all'interno della Force ci siano dei dissidi anche lì, perché il titolare indiano di cui non ricordo il nome non è affatto soddisfatto dei risultati e pare che non sia soddisfatto neanche del team manager. Intanto erano iniziate le peripezie di Barrichello, che non è riuscito a concludere molto, finendo sempre in mezzo a una notevole quantità di vetture che percorrevano la pista intralciandogli in passaggio. A causa di un fatto tipo questo, Heidfeld che gli era davanti si è beccato –2 posizioni in griglia di partenza. A finire nel calderone degli eliminati anche il sorprendente Bourdais (sorprendente che fosse finito fuori già all'inizio) e Piquet Jr. che pare rischiare il posto il prossimo anno, ma dipende da soldi e sponsor che giungeranno alla Renault la sua presenza o meno. In Q2 le cose non sono andate meglio per la Renault, dato che ad affiancarsi al 16° in griglia Piquet c'è andato Alonso, che dopo poco era fuori in una via di fuga con qualcosa di rotto nella macchina. È sceso e gesticolava in modo piuttosto insoddisfatto e immagino che, se avesse potuto, avrebbe preso a martellate la Renault che l'aveva lasciato a piedi. Proprio in quel momento giungeva in zona, o almeno così pare, Hamilton che è finito in zona di bandiere gialle durante il giro veloce e ha mandato a farsi benedire quel primo tentativo. Dopodiché le Ferrari volavano, il che era un segno della ritrovata competitività, dopo che sembrava essere irreparabilmente perduta fino a dieci minuti prima. Nel secondo tentativo di Hamilton si è ritrovato davanti delle vetture più lente in fase di lancio ed è andata a finire che ha rischiato alla grande, strappando un 10° posto dopo l'eliminazione degli altri cinque (Trulli, le due Red-Bull, Button e Alonso). I telecronisti hanno iniziato le loro considerazioni: 1) Hamilton aveva rischiato alla grande l'esclusione, prima finendo in zona bandiere gialle dopo il problema tecnico di Alonso e poi finendo dietro alle varie Red-Bull presenti in zona; 2) Alonso (intervistato poco dopo ha dichiarato che per avere un buon risultato in gara ci voleva un miracolo) aveva il potenziale per fare un buon tempo, e chissà che soddisfazione avrebbe avuto nell'entrare in top-ten eliminando il suo grande rivale Hamilton. Segnalerei ai telecronisti che il suo grande rivale Hamilton avrebbe comunque potuto fare un buon tempo se non fosse incappato nelle bandiere gialle e, se non ci fosse stato il problema tecnico di Alonso, le bandiere gialle non ci sarebbero state. Hanno avuto accesso alla Q3 le due Ferrari, le due McLaren, le due BMW, Glock, Vettel e... le due Williams! Era da tempo immemorabile che entrambe le Williams non finivano in top-ten e non era un episodio da sottovalutare, in quanto Rosberg e Nakajima sembravano, in un primo momento, riuscire addirittura a tenersi dietro Kovalainen. Alla fine il risultato era già nell'aria da un po', ma ecco tutti a sorprendersi della pole di Massa, seguito da Hamilton e Raikkonen. Certo, visto quanto accaduto di recente, anch'io mi sarei sorpresa un po' della posizione di Raikkonen, ma comunque non è certo un suo terzo posto a sorprendermi, ormai. Arrivati a questo punto, mi sorprenderei molto di più se riuscisse a terminare una gara in zona punti, comunque in una circostanza simile mi metterei senz’altro ad esultare. 4° Kubica, 5° Kovalainen, 6° Vettel, non ricordo con esattezza che cosa abbiano fatto gli altri, mi pare comunque che Nakajima fosse caduto all'ultimo posto, il che era comunque un risultato già notevole, dato che non mi risulta che riesca spesso a entrare in top-ten. A questo punto mi verrebbe da chiedermi: la Williams non ci era stata segnalata mesi fa come terza o quarta forza del mondiale? A me sembra ormai come terza o quarta da buttare, soprattutto se paragoniamo i risultati attuali della Williams a quelli di una decina d'anni fa... Anzi, mi correggo, è più opportuno parlare di un periodo ancora antecedente, se vogliamo andare sui risultati di spicco, mentre basta andare all'epoca di Ralf Schumacher e di Montoya per ricordare risultati di semplice rilievo. Ed è da Interlagos 2004 che la Williams manca alla vittoria, e oggi avrebbe anche potuto ottenerla, ma questa è un'altra storia e ne parleremo in un'altra occasione, o forse non ne parleremo affatto, perché il risultato di oggi mi sembra, dal punto di vista esclusivo del primo classificato, un gran premio memorabile per via del ritorno alla vittoria di un certo pilota.
