giovedì 7 dicembre 2023

Gli angusti e tortuosi rewatch: GP Monaco 2002

Montecarlo, 26 maggio 2002: sono passate due settimane dal celebre ordine di scuderia del GP d'Austria e le polemiche in questione non si sono ancora placate. Nei giorni antecedenti al gran premio, piloti di altre scuderie vengono interpellati in proposito, con alcune interviste infilate nel video di highlight che ho visto per scrivere questo resoconto. In sintesi, secondo Jacques Villeneuve, ai tempi dei very uominy non sarebbe successo il teatrino del podio, perché se i piloti sono very uominy accettano di essere fischiati senza scambiarsi posizione sul podio, mentre secondo David Coulthard ai tempi dei very uominy i piloti proseguivano la propria gara addirittura sulla vettura dei compagni di squadra, quindi se i giornalisti fossero very uominy non farebbero caciara per due settimane.
Il top dei top è comunque Juan Pablo Montoya, che interpellato se alla Williams potrebbe succedere la stessa cosa ridacchia affermando che tra lui e il suo compagno di squadra non funzionerebbe. Comunque sia, al momento si procaccia la pole position, precedendo Coulthard.


David si porta in testa al via, segue Montoya, seguono Michael e Ralf Schumacher partiti affiancati, dalla terza e quarta posizione in griglia. Rubens Barrichello parte quinto, ma viene sfilato da Jarno Trulli e Kimi Raikkonen, con le posizioni tra i primi sette destinate di fatto a rimanere invariate per qualcosa come metà gara.
In compenso, dietro di loro c'è chi ne combina di tutti i colori, è il caso di Allan McNish, il pilota della Toyota è il primo a uscire di scena per incidente. Takuma Sato, che precede il compagno di squadra Giancarlo Fisichella, viene inoltre istruito di lasciare passare il pilota italiano, ma prima che ciò accada si schianta uscendo dal tunnel. In casa Jordan potrebbero non essere troppo soddisfatti!
L'apoteosi arriva con un duello tra una Arrows e una Sauber, due brasiliani al volante. Si arriva a Sainte-Devote ed Enrique Bernoldi viene malamente tamponato proprio dall'uomo che sussurrava a Sainte-Devote, ovvero Massa. I due ripartono, con Felipe che si procaccia una penalità per il misfatto.


A metà gara il duello Raikkonen/ Barrichello si conclude con un incidente che mette fine alla gara del pilota McLaren, mentre Montoya è costretto al ritiro per guasto al motore come fosse un Villeneuve qualsiasi al volante di una B.A.R. - sì, è così che si ritira Platinum Jacques. Sull'altra B.A.R., invece, Olivier Panis si ritira per incidente con la Renault del futuro pilota B.A.R. Jenson Button.
Escono di scena anche Massa per incidente dovuto a un guasto ai freni - così dice, almeno - e Mika Salo sulla Toyota che esce a sua volta per incidente. Si è ritirato già da tempo anche Alex Yoong sulla Minardi, ma who kers di Yoong, quello che conta è un podio da mascelloni! Coulthard batte di un secondo Michael Schumacher, Ralf chiude terzo ultimo pilota a pieni giri. Sarà l'unica vittoria stagionale per la McLaren.
Trulli su Renault e Fisichella su Jordan lottano per il quarto posto, l'abruzzese ne esce vincente. L'ultimo punto va a Heinz-Harald Frentzen sulla Arrows, che prevede Barrichello, la Sauber restante di Nick Heidfeld e le Jaguar di Eddie Irvine e Pedro De La Rosa a chiudere la top-ten. L'eroe del 2001 - ricordate? - Bernoldi arriva dodicesimo e ultimo, alle spalle della Minardi di Mark Webber.

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Milly Sunshine