lunedì 6 febbraio 2017

BAHREIN + SPAGNA 2008: la Formula 1 all’epoca della Santificazione Alternata

Ancora una volta rivedere vecchi commenti è stata un’esperienza piacevole, che mi ha portata a ritrovare il commento in cui ho usato per la prima volta la locuzione “spazzino del retrobox”, in seguito divenuta “spazzino della pitlane” e utilizzata pressoché stabilmente per definire Merhi ai tempi della sua presenza in Formula 1.
Bahrein e Spagna 2008 sono stati commenti caratterizzati da un certo ferrari-centrismo, ma nulla di veramente intollerabile. Ormai i tempi in cui insultavo team o piloti così, tanto per fare qualcosa, sembrano essere passati.

Commento al Gran Premio del Bahrein: 6 Aprile 2008
ANTEPRIMA - nella settimana antecedente al gran premio sono capitati i seguenti eventi:
– Tra domenica e lunedì è uscita la notizia che il presidente della FIA Max Mosley è stato ripreso mentre partecipava a un'orgia con varie prostitute, travestito da nazista, il video è stato messo su YouTube (e immagino che parecchia gente se lo scaricherà, ed è questa la cosa più preoccupante) e tutto ciò ha fatto parecchio scandalo. I responsabili di parecchi team hanno chiesto a Mosley di dimettersi e quest'ultimo non sarà presente in Bahrein anche se non ha mostrato intenzione di dimettersi. Pare comunque che abbia organizzato (notizia di oggi) una riunione, non si sa esattamente per quando, con la FIA per discutere dello scandalo. Come la penso io, su questo scandalo? 1°: se Max Mosley vuole travestirsi da nazista e andare con tutte le prostitute che vuole, sarebbe meglio che non si facesse riprendere. 2°: chi è stato a riprenderlo? 3°: questo fatto è spacciato per notizia di sport o notizia di F1, ma non mi sembra che lo sia.
– Montezemolo ha dichiarato un'altra volta che Massa e Raikkonen sono la coppia di piloti migliore del mondo e che nessuno ha intenzione di licenziare Massa.
– È sbucata fuori altre volte la notizia che Alonso vorrebbe andare alla Ferrari. Però stavolta c'è già un miglioramento: vorrebbe, ma nessuno dà più per certo che ci andrà. Nessuno, o quasi...
GARA - Siccome sono stata a pranzo a una sagra insieme ai miei genitori e ai miei nonni avevo provveduto a puntare il videoregistratore per registrare il GP che iniziava alle 13,30, dato che non volevo perdermi l'inizio, essendomi già persa la maggior parte delle qualifiche, ieri. Non so a memoria la griglia di partenza e non l'ho copiata dal televideo dato che non mi sembrava un dettaglio di grande utilità, so solo che Massa, dopo avere dominato in gran parte delle qualifiche, ha dovuto accontentarsi del secondo tempo, dato che la pole position l'ha ottenuta Kubica, prima pole sia per lui sia per il suo team, la BMW. In seconda fila partivano Hamilton e Raikkonen, in terza Kovalainen e Heidfeld. Si può notare di conseguenza quali siano i team dominanti di questa stagione, comunque ben più variegata delle precedenti. Avendo registrato i primi giri, comunque, me li sono guardata dopo la fine della gara e della premiazione, dato che mi ero persa la diretta dei primi 5-6 giri. Purtroppo mi sono persa il cordiale saluto di Gianfranco Mazzoni, comunque, almeno non mi sono persa l'albo d'oro del circuito: due vittorie per la Renault e due per la Ferrari, con vincitori Alonso (2005, 2006), Schumacher (2004) e Massa (2007). E ora il via al commento della gara (prima della quale hanno inquadrato Ron Dennis ai box della McLaren insieme a Mansur Oejjh, lo sceicco azionista della McLaren proprietario dello yacht su cui erano andati in vacanza i componenti della McLaren l'anno scorso e padre della ragazza a cui è stato attribuito un flirt con Hamilton)..........
Era una notte buia e tempestosa, la classica "nuvola di Fantozzi" oscurava prontamente il box della McLaren e il resto del paddock era completamente illuminato dal sole, forse qualche piccola nuvola svettava su Robert Kubica, che è stato bruciato in partenza da Massa. Come? Sì, proprio così. Ma non avevano già deciso il passaggio di Alonso alla Ferrari, dopo avere relegato Massa al ruolo di spazzino del retrobox? Ah, no? Allora avevo capito male, mi sembrava di avere avuto questa impressione, probabilmente Massa sarà assunto come parrucchiere personale dell'alieno proveniente dal pianeta della perfezione con la "P" maiuscola e con la cresta maiuscola. Mentre Massa dava prova della sua capacità di gestire una gara, Hamilton dava prova della sua incapacità momentanea di mantenere la posizione. L'anno scorso in alcune gare aveva adottato la tecnica "se voi insistete a paragonarmi a Schumacher, io ho una ragione in più per zigzagare per tutta la pista in partenza", in questa occasione ha adottato la tecnica "a Ron Dennis sta antipatico Alonso, quindi vale la pena di perdere varie posizioni per andare a travolgerlo". Con ciò, naturalmente, non voglio togliere niente a Hamilton, riconoscendo che in Malesia ha fatto una buona partenza, così come in Australia Massa ha fatto una partenza non propriamente ottimale. Mentre Hamilton perdeva alcune posizioni, un po' più indietro Alonso era partito tranquillamente dal 10° posto sulla griglia con la tecnica "non ho un vettura che mi consente di sorpassare mezzo schieramento in pochi secondi, per cui mi conviene restarmene qui per evitare di finire fuori pista, casomai incontrassi Massa che potrebbe ripetere ciò che ha fatto a Barcellona nel 2007" e pochi istanti dopo si è ritrovato dietro la McLaren dell'ex compagno di squadra. Quest'ultimo, nel desiderio incontrollabile di recuperare posizioni, stesso desiderio che avrebbe avuto chiunque altro al suo posto, nel giro di poco tempo ha recuperato terreno, un po' sull'asfalto e un po' fuori pista, e ha tentato di riprendersi almeno una posizione. Purtroppo davanti a lui c'era un ostacolo non del tutto indifferente, ovvero la Renault dell'avversario. Conseguenza: Hamilton si è ritrovato in pista senza l'alettone anteriore e una necessaria sosta ai box per montarne uno l'ha relegato in 18^posizione. Intanto, mentre la Renault di Alonso, completamente illesa, continuava per la propria strada (probabilmente nella totale insoddisfazione di Ron Dennis), l'altra Renault, quella di Piquet Junior andava in testacoda. Con tutto ciò, però, ho perso di vista altri eventi che sono capitati in partenza. Tanto per cominciare c'era un alettone che vagava in mezzo alla pista staccato da una vettura, probabilmente quella di Nakajima che aveva perso varie posizioni; dopo poche curve uno dei miei piloti preferiti, Sebastian Vettel, era costretto a parcheggiare la sua Toro fuori pista, dopo un contatto con Fisichella, che continuava la sua gara senza conseguenze eccessive; Button era finito tra le ultime posizioni a causa di una collisione con qualcuno di cui non siamo tenuti a conoscere l'identità; e anche Coulthard si era piazzato tra le ultime posizioni.
