sabato 16 dicembre 2023

Quarantadue sorpassi per la leadership e la prima vittoria di Stewart: GP Italia 1965

Visto che non si fa altro che parlare di duellihhhh e sorpassihhhh che rendono i gran premi interessanti, ho deciso di dedicarmi a una piccola ricerca e scoprire quale sia stato il gran premio che, nella storia della Formula 1, ha avuto il maggior numero non di sorpassi in generale, ma di sorpassi per la prima posizione. Mi dicevo: sarà un gran premio che viene, a distanza di tanti anni, esaltato in tutte le salse come uno dei più emozionanti di sempre, che viene narrato con toni altisonanti... e invece no, niente, anche se probabilmente i titoli altisonanti se li meriterebbe.
Probabilmente perché ho provato a cercare video d'epoca su Youtube, ma niente, dobbiamo accontentarci di qualche cronaca scritta: correva l'anno 1965 e, dato che Monza nella configurazione dei tempi favoriva i cambi di leadership e posizioni in generale, non c'era dubbio che fosse proprio quella, la sede di un simile evento. I cambi di leadership sono stati in totale ben quarantadue!

Va bene tutto, va bene i tempi lontani, va bene che i piloti degli anni '60 erano scarsi di default, perché tra i migliori di sempre si considera solo gente che in Formula 1 vi ha gareggiato dagli anni '80 in poi, bonus se anziche '80 si inizia dagli anni '90. Però ecco, un minimo di rispetto per i piloti del passato più passato ci vorrebbe: il duello per la leadership, perdurato dall'inizio alla fine, ha visto come protagonisti Jim Clark, Graham Hill e Jackie Stewart! Non mi pare esattamente roba da poco.
Al duello sembra essersi unito per un breve e fugace istante anche John Surtees, che guidava una Ferrari, e nonostante il suo ritiro poco più tardi, quando mancava ancora tanto alla bandiera a scacchi, dovrebbe avere reso falsato questo gran premio... e niente, neanche le lamentele per il fatto che a lottare per la vittoria ci fossero una Lotus e due BRM. Forse era una gara noiosa di default, dato che Clark aveva dominato il campionato, già assegnato in largo anticipo.

Ci sono domande a cui non c'è risposta ed effettivamente il karma è intervenuto a ricordare a Clark che un pilota che non sta al volante di una Rossa non può dominare un mondiale così come se niente fosse. Nelle fasi conclusive della gara è stato lasciato a piedi dalla sua vettura, con Stewart e Hill a competere per la prima posizione.
Incredibile ma vero, c'è pure un semi-kompl8, quantomeno per gli standard odierni! Graham Hill infatti era all'epoca un campione affermato nonché prima guida: era lecito aspettarsi che Stewart si levasse gentilmente di mezzo e gli cedesse la strada.
Eppure Hill, favorito dal fatto che, a quanto pareva, i fan degli anni '60 non bollavano i piloti come incapaci per il minimo errore, ha messo le ruote sull'erba all'ultimo giro, perdendo terreno quel tanto che ha consentito a Stewart di procacciarsi la prima vittoria in Formula 1.

Il podio è stato completato da Dan Gurney su Brabham, mentre hanno concluso la zona punti Lorenzo Bandini su Ferrari, Bruce McLaren su Cooper e Richard Attwood su Lotus. L'attrition rate è stato molto elevato: soltanto nove vetture sono arrivate a vedere il traguardo.
Era l'ottavo evento della stagione, l'ultimo disputato in Europa, il mondiale sarebbe finito con gli eventi di Watkins Glen e Città del Messico.


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Milly Sunshine