Un cordiale saluto da Gianfranco Mazzoni domenica alle 14.00 (dopo un’ora passata a guardare “Pole position” a casa dei miei nonni perché i miei zii erano convinti che la gara iniziasse alle 13.00 e avevano acceso a quell’ora), un discorso sul circuito di Singapore, un'inquadratura di Hakkinen che tra l'altro è nato il 28 settembre 1968 e oggi compiva 40 anni e poi il via al giro di ricognizione dopodiché alla gara, che è scattata senza che niente di particolare cambiasse tra le prime posizioni (comunque, per quanto riguarda la top-ten, entrambe le Williams avevano occasione di perdere terreno), se non che ciascuno staccava gli altri e che Raikkonen era quello che veniva staccato di più. Ad un certo punto Massa è finito sopra un detrito che non si sa da dove provenisse, il detrito si è incastrato sotto la sua vettura ma sembrava che nulla dovesse cambiare, dato che reggeva il passo e la posizione restava tale e quale. Tutto ciò è durato pochi giri, perché poi Raikkonen ha iniziato a darsi da fare e a spingere al massimo, sfoderando il giro veloce e battendosi i tempi da solo, eguagliando anche il record di gare consecutive con giro veloce appartenente a pari merito a Schumacher nel 2004 e allo stesso Raikkonen nel 2007. L'unica differenza tra Raikkonen quest'anno e Schumacher nel 2004 è che Schumacher all'epoca oltre a ottenere 10 giri veloci in 10 gare consecutive ottenne anche 13 vittorie, mentre mi pare che sfortunatamente Raikkonen ne abbia ottenuta giusto qualcuna in meno. Ma non ha importanza, questo record entrerà nella storia della F1, così come il record di gare consecutive concluse da Heidfeld, che ha già superato la ventina da un po' (mi riferivo alle gare completate, non alla sua età, comunque ha già superato la ventina da un po' anche in quel senso!) e che in queste gare a volte ha ottenuto risultati di spicco e a volte no. Raikkonen era finito a 5 secondi di distanza da Hamilton e ne ha recuperati una buona metà quando è capitato l'imprevisto, al 14° giro. L'imprevisto che segnava la gara di Hamilton e di gran lunga di più quella dei ferraristi, tutto ciò grazie a un semaforino da pit-stop che non funzionava bene e che faceva rimpiangere la "paletta" altrimenti detta lollipop usata in passato dalla Ferrari e usata ancora al giorno d'oggi da tutte le altre scuderie, ciò significa che probabilmente può essere più utile del semaforino.