Dopo pochi giri, nell'incredulità totale, il Comitato della Terza Posizione ha mandato una comunicazione all'alieno proveniente dal pianeta della perfezione: "caro Kimi, ti informiamo che il tuo abbonamento alla terza posizione è scaduto, per cui puoi sorpassare il pilota che ti precede". Raikkonen, naturalmente, non se l'è fatto ripetere due volte, e ha abbandonato la sua posizione preferita, che ha ceduto al pilota polacco della BMW Robert Kubica. In seguito Raikkonen avrebbe desiderato anche avvicinarsi a Massa per tentare in futuro di strappargli la leadership della gara, ma Massa, che aveva preventivato questa possibilità, ha iniziato a fare una lunga serie di giri veloci. In alcune occasioni Raikkonen riusciva a strappargli il tempo migliore sul giro. Tutto ciò, naturalmente, con un variare di pochi centesimi, non più di tanto, al massimo qualche decimo di tanto in tanto. Le posizioni, restavano invariate. Intanto, dietro, Heidfeld (che aveva rinnovato l'abbonamento al 4°posto dell'anno scorso) e Kovalainen precedevano la Toyota di Trulli. La presenza in 6^popolazione di un pilota italiano probabilmente riempiva di gioia i telecronisti, che però erano più interessati a ciò che poteva succedere in occasione dei pit stop.
Tra i due piloti Ferrari, Raikkonen è stato il primo a rifornire. Un giro dopo Massa. Le posizioni sono rimaste invariate, senza che nessuno si sorprendesse eccessivamente. Un altro episodio degno di nota avvenuto sempre nella prima fase della gara è stato un contatto tra Jenson Button e David Coulthard: Button stava sorpassando Coulthard, ma quest'ultimo l'ha chiuso e si sono scontrati, disperdendo un alettone in pista (quello della Honda di Button), un incidente simile a quello tra Massa e lo stesso Coulthard in Australia tre settimane fa. Intanto stavano sopraggiungendo le due Ferrari, ma Massa e poi anche Raikkonen sono riusciti a doppiare i due piloti incidentati senza troppi problemi. Quello che ha avuto i maggiori problemi di tutti è stato Jenson Button che ha dovuto ritirarsi. In seguito è stato intervistato e nel corso dell'intervista si è notato come la sua barba folta dell'anno scorso sia ora ridotta notevolmente. Per via dello sfoltimento della barba, direi che Jenson può essere definito senz'altro il vincitore morale di questa gara. Speriamo che torni anche ad avere i risultati che aveva prima che la Honda rilevasse la B.A.R., che erano discreti anche questi. Speriamo di rivederlo sul podio, è dal gran premio della tuta verde di Massa (Brasile 2006) che Button non si piazza più tra le prime posizioni, ed è dal giorno della sua prima vittoria che non vince più nessuna gara. Speriamo di rivederlo strabuzzare gli occhi in quel modo notevole ancora una volta, prima o poi. E speriamo di vedere il suo compagno di squadra Barrichello come autore di una buona prestazione, nell'occasione in cui batterà il record di partecipazioni di Riccardo Patrese. A proposito di Barrichello, hanno detto che quella di oggi era la sua 252^gara, mentre mi risulta dai miei calcoli che sia la 255^... Beh, staremo a vedere! Per tornare a Button gli è stato chiesto nell'intervista se riteneva l'incidente un normale incidente di gara o se pensava che fosse Coulthard il responsabile; Button, meno schizzato rispetto ad altri piloti, ha dichiarato che lo ritiene un normale incidente di gara. A quel punto c'erano già due ritirati, dopo il precedente ritiro di Vettel, anche lui intervistato dai giornalisti Rai. A proposito di Vettel, mi ricordo ancora la sua prima intervista, nella seconda parte della stagione 2006, dopo che era diventato collaudatore della BMW poco dopo avere compiuto 19 anni. Una delle domande che gli fecero i componenti dello staff Rai era quali parole conoscesse nella lingua italiana. Sebastian rispose che le parole italiane che conosceva erano: "ciao, come va?, primo, secondo, terzo".
Per tornare alla gara di oggi, passiamo a parlare di Hamilton. Sceso fino alla 18^posizione era ormai fuori dai giochi, ma ha comunque avuto modo di far parlare di sé. Dopo avere sorpassato Davidson, ha iniziato ad avvicinarsi a Sato e ha iniziato a farsi vedere negli specchietti della vettura guidata dall'esperto kamikaze e ha deciso di adottare la tecnica "io guido una McLaren, questo imbranato dagli occhi a mandorla guida un catorcio, per cui pretendo che questa geisha al maschile mi ceda la posizione". Sato, come intercettando questo pensiero, decide di seguire una tecnica per contrastarlo, che può essere definita nei termini "l'anno scorso, mentre tu non prendevi nemmeno un punto per avere perso due giri mentre una gru ti ripescava, io finivo la gara in sesta posizione tenendomi dietro la McLaren del tuo compagno di squadra che avevo sorpassato, per cui non vedo perché il veicolo di cui disponi dovrebbe spaventarmi... Forse sei tu che dovresti essere spaventato, io ho buttato fuori pista Schumacher, ho buttato fuori pista Trulli e chissà quanti altri, per cui non ti conviene gesticolare in alcun modo se non vuoi finire fuori gara... Anche se forse per te non cambierebbe nulla!" Non si sa se sia stato proprio questo il pensiero di Sato, ma questa è una possibile interpretazione. Sfortunatamente il piccolo samurai non è riuscito a porre l'opportuna resistenza e stavolta, a differenza che in Canada l'anno scorso, la Super Aguri si è dovuta arrendere alla supremazia McLaren.
Alcuni giri dopo Hamilton ha raggiunto Fisichella, che stava facendo un'ottima gara sulla sua Force-India. Fisichella ha iniziato a opporre resistenza nei confronti di Hamilton, della serie "credi che ti lascerò passare solo perché guidi una McLaren? Te lo scordi!" E Hamilton: "ti conviene levarti dalle scatole, che in 12 anni non hai vinto nulla! Togliti di mezzo e fammi passare, che in comune con te ho solo un ex compagno di squadra che in questo momento è davanti a entrambi!" Finalmente, dopo una decisa resistenza del pilota italiano della Force, Lewis riesce a strappargli la posizione, tornando a gesticolare. Entrambe le volte, in occasione dei suoi gesti vari, è stato prontamente criticato. Siccome sto scrivendo un commento alla gara e non facendo il processo a Lewis Hamilton, faccio solo una piccola considerazione in proposito: Hamilton ha semplicemente gesticolato, non ha ucciso nessuno, per cui non è opportuno secondo me farne un affare internazionale, ma certo è vero che se li poteva risparmiare. Che stia imitando il comportamento del suo amato team manager? A questo punto mi sorprende solo che Hamilton non sia entrato ai box della Renault per andare a insultare il fisioterapista di Alonso. A proposito della Renault, l'unico ad entrare è stato Nelsinho Piquet (successivamente intervistato), per ritirarsi per problemi tecnici.
