sabato 25 febbraio 2017

Cutest girl in town: la Ferrari si svela

Vi capita mai di sentirvi preoccupati da voi stessi? A me sì, ultimamente di frequente, in particolare quando definisco la nuova Ferrari, presentata ieri, come "cutest girl in town".
Cos'è questo improvviso fangirlismo? Cos'è questo improvviso fangirlismo per la Ferrari, se vogliamo essere più precisi? Cos'è tutto questo improvviso pensare che, se dopo dieci anni il titolo tornasse a Maranello, forse sarebbe la cosa più bella che questo campionato potrebbe riservarci? E' stato creato un mostro, e quel mostro a quanto pare sono io, perché un tempo non avrei mai pronunciato tali affermazioni.

Ferma restando la mia convinzione che il 2017 sia l'anno della Redbull e di Verstappen, fino a prova contraria (prova contraria che sarei molto lieta di vedere con i miei occhi, perché Verstappino ha ancora molti anni a disposizione per rompere i cosiddetti e non è necessario che lo faccia già in grande stile prima ancora di avere vent'anni!), auguro buona fortuna alla Ferrari, perché sarebbe bene se facessero di meglio rispetto al 2016. Non che ci voglia tanto, ma certe cose è bene puntualizzarle.

I piloti saranno sempre Sebbiiii e Iceman e spero di vedere entrambi sul gradino più alto del podio, qualunque sia lo strascico che l'Alonsocentrismo Santanderiano ci ha lasciato. Vista la quantità di persone disposte ad affermare che Sebbiiii è il Malehhhh Assolutohhhh perché non mette tra sé e il compagno di squadra lo stesso gap che c'era a suo tempo tra Alonso e Massa, gli strascichi dell'alonsocentrismo a mio parere sono ancora troppi.

A proposito di Santander e di ciò che è accaduto circa un mese fa (secondo Santander la vettura 2017 si doveva chiamare SF17JB, invece si chiama SF70H), inoltre, siamo arrivati a un momento da "se qualcuno ha qualcosa da dire, che parli adesso o che taccia per sempre".
Dal momento che ho intenzione di parlare, invece che di tacere per sempre, vi invito caldamente a non proseguire la lettura se non volete leggere quello che penso in proposito.

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Le cronache narrano che verso la fine di gennaio Santander avesse scritto un tweet svelando in anteprima, per sbaglio, il nome della nuova monoposto. Il tweet era stato cancellato, ma si sa che tutto ciò che passa per l'etere è destinato a venire immortalato in screenshot che non guardano in faccia a nessuno e che vengono postati ovunque, in genere allo scopo di idolatrare oppure allo scopo di diffamare.
Tutto è iniziato con l'idolatria e quanto in Ferrari avessero fatto la cosa giusta, in quanto il nome SF17JB sarebbe stato senza ombra di dubbio un tributo a Jules Bianchi.
Peccato che, grazie alla mancanza di accortezza di Santander, questa storiella abbia fatto il giro del mondo proprio quando la Ferrari aveva intenzione di chiamare la propria vettura SF70 Hybrid, dove 70 è un omaggio ai 70 anni della scuderia... Anche perché, secondo la mia personalissima opinione, se volevano dedicare una vettura a Jules Bianchi avrebbero potuto farlo nel 2015 o nel 2016, invece di aspettare quest'anno perché... mhm... perché l'anno finisce con 17 che era il numero che Bianchi "aveva scelto" per gareggiare in Formula 1 (in realtà era la sua quarta opzione, perché le prime tre, ovvero 7, 27 e 77, erano tutte impegnate).
Tutto ciò ha fatto storcere il naso a parte del pubblico dei social network e i fan di Bianchi (ci metterei la mano sul fuoco che sono fan postumi, di quelli che finché era in vita lo snobbavano o gli davano dello scarso, ma che dopo la sua morte hanno iniziato a sostenere che loro l'avevano sempre voluto in Ferrari, nonostante avessero continuato a dargli dello scarso anche dopo i risultati ottenuti in Marussia) si sono indignati, perché evidentemente speravano di potere sentire dichiarazioni del tipo "gli abbiamo dedicato una monoposto, perché era quella che avrebbe guidato", perché sarebbe fin troppo facile dirlo adesso.
C'è addirittura gente che ha aperto una petizione online perché vuole che la Ferrari cambi nome alla monoposto, per mantenere fede alla parola data (non dalla squadra, ma non fa niente) e onorare il nome di Jules Bianchi (cosa che, se lo facessero così suggerito, non sarebbe onorare, ma usare il nome altrui per farsi belli agli occhi della gente). Questa non so davvero come commentarla, se non dicendo che non ho parole. Mi dispiace, posso sforzarmi in ogni modo, ma non riesco ad avere nemmeno un po' di comprensione.
Da sostenitrice di Jules Bianchi fin dai tempi in cui la gente lo definiva un brocco, mi sarebbe piaciuto tantissimo vederlo in Ferrari, ma non sono certa che avrei gradito di vedere il suo nome nella monoposto di quest'anno. Se fosse accaduto quando era in coma o nell'anno immediatamente successivo alla sua morte sarebbe stata un'altra cosa, ma così non l'avrei particolarmente gradito.
Ad ogni modo, alla fine, il punto è che, senza quel tweet di Santander, questo dibattito non ci sarebbe mai stato...

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