L'imprevisto di cui parlavo riguardava Nelsinho Piquet altrimenti detto Nelson Piquet Junior, che vorrebbe farsi chiamare solo Nelson, ma a quanto pare non ci sta riuscendo molto bene, soprattutto nei miei commenti. Nelson è infatti finito in testacoda ed è andato a sbattere dall'altra parte della pista. Un bel po' di pezzi vaganti sono finiti fino a metà pista, mentre io già mi pregustavo una situazione così: Massa sarebbe rimasto in testa e Raikkonen avrebbe scavalcato Hamilton dopo il primo pit-stop, con conseguente conservazione delle posizioni fino alla fine e doppietta Ferrari. Era troppo bello per essere vero, e infatti era solo bello ma non vero dato che l'ingresso della safety car ha smistato le carte in tavola. Le vittime sono stati immediatamente Rosberg e Kubica, senza benzina con la pit-lane chiusa, che tempo dopo avrebbero avuto lo stop&go di rito. Nelsinho intanto è uscito dalla vettura (dimostrando alla vettura medica di non averne bisogno) e ad un certo punto ha anche attraversato piuttosto velocemente la pista per tornarsene ai box). Intanto Barrichello (della serie giornata nera per il Brasile, e ancora eravamo all'inizio) ha dovuto parcheggiare a lato della pista (era stato ai box a rifornire prima dell'ingresso della SC, così come Alonso). Pare che dopo abbia cercato di lanciare i propri guanti come omaggio al pubblico che lo acclamava, ma che una folata di vento gliel'abbia impedito. Pit-lane aperta e tutti ai box a rifornire. Massa è stato chiaramente il primo ad entrare, ed è stato anche il primo a ripartire, con il bocchettone della benzina ancora inserito e un meccanico che cadeva. Massa ha percorso buona parte della pit-lane con il bocchettone inserito (rischiando di travolgere Sutil) e poi si è fermato, lasciando sfilare tutti gli altri che erano in procinto di uscire. Raikkonen è rimasto indietro come i meloni per via dello sgomento generale ai box della Ferrari. Il replay mostrerà chiaramente la seguente situazione: i pit-stop alla Ferrari avvengono con un semaforino anziché con l'addetto alla paletta, e il pilota, non vedendo dalla sua posizione se il pit-stop è finito o no, riparte quando è verde, cosa che ha fatto Massa, dato che il semaforino era verde, nonostante il bocchettone fosse ancora inserito. Dopo i suddetti episodi i meccanici della Ferrari si sono recati di corsa a cercare di riparare il danno: il bocchettone è incastrato e la visiera trasparente permette di ammirare gli occhi sbarrati di Massa... In quel momento immagino che gran parte dei ferraristi avessero ricominciato con la storia che dovrebbe darsi all’ippica, ma penso che se si fosse dato all’ippica in questo weekend il cavallo l’avrebbe disarcionato in pochi secondi.
Raikkonen, a debita distanza: "Mi dispiace per te, Felipe! Ti confesso che mi sarei sacrificato volentieri e avrei preferito che capitasse a me una cosa simile. Io, però, sarei uscito subito dalla macchina e me ne sarei andato a casa a vedermi alla TV una partita di hockey della nazionale finlandese." Massa: "E magari avrebbe anche perso!" Raikkonen: "Probabile... buon rientro in pista, Felipe." Massa: "Buon proseguimento. Attento ai cordoli, ai muri e al letargo delle renne." Raikkonen: "E ricordati che ti considero un grande amico, soprattutto quando sei tra le ultime posizioni!" Massa: "Anch'io ti considero un grande amico, ma solo quando vai a sbattere!"