A questo punto direi che possiamo lasciare perdere l'argomento Hamilton. In prima posizione c'era ancora Massa, secondo c'era ancora Raikkonen, e dietro di loro, anche se abbastanza distaccate, le BMW, Kovalainen e Trulli... La fase dei doppiaggi si faceva sempre più profonda (dando l'opportunità di sentire spesso il nome di Sato, che non doppiava nessuno, ma veniva doppiato), Massa e Raikkonen facevano giri un po' più veloci o un po' più lenti a seconda di chi si trovavano davanti (a un certo punto sono arrivati anche a doppiare Hamilton, tra parentesi), di tanto in tanto i cronisti accennavano al sorpasso ai box di Raikkonen la volta scorsa ai danni del compagno di squadra. Mentre Raikkonen cercava di avvicinarsi a Massa, "noi, sul pianeta della perfezione, non ci ritroviamo mai davanti dei brasiliani di bassa statura che cercano di portarci via la vittoria, per cui in qualche modo riuscirò a scavalcare il mio compagno di squadra e grande amico", Massa cercava di stargli abbastanza distaccato, "voi sul pianeta della perfezione potete andare semplicemente ad attaccarvi al tram". Anche dopo il secondo pit stop, Felipe Massa era nettamente davanti. Intanto è saltato fuori di nuovo il Comitato della Terza Posizione, che ha ricordato a Raikkonen: "Puoi anche restartene lì dove sei, che sei in una posizione di vantaggio rispetto al solito". Raikkonen, a quel punto, s'è messo calmo, anche perché non aveva intenzione di compiere eventuali errori a vantaggio di Kubica, che nel frattempo non era poi distante anni luce...
Di altri eventi salienti non ce ne sono stati. Semplicemente i cronisti si sono accorti solo a fine gara che, grazie a quel risultato, Raikkonen sarebbe diventato leader della classifica. I risultati della gara di oggi:
1) Felipe Massa, il piccolo brasiliano;
2) Kimi Raikkonen, l'alieno proveniente dal pianeta della perfezione;
3) Robert Kubica, colui che provoca un trauma chiamato "come devo pronunciare il suo cognome?" a parecchi giornalisti;
4) Nick Heidfeld, il leader della 4^posizione;
5) Heikki Kovalainen, il nuovo finlandese della McLaren;
6) Jarno Trulli, uno dei piloti più amati dai commentatori;
7) Mark Webber, che ha avuto la straordinaria occasione di farsi nominare al massimo due volte nel corso della gara;
8) Nico Rosberg, pilota che nelle interviste di tanto in tanto parla di pranzi e di spaghetti vari.
Fuori dalla zona punti: 9) Timo Glock, 10) Fernando Alonso, 11) Rubens Barrichello (in lotta con Alonso per parecchio tempo per la 10^piazza), 12) Giancarlo Fisichella, 13) Lewis Hamilton (che dopo avere sorpassato Fisichella e gesticolato, è entrato subito ai box a rifornire), 14) Kazuki Nakajima, 15) Sebastien Bourdais, 16) Anthony Davidson (prontamente pronunciato Davinson), 17) Takuma Sato (sfortunatamente sorpassato dal compagno di squadra a metà gara), 18) David Coulthard, 19) Adrian Sutil.
Nel dopogara Felipe Massa è andato ad abbracciare Stefano Domenicali, dopo essere stato inquadrato nelle vicinanze di Robert Kubica. E mentre nessuno stava per contattare "Chi l'ha visto?" per scoprire dove si trovasse Kimi Raikkonen, purtroppo non siamo stati allietati dalla visione di saltelli da canguro o dallo sventolamento di bandiere. Pazienza, se ne può fare anche a meno. Successivamente ecco che i vari piloti sono stati inquadrati mentre si levavano il casco e si sistemavano, indossando cappelli, e in quel momento la notte buia e tempestosa è stata cancellata immediatamente da una magnifica luce dorata: si trattava della cresta di Raikkonen, ritornata viva e rigogliosa come ai tempi in cui guidava la McLaren. Un particolare che mi ha reso notevolmente soddisfatta.
Dopo la consegna dei trofei (da parte di uomini del Bahrein rigorosamente in turbante e dalle folte barbe), i tre piloti hanno preso le bottiglie contenenti una bevanda analcolica al gusto di petali di rosa (perché il Bahrein è uno stato islamico) e hanno iniziato a spruzzare e a bere molto meno del solito. Massa e Kubica spruzzavano giù dal podio, Raikkonen contro la telecamera che lo stava riprendendo. Purtroppo non ha lanciato il cappello al pubblico, avrebbe potuto farlo, così avremmo rivisto la sua cresta. Le bottiglie non sono state lanciate giù ai meccanici, segno evidente che non facevano la voglia di scolarsi una bevanda al gusto di petali di rosa.

Commento al Gran Premio di Spagna: 27 Aprile 2008
Era una notte buia e tempestosa, nei giorni precedenti al gran premio di Spagna. Un uomo piuttosto fascinoso provvisto di magnifica chioma bionda acconciata in modo spettinato in modo tale da avere le sembianze di una cresta fantastica di proporzioni notevoli, entrò probabilmente a stretto contatto con un parrucchiere. La sua chioma cadde, rasata, proprio come era caduta quella di Britney Spears un anno fa. Da quell'incontro tra il crestato e il parrucchiere ne venne fuori un uomo con la testa rasata, testa rasata che una commentatrice assidua avrebbe trovato somigliante a un preservativo (e credo che sia uno dei paragoni più strani mai fatti).
Dimentichiamoci per un attimo di pettinature non particolarmente gradevoli associate al ricordo di pettinature fantastiche e procediamo.
Il gran premio di Spagna viene disputato da anni e anni, ma non conosco i nomi delle località, per cui sugli elenchi dei vincitori delle varie gare nelle varie stagioni non saprei fare un elenco accurato. Diciamo che potrei tralasciare tutti i circuiti che non erano Jerez o Montmelò e iniziare a elencare da lì in poi. A Jerez (circuito su cui adesso non si svolgono gare di F1, ma di MotoGP, meno soddisfacenti dal mio spassionato punto di vista) tutto incominciò nel 1986, la gara fu disputata come seconda gara stagionale, a metà aprile, e fu vinta da Ayrton Senna, allora pilota della Lotus provvisto di chioma piuttosto svolazzante. L'anno successivo, 1987, Nigel Mansell, allora pilota della Williams, mostrò i propri baffi folti dal gradino più alto del podio. Nel 1988 a Jerez si impose Alain Prost, pilota della McLaren che in quel periodo aveva i capelli particolarmente voluminosi (che superavano vistosamente le dimensioni della chioma che aveva Valentino Rossi negli anni scorsi) in una stagione pienamente dominata dalla McLaren con un totale di 15 vittorie su 16 gare. L'anno successivo, ovvero nel 1989, a vincere la gara fu il pilota della McLaren Ayrton Senna, in una stagione un po' meno dominata dalla McLaren rispetto alla precedente. A Jerez, nel 1990, vinse Prost, come era già successo in passato, stavolta al volante di una Ferrari. Nel 1991 il gran premio di Spagna fu spostato a Montmelò, circuito situato a Barcellona, su cui si svolgono le attuali edizioni. Tornò alla vittoria Nigel Mansell, che aveva ancora i baffi e che non era ancora diventato campione del mondo: lo sarebbe diventato l'anno successivo, mentre i baffi li avrebbe conservati ancora per alcuni anni a venire, provvedendo però in seguito a rasarseli. La gara, avvenuta tra quelle finali, fu disputata sotto la pioggia, e sotto la pioggia si svolse anche l'edizione 1992, spostata nella prima parte della stagione, e vinta nuovamente da Mansell, che negli ultimi anni era tornato alla Williams dopo una parentesi di qualche anno alla Ferrari (e sarebbe tornato alla Williams ancora una volta per qualche gara anni dopo, ottenendo alla gara conclusiva del '94 la sua ultima vittoria all'età di 41 anni). Nel 1993 tornò il sole in occasione del GP di Spagna e ci fu un'altra vittoria Williams, stavolta non di Mansell, che non stava disputando quella stagione, ma di Prost. Nel 1994 Michael Schumacher vi ottenne la pole position, ma la vittoria andò alla Williams di Hill. La gara venne disputata nel giorno del mio 6° compleanno e Coulthard esordì in Formula 1. Nella fase conclusiva della stagione venne disputata anche una gara sempre in Spagna, a Jerez, in cui risultò vincitore il pilota della Benetton Michael Schumacher, e credo che la gara fosse demonimata GP d'Europa. L'anno seguente Schumacher, pilota della Benetton, ottenne pole position e vittoria. Nel 1996, sotto la pioggia, Michael Schumacher vinse la gara. Non so in che posizione fosse partito sulla griglia di partenza, ma fu la sua prima vittoria al volante di una Ferrari. Nel 1997 vinse Jacques Villeneuve a Montmelò. Al gran premio d'Europa, tornato a Jerez, che fu quello conclusivo della stagione, Villeneuve non vinse la gara, ma il titolo: in partenza era stato sopravanzato da Michael Schumacher, che era stato a lungo leader della gara; quando per Schumacher iniziarono i problemi e il sorpasso da parte di Villeneuve era ormai inevitabile, il ferrarista tentò di buttare fuori pista il rivale, con il risultato che finì fuori pista da solo e mise Villeneuve nelle condizioni di dover racimolare un solo punto per vincere, cosa non difficile, dato che Jacques passava in testa alla gara, che terminò con una vittoria McLaren, anzi, una doppietta. A vincere fu Hakkinen, seguito da Coulthard. Entrambi lasciati passare dal neocampione del mondo. A causa di problemi avvenuti durante la premiazione la FIA cancellò il circuito di Jerez dal mondiale di Formula 1. Una curiosità: poche settimane dopo ci furono dei test del Motomondiale e il campione del mondo di 125, l'allora 18enne Valentino Rossi, fece il primo test nella categoria 250; allora grande tifoso di Jacques Villeneuve, Rossi si chinò a baciare l'asfalto della curva Dry Sec, quella in cui Schumacher era uscito di pista consegnando il titolo mondiale al rivale Villeneuve, di cui Rossi si dichiarava tifoso. Valentino, inoltre, aveva dichiarato di non provare molto interesse per la F1, ma di avere fatto una scommessa secondo la quale, se Schumacher avesse vinto il titolo, lui avrebbe dovuto andarsene in giro nudo per le strade del proprio paese. Diversi anni dopo, dopo essere diventato tester occasionale della Ferrari, Valentino Rossi cambiò evidentemente i propri gusti in fatto di F1. Nel 1998 e nel 1999, a Montmelò, Mika Hakkinen, pilota della McLaren, ottenne la vittoria, e la ottenne anche nel 2000 dopo che Michael Schumacher, partito se non sbaglio in pole position, aveva avuto problemi ai box investendo il capomeccanico della Ferrari Nigel Stepney, alias l'uomo delle polverine. Oltre ai problemi ai box iniziò ad avere problemi anche nel restare in pista e vi fu una memorabile lotta per la terza posizione praticamente ruota contro ruota tra Michael e suo fratello Ralf. Come andò a finire? Finalmente Barrichello, che era 5°, riuscì a sorpassare entrambi e Michael lasciò perdere il tentativo di "sopprimere" Ralf, dato che il team Ferrari era riuscito nell'impresa di infilare tra le prime tre posizioni uno dei due piloti, l'unico che aveva una vettura che potesse permettergli di restarci. Sul mio diario segreto dell'epoca criticai notevolmente il risultato di quella gara. Ah, dimenticavo di aggiungere che 2° era arrivato Coulthard. Dal 2001 al 2004 Michael Schumacher ottenne su questo circuito pole e vittoria, mentre nel 2005 la vittoria tornò alla McLaren e in particolare al pilota Kimi Raikkonen. Nel 2006 Michael Schumacher ottenne la pole position e Fernando Alonso, allora pilota della Renault, vinse. Ciò che fece scalpore secondo gli appassionati di statistiche era che fino ad allora Schumacher aveva ottenuto la pole al gran premio di Spagna solo negli anni in cui poi aveva vinto il titolo mondiale. Quell'anno fu un'eccezione. Nel 2007 il ferrarista Felipe Massa andò in testa fin dallo start, mentre Fernando Alonso, che aveva avuto con lui una leggera collisione, finiva sull'erba e poi terzo, restandosene serio sul gradino più basso del podio come se fosse stato Raikkonen. Alcuni mesi dopo, al Nerburgring, Alonso accusò Massa di avere provocato un incidente tra di loro dicendo "l'hai fatto apposta, come a Barcellona", riferendosi al leggero contatto che c'era stato tra i due.
Quest'anno tutto è iniziato con i test del venerdì, che come al solito non hanno dato alcuna varietà a proposito dei risultati. So che Raikkonen ha fatto il miglior tempo in entrambe le sessioni, ed è una cosa ormai risaputa, va sempre a finire così. In una delle due sessioni, inoltre, si sono messe in luce le due Renault, ormai date per spacciate all'unanimità dopo le prime tre gare. Venerdì 25 aprile era anche il compleanno di Felipe Massa, per l'esattezza il suo 27° compleanno, anche se dall'aspetto Felipe sembra più giovane, almeno a mio parere.