Il danno era fatto e le Ferrari viaggiavano a distanza di anni luce dalla vetta. Intanto davanti c'erano piloti tipo Rosberg e Kubica, che però dovevano ancora dedicarsi a quell'attività tutt'altro che rilassante che è lo stop&go. Oltre a loro comunque Massa doveva effettuare un Drive Through, per via del rallentamento ai danni di Sutil [Sutil: "Possibile che sei sempre in mezzo ai coglioni? Ogni volta che passo nella corsia dei box rischio di finirti addosso!" Massa: "Mi pare che generalmente finisci addosso a dei muri, invece che a me, e comunque sei tu quello che sta in mezzo ai coglioni!" Sutil: "Ne sei sicuro? Se io fossi alla McLaren tu non avresti speranze di vittoria!" Massa: "Infatti, avresti i mezzi per finirmi addosso..." Sutil: "Veramente io non sono mai finito addosso a una Ferrari." Massa: "Hai ragione, questo lo devo ammettere, è stata una Ferrari a finire addosso a te in passato." Sutil: "Esatto, e pagherai per questo!" Massa: "Te lo scordi, dato che quella Ferrari non la guidavo io, ma un certo pilota proveniente dal pianeta della perfezione." Raikkonen: "Chi mi chiama?" Domenicali: "Fai la tua gara e fatti gli affari tuoi!" Raikkonen: "E poi dite che non parlo mai? Ogni volta che intervengo mi mettete tutti a tacere!" Domenicali: "Tu sei l'uomo di ghiaccio che non parla mai, adattati di nuovo a questo ruolo." Raikkonen: "Mi piego agli ordini dei signori e padroni di Maranello, pronto a combattere con tutto me stesso per ottenere una buona posizione, oggi."] e perché i meccanici erano intervenuti sulla sua macchina lontani dalla loro postazione, per cui è precipitato ulteriormente lontano dalla zona punti, e anche dalla zona occupata da altre vetture. Dietro a Rosberg e Kubica stava succedendo qualcosa di eccessivamente straordinario per passare inosservato alle menti dei telecronisti... Trulli: "Eh?! Va beh che devo ancora rifornire, ma sono tra le primissime posizioni! È il giorno più straordinario della vita di Gianfranco Mazzoni... Ah, no, dimenticavo, lui preferisce Fisichella a me e solo se io avessi Fisichella dietro potrebbe essere felice." Fisichella: "Ma lo è eccome! Sono 4° con una Force India e non c'è nemmeno Raikkonen dietro, a differenza di quella volta che capitò a Sutil!" Trulli: "Se noi due arrivassimo tra le prime posizioni, ne sarebbe estasiato, e con lui anche tutto il resto dello staff Rai!" Fisichella: "Ci puoi scommettere! Peccato che entrambi ci dobbiamo ancora fermare!" Mazzoni: "Non avreste dovuto ricordarmelo... Comunque vi fermerete dopo rispetto ad altri e per un breve tratto sarete 1° e 2°."
C'è anche da segnalare che i vari piloti tra le prime posizioni, dopo pochi giri dall'uscita della safety car, erano già a distanza di anni luce l'uno dall'altro, tanto che mentre Kubica e Fisichella sono precipitati (il primo dopo la penalità, il secondo dopo l'unico rifornimento) nella zona bassa a competere con Bourdais e Massa per salvarsi dall'ultimo posto (scoprirai solo alla fine chi è stato ad arrivare ultimo, perdendo ogni possibilità di mettersi in luce), Trulli si è salvato (per il momento) con una posizione da metà classifica mentre Rosberg si piazzava comunque in una zona di spicco. E davanti chi c'era? Nientemeno che Alonso, accreditato con una strategia di tre stop, ma che ne ha fatti solo due.
Analisi delle posizioni finali della classifica: Robert Kubica, dopo qualche giro all'ultimo posto, ha superato finalmente Massa, che girava su tempi altissimi e che poco dopo è rientrato ai box per la seconda e ultima sosta (con la tecnica del lollipop, non quella del semaforo, se no immagino che sarebbe sceso dalla vettura e avrebbe preso tutti a testate senza prima togliersi il casco), mentre i telecronisti avevano lungamente creduto che fosse Kimi Raikkonen il pilota atteso ai box. Quest'ultimo era dietro a Kovalainen ed entrambi stavano dietro a Button che evidentemente li rallentava, impedendo loro di dare prova della loro grande bravura, il che forse è stato un bene se no chissà che cos'avrebbero potuto combinare. Ad un certo punto è andata in onda la pubblicità e quando è finita c'erano Mazzoni e Capelli che facevano tra loro i commenti del caso: "Ma perché non si ferma ai box, che lì non va avanti?" Si riferivano a Raikkonen e senz'altro non si erano accorti di essere in diretta, dato che dopo qualche istante Mazzoni ha detto: "Eccoci di nuovo in onda" e ha preso a parlare con la solita intonazione. A proposito di Massa, pare che dopo il pit-stop avesse iniziato a recuperare un po', ma la sua posizione era a dir poco deprimente.
Analisi della posizione di un concorrente al titolo presente in zona punti: Hamilton era finito esattamente dietro a Coulthard (quanti pit-stop ha fatto il mascellone in totale? Mistero... forse uno soltanto), gli era staccato di mezzo secondo ma, complice il fatto che quello di Singapore è un circuito cittadino, e anche che non gli conveniva prendersi dei rischi essendo il suo diretto concorrente al titolo ben lontano dalla zona punti, non riusciva a centrare il sorpasso sulla Red-Bull che aveva davanti. Nella confusione dei pit-stop hanno passato buona parte del tempo intorno alla 5^-6^ posizione, ma entrambi potevano stare davanti a tutti, fuorché Alonso e Rosberg. Conseguentemente si può dire che fossero virtualmente 3° e virtualmente 4°, ma anche stavolta Superman non sarebbe salito sul podio e avrebbe perso la posizione, successivamente, grazie all'involontario intervento di... (questo lo scopriremo più tardi) Tra l'altro davanti a loro c'era stato Webber per un po', ma poi era uscito di pista perdendo 4 posizioni, venendo sorpassato da Coulthard, Hamilton, Vette e Heidfeld. Webber, tra l'altro, è stato il terzo ritirato della gara.
Analisi della posizione di un alieno proveniente dal pianeta della perfezione: quale posizione di spicco era occupata da Iceman? Diciamo che per buona parte del tempo si è tenuto intorno all'11^ posizione dopodiché ha iniziato a riprendersi dopo il pit-stop di Kovalainen e di Button, entrambi sono precipitati non si sa dove, mentre Raikkonen si è ritrovato dopo un po' di tempo in lotta per una posizione ai margini della zona punti con Trulli e Nakajima, che a loro volta erano in lotta tra loro (Trulli era uscito dai box proprio davanti a Nakajima). Per il momento ad avere la meglio è stato Nakajima e ad avere la peggio è stato Trulli.
Quelle che ho descritto erano situazioni che avvenivano nell'immediata seconda metà della gara, quindi intorno alle 15,00 o giù di lì dato che la gara è durata un bel po', circa un'ora e tre quarti. I telecronisti intanto si stavano un po' rasserenando, vedendo che Raikkonen stava entrando in zona punti. Successivamente è iniziata la fase dei secondi pit-stop, almeno da parte di alcuni piloti, e alcuni, tra l'altro, dovevano ancora fare il primo. Rosberg ha rifornito ed è finito indietro di alcune posizioni. Alonso, che aveva fatto il vuoto dietro di sé, quando è andato ai box è uscito di nuovo in testa, con dietro subito appiccicati Coulthard e Hamilton. Coulthard, che continuava a reggere il passo, ha frenato di poco per evitare Alonso. Hamilton non ha frenato affatto ed ha affiancato Coulthard. Il mascellone ha cercato di difendersi con decisione, Hamilton ha attaccato con altrettanta decisione e ha compiuto il sorpasso. Il dialogo virtuale tra Ron Dennis e Lewis Hamilton? Dennis: "Lo sapevo che mi avresti dato questa grande, immensa soddisfazione!" Hamilton: "Io non ho fatto niente, è tutta opera del caso che ha fatto sì che Alonso uscisse di pista proprio davanti a Coulthard." Dennis: "Ringrazio Alonso per la sua opera buona! Se non ci fosse stato lui a questo punto saresti ancora dietro al mascellone più inconcludente della storia della McLaren!" Coulthard: "Se sono stato così inconcludente, perché mi avete tenuto dal '96 fino al 2004?" Dennis: "Infatti me lo chiedo anch’io... Comunque ringrazio follemente Alonso per quello che è successo. È proprio una gara diversa dal solito... Di solito non ringrazio mai Alonso!" Hamilton ha cercato di distanziare un minimo Coulthard, mentre Mazzoni si chiedeva come si sarebbe svolto il confronto tra "i due grandi rivali della passata stagione".
Pit-stop ravvicinato per Hamilton e Coulthard, entrambi ai box nello stesso momento. Al box della Red-Bull, evidentemente, hanno deciso di mostrare tutta la loro commozione alla Ferrari per quanto accaduto fino a quel momento, ed ecco che non si sa bene cosa sia successo, ma pare che, nella fretta di tentare di superare Hamilton e la McLaren, qualcuno abbia alzato la paletta troppo presto, o che Coulthard sia partito troppo presto, ed ecco che un altro meccanico s'è ritrovato a terra dopo un tentativo di Mascella di strappare via il bocchettone, tanto per dimostrare che certe cose le possono fare alla Ferrari, ma la Red-Bull non è certo da meno! Il meccanico della Red pare esserne uscito quasi illeso, ma con una gamba dolorante, mentre il meccanico della Ferrari era stato in precedenza portato via in barella ma pare non essersi fatto nulla di grave. Conseguenze per Coulthard: ha perso alcune ulteriori posizioni in modo tale da andare a finire ai margini della zona punti (in cui sarebbe però rientrato).