Prima di passare alle cose più propriamente connesse alla gara, vorrei infilare qui una notizia di "gossip" che ho letto in internet e che riguarda Mika Hakkinen. Pare che (notizia risalente a un paio di mesi fa) Hakkinen e sua moglie Erja abbiano deciso di divorziare. Ho letto in internet che l'ex pilota Hans-Joachim Stuck (che ha una notevole una somiglianza con il personaggio di "Ghost" che spingeva Patrick Swayze giù dalla metropolitana) aveva definito Mika & Erja come "una versione finlandese di Michael Schumacher e Corinna". Gli articoli, inoltre, mostravano sorpresa per il divorzio tra Hakkinen e la moglie, dato che stavano sempre insieme. A mio parere anche un altro divorzio dovrebbe sorprendere: qualcuno si ricorda una certa Lisa Dennis che in un'occasione abbracciava e consolava il marito Ron in lacrime, e qualche mese dopo gli ha chiesto il divorzio?
Sabato 26 aprile ci sono state le qualifiche, iniziate con Massa che abbracciava il consulente della Ferrari Michael Schumacher. Non mi sorprende che si siano abbracciati, dato che anche quando erano compagni di squadra amavano farlo in continuazione. Successivamente è stata data una notizia veramente agghiacciante, che faceva congelare il sangue nelle vene: Kimi Raikkonen s'è rasato i capelli. Dopo la sua cresta scombinata e sporgente verso sinistra di notevole interesse visionata in Malesia e dopo il crestone paragonabile a quello di una volta comparso in Bahrein, mi ero già abituata a vederlo con la sua chioma rigogliosa... E invece non è stato così e quella chioma è caduta sotto le lame di forbici e rasoi. Evidentemente Raikkonen ha avuto una perdita di personalità e si credeva Lewis Hamilton, quando è andato a farsi rasare i capelli. Solo che, mentre Lewis rasato sta bene, Kimi non sta altrettanto bene. Credo che quelli che sui blog hanno scritto che Hamilton è orribile dovrebbero fare un confronto tra i due e potrebbero notare che, con i loro look attuali, Hamilton è mille volte meglio del neorasato!
Dopo la notizia agghiacciante, però, c'è sempre una notizia allietante, così abbiamo appreso che la Honda aveva deciso di finanziare questa gara per la sua scuderia satellite, la Super Aguri, che ancora non ha ricevuto il finanziamento che aspettava da qualche nuovo proprietario o qualche sponsor, non ho ben capito... Sta di fatto che la Super Aguri era presente e che schierava in pista Sato e Davidson, purtroppo relegati in ultima fila e, particolare ancora più sconvolgente, l'ultimo tempo l'avrebbe fatto proprio Sato. A mio parere avrebbe dovuto arrivare primo.
Altra notizia è che il mio calcolo sulle gare a cui Barrichello ha preso parte era corretto: quella di oggi era la sua 256^ gara (eguagliato il record di Riccardo Patrese), il conteggio di due gare in meno è dovuto al fatto che alcune statistiche non considerano come gare effettuate due gare in cui nel 2002 Barry rimase fermo sulla griglia di partenza. A mio parere, però, sarebbe opportuno contarle. A proposito di Barry, aveva anche un casco con colorazione particolare per celebrare questo evento. Pare che chi in occasioni speciali indossa caschi o tute con colorazioni diverse, tendenzialmente finisca per avere risultati scarsi o gare difficili (per esempio Schumacher, con il casco che indossava in occasione della sua ultima gara con scritte tutte le sue vittorie, che ebbe problemi in qualifica e forò anche una gomma in gara), ma per sfatare questo mito basta citare altri esempi in cui non è avvenuto niente di tutto ciò (mi pare infatti che nella stessa gara citata poco fa un certo pilota brasiliano della Ferrari, che mi pare si chiami Felipe Massa o qualcosa del genere, indossasse una tuta verde anziché rossa e che abbia dominato la gara, ed era talmente avanti rispetto agli altri che neanche veniva considerato perché tanto stava facendo gara a sé).
Quando la Q1 è finita sono usciti più o meno i soliti, e la Q2 non è stata particolarmente sorprendente, se non per l'eliminazione delle Williams, in particolare per l'eliminazione di Rosberg. E...sorpresa: le due Renault entravano nella top ten, con grande soddisfazione del pubblico spagnolo, che sventolava bandiere della Spagna e bandiere della regione delle Asturie, da cui proviene Alonso. A proposito del pubblico, la quasi totalità era composta da fan di Alonso, cosa che in Italia non avviene per i piloti italiani. Comunque ho notato che, tra il pubblico, c'era gente che indossava cappelli della Ferrari e anche uno che teneva una bandiera del Brasile.
In Q3 sono iniziate le sorprese. Tanto per cominciare vi avevano avuto accesso le due Ferrari, le due McLaren, le due BMW, le due Renault, poi Webber e Trulli. E qui niente di eccezionale, se non fosse per la presenza di entrambe le Renault, dato che in genere almeno una (e in genere sempre quella) restava esclusa dalla top ten. Non la tiro molto per le lunghe, basta pensare che, mentre sembrava che la pole si decidesse tra Hamilton, Massa, Raikkonen e pochi altri, il pubblico spagnolo si è ritrovato a esplodere in un boato che significava solo una cosa: anche i commentatori italiani, dichiaratamente fan di Fisichella e Trulli, stavano acclamando un ex compagno di squadra di entrambi, ovvero Fernando Alonso, che aveva appena ottenuto la pole position... Pole provvisoria, avrebbero fatto meglio a dire, dato che il boato del pubblico si è alleggerito dopo qualche istante, quando Raikkonen batteva il tempo del pilota della Renault. Kimi Raikkonen ha ottenuto la pole per una manciata di centesimi (e, al contrario di Sato, avrebbe meritato, per via del cambiamento in peggio di pettinatura, di partire ultimo anziché primo) a seguire Alonso e Massa, che hanno partecipato insieme a lui alla conferenza stampa. Nonostante la presenza di un cappello, si notava chiaramente che da esso non usciva traccia di una chioma biondiccia ormai dimenticata, e si poteva intuire chiaramente che se Raikkon avesse tolto il cappello non avrebbe certo esibito una pettinatura molto affascinante e degna di essere contemplata. A seguire, in seconda fila accanto a Massa, sarebbe partito Kubica, dopodiché gli altri, non ricordo con esattezza in che posizioni, ricordo solo che l'ultimo tempo, tra la top ten, l'ha ottenuto Piquet Jr. Un'ulteriore segnalazione di un fatto avvenuto durante le qualifiche è l'inquadratura di Fabrizio Borra, il fisioterapista di Alonso.