Il confronto tra il mezzo finlandese e il finlandese: Nico Rosberg, pilota tedesco di origini per metà finlandesi, era in 2^ posizione, mentre dietro di lui sopraggiungeva a velocità particolarmente elevata (causa serbatoio semiscarico) una rossa vettura con a bordo un certo finlandese dagli occhi di ghiaccio. Raikkonen era... 3°! Però doveva ancora fermarsi e anche per lui valeva il discorso che non aveva senso tentare il sorpasso su Rosberg, ma soprattutto per Rosberg non aveva senso opporre resistenza. Raikkonen è stato l'ultimo a rientrare ai box ed è uscito in zona punti, non so se 5° o 6° (dato che non so con esattezza dove fosse collocato Trulli in quel momento), comunque in quella zona lì, segno evidente che, avendo compiuto due sorpassi in pista, gli altri erano frutto della strategia e che tutto sommato le cose stavano funzionando.
Mancavano 12 o 13 giri dei 61 previsti quando nelle retrovie è accaduta un po' di confusione: Fisichella e Massa erano in lotta per non so quale posizione (meglio non saperlo) quando Massa ha avuto un testacoda o un'uscita di pista ed è riuscito a rimettersi in strada; intanto sopraggiungeva Sutil che aveva più o meno tre soluzioni: 1) evitare la vettura di Massa; 2) centrare la vettura di Massa; 3) finire a muro. La prima era presumibilmente troppo indolore per un pilota che ha una certa attitudine per gli incidenti, la seconda era troppo drastica, la terza invece è quella che è stata attuata. Sutil è finito a muro, concludendo la gara con un ritiro (suo risultato alternativo all'ultima posizione). Tutto bene, niente di cambiato? Beh, non proprio... I detriti in mezzo alla pista: "Qualcuno ha intenzione di toglierci di mezzo?" Safety car, di nuovo safety car. Vantaggio che si stava cancellando a poco a poco...
Alonso: "E va beh, tanto sono veloce quanto Hamilton e l’unico che gira lento qui è Rosberg quindi sono cavoli suoi." Rosberg: "Peccato che ci sia tu davanti e non Kubica se no sul podio avremmo potuto fare un’altra foto identica a quella in cui ci siamo io, Hamilton e Kubica e siamo identici ad adesso." Hamilton: "Io se fossi in te inizierei a tremare Mr. Spaghetti, perché sono qui. E dovrebbe tremare anche Alonso!!!" Raikkonen: "Io intanto esprimo tutto il mio rammarico per la posizione di poco rilievo del mio compagno di squadra." Massa: "Non me ne frega niente del tuo rammarico!" Raikkonen: "Sei invidioso della mia posizione, vero? Ci scommetto che stai pregando affinché io vada a sbattere contro a qualche muro!" Massa: "Non c'è bisogno di pregare perché accadano queste cose, se devono succedere, succedono e basta. Rassegnati."
In quei frangenti Jarno Trulli si trovava presumibilmente in zona punti. Qualche istante dopo era ai box, fradicio di sudore e mezzo sconvolto, segno evidente che si era ritirato. Poi la gara è ripresa... mancavano 11 giri. Alonso subito avanti di secondi su secondi (mi pare un vantaggio di 6 secondi in due giri), con Rosberg che all'inizio aveva Hamilton subito dietro, ma che dopo è riuscito a prendere un po' di margine. Intanto è giunta la segnalazione che c'era un cordolo fuori sede. Intanto Mazzoni calcolava che la Ferrari, con il 5° posto di Raikkonen (dietro a Alonso, Rosberg, Hamilton, Glock), manteneva la testa della classifica costruttori. Le cose, però, dovevano andare diversamente: a quattro giri dalla fine Raikkonen è andato a muro da solo, così all'improvviso, mettendo fine in anticipo alla propria gara. Alonso: "Ma non era meglio se ci fossi stato io al posto suo? Questa gara l’avrei vinta." Tutti, a parte Raikkonen: "Non possiamo negarlo, se c'eri tu al suo posto, questa gara l'avresti vinta. Anzi, l’hai vinta nella realtà." La sua ultima vittoria risaliva al gran premio d'Italia del 2007 (quello in cui Hamilton gli rovesciò lo champagne in testa così dal nulla, mentre era in corso la foto conclusiva della premiazione) e l'ultima vittoria della Renault risaliva al gran premio del Giappone del 2006 (quello del motore rotto da Schumacher pochi istanti dopo che Alesi aveva detto "l'anno prossimo avrò più tempo per rompere le palle a Michael").
Il risultato finale è stato il seguente:
1) Fernando Alonso;
2) Nico Rosberg;
3) Lewis Hamilton;
4) Timo Glock;
5) Sebastian Vettel;
6) Nick Heidfeld;
7) David Coulthard;
8) Kazuki Nakajima;
fuori dalla zona punti: 9) Jenson Button; 10) Heikki Kovalainen; 11) Robert Kubica; 12) Sebastien Bourdais; 13) Felipe Massa; 14) Giancarlo Fisichella, a lui l'onore dell'ultimo posto. Ritirati gli altri, ma li ho già elencati.
Con questa gara:
– Lewis Hamilton, confermata lunedì scorso la penalizzazione del Belgio, si porta a +7 nella classifica piloti (secondo il televideo Rai ha messo un'ipoteca sul titolo, ma mi sembra un po' prematuro parlarne, essendoci ancora 3 gare, non dico che Hamilton non possa vincere il titolo, anzi, ha molte probabilità di vincerlo, ma non ha un vantaggio tale da poter già esprimere certi giudizi);
– il mondiale si fa sempre più una cosa a due, dato che Kubica e Raikkonen, entrambi fuori dalla zona punti oggi hanno un distacco talmente notevole da ritenere ogni rimonta quasi impossibile;
– Nico Rosberg sale sul podio per la seconda volta in carriera;
– Nick Heidfeld batte il record di gare concluse consecutivamente (finora era pari con Schumacher) inoltre si porta a pochi punti di distacco da Raikkonen in classifica;
– Kimi Raikkonen eguaglia il proprio record detenuto a pari merito con M.Schumacher di 10 giri veloci in 10 gare consecutive;
– Kazuki Nakajima conquista il suo 9° punto in pochi mesi, superando gli 8 punti ottenuti dal padre in alcuni anni di carriera;
– e soprattutto la McLaren sopravanza la Ferrari nella classifica costruttori, portandosi a +1.
Alonso aveva tagliato il traguardo imitando con le mani il becco delle papere, della serie "adesso che sono tornato alla Renault posso tornare a imitare animali in caso di vittoria" e dopo lo stacco pubblicitario era già in attesa di salire sul podio, insieme a Briatore. Il pilota della Renault si è appropriato immediatamente di una delle quattro poltroncine in serie stipate contro la parete, con il muro alla sua destra. Briatore, che teneva indosso un paio di occhiali da sole nonostante a Singapore fosse all'incirca mezzanotte, non faceva altro che contemplare Alonso, che sembrava stanco e spossato quanto Raikkonen in circostanze analoghe. Alonso ha poi preso una bottiglia d'acqua e s'è messo a scolarsela, mentre finalmente sopraggiungeva Rosberg che è andato a sedersi dalla parte completamente opposta e sembrava leggermente meno spossato del collega. A quel punto è arrivato anche Hamilton, che ha stretto la mano ad Alonso (che intanto continuava a bere), forse a Briatore, poi a Rosberg, e a quel punto è andato a sedersi di fianco a Rosberg mettendosi a chiacchierare e suppongo che stesse anche ridendo come al solito, dopodiché a tutti sono stati forniti i cappelli. Intanto Mazzoni continuava a parlare di giornata nera per la Ferrari, di rivali della stagione passata e di quant'altro, e finalmente i primi tre classificati sono saliti sul podio, scortati da Briatore che continuava a tenere gli occhiali da sole. Alonso s'è messo a esultare poi finalmente s'è calmato atteggiandosi a statua greca come generalmente accade in occasione degli inni nazionali. La posa di statua greca, però, è durata per pochi secondi dato che in pieno inno il pilota della Renault si è girato verso Hamilton mettendosi a parlare con lui, intanto Rosberg si stava atteggiando a statua, e finalmente anche Alonso e Hamilton si sono decisi a interpretare quel