Un cordiale saluto da Gianfranco Mazzoni è arrivato verso le 13,50 di domenica, e il nostro commentatore preferito ha iniziato a parlare, sia della gara sia dei soliti argomenti che non coincidono esattamente con i miei interessi, però senza accennare alla spy story, e ciò mi è sembrato positivo. Tra gli argomenti che non coincidono esattamente con i miei interessi, segnalo (e non aggiungo altro): il caso Mosley-travestimenti da nazista-prostitute varie; il tormentone Alonso-Ferrari; la rivalità dello scorso anno Alonso-Hamilton (stavolta senza accenni ai rallentamenti). Altro evento che hanno trattato è un film che potrebbero fare sulla biografia di Schumacher, in cui il pilota in questione interpreterebbe il ruolo di sé stesso, anche se non ha ancora dato alcuna conferma.
Inoltre pare che il prossimo anno dovremmo rinunciare a due presenze storiche della Formula 1, ma che in compenso aumenterà il numero di piloti parenti di piloti del passato. Pare infatti che al posto di Barrichello, alla Honda, forse ci sarà Marco Andretti, mentre c'è la sporadica possibilità di avere alla Toro Rosso un certo Buemi, nostro coetaneo (mi pare che di nome si chiami Sebastian o Sebastien... che sia per questo che gli attribuiscono un posto alla Toro?), anche se sembra più probabile la presenza di Bruno Senna, che prenderebbe il posto di Sebastian Vettel, che passerebbe alla Red-Bull al posto di David Coulthard. A questo punto verrebbe da chiedersi anche che fine ha fatto Roldan Rodriguez, che doveva andare alla Toro ma non c'è andato, che doveva andare alla Force India ma non c'è andato... ma lasciamo perdere, non voglio sollevare dubbi di vario genere.
Mentre Mazzoni parlava a raffica, i semafori si accendevano e poi si spegnevano. Raikkonen ha fatto uno scatto da toro per restare in testa... Che delusione per me che mi immaginavo che un torero lo fermasse sventolando un drappo rosso (meglio di no, Alonso con un drappo rosso susciterebbe troppe considerazioni a proposito di un certo team che mette in pista vetture rosse), mentre anche Massa superava il torero in questione. Speravo almeno che entrambi (non dimentichiamoci che Alonso e Massa fanno parte dell'elenco dei miei piloti preferiti) sopravanzassero il neorasato, ma ciò non è successo.
A quel punto una certa Milly era dispiaciuta dal non avere a disposizione un poster del suo coetaneo Vettel da appendere alle pareti nel caso il pilota in questione fosse uscito indenne dalle prime curve, ma purtroppo il motivo del suo dispiacere è presto cambiato, perché Vettel è stato centrato da Sutil che ha portato all'ingresso della Safety Car dopo il ritiro di entrambi. A proposito di Vettel, pare che quest'anno sia stato colpito dalla "maledizione dell'impossibilità di arrivare a fine gara al volante di una Toro Rosso", ovvero quella che l'anno scorso, per mancata sperimentazione di altre versioni convincenti, si chiamava semplicemente "maledizione dell'impossibilità di arrivare a fine gara a chiunque si chiami Vitantonio Liuzzi detto Tonio". A proposito di Vettel, abbiamo potuto notare tutto il suo disappunto mentre se ne stava a lato della pista dopo il ritiro e abbiamo potuto notare che, a differenza d'altri, in occasione del ritiro si toglie il casco. Successivamente è stato intervistato. E oltre a lui è stato intervistato diverse volte anche il suo ex compagno di squadra Vitantonio Liuzzi, ora collaudatore della Force India, che viene intervistato più spesso rispetto ai piloti del suddetto team.
A questo punto ricordo com'era la situazione davanti: Raikkonen, l'alieno proveniente dal pianeta della perfezione, frutto dell'unione tra alieni e preservativi, era riuscito a mantenere la posizione, mentre Massa aveva sopravanzato il torero utilizzando una strategia riassumibile con le parole "non importa se il pubblico spagnolo mi lancerà tante maledizioni quante ne ha lanciate l'anno scorso a Hamilton e a Denns, l'importante è superare Alonso senza entrare in contatto con lui, dato che non vorrei essere inquadrato in mondovisione mentre lo insulto a fine gara, e cercare di superare anche l'altro alieno là davanti, con estremo disappunto di buona parte dei ferraristi". Massa non ha sorpassato Raikkonen, che ha mantenuto la leadership fermamente saldo al proprio obiettivo ("non sarà un anonimo brasiliano di bassa statura a superarmi, anche se è stato in grado di superare il mio compagno di squadra Alonso... ah, già, è vero, Alonso non guida la Ferrari, nonostante lo pensino tutti... ma secondo me sono tutti ubriachi quelli che lo pensano, bevono più alcool di quanto ne bevevo io quando ero alla McLaren"), mentre dietro Kubica perdeva terreno e qualche posizione. Con l'ingresso della SC e la conseguente neutralizzazione (causa incidente Sutil-Vettel), già mi pregustavo una "ripartenza" piena di sorprese, sorpassi e quant'altro, e si può immaginare la mia delusione nel vedere che, non solo l'uomo di ghiaccio senza capelli era ancora in testa, ma soprattutto Sato era ancora ultimo.
Più che sorpassi, a sorprendere un po' sono stati i ritiri. Neanche più di tanto, però. Mentre Alonso era tra le prime posizioni, si ritirava il suo compagno di squadra, Nelson Piquet Junior alias Nelsinho, il cui padre, non inquadrato, era ai box della Renault (dentro ai quali hanno inquadrato Bernie Ecclestone all'inizio, nei pressi di Flavio Briatore). Presumo che il ritiro fosse dovuto a problemi tecnici. Successivamente Piquet Jr. ha provveduto ad andare a rintanarsi ai box della Renault deciso a non rilasciare interviste. In seguito anche Sebastien Bourdais (poi intervistato) e Anthony Davidson si sono ritirati, restando però nell'anonimato, cosa che avviene abbastanza di frequente. A proposito della Toro Rosso, pare che alcuni componenti del team avessero fatto una specie di scommessa con la Ferrari, nella gara inaugurale, che chi otteneva più o meno punti rispetto all'altro team pagava una cena per tutti, e a sorpresa a fare più punti era stata proprio la Toro Rosso (2 punti di Bourdais ultimo classificato, con 1 punto di Raikkonen primo dei ritirati; con i loro compagni di squadra fuori gioco).