ruolo. Dopo gli inni c'è stata la consegna dei trofei che mi sembra che fossero piuttosto ridicoli: Alonso ha contemplato il trofeo come se fosse stata la cosa più bella del mondo e quando l'ha appoggiato per terra è rimasto chinato per un po' fissandolo a occhi sgranati, mentre gli altri si sono comportati normalmente come quando ricevono trofei in altre occasioni. Subito dopo tutti hanno raccolto le bottiglie, anche se stando a distanza di circa un metro e mezzo o due metri l'uno dall'altro, mi pare che si siano spruzzati con lo champagne, il che è un evento che mi pare piuttosto soddisfacente. Gli unici che si erano allontanati dalla loro postazione erano Rosberg e Hamilton, dato che Alonso non accennava ad allontanarsi dal trofeo che gli era stato consegnato da poco. Intanto così dal nulla Rosberg s'è avvicinato a Hamilton e gli ha tirato una pacca su un fianco e si sono messi entrambi a ridere, mentre Mazzoni ha commentato: "Ecco, vedete Alonso e Hamilton che si ignorano, i due rivali della passata stagione", ed ecco che in quel preciso istante Hamilton si è girato verso Alonso e mi pare che stesse ridendo a tutto andare. Chissà, magari aveva intercettato le parole di Mazzoni... Poi Alonso s'è messo finalmente a gironzolare il podio portando con sé il trofeo che dava anche l'impressione di essere piuttosto pesante, ed è andato a lanciare la bottiglia ai meccanici. Quello che l'ha presa l'ha anche fatta cadere per terra, ma la bottiglia è rimasta intatta. Subito dopo hanno fatto vedere il lancio di Hamilton, e si è potuto notare come i meccanici della McLaren siano più abituati di quelli della Renault a prendere al volo bottiglie, dato che la loro presa è stata molto più stabile. Infine ecco che si sono visti i meccanici della Williams anche loro con la bottiglia, segno che Rosberg l'aveva già lanciata giù, ma non era stato inquadrato mentre svolgeva questa attività. Dopodiché Mazzoni, che avrebbe presumibilmente preferito parlare ancora per un po' del disastro della Ferrari e di rivalità varie, ha provveduto a salutare cordialmente i telespettatori ed è stata data la linea a "Pole Position". Essendo le 16,10-16,15 circa e durando il programma fino alle 16,30 i presenti in studio non hanno avuto il tempo di dire più di tanto (nel mentre è stata trasmessa la conferenza stampa in cui Alonso si dichiarava soddisfatto di avere vinto, Rosberg soddisfatto di essere arrivato 2° e Hamilton soddisfatto di essere arrivato 3°), e quello che ha preso una posizione più notevole è stato Jean Alesi, criticando il sistema con il semaforino utilizzato dalla Ferrari e trovando molto più utile la paletta che veniva usata ai tempi suoi e non solo ai tempi suoi, dato che a quanto pare tutti a parte la Ferrari la utilizzano tuttora. Hanno anche fatto vedere un'intervista a Massa secondo il mio spassionato parere in quell'intervista sembrava un bambino (ma non poteva competere certo con Rosberg, che, in occasione della premiazione, dimostrava più o meno la metà dei suoi 23 anni).
NEI GIORNI SUCCESSIVI - In data 29 settembre si è scoperto che il semaforino è stato azionato da un meccanico e la reazione di Massa è sorprendente: pare che, dopo la gara, sia andato immediatamente ad abbracciare questo meccanico... Mentre il 30 settembre è uscita la notizia che pare che Montezemolo si sia lamentato dei risultati di Raikkonen dell'ultimo periodo. Ricominceranno i tormentoni?

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