In seguito sono iniziati i pit stop, alcuni più lunghi, altri più corti, la situazione era un po' incerta, non si capiva praticamente nulla, come al solito in fase di pit stop, se non che Alonso sembrava avere perso qualche posizione e che buona parte dei piloti optavano per le due soste. Se alla caotica fase dei rifornimenti ci aggiungiamo anche l'incidente e la Safety Car, la capacità di comprendere che cosa succede in pista e quali sono le varie posizioni scende dal 40% al 20%, anche perché tutta la concentrazione va per l'evento alternativo. Intorno al 22° giro l'inquadratura, che fino a poco prima era su tutt'altro, si è spostata su una vettura mezza fracassata incastrata dentro una barriera di protezione. Scena agghiacciante, anche senza avere visto l'incidente che aveva provocato la suddetta scena. Dalla colorazione di quel poco che si vedeva della vettura, si comprendeva che era una McLaren. La McLaren di Kovalainen... O meglio quello che restava della McLaren di Kovalainen. Dopo il panico iniziale si è lentamente appreso che Kovalainen non è stato immediatamente tirato fuori dalla vettura perché prima la vettura doveva essere tirata fuori dalla barriera di protezione in cui era incastrata. Successivamente è stato portato via in barella e ha alzato un braccio, poi è stato trasportato in elicottero in un ospedale, più che altro per un controllo, dato che le sue condizioni di salute erano buone. E ora, dopo avere parlato delle condizioni di salute di Heikki che mi sembrano più importanti rispetto alle supposizioni a proposito di gomme forate e ai paragoni con incidenti dell'anno scorso o del 1999, passiamo alla dinamica dell'incidente: la gomma anteriore sinistra è scoppiata dopo l'impatto con un sasso o simile e la vettura è slittata fuori pista fino all'impatto con la bandiera di protezione. Più o meno come era successo a Hamilton nelle prove del GP del Nuerburgring dell'anno scorso. A proposito di Kova, è stato definito un "finlandese atipico" dallo staff Rai ed è stato segnalato che ha molti amici tra i vari piloti.
Mentre era in pista la Safety Car (ovvero per vari giri), Heidfeld ha dovuto rifornire presumibilmente in un momento in cui non si poteva (dopo ha ricevuto una penalità), mentre Barrichello, uscito dai box (dopo che la pitlane era stata aperta), non si sa bene se per un leggero contatto o no, ha danneggiato l'ala anteriore ed ha fatto un giro quasi completo con l'ala anteriore svolazzante che rischiava di causargli problemi ben peggiori. Mi pare poi che quest'ala anteriore si sia staccata, almeno in parte, finendo comunque a lato della pista e non intralciando particolarmente. Barrichello è riuscito a rientrare ai box, ma la sua 256^ gara non si è prolungata oltre: si è ritirato senza che ciò fosse particolarmente segnalato, e un po' di tempo dopo anziché starsene in pista a bordo di una Honda se ne stava ai box, fuori dalla vettura. Speriamo che la prossima volta, in cui diventerà un recordman con la gara n°257, abbia un risultato migliore.
Passiamo oltre... Parecchi fan spagnoli erano venuti lì per vedere Alonso ed erano ben soddisfatti del fatto che si trovasse tra le prime posizioni (anche se non più tra le primissime). Era passata da poco la metà della gara quando si è vista una Renault che rallentava notevolmente. Purtroppo nessun torero si sarebbe più gettato sui piloti che gli stavano davanti nel ruolo di tori scatenati, Alonso si trovava a bordo di una vettura il cui motore stava facendo la fine di molti motori montati in passato su varie McLaren guidate dall'alieno proveniente dal pianeta della perfezione, in un periodo in cui non si sapeva ancora di queste origini così perfette del neorasato. Uno dei fantastici quattro era fuori gara, o meglio, uno dei magnifici sette era fuori gara (tra i magnifici sette sono compresi i piloti di Ferrari, McLaren, BMW, a cui si aggiunge Alonso... quindi era il secondo dei magnifici sette fuori gara, dopo Kova). A quel punto hanno inquadrato una ragazza tra il pubblico, che visto il cappello e gli indumenti che indossava era chiaramente una fan di Alonso, e la prima cosa che ho notato è che questa ragazza, oltre ad essere una fan di Alonso, gli somigliava anche, pur avendo lineamenti femminili. Poi s'è visto Alonso che applaudiva il pubblico che lo stava acclamando. In seguito siamo stati informati che Alonso aspettava una vettura di servizio che lo portasse ai box, ma in realtà lo si è visto a bordo pista mentre parlava con uno sconosciuto a petto nudo che indossava un paio di pantaloncini, di cui naturalmente non sappiamo l'identità. A quel punto anch'io mi sono rassegnata, come i fan di Alonso, ormai entrambe le Renault erano fuori gara, e ho concentrato le mie speranze su Sato, che sognavo di vedere mentre sorpassava ad uno ad uno tutti gli altri e vinceva la gara. Come si puà facilmente immaginare, tutto ciò non è accaduto. A proposito di Alonso, dato che stavo parlando di lui, pare che abbia indetto un concorso in cui selezionerà un fan che lo segua per tutta la stagione, per 3000 euro al mese. I commentatori hanno detto che più o meno trentamila fan di Alonso si sono iscritti a questo concorso. E lo credo bene, non è da tutti i giorni guadagnare 3000 euro al mese limitandosi a starsene al seguito di Alonso. Ho letto che anche su un blog ne parlavano, si tratta di una manovra pubblicitaria architettata da uno degli sponsor della Renault.
Adesso, però, forse è meglio fare il punto della situazione... Nelle prime tre posizioni c'erano i tre superstiti tra i fantastici quattro, ovvero Raikkonen, Massa, Hamilton. A quel punto probabilmente il Comitato della Terza Posizione avrà segnalato all'alieno rasato che era suo dovere far passare i due piloti che lo seguivano e appropriarsi della posizione a cui era abbonato. L'alieno rasato, però, probabilmente avrà fatto notare al Comitato della Terza Posizione che il suo abbonamento è scaduto già da parecchio tempo. A quel punto sarà arrivato anche il Comitato della Cresta Accentuata, che si sarà lamentato per la pettinatura assunta di recente dall'alieno. A quel punto, però, ci avrà pensato senz'altro il Comitato della Rasatura a mettere tutto a tacere (primo tra tutti Raikkonen, che quando si tratta di tacere non dice mai di no), segnalando l'iscrizione di Raikkonen a questo nuovo comitato.
Dopo l'intervento del Comitato della Terza Posizione, del Comitato della Cresta Accentuata e di quello della Rasatura, ci ha pensato il Comitato dei Motori Rotti a intervenire. Non contento della fumata di motore della Renault di Alonso (in seguito intervistato), pare abbia mandato la segnalazione: "è necessario che il motore di una vettura guidata da un pilota finlandese si rompa all'istante, per cui il motore della Ferrari n°1 è pregato di rompersi senza fare storie". Memore del gran premio del Giappone dell'anno scorso, in cui la Ferrari fu informata tramite email a gara già inoltrata dell'assetto obbligatorio da utilizzare, suppongo che la comunicazione sia arrivata in ritardo al motore Ferrari, per cui il Comitato del Motore Rotto ha presumibilmente deciso di accontentarsi del motore della Williams guidata da Rosberg, che è pur sempre finlandese per metà. Rosberg è sceso dalla vettura e, comportandosi come Raikkonen, è rientrato ai box vicini con il casco in testa. Vista la somiglianza riscontrata tra Nico Rosberg e Leonardo Di Caprio avrebbe potuto togliere il casco e indossare una maschera di ferro.
Dopo il ritiro di Rosberg non ce ne sono stati altri, ma sono accaduti comunque alcuni episodi degni di nota. Tre in particolare: l'incidente tra Coulthard e Glock che ha costretto Coulthard all'ultima posizione, la lotta per una posizione non troppo ottimale tra Fisichella e Heidfeld, la lotta tra Sato e Coulthard per non arrivare ultimo.
Le cose sono andate così:
1) Takuma Sato era saldamente in ultima posizione, vista la non esatta supremazia della sua Super Aguri. Sembrava che avrebbe potuto stare davanti a Button e a Fisichella, così almeno si intravedeva dalla comunicazione che ha ricevuto dai box, ma evidentemente era solo un'utopia destinata a crollare, come la speranza di vedere Sato sul podio in questa gara. Sembrava un sogno anche quello di non vederlo arrivare ultimo, ma è accaduto un evento inaspettato. Proprio mentre ero in bagno, e non me lo sono visto in diretta, c'è stato un contatto tra il mascellone per eccellenza David Coulthard (che, devo ammetterlo, sta diventando, quest'anno, decisamente più anonimo del solito, a parte nelle occasioni di incidenti ormai sempre più frequenti) e il campione di GP2 Timo Glock. Mascella è finito ai box e quando è rientrato in pista era 13° e ultimo, segno che Taku aveva recuperato una posizione. A proposito di Coulthard, all'inizio della stagione pareva che Vettel potrebbe passare alla Red-Bull già a metà anno, e ciò significherebbe che Mascella potrebbe essere fuori già prima della fine dell'anno. A questo punto non ci resta che sperare, per essere ancora allietate della sua presenza, che i suoi probabili sostituti restino fino alla fine in lotta per il titolo nel campionato di GP2, in modo tale che non vengano piazzati in F1 alla Toro Rosso, anche se dubito che accadrà, dato che pare che le gare di GP2 ultimamente vengano vinte sempre più spesso da Kobayashi. Però c'è anche il lato positivo che se Vettel passasse quest'anno dalla TR alla RB potrebbe ottenere già da quest'anno dei risultati più soddisfacenti. Beh, staremo a vedere...
2) Giancarlo Fisichella, a bordo di una Force India, si avvicinava a poco a poco alla zona punti, anche se tallonato dal pilota della BMW Nick Heidfeld, che, con grande disappunto del Comitato della Quarta Posizione, era precipitato indietro dopo una penalità. Fisichella, memore della gara del Bahrein, era deciso a seguire il suo obiettivo primario, ovvero "se l'altra volta ho tenuto dietro Lewis il Gesticolatore, a bordo di una McRon, stavolta posso tenere dietro almeno per un po' una BMW". Ma Nick, deciso a non restargli dietro, era anche lui fermo sui propri obiettivi: "non posso stare dietro a una Force India, se non voglio essere radiato dal Comitato della Quarta Posizione! so già che non arriverò quarto, ma non starò dietro a un pilota inferiore a me per via dell'assenza di barbe folte!" Così, dopo una decisa lotta per strappare la posizione al pilota italiano, Heidfeld l'ha superato. I commentatori Rai, anziché mandare maledizioni al pilota della BMW, si sono ritrovati costretti ad accettare l'inferiorità della vettura guidata dal loro idolo Giancarlo Fisichella. Alla fine, comunque, nessuno dei due piloti ha raggiunto la zona punti.
3) La Super Aguri di Sato resisteva ancora agli attacchi di Coulthard, che gli era ormai negli scarichi e sembrava ripetergli con voce martellante: "levati dalle scatole, essere inferiore! voi di un metro e sessanta dovete arrendervi alla superiorità di noi uomini di statura normale che in confronto a voi sembrano dei giganti! Fammi passare, finta geisha dal crestino, prima che la presenza in Formula 1 di Sebastien Buemi o Bruno Senna mi impedisca di portare a termine un sorpasso!" Bisogna precisare anche che l'ala anteriore della vettura-killer del piccolo kamikaze era danneggiata, per via di una probabile collisione al via, commissionata a Sato dal Comitato del Tamponamento, ma il piccolo samurai era deciso a non mollare, cercando di resistere alla più competitiva e più veloce Red-Bull. Poi gli è arrivata una comunicazione dai box, che non era "non preoccuparti, arriveranno degli aerei kamikaze a difenderti", ma "se i finanziatori non ci danno soldi, tu non avrai altre vetture a parte quel catorcio che ti ritrovi, per cui ti conviene conservarlo intatto fino alla fine, anche se dovrai arrivare ultimo invece che penultimo, se no in un prossimo futuro resterai a piedi". A malincuore Takuma ha dovuto accettare di far passare il mascellone, invidiandolo per la 12^ posizione, oltre che per la sua accentuatissima mascella che gli permette di non passare mai inosservato. Il mio disappunto, in questa occasione, è aumentato notevolmente, ma ci sono ancora parecchie gare e possiamo contare sulla speranza che Takuma le vinca tutte, divenendo campione mondiale...
La gara è proseguita per gli ultimi giri, mentre purtroppo il mio coetaneo Vettel non si decideva a ricomparire in pista recuperando una buona sessantina di giri su tutti gli altri (in totale erano 66) e non ha potuto vincere la gara. A tagliare il traguardo in prima posizione è stato Kimi Raikkonen, seguito dal compagno di squadra Felipe Massa.
In poche parole sono arrivati in zona punti i seguenti piloti:
1) Kimi Raikkonen;
2) Felipe Massa;
3) Lewis Hamilton;
4) Robert Kubica;
5) Mark Webber;
6) Jenson Button;
7) l'aspirante kamikaze Kazuki Nakajima;
8) l'idolo dei commentatori Jarno Trulli.
Fuori dalla zona punti: 9) Nick Heidfeld, 10) l'altro idolo dei commentatori Giancarlo Fisichella, 11) Timo Glock, 12) l'uomo dalla mascella accentuata David Coulthard, 13) il migliore pilota di tutti i tempi Takuma Sato.
La premiazione s'è svolta in modo statuario, infatti i piloti se ne stavano immobili come delle statue, in particolare due di loro, dato che Massa faceva qualche leggero movimento. Quando si è arrivati al momento degli spruzzi di spumante, si è potuto notare come Hamilton spruzzava giù dal podio ai meccanici, Massa (che era il più sorridente lì in mezzo) spruzzava contro la telecamera che lo stava riprendendo, mentre Raikkonen se ne stava a debita distanza non preoccupandosi del fatto che qualcuno avrebbe potuto avvertire "Chi l'ha visto". In seguito è iniziato Pole Position, ma a quel punto ho passato il telecomando a mio padre dicendogli che poteva tranquillamente guardare altro.

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